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Autore: LightingThief    18/01/2018    1 recensioni
L'annuncio del Torneo Tremaghi, che quell'anno si terrà ad Hogwarts, scuote particolarmente gli animi degli studenti e chiunque vuole partecipare per ottenere fama e gloria. Ma il Ministro della Magia Sengoku impone un'unica regola: solamente i ragazzi appartenenti al sesto ed al settimo anno potranno prendervi parte.
Così iniziano le avventure dei ragazzi, che dovranno affrontare un anno più difficile degli altri sia per via del torneo sia per la convivenza con gli studenti provenienti dalle altre scuole. Affronteranno il famoso Ballo del Ceppo e soprattutto dovranno risolvere enigmi e prove.
Ma chi verrà scelto dal Calice di fuoco?
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Questa è una ff Crossover con i personaggi di One Piece catapultati nel mondo di Harry Potter. Spero che l'idea possa piacere e che soprattutto diverta.
Genere: Avventura, Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: ASL, Ciurma di Barbabianca, Famiglia Vinsmoke, Mugiwara, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 10. The message

Sanji trovava insopportabile l’attuale ambiente a scuola per svariati motivi: primo fra tutti il clima che si era creato nel loro gruppo ormai era minato costantemente dall’animo deluso di Rufy. Avevano cercato di farlo ragionare ma lui non sentiva ragioni. Era uno zuccone e questo lo avrebbe capito con il tempo. Secondo, non sopportava che i tre quarti della scuola non facevano altro che sussurrare alle spalle dell’amica, complottando ed additandola come colpevole di una colpa che non le si poteva imputare. Aveva addirittura litigato pesantemente con Niji quando lo vide spuntare con quelle spille orrende che decretavano cantando “Nefertari morirai!”.
Suo fratello era un idiota e non cercava neanche di nasconderlo
.
Ovviamente si era beccato dieci punti in meno, ma almeno aveva avuto la soddisfazione di buttar via quella stupida spilla. Terzo anche la presenza delle ragazze della scuola francese, per quanto bellissime fossero, lo deconcentravano da qualsiasi cosa dovesse fare.
Andava in biblioteca per studiare, o almeno fingere di farlo, e li trovava un gruppetto appartato intento a sussurrare ed a ridere, così il suo studio finiva li. Camminava per i corridoi e le vedeva passare, dunque si distraeva ed andava a sbattere contro qualcuno. La volta peggiore fu quando colpì in pieno l’imponente Charlotte Katakuri. Insomma lui era mediamente alto, ed aveva a che fare con quello spilungone di suoi fratello Yonji che miracolosamente batteva tutti e tre i fratelli in altezza, ma Katakuri era davvero molto alto. Si erano lanciati un’occhiataccia e poi la sua bellissima Nami lo aveva trascinato via il più veloce possibile, cosa che aveva apprezzato parecchio. Di tanto in tanto con Zoro andavano a fare due tiri a Quidditch, semplicemente per sfogarsi, ed era proprio tornando da li che quel pomeriggio di fine Ottobre avevano incontrato Bibi, in compagnia di Perona e Pell, intenti a parlare od a chiacchierare vicino le rive del lago, ed allora si erano uniti al gruppetto strano. Che poi, riflettendoci, tanto strano non era. Insomma il ragazzo era tipo il migliore amico dell’azzurrina, visto e considerato che erano cresciuti insieme, mentre Perona ultimamente le stava parecchio accanto. Il biondo pregò mentalmente nell’arrivo anche di qualche altra bellezza, tipo Nami o Robin, quello lo avrebbe reso immensamente felice. 
Così si fermarono tutti quanti vicino le rive del lago. Lui si tolse addirittura le scarpe ed immerse i piedi in acqua, mentre Zoro s’appoggiò alla prima roccia utile, sedendosi a terra, ed ovviamente chiuse gli occhi.
Che testa d’alga. 
«Purtroppo il campo da Quidditch nel pomeriggio era stato prenotato anche da dei Corvonero, quindi Testa d’alga non ha potuto allenarsi di più.» ammise lui stesso sollevando degli schizzi d’acqua con i piedi. 
«Ma tu non giochi a Quidditch, Sanji, hai anche rifiutato il posto come regolare—… perché volevi rimanere?» domandò Bibi incuriosita mentre assottigliava lo sguardo. 
Erano tutti seduti a terra, intenti a leggere o a studiare, a differenza sua. 
