Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Scarcy90    20/01/2018    0 recensioni
Law e Myri, si ritrovano costretti a condividere un appartamento. Lui era alla ricerca di tranquillità, lei della pace mentale per prepararsi a realizzare un sogno. Questo imprevisto sarà il precursore di una splendida amicizia che aiuterà entrambi a smussare gli angoli dei loro caratteri. La competizione, il cambiamento, la voglia di affrontare le sfide, forse tramuterà l'amicizia in qualcosa di più...
Il tema principale è la "Friendzone". Un'esperienza che Law ha già vissuto, ed ora avrà il timore che la prigionia si ripeta, frenandolo. Spetterà a Myri far scoprire a Law l'arte del saper esprimere i propri sentimenti.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 12.
 
 -E’ sparito.-
 -Non ti seguo.-
 -Abbiamo fatto l’amore e questa mattina, quando mi sono svegliata, lui era sparito.-
 Myri pestò il lime con molta più forza del dovuto mentre leggeva ciò che era scritto negli appunti di Felix. Rachel l’aveva raggiunta per farle compagnia.
 Quella mattina erano cominciati gli allenamenti di Myri per l’evento di Salvo Lombardo e Felix, dopo averle spiegato per tutta la mattina i tipi di cocktail preferiti in occasioni del genere, le aveva lasciato un libro con i suoi appunti in modo che si esercitasse.
 -Magari era solo in ritardo. E tu? Di solito non dormi che poche ore, stamattina invece ho dovuto buttarti giù dal letto quasi a calci.-
 Myri si bloccò.
 -E’ colpa di Law, quando sono con lui riesco a dormire bene.-
 Sul volto di Rachel apparve un sorriso consapevole.
 -Qui la situazione mi è piuttosto chiara, ora capisco perché stai dando di matto.-
 La ragazza alzò gli occhi dal bicchiere che stava riempiendo e li fissò in quelli dell’amica.
 -Illuminami.-
 -Ti stai innamorando di lui.-
 Il bicchiere finì rovesciato sul bancone mentre Myri assunse un’aria sorpresa.
 -Tu ti stai seriamente innamorando di quel ragazzo.-
 Myri non rispose. Si limitò a pulire il disastro che aveva combinato in religioso silenzio.
 Rachel osservò l’amica con occhi critico.
 -Sì, ne sono certa. Hai perso la testa solo perché non l’avevi al tuo fianco stamattina.-
 -E perché non si è degnato neanche di mandarmi un messaggio o di farmi uno squillo. E’ l’ora di pranzo, adesso dovrebbe essere libero.-
 -Sei incavolata nera- disse Rachel mettendosi in piedi. –Ne deduco che ormai sei cotta come una pera.-
 -Che diamine ha scritto qui quel vecchio incartapecorito…- glissò Myri in modo da far cadere l’argomento.
 -Va’ da Felix e chiediglielo, io devo tornare in ospedale.-
 Si salutarono e Myri fissò per un attimo la porta dopo che la sua amica l’aveva oltrepassata.
 Le aveva raccontato tutto, ogni evento della sera precedente e ora, rimasta da sola con i suoi pensieri, non poteva evitare di fare i conti con i suoi sentimenti.
 Forse Rachel non si sbagliava. Forse era davvero così arrabbiata perché lei in quei sentimenti cominciava a crederci sul serio. Ma Law? Per lui era lo stesso?
 Di certo scappare la mattina dopo e non farsi sentire per tutto il giorno era un segnale piuttosto evidente. Law si era pentito, non c’era altra spiegazione. Però una parte di lei non riusciva a credere che Law, il Law che aveva conosciuto e apprezzato, potesse davvero comportarsi in quel modo.
 Prese un respiro profondo, afferrò gli appunti di Felix, e si diresse verso le scale per raggiungere il suo ufficio.
 -Entra Myriam.-
 -Felix, scusa, volevo chiederti…-
 -Aspetta un attimo- la bloccò lui con il suo solito sorriso paterno che stonava con l’aspetto da duro che si ostinava a sfoggiare. –Ti devo parlare, siediti.-
 Myri obbedì.
 Il tono dell’uomo l’aveva lasciata perplessa.
 Felix si passò una mano sugli occhi in un chiaro gesto di stanchezza. Stava cercando le parole adatte per iniziare. Gli vennero in mente solo le più prevedibili.
 -Myriam, io ti devo delle scuse.-
 -Per cosa?- lei non capì.
 -Io… Tu, mi sei sempre stata fedele. Hai lavorato più di chiunque altro e fin da bambina mi hai ammirato. Sei sempre stata sincera, sei sempre rimasta la Myri che ho praticamente cresciuto, e io ti ho ricambiato mentendoti.-
 Fece una pausa per racimolare tutto il coraggio che possedeva.
 -Lo Slammer è sempre stata destinato a te. L’ho promesso a tuo nonno ed è anche un mio desiderio. Trish e Connor sono impiegati ma tu ami questo posto quanto me, se non di più. Ero felice di lasciartelo un giorno ma poi Rhonda Butler si è messa in mezzo, tua nonna mi ha costretto a mentirti per il tuo bene e so che aveva ragione ma…-
 -Felix, non devi scusarti.-
 -Ti prego, lasciami finire- la interruppe con un sorriso amaro. –Se in passato non avessi accumulato quei debiti, se non avessi visto come unica soluzione quella di accettare un accordo con Clifford Butler, oggi tutto sarebbe stato più semplice. Avrei potuto lasciarti lo Slammer senza problemi perché sarebbe ancora appartenuto a me. Scusami Myriam, è tutta colpa mia, non sono stato in grado di occuparmi al meglio dello Slammer e adesso tu sei l’unica che ne paga le conseguenze.-
 Myri sorrise. Felix era sempre stato così con lei. L’aveva sempre rispettata, le aveva insegnato ad essere forte e ad affrontare i problemi, era stato come un nonno aggiunto nella sua vita. Non avrebbe mai potuto rimproverargli qualcosa.
 -Felix queste cose possono accadere a tutti. Volevi salvare lo Slammer, era giusto che facessi qualcosa. Con il tuo aiuto sono certa di cavarmela e risolveremo la situazione.-
 Lui la guardò con occhi tristi.
 -Facciamo così- riprese la ragazza posando una mano sulla sua. –Accetto le tue scuse, se questo può farti sentire meglio. Ma se vuoi redimerti per gli errori che credi di aver commesso, puoi ripagarmi soltanto evitando di parlare ancora di questa storia.-
 -Myriam…-
 -No, ho bisogno del mio insegnante al meglio della sua forma. Questo tua versione depressa e preda dei sensi di colpa non mi serve a nulla. Perciò va tutto bene, lo Slammer lo salveremo insieme dalle grinfie di quella vipera bionda.-
 Felix sorrise.
 -Okay, hai ragione.-
 -Ora, mi spieghi che diavolo di parola è questa?- chiese indicando gli appunti. –Scrivi come un medico ubriaco.-
 L’uomo scoppiò a ridere, pronto ad aiutare in ogni modo la sua discepola.

