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Autore: CrystalWolf    27/01/2018    1 recensioni
"Tu e Slade vi assomigliate. Lui non si è fidato di te e tu non ti sei fidato di noi."
Ed eccoci qua con il primo spin-off della mia serie principale : "It was just a cowl".
La storia parlerà di come, dopo gli eventi di Red-X, Robin dovette affrontare la sfiducia generale dei Titans e la sua crescente ossessione per Slade. In tutto questo il Ragazzo Meraviglia si pone una domanda :
Robin e Dick Grayson posso coesistere?
Genere: Azione, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Robin, Starfire, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Everyone can be heroes'
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Salve cari. Saluto tutti i fan dei Titans che si imbatteranno in questa storia e i fan della sezione di Batman che vengono qua dopo aver letto "It was just a cowl", la mia storia principale.
Dato che potrebbe lasciarvi spaesati(anche se è una storia a sè stante, è solo inserita nella continuity da me creata)
Dal momento in cui parto(i Titans scoprono che Robin è Red X) gli eventi differiranno completamente da cosa ci mostra la serie. La continuity tornerà normale solo dopo.
Buona lettura.



"Non ti sei fidato di noi. Sei simile a lui."
Queste parole continuavano a rieccheggiare nella testa di Robin alias Richard Grayson.
Passo una mano fra i capelli e si lasciò cadere stancamente sulla sedia del suo studio.
. Quella era una stanza inutilizzata della T-Tower ma lui l'aveva convertita in uno studio interamente dedicato alla cattura di Slade.
Osservò la stanza.
Decine e decine di foto di Slade o presunte tali, con annessi seguaci.
Sulla scrivania un mucchio di fogli giaceva sparso.
Erano rapporti della polizia, rapporti scritti da Dick stesso e varie testimonianze raccolte.
Ore e ore di lavoro che non lo avevano portato a niente.
Era questo che faceva infuriare Robin. Aveva lavorato ore eppure non aveva nessuna pista.
L'idea di Red X era nata quasi per caso, mentre si interrogava su cosa fare per attirarlo allo scoperto.
Sembrava una buona idea. Fingersi un criminale e arrivare a combattere i Titans per attirarlo.
Slade però lo aveva scoperto e i suoi amici erano risentiti con lui.
Sbattè un pugno contro la scrivania.
Possibile che non lo capissero?
Il piano doveva essere perfetto. Non era necessario che lo sapessero.
Slade doveva essere preso e ogni dettaglio svaniva di fronte a questo ma loro continuavano a tirare in ballo l'amicizia.
Erano una squadra di eroi dannazione. La gente contava su di loro
Non erano una banda di liceali qualunque. Dovevano si essere amici, ma anche avere delle responsabilità.
Lì però nessuno sembrava capirlo.
Guardò l'ora. Era quasi ora di cena.
Non aveva fame e nom aveva la forza di affrontare i suoi amici così presto.
Si sarebbe ritirato in camera sua.
Quanto a comportarsi coi Titans...ci avrebbe pensato in seguito.


