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Autore: evnychibi    27/06/2009    2 recensioni
Una scommessa fatta tanto per scherzo...O forse no?Non si può mai sapere cosa architetta la mente di Bill Kaulitz
Genere: Generale, Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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La musica delle autoscontri era alzata al massimo, Georg e Gustav facevano di deficienti contro Tom e David, Alech era appoggiata alla colonna e fissava un punto non preciso davanti a lei, ritornò alla realtà quando Bill le parlò -Mi dispiace-

La musica delle autoscontri era alzata al massimo, Georg e Gustav facevano di deficienti contro Tom e David, Alech era appoggiata alla colonna e fissava un punto non preciso davanti a lei, ritornò alla realtà quando Bill le parlò -Mi dispiace-

Lei lo guardò con freddezza -Non me ne faccio niente del tuo fottuto dispiacere, sono stata presa per il culo...Sono stata umiliata!- i suoi occhi si ridussero a fessure -Mi fate schifo-

Il corvino sospirò -Ascoltami ti prego, all'inizio era così, ma Alech...Tom si è veramente innamorato di te-

Lei rise amara, fredda, fece venire i brividi al ragazzo -Quante belle stronzate che sentono le mie orecchie- in quel momento arrivò il rasta, lei lo squadrò per poi andarsene in riva al lago.

Bill scosse il fratello -Vai no? Che fai qui impalato?-

Tom esitò qualche secondo, ma poi le sue gambe decisero di muoversi, Alech giocava con i sassi della riva, il ragazzo arrivò all'inizio della discesa che conduceva al lago.

-ALECH!- urlò, in quel momento il cielo tuonò e cominciò a piovere, “fantastico” pensò.

La ragazza prese in mano una pietra bella grande con l'intento di lanciargliela contro.

-ALECH ASCOLTAMI!!-

-NO- sbottò lei mentre la pioggia continuava a cadere impetuosa -MI FAI SCHIFO!- alzò le braccia con in mano la pietra.

-Cazzo Alech... Ich...- fece un respiro profondo, abbassò lo sguardo per poi rialzarlo di scatto -ICH LIEBE DICH!!-

Un tuono spaccò il cielo, lei rimase con le braccia in alto, lasciò andare la pietra che le cadde sul piede, cominciò a saltellare tenendosi il piede.

Tom la guardava con un sopracciglio alzato, non capendo se saltava per la contentezza o altro.

Scese anche lui in riva al lago piazzandosi davanti a lei, si guardarono senza dire nulla, lui le prese il viso dolcemente e la baciò.

Lei lo strinse di più a se, le sue lacrime si mischiarono con la pioggia, si staccò non smettendo di guardarlo -Ripetilo- li sussurrò a fior di labbra.

-Ich liebe dich-

-Anch’'io-

I due tornarono di corsa alle autoscontri, erano bagnati fradici, Bill e Vaiolet li guardarono con le sopracciglia alzate -Tutto bene?-

-Si adesso si- sorrise il rasta.

-Anche perché mi ha appena detto Ti amo-

Il corvino spalancò occhi e bocca, prese il cellulare mettendolo davanti alla bocca del gemello -Ripetilo-

Lui sbatté le palpebre -Che?-

-Ripeti quello che hai detto a lei, di a Alech che la ami-

-Alech... Ich liebe dich-

Bill si mise in ginocchio alzando le braccia -SIIII HO LE PROVE!!!-

Gustav,Georg e David arrivarono guardando straniti il cantante -Che succede?- domandò il menager.

-Sentite- Bill fece sentire la registrazione.

-No!!- esclamò ridendo il batterista -Non ci credo... Inviamela-

Tutti e tre tirarono fuori il proprio cellulare e il corvino inviò.

-Ma quanto siete spiritosi- ghignò ironico il chitarrista mettendo un braccio intorno al collo della corvina che starnutì.

Lui rise -David ci accompagni a casa?-

L'uomo annuì andando alla macchina -Ragazzi ci vediamo domani mattina- e i due se ne andarono, David li lasciò a casa per poi tornare dagli altri.

I due ragazzi decisero di fare un bel bagno caldo, visto che la pioggia li aveva infreddoliti.

La schiuma le solleticava il viso, Tom era a bordo vasca, le braccia semi aperte lungo i bordi, Alech li arrivò davanti mettendosi a cavalcioni sopra di lui che rise cingendole la vita.

-Sei stupendo senza cappellino- li sussurrò.

-Ma piccola io sono sempre stupendo-

-Ma come siamo modesti. Lo baciò mordicchiandoli il labbro inferiore.

-Dico solo la verità- le baciò il collo -Ti amo-

-Continui a ripeterlo come se fosse una parola che hai appena imparato-

-Infatti...- la guardò dolcemente -Me l'hai insegnata tu-

La corvina rise, prese un po' di schiuma facendoli dei baffi, scoppiò a ridere -Che carino che sei!-

-Ah ah molto spiritosa-

Uscirono dal bagno per poi andare in camera, si sdraiarono sul letto dandosi dei teneri baci.

Quella notte fu magica.

Sicuramente non l'avrebbero mai dimenticata, perché quella sera l'amore era definitivamente venuto ad abitare nei loro cuori.

