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Autore: Scarcy90    21/01/2018    0 recensioni
Law e Myri, si ritrovano costretti a condividere un appartamento. Lui era alla ricerca di tranquillità, lei della pace mentale per prepararsi a realizzare un sogno. Questo imprevisto sarà il precursore di una splendida amicizia che aiuterà entrambi a smussare gli angoli dei loro caratteri. La competizione, il cambiamento, la voglia di affrontare le sfide, forse tramuterà l'amicizia in qualcosa di più...
Il tema principale è la "Friendzone". Un'esperienza che Law ha già vissuto, ed ora avrà il timore che la prigionia si ripeta, frenandolo. Spetterà a Myri far scoprire a Law l'arte del saper esprimere i propri sentimenti.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo 13.
 
 Law entrò nell’appartamento di Olivia chiudendosi la porta alle spalle. Aveva il fiato corto per aver corso, in tutti i modi aveva provato a raggiungere Myri ma lei era stata troppo veloce. Piccola e rapida come un ghepardo.
 Non l’aveva vista per strada ma era certo di trovarla lì, di sicuro aveva cercato conforto nel fantasma Freddy.
 Il ragazzo si guardò intorno alla ricerca di qualche traccia di lei e l’unico indizio era la porta della sua camera da letto sbarrata.
 Ecco il suo obiettivo.
 Riprese fiato per ritrovare la calma, poi si avvicinò e bussò con tocco leggero.
 -Myri, so che sei lì dentro. Puoi aprire, per favore?-
 Nessun segno di vita dall’interno.
 Provò ad abbassare la maniglia ma la porta non si mosse, era chiusa a chiave. La prova che gli serviva.
 -Myri, ascolta. Trish ci ha provato con me ma io l’ho liquidata, forse non hai sentito il discorso per intero ma ti assicuro che per tutto il tempo non le ho riservato cortesie, anzi.-
 Ancora nessun suono, il silenzio totale.
 Prese un respiro e provò di nuovo.
 -Non è per Trish, vero? Ti sei chiusa qui dentro perché ti ho deluso. Sono sparito, mi dispiace.-
 Si mise con la schiena sulla porta e si lasciò andare, sedendosi sul pavimento.
 -Spero che tu possa sentirmi altrimenti sarei davvero uno stupido a parlare qui da solo.-
 Sfilò gli occhiali e li lasciò sul pavimento. Chiuse gli occhi cercando le parole giuste per farle comprendere ciò che era accaduto quella mattina.
 -Quando mi sono svegliato eri la cosa più bella che avessi mai visto. Eri meravigliosa, Myriam Jackson. Sono rimasto lì a guardarti per non so quanto tempo e all’improvviso qualcosa in me è cambiato. E’ diventato tutto troppo… Troppo reale.-
 Era quella la verità, ciò che lo aveva spinto alla paura. Quella storia stava prendendo forma e tutte le storie d’amore che nella sua vita stavano per cominciare poi erano sfumate. Colpa di donne egoiste, che lo frequentavano sempre per ricevere qualcosa in cambio. Compiti al liceo, ricerche all’università, agevolazioni sul lavoro. La storia si era sempre ripetuta e questo lo aveva segnato, a tal punto che la paura aveva preso il sopravvento.
 -Tu sei speciale, Myri. Sei qualcosa che non mi era mai capitato e non avevo idea di come gestire quello che è accaduto. La nostra notte insieme, il tuo corpo, i tuoi baci, per me sono diventati una specie di sogno e quando ho aperto gli occhi avevo il terrore che quel sogno svanisse.-
 Rimase in silenzio per diversi secondi cercando una reazione dalla stanza ma non parvero essercene.
 Non si diede per vinto.
 -Mi sono comportato da perfetto idiota e me ne rendo conto. Ti sto chiedendo scusa per questo e ti sto dicendo che non accadrà più. Credimi, per uno come me, tirare fuori tutte queste parole e sentimenti è un incubo ma lo sto facendo, per te.-
 Sorrise al vuoto, consapevole che restava una sola cosa da dire.
 -Non mi sono mai innamorato prima d’ora ma ormai sono certo di quello provo per te. Amore è l’unica definizione veritiera che sono riuscito a trovare. Per questo sono scappato, perché credevo di amarti più di quanto potrai mai fare tu. Perché tu sei una persona da amare ma io non credo di esserlo, non so come potresti mai riuscirci.-