Gli altri Titans erano già a tavola quando Starfire giunse in cucina.
Era ancora scossa per la faccenda di Robin, sperava di vederlo lì, di vederlo che le rivolgeva quell'occhiata tipica di chi vuole essere gentile ma deve sforzarsi per combattere la sua indole cupa.
Aveva ancora molto da imparare sulle abitudini umane ma sentiva chiaramente di stare bene con Robin, di poter essere al sicuro e capita.
Da quando era comparso Slade però le cose erano cambiate. Non riconosceva più quel Robin, era ossessionato, assumeva sempre più il carattere di un vigilante cupo e solitario, incapace di lavorare con gli altri. Inoltre si sentiva ferita per come era stata usata.
Si sedette a tavola ma non toccò molto cibo.
"Hey Kory tutto a posto? Non hai mangiato niente" disse BB visibilmente preoccupato
Lei rigirò la forchetta nel piatto e disse "No BB. Non ho molto appetito"
"È per via di Robin?" disse Raven notando l'assenza del ragazzo meraviglia.
Starfire la guardò triste mentre anche Cyborg parlava "Anche io sono preoccupato ma se non mangi diventerai debole ragazza." concluse con un'occhiata severa.
"Lo so ma proprio non ce la faccio. Sono confusa. Voi siete amici e ci confidiamo tutto.." Nel dire questo guardò Raven. Avevano legato nell'ultimo periodo. "Ci sosteniamo l'uno con l'altro e facciamo squadra. Anche Robin è amico mio, con lui mi sento protetta ed è il mio migliore amico. Perchè però non si confida mai, non condivide mai niente e a volte è riluttante a fare gioco di squadra?"
"Robin è sempre stato un po..così." esordì BB.
"Devo ricordarto chi è il suo maestro?"concluse Cyborg.
La ragazza li guardò un tantino confusa. Avevano accennato al fatto che Robin fosse l'aiutante di un eroe molto famoso sulla Terra.
Prese un bicchiere d'acqua e bevve avidamente. Parlare le aveva messo sete.
"Si amico Cyborg. Avevi parlato di un certo..pipistrello."
"Non di un pipistrello." disse Raven "Di Batman"
Non aveva la minima idea di come fosse questo "Batman"
"Forse dobbiamo solo lasciarlo un po solo" concluse Cyborg.
Ognuno con i propri pensieri nella mente, i Titans trascorsero il resto della cena in silenzio.


Robin era nella sua stanza ormai da ore.
Aveva in mano il suo bastone Bo e stava provando alcune tecniche di combattimento.
Non era come nella palestra della T-Tower ma andava bene lo stesso. Per quelle tecniche non serviva la potenza quanto la tecnica.
Mentre metteva in atto quelle mosse, il ragazzo-meraviglia ripensava a quando era nient'altro che un'acrobata.
Ripensava alle sue acrobazie, agli applausi della folla, al sorriso rassicurante di sua madre e alla risata di suo padre.
La mente però cominciò a vagare fino al giorno dell'incidente.
Poteva ancora sentire le grida dei suoi genitori.
Riaprì gli occhi di scatto. Si fermò subito.
Da quando era nei Titans non gli era mai capitato di ripensare a quel giorno.
In quel momento la sua porta si aprì.
Era Kory.
Robin non potè che rimanere affascinato nel guardarla Era davvero bellissima.
Aveva però lo sguardo triste.
"Hey Robin"
"Ciao Kory"
"Sono passata a vedere come stavi." era visibilmente imbarazzata nel dire questo "ero molto preoccupata. Sei il mio migliore amico e da quando è successo...beh quello che è successo non sei più lo stesso."
"Cosa vuoi che sia successo? Ho fallito. Quel criminale è a piede libero e io ho pure fatto stare male i miei amici."
"Robin noi abbiam..." Robin la interrupe "Amici che però non capiscono che siamo un gruppo di supereroi e l'amicizia passa in secondo piano davanti alle responsabilità che abbiamo." disse duro.
"Sbagli. Senza amicizia non siamo nulla. Nel mio pianeta è il sentimento più rispettato e coltivato. Senza non siamo nulla"
Robin si alzò dal letto guardando Starfire con risentimento.
In condizioni normali non avrebbe mai agito come stava facendo ma i recenti avvenimenti lo avevano reso vulnerabile. Anche ripensare al fato dei suoi genitori lo aveva riempito di rabbia.
"Qui siamo sulla terra. E a volte bisogna scendere a compromessi. A volte bisogna sacrificare i propri amici per fare la cosa giusta."
La principessa tamariana sgranò gli occhi. Per lei quello era un grosso insulto. Era davvero Robin quello che stava parlando?
Robin si era spostato e ora contemplava Jump City dall'ampia vetrata che aveva in camera.
"Io non so più chi sei Robin. Ma ti voglio ancora molto bene. Cambia il tuo percorso o ti ritroverai solo" detto questo Kory uscì in lacrime dalla stanza.
Robin non si mosse. Rimase a guardare la città.
Non avrebbe dormito molto quella notte.


