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Autore: Rosanera63    27/06/2009    0 recensioni
"In un modo o nell’altro ognuno di noi ha il suo labirinto."
Storia di vita.
Genere: Triste, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io, il labirinto e poi

Io, il labirinto e poi... c’è Arianna

-Storia di vita-

 

 

In un modo o nell’altro ognuno di noi ha il suo labirinto.

Tanto tempo fa, quando ero una bambina, l’oscura signora mi gettò in questo nero e tetro labirinto.

Dovete sapere che l’oscura signora mi ha generato, ma non mi amava, mi detestava e non c’erano carezze, non c’erano baci, non c’era tenerezza... c’era solo violenza.

Quando la nera follia invadeva la sua mente, lei mi colpiva con qualsiasi cosa, con le mani, con i calci, con una frusta.

Il tempo passava ed io camminando nel mio tetro labirinto crescevo, avevo sempre l’oscura signora alle mie spalle, spietata cacciatrice di carne tenera ed indifesa e quando mi colpiva era soddisfatta di quello che mi faceva.

Il tempo passava inesorabile, l’oscura signora ha distrutto la mia infanzia e la mia adolescenza in quel tetro labirinto.

Ed io per non soccombere alle sue continue violenze avevo costruito dentro di me una scatola molto grande, dove riponevo la mia rabbia ed il mio odio che avevo per lei.

Ancora altro tempo passò e anche per l’oscura signora fu lo stesso ed invecchiò, non riuscì ad alzare le mani su di me ed allora lei, sottile e velenosa come un aspide, s’insinuava poco a poco nel più profondo del mio io interiore e come un orribile cancro mi divorava dall’interno.

Lo sapevo, voleva distruggere la mia vita, voleva soggiogarmi alla sua volontà, cosicché io diventassi uno strumento al suo servizio.

Ma un giorno è successo qualcosa.

I suoi insulti, le sue offese, le sue maledizioni hanno fatto esplodere la grande scatola in cui io riponevo la mia rabbia ed il mio odio nei suoi confronti.

Questa grande scatola è finita in mille pezzi e schegge acuminate di odio e di rabbia si sono dolorosamente infilzate nella mia anima, nel mio cuore, nella mia mente.

Il terremoto che si è scatenato in me ha fatto tremare le mie solide fondamenta mentali, in quel momento ho avuto paura di me stessa, ho desiderato colpire l’oscura signora e farle tanto male, come lei ne aveva fatto a me.

Ma io non l’ho fatto, io non sono come lei, sono scappata via continuando a camminare nel mio nero e tetro labirinto, poi è successa una cosa strana: ad un certo nel mio doloroso e tetro labirinto mi sono trovata davanti ad uno specchio ed io l’ho guardato e non ho capito cosa ci facesse uno specchio nel mio labirinto.

Mi sono fatta più avanti e mi sono guardata in questo specchio, la mia immagine era sfocata ed io a voce alta mi sono chiesta:

Perché la mia immagine è così sfocata?”

Ed una voce limpida e dolce mi ha detto:

“E’ così perché anche tu stai diventando come l’oscura signora”

E di risposta:

“Io! No! Mai e poi mai io diventerò come lei, preferisco morire!” e mi sono chiesta “Ma chi sei?”

“Io sono lo specchio della verità, guarda come diventerai se tu non uscirai da questo tetro labirinto.

Mi sono avvicinata allo specchio per vedere meglio, e cosa ho visto?

L’oscura signora.

E la voce mi ha detto ciò:

“Questo è il modo in cui diventerai, se non esci da questo labirinto.

Ed io le ho domandato:

Ma come? Come posso uscire da questo orrore?”

E lei:

“Rompi lo specchio, passa oltre!”

Ed io ho colpito lo specchio con tutte le mie forze, ma non ci sono riuscita.

Ed allora la voce mi ha detto:

“Non così, prendi l’enorme scheggia di dolore che hai nel tuo cuore e colpisci lo specchio.

E con questa scheggia acuminata io ho colpito lo specchio che è andato in mille frantumi.

E dall’altra parte sapete cosa ho visto?

Una donna come me.

Stupita io l’ho osservata e le ho chiesto:

Ma tu chi sei?”

E questa creatura mi ha risposto:

“Io sono Arianna, sono quei per portarti fuori da questo orrore. Il mio filo non sarebbe bastato a farti da guida, si sarebbe spezzato subito. Dammi la tu mano, ma ricordati che sarà dura uscire da qui, te la senti di farti male? Avrai tanto dolore per trovare la tua libertà.

Ed io ho messo la mia mano nella sua e lei l’ha stretta.

“Io sono una combattente, con te ce la posso fare, tu fammi strada ed io uscirò da qui.

Arianna mi sta portando fuori da questo labirinto, io ho fiducia in lei.

 

E chissà che un giorno, grazie ad Arianna, riesca anche a perdonare il male che mi ha fatto l’oscura signora.

 

Coraggio, andiamo!

 

 

 

 

 

Ciao ragazzi, sono di nuovo io, Rosanera63.

Questa volta mi presento con una storia vera, spero vi piaccia.

Se recensite siate il più sinceri possibile, mi raccomando!

Al prossimo giro pubblicherò una raccolta di mie poesie, spero siano di vostro gradimento.

Ciao!

  
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