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Autore: Padfootblack    21/01/2018    0 recensioni
E se Alex avesse intrapreso una relazione con una collega musicista? E se non fosse tutto così idilliaco?
Raccolta di song fic!
Dal testo:
Probabilmente si accorse del mio sguardo, perché si girò e sorrise imbarazzata, muovendo la mano come a salutarmi. Non riuscii a muovere un muscolo, aveva uno sguardo splendido. Era come se potesse leggermi dentro e mi persi in quel paradiso verde azzurro, fin quando non si voltò di nuovo verso gli altri. E la magia scomparve, ritornai nel backstage del club, attorniato da luci stroboscopiche e ombre penetranti, proprio mentre loro salivano sul palco.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Why’d You Only Call Me When You’re High – Alex

Now it’s three in the morning

and I’m trying to change your mind

Left you multiple missed calls

and to my message you reply

Why’d you only call me when you’re high?

Taylor mi sorrideva, il suo viso raggiante spuntava fuori dalle coperte, invitandomi a tornare nel nostro regno.

“Devo lavorare all’album”dissi leggendole nel pensiero.

“Ancora qualche minuto ...”

“Qualche minuto che poi diventa un’ora, due ...”. Salii carponi sul letto, avanzando verso di lei, mentre continuava a sorridere, e le mordicchiai le labbra. Poggiò le mani sui miei fianchi e mi baciò passionalmente, facendomi fremere di piacere. Un telefono iniziò a squillare, interrompendoci. Tay sbuffò annoiata, era il mio, tanto per cambiare. Lo afferrai e non potei credere alle lettere che apparvero sullo schermo. Amy.

“Arrivo subito”le stampai un bacio ed uscii sul balcone. Erano le prime luci dell’alba e il cielo era dipinto di tutte le sfumature dello spettro cromatico. Che paesaggio magnifico era Los Angeles. Premetti il tasto verde e aspettai che fosse lei a parlare. Perché mi chiamava?

Dream Synopsis”disse in tono cupo e per un attimo pensai che fosse davvero capace di leggermi nel pensiero.

“È un sogno che ho fatto tempo fa”spiegai: “Sto scrivendo il nuovo album dei Puppets, mi è venuto in mente e l’ho musicato”

“Vaffanculo”. Era ubriaca. Con la mente cercai di tornare indietro per ricordare qual era l’ultima volta che mi aveva chiamata in preda alla sbornia, probabilmente sette anni fa, quando ci eravamo lasciati. Non appena avevamo tagliato i ponti, lei aveva smesso di chiamarmi mentre era sotto i fumi dell’alcol, io avevo continuato imperterrito. Almeno fino a quando non era arrivata Tay.

“Ti è piaciuta almeno?”

“Mah”. Era il suo sì da ubriaca, non voleva darmi troppe soddisfazioni dicendomi di sì, ma neanche farmi stare male dicendo no. Infilai una sigaretta fra le labbra e la accesi, aspettando che parlasse. Ero così sorpreso che avesse chiamato che non sapevo cosa dire.

“Sono io? Nel sogno, intendo”chiese infine.

“Avrei mai potuto inviarti una canzone in cui non sei protagonista?”

“Ma stai con la bionda ossigenata adesso”. Mi voltai per osservare se dentro la camera ci fosse qualcuno, ma era vuota. Tay doveva già essere scesa a fare il caffè.

“Sì”risposi laconico.

“Turner, davvero … perché?”

“È solo un sogno”

“Beh i sogni significano sempre qualcosa”. Non questa volta, amavo Tay e desideravo stare con lei. Certe volte il mio cervello agiva da solo, dandomi stimoli strani, ma questo non voleva dire nulla.

“A te non capita mai di sognarmi?”domandai.

“Mi capitava … fino a Liam”. Ah già, da quando stava con Liam Gallagher aveva iniziato ad ignorarmi e a godersi la sua vita con il suo caro mancuniano. Ma era solo grazie a questo se ero riuscito a dimenticarmi di lei e ad iniziare una nuova vita con Tay.

It’s harder and harder to get you to listen

More I get through the gears

Incapable of making alright decisions

and having bad ideas

“Ero innamorata di lui, Al. Cazzo, lo sono ancora”

“Beh, mi sembra normale”

“Ci siamo lasciati”. Ecco perché era uscita dalle tenebre e si era fatta sentire. Ecco perché sembrava così ubriaca da aver ingerito litri di vodka.

“Quanto hai bevuto?”. Ridacchiò debole: “E a te cosa importa?”

“Sembri messa male”

“Sto alla grande”

“Perché vi siete lasciati?”

“Perché è grande. Ha figli. E io sono piccola e non voglio queste responsabilità a ventisette anni. E lui non era maturo. Era gentile, amabile, protettivo, ma non maturo. Cristo, perché vengo a dire queste cose a te?”

“Ne hai parlato con Julie?”

“Certo”

“E lei cosa pensa?”

“Che era sbagliato fin dall’inizio”. Ero d’accordo con Julie, lo avevo detto che avrebbe solo sofferto fra le mani di Gallagher, ma lei aveva tagliato i ponti fra noi prima che mi fosse possibile scoprire qualcosa sul suo amante.