 
 ***
 
 
 Per l’ennesima volta Law si ritrovò a fissare la porta dai vetri colorati dello Slammer.
 Erano ormai dieci minuti che era lì davanti senza trovare il coraggio di entrare. Sapeva bene chi avrebbe trovato all’interno del locale. Myri. Una Myri probabilmente imbestialita per la sua sparizione.
 Era stato più forte di lui. Quella mattina quando aveva aperto gli occhi lei proprio accanto a lui. Gli occhi chiusi, il respiro regolare e il viso rilassato. Una vera visione. L’aveva osservata per così tanto e poi, d’un tratto, la felicità per ciò che era accaduto tra loro si era tramutata in terrore allo stato puro.
 Myri era tanto, troppo, per lui. Non poteva davvero provare quel sentimento che gli aveva rivelato solo poche prima davanti quelle due bottiglie di vino.
 Era del tutto impossibile che la cosa potesse funzionare. Lui era… lui. Un ragazzo completamente diverso da lei, pieno di fobie e paranoie, con una famiglia che minacciava di sottrarle il sogno che aveva perpetrato per tutta la vita.
 Una storia tra loro li avrebbe portati al fallimento. Inevitabile.
 Questi erano stati i pensieri che lo avevano portato alla fuga, l’unica soluzione che gli era apparsa quando la consapevolezza lo aveva invaso.
 E questo aveva fatto. Era scappato, aveva spento il telefono ed era andato a lavoro cercando di non pensare a ciò che era accaduto.
 Eppure, per tutta la mattina, persino mentre addentava il sandwich ai cetrioli duranti la pausa pranzo, i suoi pensieri erano rivolti solo ed esclusivamente a Myri. Quella notte era accaduto l’impensabile, ma era anche stato il momento più bello della sua vita. Tutto, dall’inizio alla fine, si era rivelato perfetto ed eccitante, come se i loro corpi fossero stati creati per unirsi.
 Mai aveva provato tante emozioni, un caleidoscopio di sensazioni che avevano preso colore dietro i suoi occhi, che cambiavano forma ad ogni sospiro e ad ogni gemito.
 Solo a ripensarci avvertiva l’elettricità attraversagli il corpo.
 Doveva chiarire con Myri, spiegarle il motivo per cui era fuggito. Poi, avrebbe accettato qualunque conseguenza. Era piuttosto certo che Myri lo avrebbe squartato vivo chiudendo sul nascere la loro storia. Forse sarebbe stato meglio così.
 Prese finalmente coraggio, posò la mano sulla maniglia e spinse la porta.
 Le luci del locale erano accese ma non pareva essere nessuno all’interno.
 -Myri?- chiese esitante facendo qualche passo in direzione del bancone. Magari era chinata a prendere il ghiaccio come la volta precedente.
 Ad un certo punto qualcuno sbucò da dietro la porta del magazzino, ma non si trattava di Myri.
 -Ben trovato- disse Trish con un enorme sorriso e un occhiolino ammiccante. –Cerchi Myriam?-
 -Io… Sì, è qui?-
 Trish alzò le spalle in segno di diniego. Era vestita in modo succinto come al solito. I capelli bicolore arricciati e tenuti su da una coda alta. Il trucco pesante la rendeva quasi fastidiosa agli occhi. Tuttavia, la sicurezza dei suoi movimenti e del suo sguardo era innegabile. Si sentiva sexy e voleva che chiunque lo capisse.
 -Sono arrivata pochi minuti fa per il turno, non l’ho vista in giro. Oggi sono con Connor, lei non lavora.-
 Law rimase perplesso. Myri doveva allenarsi per la gara, impossibile che non fosse allo Slammer. Che si fosse vista a casa di Olivia con Felix? Magari volevano evitare le domande di Trish e Connor. Gli sembrò una teoria plausibile, quindi decise di dileguarsi, la presenza di Trish lo irritava.
 -Bene, proverò a casa sua, grazie e buon lavoro.-