«Beh—… c’è una ragazza. Una di Beauxbatons, davvero carina che ho visto spesso uscire dalle cucine ed ammetto che l’ho sentita dire che sarebbe andata al campo per stare tranquilla.»
Questo fece scoppiare a ridere Pell, che cercò però di trattenersi, mentre le ragazze, in combo, gli lanciarono un’occhiata decisamente scettica. 
«Sei uno stalker, Sanji—…» commentò Bibi prima di sorridergli anche lei. Era bello vederla sorridere ancora, nonostante il peso di quei giorni, anche perché la prima prova iniziava ad avvicinarsi sempre di più. 
«E chi sarebbe la ragazza in questione? Magari ti diamo una mano.» propose Perona sfarfallando le ciglia nella propria direzione.
Quanto era carina anche lei con quelle codine rosa.
Aveva decisamente un problema con ogni persona di sesso femminile, e di questo Sanji ne era conscio fin dall'alba dei tempi. 
«E’—… stupenda. Ha dei grandi occhi scuri e lunghi capelli castani, porta la frangetta e quando si muove è così bella.»
Cercò di fare una descrizione accurata, anche se avrebbe usato altri termini per descrivere il corpo sinuoso della ragazza, ma tutto ciò sembrò  bastare alle due. 
«Nonostante la tua descrizione molto poco accurata, Sanji, credo di sapere di chi tu stia parlando.» continuò Perona con tono di superiorità, perché effettivamente sembrava sapere qualcosa. «E’ una delle figlie di Big Mom, si chiama Pudding e va spesso a cucinare con gli elfi. Ho sentito qualcuno in sala comune parlarne.» 
Quindi quell’angelo aveva un nome e fra l’altro amava cucinare. Doveva decisamente trovare un modo per conoscerla, ne andava della sua stessa vita. 
«Quindi è la sorella di—… Kakaturi.» ammise invece Bibi che si rabbuiò immediatamente, sicuramente perché aveva pensato al torneo. 
«Non è poi così figo come pensavano tutti.» le disse Pell guardandola di sbieco. «E non sembra neanche così forte.»
Avrebbe tanto voluto commentare che non era così, che era forte eccome, ma non gli andava di far ulteriormente peggiorare il morale della ragazza, quindi le sorrise con fare incoraggiante.
«E’ ovvio. E’ solo un pallone gonfiato, credimi. Lui e la sua scuola per soli maschi—… Poi non capisco perché abbattersi. Ancora il torneo non è neanche incominciato ed anche se dovrai partecipare per forza sono sicuro che spaccherai. » 
Forse aveva esagerato, ma Bibi cercò di annuire riprendendosi, ed allora si passò una mano sulla guancia arrossata. 
«Avete ragione—… il torneo non è ancora iniziato.»
«Appunto, e poi anche quella Boa Hancock non è così bella. E’ tremendamente altezzosa.» continuò Perona, prima di sorridere incoraggiante
«C’è di meglio.» tagliò corto Pell, senza staccare gli occhi dal libro che stava leggendo, ma allora Bibi si voltò verso di loro guardandoli con scetticismo.
«E’ bellissima, non dite sciocchezze, perfino Koza ha detto che è una dea scesa in terra.»
«Effettivamente—…» mormorò lo stesso Sanji prima di sedersi a terra insieme agli altri per poter guardare il sole tramontare.
«Non la state aiutando, ragazzi.»
Zoro, che all’improvviso si era svegliato, nonostante si fosse abbracciato al proprio manico di scopa, aveva detto una profonda verità. In quel modo non la stavano aiutando neanche un poco, quindi era forse meglio cambiare argomento. 
«Ben svegliato Zoro.» mormorò l’azzurrina rivolta al ragazzo dai capelli verdi, che in risposta si girò in direzione di Perona, riprendendo a dormire. 
Quell’imbecille non aveva idea di che cosa fosse lo spazio personale e questo Sanji glielo ripeteva sempre, anche perché la povera Perona era diventata tutta rossa per colpa sua. Si avvicinò a lui per allontanarlo, quando la soave voce di Nami giunse alle sue orecchie. 
«Ragazzi, finalmente vi abbiamo trovati!» 
In maniera repentina il biondo sollevò lo sguardo e vide la sua bellissima Nami avanzare, accompagnata da Koala ed Usopp. Quanto stava bene solamente con la camicia e la gonna, senza lo stupido maglione a nascondere quel corpo da paura. Rimase in trance per svariati secondi a fissarla, sbavando anche vistosamente. 
