Ringrazio
anche solo chi legge.
★Autore:
Kamy
★Fandom:
Originale, fantasy.
★
Iniziativa: Questa storia partecipa al “NEON Lights
challenge” a cura di Fanwriter.it!
★
Numero Parole: 517.
★
Prompt: NEON 04.
Elladan
e Orough
La
giovane si appoggiò con la schiena alla parete
lercia del locale e si portò una sigaretta alle labbra, le
sue orecchie a punta
erano ben visibile a causa del capo privo di capelli,
inspirò sentendo il
sapore del tabacco.
I
suoi occhi dalle iridi lilla si soffermarono a
guardare la luce al neon che illuminava l’ambiente, mentre
esalava delle
nuvolette di fumo.
La
prima scritta era rosso fuoco e riportava: “Smile”.
La giovane fece un ghignò e schioccò la lingua
sul palato.
“E
per cosa dovremmo ridere in questo mondo del cazzo?
Perché i purosangue possono permettersi l’ultima
borsetta di Gucci? O perché la
magia è stata bandita da questo lercio mondo che soffoca
nelle macchine?”.
Spostò
la sua attenzione la sua attenzione sulla
seconda scritta che in giallo riportava la parola: “Laugh”.
“Ci
sono! Ridi per deridere gli orchi. Per vedere come
vengono trattati come merda” ringhiò. Si
passò la lingua sui denti resi
leggermente gialli dal fumo, soffermandosi con la punta della lingua
sui canini
aguzzi.
“Il
terzo punto lo stai già facendo, stai parlando da
sola” le fece notare una voce femminile.
Un’orchessa avanzò, il pentolame che
teneva legato sulla schiena massiccia e verde ondeggiò,
tintinnando. Indicò la
parola al neon “talk”, che brillava di luce verde
chiarissimo.
“Ora
sto parlando con te, Orugh” disse la giovane.
Diede un’altra ispirata la sigaretta, che emanava un blando
bagliore rossastro.
“Elladan,
non dovresti odiare così tanto il mondo. Ci
ha permesso d’incontrarci” sussurrò
Orugh, con voce cavernosa.
“Ogni
giorno di più sono maledetta e perdo le mie
fattezze elfiche. Il mio seno già piatto ora è
anche cadente e un tumore
probabilmente mi divorerà prima che quelle dannate fate si
siano estinte” disse
Elladan. Indicò la luce al neon verde-acqua che riportava la
parola: “Drink”.
“Mi
piacerebbe di più dimenticare questo lurido mondo
con un bel po’ di bicchierini. Me lo offri?”
chiese. Fece cadere la sigaretta
per terra e la pestò sotto il tacco degli stivaletti di
pelle.
Orough
le accarezzò la testa e le posò un bacio sulla
guancia, graffiandola con la punta dei canini che uscivano fuori dalla
sua
bocca dalle labbra grosse.
“Ti
offro ciò che vuoi, ma non ti permetterò di
lasciarmi. Inoltre ti preferisco ora, quei tuoi capelli fosforescenti
mi
bruciavano gli occhi” borbottò.
Elladan
saltò all’indietro, si piegò in avanti
e
appoggiò le mani sui fianchi, i suoi pantaloncini corti le
aderivano ai glutei
sodi.
“Le
ultime tre sono al contrario” sussurrò, mentre nei
suoi occhi si riflettevano le ultime tre parole.
Orough
le lesse, passavano dal viola scuro all’azzurro
chiaro passando per un viola chiaro.
<
Kiss, Eat,
Shout > lesse e ghignò.
“Uh.
Ho tutta l’intenzione di baciarti, divorarti di
passione e farti urlare di piacere” disse.
“Prima
o dopo qualche drink?” le chiese Elladan.
Orough
la premette contro la parete con il proprio
corpo massicciò, il suo fiato era denso e tremante.
Accarezzò le labbra di
Elladan, risalì sulla sua guancia e gli prese la punta delle
orecchie tra le dita
dell’altra mano.
“Prima”
sussurrò. La baciò con foga, premendola con il
suo fisico massiccio.