 -Te ne vai di già?- chiese lei con tono sensuale. –Perché non resti a farmi compagnia?-
 Fece il giro del bancone avanzando a passi lenti e sensuali verso la sua preda.
 -Mi dispiace, ma non sarei di compagnia per una donna come te.-
 -Cosa vuoi dire?-
 Ormai lei era ad un passo. Subito posò una mano, piccola e con delle unghie colorate dalla lunghezza improponibile, sul petto di Law.
 -Intendo dire che non sei il tipo di donna che gradirebbe la mia compagnia, e credo che la cosa sia reciproca.-
 Trish non si perse d’animo, e non abbandonò quello sguardo sfrontato.
 -Che c’è? Ti sei preso una cotta per la principessina di Felix?-
 Law alzò un sopracciglio e tolse la mano di Trish.
 -Senti, Trish, non voglio essere scortese, ma ti prego di non toccarmi.-
 Lei spalancò gli occhi incredula.
 -Che io abbia no una cotta per Myri, non sono di certo affari tuoi. Se vai ancora a letto con Connor ti consiglio di infilarti tra le sue lenzuola. Per essere chiari, non sei il mio tipo e anche se adesso ti spogliassi davanti a me non mi faresti effetto perché riesco a vedere che persona sei anche sotto tutto lo stucco che ti sei spalmata in faccia, e ti posso assicurare che quello che vedo non mi piace.-
 Trish socchiuse gli occhi, l’odio nella sua espressione era più che chiaro.
 -Io ottengo sempre quello che voglio.-
 -Be’ anch’io, e voglio che mi lasci in pace. Mi fai ribrezzo.-
 A quel punto Trish sfoderò le sue armi. Alzò le braccia cingendo il collo di Law e stringendo con forza.
 -Sei proprio sicuro che non ti piaccio? Magari toccherebbe chiedere al tuo amico là sotto.-
 Prima che Law potesse reagire, si accorse di un movimento alle spalle di Trish.
 Quando si rese conto di ciò che aveva visto gli si gelò il sangue nelle vene.
 -Myri…- mormorò con terrore.
 Era proprio lei, ferma a fissarli dalla porta che portava all’ufficio di Felix. Era stato un idiota. Lei e Felix erano in ufficio, perché non ci aveva pensato?
 -Questo è proprio il colmo.-
 La sentenza fu data col tono deluso di chi si era visto crollare il mondo addosso.
 -Aspetta… Io…- Law non riuscì a continuare. Cosa avrebbe dovuto dire? “Non è come sembra, ti posso spiegare”. Di certo era stata la frase usata da Connor quando Myri li aveva scoperti, e di certo era la più scontata e meno credibile.
 L’aveva ferita, nel modo peggiore.
 Non ebbe modo di pensare a una frase.
 Myri afferrò la sua borsa posata dietro il bancone e uscì dal locale a grandi falcate, mentre Trish se ne stava ancora ben saldata al collo di Law.
 -Ops, mi sembra quasi un déjà vu- disse Trish con un risolino.
 Law si voltò di scatto a fissarla, la incenerì con gli occhi. Strinse le mani saldamente intorno ai suoi polsi sottili, e non gli importava di farle male.
 Lei cacciò un mugolio di dolore.
 -Mettimi di nuovo le mani addosso e ti assicuro che in un modo o nell’altro te ne farò pentire. Le persone come te mi danno il volta stomaco.-
 Lasciò la presa sui polsi della donna che se li portò subito al petto massaggiandoli.
 Il ragazzo le diede le spalle pronto a seguire Myri anche in capo al mondo.  
 -Che ci trovate tutti in lei? Non è bella neanche la metà di me, è solo una piccola arrogante.-
 Law si bloccò e senza voltarsi disse: -Se non lo vedi da sola perché Myriam Jackson è migliore di te sotto ogni punto di vista, la tua stupidità supera di gran lunga le previsioni.-
 Non disse altro.
 Uscì dal locale.
 Sapeva che Myri poteva essere solo in un posto, lo stesso luogo dove lui era diretto.
 