«Mie bellissime Nami e Koala, quanto sono felice di vedervi.» e corse loro incontro per aiutarle a camminare sulle rocce lungo le rive del lago. 
«Grazie per la considerazione, Sanji!» borbottò invece Usopp portandosi dietro un pesante zaino con i libri e contenitori. 
«Noi ci vediamo sempre, tonto.»
«Anche con loro ti vedi sempre. Questa è discriminazione.»
«Come sei gentile, Sanji!» li interruppe Koala prima di lasciarlo andare e concentrarsi sugli altri, buttandosi così accanto al resto dei ragazzi seduti a terra. «Vi abbiamo cercato in lungo ed in largo per l’intera scuola.» 
«E finalmente vi abbiamo trovati qui, anche perché Usopp doveva fare delle ricerche su delle piante acquatiche.» e Nami, con altrettanta grazia, rimase appoggiata a lui, indicando però con un cenno del viso la figura di Usopp intenta a tirar fuori una serie di barattoli dallo zaino. 
Lui e la sua stupida passione per le piante, non l’avrebbe mai capita.
«Come mai ci cercavate?» fu lui a domandarlo, ovviamente incuriosito e speranzoso, ma Nami si limitò a saettare i capelli ed a sedersi fra Bibi e Pell, separandoli. 
«Dobbiamo dare una cosa a Bibi.»
Nel sentire le sue parole tutti quanti rivolsero l’attenzione su Nami, incuriositi ed allo stesso tempo confusi come non mai.
«A me?» le fece eco l’azzurrina richiudendo il libro che aveva sulle gambe. 
Come sempre Nami le sorrise, facendole un occhiolino ed allora tirò fuori dalla tasca della camicia un biglietto ripiegato. Perfino lui era curioso di sapere di che cosa si trattasse ed anche Zoro aveva miracolosamente aperto un occhio. 
«Chi te lo manda?» domandò  Pell sporgendosi di lato per poter incontrare lo sguardo dell’interessata. 
Bibi scrollò le spalle, sentendosi decisamente in difficoltà e l’aprì incuriosita. Sanji, nonostante si fosse inginocchiato alle loro spalle, riuscì chiaramente a leggere quella grafia disordinata, anche perché le parole erano poche e semplici. 

“Ci vediamo domani davanti la capanna di Kuma.
Domani pomeriggio al tramonto. 
Ace!!!
Ps: vieni da sola e distruggi questo biglietto.”


Ma a che razza di gioco stava giocando Ace?! Questo fu tutto ciò che il ragazzo riuscì a pensare mentre tutti quanti leggevo quelle righe. 
«E’ una sorta di—… appuntamento?» domandò lui stesso dando voce ai pensieri di tutti quanti gli altri. Perché se così fosse era davvero il peggior modo e momento per chiedere ad una ragazza di uscire.
Era davvero il fratello di quel tonto di Rufy. 
«Non ne ho idea, so soltanto che me lo ha dato Ace e mi ha chiesto di consegnarlo a Bibi.» replicò Nami scrollando le spalle con un semplice gesto che smosse l’intera chioma ramata. 
Tutti quanti si lanciarono un lungo e confuso sguardo, perché non avevano idea del perché Ace avesse architettato una cosa simile. Quindi la loro attenzione si rivolse unicamente alla diretta interessata, più confusa che persuasa dalla cosa. 
«E non ha detto altro?» fu l’unica cosa che Bibi riuscì a dire.
Nami scosse la testa, rispondendo a quella domanda e poi inspirò profondamente. 

«Scommetto che sarà qualcosa d’importante.» si aggiunse Koala che si era distesa a guardare il tramonto, socchiudendo appena gli occhi. 
«Già, altrimenti non ti avrebbe detto di distruggere il biglietto dopo averlo letto.» continuò Perona picchiettando un dito contro le labbra. 
«Già—… deve essere per forza così.» sussurrò Pell, che a differenza delle altre due ragazze sembrava vagamente preoccupato o forse era solo pensiero. 
Magari anche lui non sarebbe stato molto tranquillo affidando la ragazza nelle mani di Ace, perché ormai lo conosceva così bene  da preoccuparsi per quegli strani gesti. In fondo lui e Sabo erano conosciuti nell’intera scuola per la grande quantità di casini che combinavano, e stranamente Sanji si ritrovò a sperare che quella non fosse una delle su strambe idee. 

Nel mentre in Sala Grande...