“Ti dà fastidio se la canzone finisce nel nostro nuovo album?”chiesi.

“No, se non dà fastidio alla tua ragazza”. Non le dava fastidio perché pensava di essere lei la protagonista del sogno e io non avevo avuto il coraggio di dirle la verità. Questo non cambiava ciò che provavo per lei, avrei pensato a Tay cantando quella canzone, anche se l’ispirazione era venuta da un’altra.

“Ti ho disturbato, vero?”domandò cupa: “Magari stavi dormendo, o eri in giro a divertirti ...”

“Ero sveglio, fra un po’ vado in studio con Miles”

“Salutamelo. Senti, Alex … scusa. Non avrei dovuto chiamarti”

“Sei ubriaca”

“Lo so”biascicò: “Ma tu hai la tua vita e io la mia ...”

“Sei tu che hai voluto che fosse così”. Ci fu qualche secondo di silenzio, poi farfugliò: “Cosa?”

“Al matrimonio di Matt e B. Mi hai detto che era meglio se avessimo interrotto i contatti fra noi”. Ancora silenzio, di sicuro stava tentando di ricordare cosa fosse successo.

“Pensavo fosse meglio per entrambi”rispose infine: “Tanto comunque non ci sentivamo molto, eravamo entrambi presi dai nostri ...”. Si interruppe e la sentii singhiozzare. Nulla mi faceva più male di quel suono e del sapere che ero lontano chilometri da lei, impossibilitato a farla sentire meglio.

“Passerà”le promisi.

“Davvero?”mormorò: “Perché è da mesi che ci siamo lasciati, ma ogni giorno è peggiore di quello precedente”. So come ci si sente, Amy, lo so perfettamente. “E so che non posso chiamarlo, o dirgli di incontrarci, perché devo dimenticarlo, fra noi è finita, lui ha una famiglia, una nuova carriera di cui occuparsi, io sono solo una bambina stupida che non sa cosa vuole dalla vita. Andiamo, avevo te, Al. Per quattro anni ci siamo amati, giusto?”. Tirai indietro la testa, chiudendo gli occhi e mantenendo la calma: “Giusto”

“E poi è finita, siamo cresciuti, tu da una parte e io dall’altra”. Ma non abbiamo combattuto, Amy, ci siamo separati di fronte alle prime difficoltà. Se davvero ci fossimo amati come dichiaravamo, avremmo combattuto per stare insieme, fregandocene di tutto ciò che ci circondava.

“E nessuno, giuro, nessuno mi ha preso come te”. Forse pensava che questo viaggio nei ricordi non mi facesse male, ma mi stava distruggendo internamente.

“Fino a Liam”mugolò: “Era tutto così perfetto, ero tornata adolescente, non capivo nulla quando mi guardava, saltavo in aria ogni volta che mi arrivavano i suoi messaggi … è finita”

“Mi dispiace”riuscii a dire, non potevo fare l’amico adesso, non poteva pretendere che la consolassi di punto in bianco. Se solo avessi saputo subito cosa stava succedendo nella sua vita, avrei potuto avvisarla e cercare di salvarla dall’ennesima sofferenza. Ma non mi aveva dato modo di conoscere la sua versione con Gallagher, mi aveva bandito dalla sua vita.

And I can’t see you here when I’m high

Sort of feels like I’m running out of time

I haven’t found all I was hoping to find


“E guarda quanto sono stronza a dirti tutte queste cose quando non te ne potrebbe importare di meno”si lamentò: “Sono ubriaca, Alex. Mi dispiace, dovrei spegnere il telefono in queste condizioni, ma non era in programma. Cioè, non avevo programmato di ubriacarmi, l’ho fatto e basta”

“Lo capisco”

“Ma certo che lo capisci, vivi nell’ubriacatura costante”. Riuscii a farmi ridere: “Pensa un po’: qua è mattina e non sono ancora ubriaco”

“È un record!”. Rise sguaiatamente e poi si zittì. Si stava di sicuro pentendo di avermi chiamato e mi avrebbe chiesto scusa altre dieci volte, ma mi aveva fatto piacere sentirla di nuovo, nonostante avesse litri di alcol in corpo e non si sarebbe ricordata nulla il giorno dopo.

“Scusami”disse dispiaciuta: “Non dovevo, ti lascerò in pace”

“Non importa”risposi: “Questa conta per tutte quelle volte che ti ho chiamato ubriaco durante la tregua”

“Allora secondo i miei calcoli potrei chiamarti altre 324 volte, giusto?”

“Esattamente”sorrisi.

“Va bene. Allora scusa ancora. Passa una buona giornata. Ciao”e staccò. La solita Amy. Spensi la sigaretta e tornai dentro, la testa ancora in subbuglio per quello che era appena successo. Era incredibile come riuscisse a scomparire per anni e poi spuntare di nuovo nella mia vita come se nulla fosse, senza rendersi conto del potere che aveva su di me. 

   
 
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