 

 

La mattina dopo il risveglio non fu dei migliori, David alle undici e mezza piombò nella camera di Tom che sobbalzò dallo spavento, c'è un piccolo dettaglio da dire, sia il rasta che Alech erano nudi.

La ragazza si mise a sedere non capendo cosa stesse succedendo, non appena mise a fuoco David si coprì con le lenzuola fino al naso diventando rossa come un pomodoro.

-DAVID NON SAI BUSSARE?!?- sbraitarono in coro i due ragazzi, il manager si coprì con una mano gli occhi e l'altra la mise davanti ai due ragazzi.

-Oh cazzo scusate ma...-

-Che cosa vuoi Dav? Svegliati!- ululò la corvina.

-Beh Alech c'è qui tuo padre-

Silenzio

Gelo

Paura

Dolore

Angoscia

Il cuore di Alech smise di battere, il sangue le si gelò e il viso divenne pallido al pari di un cadavere.

-è giù ti sta aspettando- e così dicendo uscì.

Tom la guardò -Alech...-

-Io...Non voglio vederlo- si strinse diventando piccola e indifesa.

-Alech devi vincere questa tua paura, è arrivato il momento di affrontarlo-

Lei scosse il capo -Non voglio vederlo-

-Si invece, ci sono io con te... Andrà tutto bene- la strinse a se accarezzandole i capelli per tranquillizzarla.

Si vestirono e mano nella mano scesero le scale, sul divano c'era un uomo di mezza età, assomigliava molto ad Alech, la ragazza strinse forte la mano del chitarrista, l'uomo si alzò -Tesoro-

Si avvicinò per abbracciarla, ma lei si scansò -Non toccarmi-

-Non sei felice di vedermi?-

-No- rispose fredda e impassibile.

-Tu devi essere Tom Kaulitz, praticamente siete su tutti i giornali-

Il rasta lo guardò con indifferenza, Alech era come vuota, lo sguardo era inespressivo, guardava il pavimento senza in realtà vederlo.

-Alessia, vieni in cucina ti devo parlare-

Lei tremò lievemente stringendo ancora di più la mano del ragazzo, scosse il capo tenendo sempre lo sguardo basso.

-Alessia...-

Tom sciolse il contatto abbassandosi al suo orecchio -Io non ti abbandono... Se ti serve aiuto urla che io sono qui fuori- le sussurrò.

I due entrarono in cucina, il padre chiuse la porta a chiave e questo non piacque per niente al rasta che si sedette sulla poltrona accendendosi una sigaretta.

Alech era seduta sul piano della cucina e suo padre era seduto al bancone -Ti vedo in forma, come va con il canto?-

-Bene- sibilò senza guardarlo in faccia.

-Quel Tom è il tuo ragazzo?-

Lei annuì lievemente, suo padre si alzò avvicinandosi a lei che sentì la paura crescere.

Le prese il mento fra le dita -Non sembri contenta di rivedere il tuo dolce paparino-

-Tu non sei mio padre... Tu sei un mostro- sibilò sputandogli in un occhio.

L'uomo si pulì per poi darle uno schiaffo, lei cadde dal ripiano trascinandosi dietro i piatti che si frantumarono sul pavimento.

Tom si alzò di scatto dalla poltrona e i ragazzi si piombarono in salotto -Che succede?- domandò allarmato Gustav.

Il chitarrista si fiondò sulla porta -ALECH!- cercò di aprirla inutilmente.

Bill e Georg andarono alla porta sul retro, ma anche quella era chiusa a chiave, videro Alech per terra con sopra il padre, la ragazza non faceva che dimenarsi, aveva un taglio alla testa per colpa di un piatto rotto.

Il cantante andò a chiamare Saki che arrivò di volata buttando giù la porta sul retro, mentre Tom con l'aiuto di Gustav e David buttò giù la porta della cucina.

La guardia del corpo sollevò di peso l'uomo togliendolo via dalla ragazza, che con l'aiuto di Bill e Gustav si alzò, Tom l'abbracciò -Tranquilla piccola è finita- lasciò la ragazza nelle mani di Vaiolet, il rasta andò davanti all'uomo che non riusciva a muoversi grazie alla presa di Saki, lo guardò con odio, e caricò un gancio destro che li fece partire qualche dente.

Viola stringeva l'amica -Mi dispiace- cominciò a piangere insieme a lei.

Saki legò le mani dell'uomo -Lo porto alla polizia- e uscì dalla cucina con a ruota David.

Alech senza guardare in faccia nessuno uscì dalla cucina rinchiudendosi in sala registrazione, doveva sfogarsi con tutta se stessa.

Prese i microfono dando libero sfogo alla sua rabbia e al suo dolore.

S'inginocchiò lasciando il microfono cadere a terra, Tom che era li davanti a lei l'abbracciò, delle lacrime rigarono il suo viso.

-Ora marcirà in prigione, scusami Alech, scusami se non ho capito-

La ragazza lo strinse ancora di più piangendo anche lei con lui.

 

 

 

 

Ragazze mi dispiace avvisarvi che questo è il penultimo capitolo...

Al più presto posterò l'ultimo..

Ma non perdetevi d'animo perchè nel prossimo capitolo alla fine avrò una sorpresa per voi...

Baci

Niki

 

  
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