Rufy era annoiato come non mai e questo perché nella Sala Grande c’era pochissima gente. I suoi compagni dovevano essere finiti da qualche parte, probabilmente a studiare e Law, seduto poco distante da lui, non voleva dargli retta. Aveva provato in tutti i modi a convincerlo a parlare, ma niente, lui ed i suoi compiti erano troppo importanti per stare con un amico, per questo motivo si stava annoiando. Stranamente Sabo aveva accettato una sfida a Scacchi magici, ma era noioso, specialmente quando a perdere era lui. Ormai quella stupida regina gli aveva polverizzato tutti i pedoni ed anche l’alfiere e le due torri. Purtroppo era un gioco d’intelligenza e Rufy non era molto portato, lo faceva solamente per stare in compagnia. Quel pomeriggio a controllare la Sala Grande c’era il professor Crocodile, un tipo forte che gli aveva addirittura spiegato incantesimi proibiti, come le Maledizioni senza Perdono. Rufy era letteralmente rimasto a affascinato da quella lezione e da allora idolatrava Crocodile al limite fra il geniale ed il folle, cosa sulla quale tutti concordavano. 
Eppure c’era qualcosa che lo tormentava, ovvero il pensiero che Nami avesse consegnato quel foglio a Bibi, scritto dallo stesso Ace. Non riusciva a togliersi dalla testa quello che era successo il giorno precedente insieme al fratello maggiore mentre se ne andavano a zonzo a far mangiare i Thesral. Lui non li vedeva ma Ace si ed era fantastico vedere quella carne mangiata da una cosa invisibile. Ma ciò che davvero preoccupava l’animo del ragazzo era ciò che successe dopo, infatti era passata Big Mom, accompagnata da alcuni dei suoi insegnanti, e con Ace avevano avuto la brillante idea di seguirla fino a quando non disse chiaramente “Andiamo a vedere cosa riserva la prima prova del torneo!”, il tutto accompagnato da un’inquietante risata. Avevano provato a seguirla ma quella grossa era più intelligente del previsto, così per non rischiare erano corsi viva, dritti filati dal professore Phoenix per avvertirlo dell’accaduto. Non erano certi che fosse leale sapere della prima provare prima dell’inizio del torneo, ed infatti il professor di trasfigurazione confermò i loro sospetti. 
«Non ci credo, Big Mom ha scoperto quello che c’è nel bosco. Quindi in questa maniera sia Boa Hancock sia Katakuri sapranno tutto prima di iniziare—… è un guaio.» 
Era stata su idea di Marco, che aveva detto ad Ace di andare ad informare immediatamente il professor Satch per spiegargli la situazione, considerato che Satch era l'insegnante di Cura delle Creature magighe.
Da li avevano concordato tutti quanti che non potevano lasciare nell’ignoranza la loro campionessa, anzi, era stato lo stesso Rufy a proporre per primo di avvertire Bibi, ricordandosi subito dopo dello stato di “litigio” in cui si trovavano, così aveva incaricato Ace di ideare un piano con i professori per provare ad aiutarla.
Non erano in buoni rapporti, anche perché non le avrebbe perdonato facilmente una cosa simile, ma per lo meno non voleva che partisse svantaggiata. 
Prima o poi Rufy avrebbe accettato ed aperto gli occhi riguardo ciò che era successo con Bibi, ma ancora non si sentiva pronto. Era orgoglioso e lui avrebbe davvero tanto voluto avere il proprio momento di gloria.
Avrebbe riparto gli occhi, solo che non era quello il giorno. 
Cercò di alzarsi, voltandosi di scatto, ed in quel preciso istante una figura femminile andò letteralmente a sbattere contro di lui. La divisa turchese fu immediatamente riconoscibile agli occhi del moro, che si ritrovò faccia a faccia con la campionessa di Beauxbatons, Boa Hancock. I grandi occhi turchesi erano fissi nei propri ed improvvisamente quella schiuse le labbra per dire qualcosa, ma Rufy fu più veloce.
«Scusami, non ti avevo vista. Non ti ho fatto male, giusto?» chiese con assoluta tranquillità.
«N—… no.» balbettò lei diventando particolarmente rossa in viso e distogliendo gli occhi. 
«Allora va bene, ci vediamo ed a proposito, sono Rufy.» ci tenne a sottolineare prima di mostrare il proprio sorriso migliore e superarla per andare a cercare Sanji e Zoro.
Questa doveva proprio raccontargliela.
   
 
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