Guardo la lapide con occhi spenti.
È passata ormai una settimana da quando Sayori è morta, ma ancora non riesco a capacitarmene. Soffoco un conato di vomito, mentre cerco di allontanare dalla mia mente l'immagine di lei al centro della sua stanza, i piedi a qualche centimetro dal pavimento.
Una ragazza si avvicina lentamente a me, come se avesse paura di farmi scappare nello stesso modo in cui fuggono i gatti randagi quando ti approcci troppo in fretta. Tiene lo sguardo puntato contro il terreno, ma quei codini rosa sono inconfondibili.
"Ciao Natsuki. Grazie per essere venuta alla cerimonia."
"Figurati. Da quella parte c'è anche Yuri e Monika se vuoi salutarle, ma pensavano fosse meglio lasciarti da solo ancora un po'. Anzi, se vuoi che me ne vada anche io, devi solo dirlo". Indicò un punto alle sue spalle, dove un piccolo gruppo di persone si scambiava convenievoli dopo il funerale.
"No, no, rimani pure. Sono felice che tu sia venuta da me. Cos'è successo al club negli ultimi giorni?" A causa dello shock e del lutto, non ero andato a scuola per tutta la settimana.
"Non esiste più un club di letteratura. Ci sentivamo tutte a disagio a riunirci in quell'aula senza Sayori, e... senza di te." Arrossisce mentre distoglie nuovamente lo sguardo.
"Ero andato a parlarle sai? Domenica scorsa intendo, quando ci siamo incontrati ero appena venuto via da casa sua. Mi ha confessato di soffrire di una grave depressione, e che vedere i suoi amici felici era ciò che la faceva andare avanti. Negli ultimi giorni mi sono chiesto spesso cosa sarebbe successo se fossi rimasto con lei."
Mi giro verso Natsuki. Tiene i pugni serrati e le braccia tese, come se si stesse trattenendo dall'assalirmi. Cerco immediatamente di correggermi "Non che il pomeriggio assieme a te sia stato brutto, anzi, credo sia stato uno dei più belli della mia vita." Si rilassa un po' "Solo, non riesco a fare a meno di pensare cosa avrei potuto fare per impedirle di compiere quel gesto."
"Nulla. Non avremmo potuto fare nulla per salvarla, lei aveva già preso la sua decisione." Una lacrima solitaria inizia a calarle lungo la guancia. "Odio questa sensazione di impotenza! Odio il fatto di essere stata così cieca da ignorare i segnali, troppo occupata a pensare a me stessa e al nostro appun..." Si ferma di colpo, tirando su col naso rumorosamente. "A quegli stupidi cupcake che dovevo preparare con te."
Sta per scoppiare in lacrime. Lo vedo. La stringo a me, più vicina che posso, carezzandole la testa in silenzio. La sento tremare contro il mio petto.
Dopo qualche secondo è di nuovo calma. Le do un piccolo bacio sulla fronte subito prima di liberarla dal mio abbraccio.
"T-tu... Cose come questa dovresti farle ad una ragazza che ti piace davvero."
Ma io so perchè quel giorno non sono rimasto con Sayori. Una parte di me ha sempre saputo il motivo, ma io me ne sono reso conto solo di recente. Per questo mi abbasso un po', fino ad essere alla stessa altezza di Natsuki.
La bacio. E mentre lei risponde al mio bacio, il mondo intorno a noi svanisce.