Quella mattina BB, Raven e Cyborg stavano facendo colazione.
Il ragazzo verde stava mangiando scodelle su scodelle di cereali.
"Ragazzi che fame."
. "BB tu hai sempre fame. Costantemente" disse atona la strega.
"Ha ragione amico. Saresti capace di vuotare il frigorifero con la scusa di un languorino."continuò Cyborg.
Il ragazzo li guardò male. "Mi sto solo tenendo in forze per prendere a calci nel sedere qualche cattivo."
In quel motivo comparve Robin.
Alla sua comparsa i tre cambiarono completamente umore.
Erano ancora risentiti per la vicenda di Red X, inoltre lo sguardo del ragazzo era particolarmente cupo.
"Hey amico hai fame? Ho preparato delle ciambelle" disse Cyborg.
Robin lo guardò poi ne afferrò una ringraziando. Aveva una fama da lupi.
Mentre mangiava accennò un discorso "Ascoltate ragazzi io.."
Il trillo di un segnale non gli permise di concludere.
Lesto balzò al computer e si collegò al sistema di telecamere della città.
"Un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione in un deposito della Queen Consolidated. Sono cinque. Tutti armati di fucili automatici"
Nel frattempo era arrivata anche Kory che aveva sentito tutto.
"Beh forza Titans andiamo." disse deciso ma dopo pochi si fermò. Si voltò e vide i quattro fermi davanti a lui.
"Beh cosa c'è?"
"Forse è meglio che tu resti qui a coordinarci."disse BB visibilmente in difficoltà.
"Cosa vuol dire?"
"Abbiamo riconosciuto i simboli. Sono quelli di Slade. Tu esci di testa quando incontri quello" continuò Cyborg.
"Non abbiamo dimenticato cosa è successo con Red X"concluse Raven
Robin guardò Kory che era rimasta silenziosa.
"Anche tu la pensi come loro?"
Starfire sentì una fitta al cuore nel dire quelle parole.
"Si hanno ragione loro."
Robin rimase a guardarli per qualche secondo.
"Bene." disse rabbioso andandosene.
Kory voleva fermarlo ma sapeva che quella era la cosa giusta per lui.
I quattro si guardarono mestamente poi uscirono dalla T-Tower.
Robin fumava di rabbia nella sua stanza.
Sospirò togliendosi la maschera. Rimaneva solo una cosa da fare.


I Titans rincasarono nel pomeriggio.
La lotta era stata dura, Cyborg aveva delle contusioni, BB un graffio sulla faccia, Raven aveva il mantello bucato da dei proiettili e Starfire zoppicava in seguito ad una caduta.
"Ragazzi certo che si sentiva la mancanza di Robin"disse BB asciugandosi il sangue che sgorgava dal taglio.
"Vero amico. Quelli erano scatenati. Ci voleva proprio."
Anche Starfire aveva avvertito la sua assenza.
"Forse dovremmo scusarci. Siamo stati troppo duri."
"Concordo" disse Raven.
BB corse a chiamarlo.
"Rooobin, Rooooobin"
Cyborg notò una lettera vicino all'ingresso.
"Voi lo avete visto?"
"Ho trovato questa lettera."
Il gruppo si riunì in cerchio mentre Cyborg leggeva.
"Allora dov'è?"
Cyborg guardò i ragazzi mestamente.
"Non è più qui"
Il ragazzo li guardò negli occhi uno per uno. Nessuno di loro era preparato a quella notizia.
"Cyborg..dov'è Robin?" chiese Kory preoccupata.
"È tornato a Gotham"



Ed eccoci giunti alla fine del capitolo.
Scusate se è corto ma preferisco capitoli più brevi ma più incisivi.
Grazie di aver letto. Al prossimo capitolo.
Christian98
  
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