 
 

 
 
|| L’Autrice ||
Perdonatemi per tutto il tempo trascorso senza aggiornare. Ho avuto parecchi impegni, primo fra tutti, la pubblicazione del mio romanzo “La filosofia di Zorba.” Per chi conosce “Il figlio della prof”, questo romanzo è la nuova versione della storia di Massi e Vale. Potete trovarlo su tutte le piattaforme digitali (Amazon, Youcanprint, Feltrinelli, Mondadori, Ibs…). Le vendite vanno bene e ne sono davvero felice.
 Dopo il messaggio promozionale torno a parlare di “Law Slammer”.
 Come avrete visto la storia è ormai entrata nel vivo, le vicende si stanno articolando e vi comunico che ho scritto l’intero riassunto della trama, quindi spero che da oggi in poi gli aggiornamenti possano essere più rapidi.
 Anticipazioni: come potrete immaginare, nel prossimo capitolo, ci sarà un lungo chiarimento tra Law e Myri. E’ ora che entrambi mettano sul tavolo paure ed esitazioni.
 Ringrazio tutti per aver letto questo nuovo capitolo, spero di tornare prestissimo con il prossimo (è già in stesura).
 
 Un abbraccio
 
 Scarcy Novanta (Francesca V. Capone) 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Scarcy90