 Abbassò lo sguardo e non trovò altro da dire.
 -Apri la porta, ti prego- mormorò con un filo di voce.
 La serratura scattò all’improvviso.
 Law saltò in piedi senza neanche raccogliere gli occhiali. Quando la porta si aprì vide l’immagine sfocata di Myri ma era abbastanza vicina da capire che il suo volto era colmo di collera.
 -Tu sei il coglione più grande dell’universo!- esclamò lei dandogli una spinta.
 -Lo so, mi dispiace. Sono scappato e…-
 -Non è per la tua fuga- rispose lei con gli occhi pieni di risentimento. –Sì, questa mattina ero imbufalita per questo e quando ti ho visto con Trish la mia rabbia ha raggiunto livelli epocali ma ora, in questo preciso istante, sono incazzata per quello che hai detto.-
 -Io non credo di capire.-
 -Non capisci perché sei un coglione!- un’altra spinta.
 Myri si chinò a prendere gli occhiali.
 -Metti questi, ho bisogno che tu mi veda bene.-
 Law obbedì all’ordine, sospettava che la sua vita sarebbe stata in pericolo se non lo avesse fatto.
 -Sei un coglione per un motivo molto semplice: quale neurone bacato nel tuo cervello è convinto che io non possa innamorarmi di una persona come te?-
 -Be’- cominciò lui riflessivo. –Non credo sia un neurone singolo, ce ne saranno un bel po’ a lavorare sull’argomento.-
 -Era una domanda retorica, idiota!-
 -Ah, non lo avevo capito.-
 -Di cose che non capisci ce ne sono un’infinità- continuò lei non lasciando mai i suoi occhi, continuando a riversagli addosso tutta la sua rabbia con la sola forza dello sguardo.
 -Ti sei dimenticato che io ero esattamente come te?-
 A quella domanda Law trasalì. Non gli era passato neanche per la testa quel dettaglio.
 -So come ragioni, so come sei. E sono già innamorata di te, non hai bisogno di farti pare mentali pensando che io non possa amarti. Quello che di certo non devi fare è lasciarmi da sola in un letto dopo aver fatto l’amore o sminuirti perché la tua mente contorta ti intrappola. Io. Sono. Innamorata. Di. Te.-
 Il ragazzo spalancò gli occhi mentre il cuore stava per esplodergli nel petto.
 -Quindi sei pregato di farla finita con questi ragionamenti e goditi quello che sta nascendo tra di noi, altrimenti rischi di perderti tutto ciò che di bello è accaduto e accadrà in futuro.-
 Myri aveva il fiatone, quella sfuriata le aveva sottratto ogni briciolo di energia.
 Law la fissava. Le guance erano rosse e gli occhi brillavano ancora di rabbia. Se possibile, risultava anche più bella di prima.
 Si sfilò gli occhiali lanciandoli sul divano e con due passi le sue labbra erano su quelle di Myri.
 Lei rimase sorpresa, quasi impietrita all’inizio, poi il bacio si fece profondo, caldo, riversando dentro di lei quei sentimenti che per lui erano stati così complicati da interpretare.
 Myri portò le braccia dietro al collo di Law e lui la sollevò in modo che avvolgesse le gambe intorno al suo corpo. Era così leggera e in un attimo la condusse nella sua stanza, nel suo letto.
 -Non capisci tante cose- disse Myri con sorriso staccandosi da lui per aiutarlo a togliersi la maglia. –Ma di certo hai capito qual è il modo migliore per far pace.-
 Lui si aprì in una smorfia divertita perdendosi in quei meravigliosi occhi verdi.
 Il desiderio tornò a farsi vivo, le loro espressione divennero serie, completamente concentrate l’una su sull’altra.
 Myri si puntò sul gomito per sollevarsi e chiuse di nuovo le labbra di Law in un bacio forte, un bacio destinato a non fermarsi mai.
 In pochi secondi i vestiti erano volati sul pavimento e tutto si era riavviato, partendo dalla notte precedente come se nulla fosse accaduto.
 Law baciò ogni centimetro del corpo della sua donna prima di renderla sua, di nuovo e per sempre.
 Questa volta non sarebbe fuggito, questa volta lei lo avrebbe trovato sempre al sul fianco. Era una promessa che faceva a se stesso e a Myri.
 Avrebbe lasciato che quel sentimento d’amore assumesse la forma che era stata prefissa dal destino, non poteva comportarsi diversamente. Aveva bisogno di Myri, niente e nessuno lo avrebbero mai indotto a rinunciare a lei.
 
***
 
 Myri spalancò gli occhi.
 Guardò verso la finestra e vide che ormai il sole quasi del tutto calato. Lei e Law dovevano essersi addormentati. Non aveva bisogno di controllare. Lui la stava stringendo da dietro, la schiena di Myri era riscaldata al contatto con la pelle bollente dell’addome di Law.
 Si lasciò sfuggire un sorriso mentre si accoccolava meglio tra le sue braccia.
 -Sono qui, non ho intenzione di scappare questa volta- soffiò Law sul collo di lei.
 Dei brividi di elettricità le percorsero il corpo per intero.
 -Non ho più il timore che scappi, dopo questa giornata credo di avere la certezza riguardo quello che speravo.-
 -E cosa speravi?-
 -Desideravo che fossi mio, realmente mio. Ora, lo sei. Non so in quale momento, ma ad un certo punto ho capito che da ora in poi non potrò più liberarmi di te.-
 Law sfiorò la sua spalla con la punta del naso.
 -Perché? Vuoi liberarti di me?-
 Lei si voltò piano in modo che i loro occhi entrassero in contatto e lo sguardo caldo di Law le sciolse il cuore.
 -Mai. Devi restare con me, io sento che senza di te ormai non sarei più in grado di essere me stessa.-
 Law la guardò serio.
 -Io ho cominciato ad essere me stesso solo da quando ti conosco. Non ti lascerò mai, non lo sopporterei.-
 -Bene, allora.-
 -Sì, bene.-
 Continuarono a guardarsi e all’improvviso Myri lo baciò. Un bacio subito pieno e deciso, un bacio che doveva fargli capire che la loro era una promessa.
 Lui la strinse a sé, ricambiando il bacio, mentre con la mano le attraversava la schiena nuda.
 I loro corpi richiamavano attenzioni a cui non potevano più sottrarsi.
 Si prospettava un’altra notte in cui avrebbero dormito solo lo stresso necessario.  
 
 
 
 
 
|| L’Autrice ||
Ed eccomi subito tornata con un nuovo capitolo.
Vi consiglio di prepararvi, questo capitolo segna l’inizio della storia d’amore, ma di trame da risolvere ce ne sono ancora diverse quindi, e purtroppo, questa pace non durerà ancora per molto.
 Anticipazioni: nel prossimo capitolo Myri andrà a trovare Law in laboratorio e qui la nostra protagonista incapperà in Sheila, la responsabile stalker di Law.
 Bene, spero di scrivere presto il prossimo capitolo in modo da non farvi aspettare troppo. Spero che questa piccola parentesi romantica sia stata di vostro gradimento, scriverla è stato davvero bello e soddisfacente.
 Grazie a tutti per aver letto e ancora una volta un piccolo consiglio per gli acquisti, il mio romanzo ahahahah “La filosofia di Zorba” è disponibile su tutte le piattaforme digitali ed si può anche ordinare in diverse librerie come Mondadori e Feltrinelli.
 
 Un abbraccio.
 
Scarcy Novanta (Francesca V. Capone)
   
 
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