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Autore: CrystalWolf    14/02/2018    1 recensioni
"Tu e Slade vi assomigliate. Lui non si è fidato di te e tu non ti sei fidato di noi."
Ed eccoci qua con il primo spin-off della mia serie principale : "It was just a cowl".
La storia parlerà di come, dopo gli eventi di Red-X, Robin dovette affrontare la sfiducia generale dei Titans e la sua crescente ossessione per Slade. In tutto questo il Ragazzo Meraviglia si pone una domanda :
Robin e Dick Grayson posso coesistere?
Genere: Azione, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Robin, Starfire, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Everyone can be heroes'
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Ed eccoci al secondo capitolo di "The Boy wonder".
Geazie ancora per esservi presi del tempo per leggere la mia storia.
Spero che apprezzerete anche questo nuovo capitolo.
Buona lettura.



~~~~~~~~~Gotham~~~~~
Era già due ore che guidava.
Jump city si trovava a qualche ora di distanza da Gotham, dato che si trovava in un altro stato.
Non avrebbe mai pensato di dover arrivare a tanto. Ricordava quando, pieno di entusiasmo aveva fondato i Teen Titans. Una squadra, la sua squadra. Non dover più essere all'ombra di Batman.
Non più aiutante ma..eroe.
Non che rinnegasse lavorare con Batman.
Incontrare Bruce era stata la cosa migliore della sua vita.
Aveva dovuto lavorar sodo per guadagnarsi la sua fiducia, infondo a un eroe come lui cosa poteva servire un quattordicenne come lui?
Dopo che aveva scoperto la caverna, Bruce si era arrabbiato moltissimo. Diceva che lui poteva ancora salvarsi da quella vita.
Lui era però testardo e, con, l'aiuto di Alfred si era creato una tuta. Non come quella di Batman però.
"Che nome sceglierà signorino Grayson?"
"Robin" disse guardando l'indumento "I miei dicevano che quando eseguivo le acrobazie assomigliavo ad un pettirosso. Quindi sarò Robin".
Dovette perfino salvare la vita di Batman per essere accettato dal pipistrello.
Erabi diventati ottimi partner peró per cui quando Batman gli disse che doveva trasferirsi a Jump City per un po di tempo, inizialmente era riluttante.
Poi avvenne l'incontro coi Titans che gli cambiò la vita.
E ora era tutto finito. I suoi amici non lo accettavano più e fondamentalmente lui non accettava i suoi amici. Li vedeva ottusi. Possibile che non capissero?
Gli mancavano. Una in particolare.
Con questi cupi pensieri Dick giunse in vista di Gotham City illuminata con le sue mille e mille luci notturne.
Quasi all'entrata di Gotham deviò.
Quella era la strada per la Wayne Manor.
Stava tornando a casa.


Fù invaso dai ricordi quando attraversò il vialetto.
Era Autunno quindi il terreno era ingombro di foglie secche, malgrado il lavoro di Alfred.
Parcheggiò la moto.
Arrivò davanti alla porta e con una certa titubanza bussó.
Si tolse la maschera.
Alfred aprì la porta. Lo guardò.
Era sempre impeccabile e gentile come sempre.
"Signorino Dick cosa ci fa qui?"
"Sono tornato a casa Alfred."


Batman era al computer. C'era una banda di criminali all'opera a Gotham.
Si facevano chiamare "The saviors".
Avevano rapinato due banche oltre che ad un centro di ricerca della Queen Consolidated.
Cercava una connessione fra i tre colpi.
I primi due colpi servivani a raccogliere soldi. Il terzo era per recuperare una potente arma. Poteva liberare grandi quantità di energia in un'area circoscritta.
In origine ai ricercatori serviva per studiarne le caratteristiche e i tipi di effetti ma questo gruppo la vedeva più come un'arma.
Lasciare che dei criminali utilizzassero o vendessero un'arma in grado di demolire quattro piloni di cemento armato con un solo colpo non era una cosa che Batman avrebbe fatto.
Barbara aveva una serata libera quindi avrebbe fatto da solo. Era capace di farlo. Lo aveva sempre fatto.
Robin era ormai nella Batcaverna da mezz'ora.
Aveva raccontato quello che era successo ad Alfred.
Il maggiordomo era stato comprensivo come al solito ma lo aveva rimproverato.
L'amicizia, a suo dire, era preziosa. Ci dava la forza di superare i momenti difficili. Di rimsnere vivi.
Dick lo aveva ascoltato ma era molto dubbioso I suoi amici volevano impedirgli di essere quello a cui stava dedicando tutta la sua vita. Dare la caccia ai criminali.
Alfred gli consigliò di parlarne con Batman.
Ed infatti lui era lì.
Ma come dirlo?
Come spiegargli al suo mentore che aveva fallito nel rendere Jump City sicura?
Di aver fallito come leader?
Per fortuna si celava nell'oscurità dell'entrata.
Batman non lo aveva ancora sentito.
Mosse un piede avanti per avanzare ma una voce lo fece sobbalzare.
"Puoi anche uscire da lì" disse Batman senza staccare lo sguardo dal batcomputer.
"Mi hai sentito?"
."Sei molto rumoroso"
Il vigilante si alzò e raggiunse Dick che nel frattempo era nel centro della stanza.
"Ti chiederei cosa ci fai qui ma non è il momento. Abbiamo del lavoro da fare"
Dick rimase interdetto per qualche secondo.
Si aspettava chissà quale predica o quantomeno qualche domanda.
Non che gli dispiacesse. Gli serviva un po di azione e non pensare alla sua situazione.
"Che devo fare?"
Batman mise rapidamente al corrente della situazione il ragazzo-meraviglia.
"Ho seguito il tracciato magnetico dell'arma. Sono rintanato in un vecchio magazzino di una società di trasporti nel Bowery"
"Prendo la moto"
Mentre si avviava rimuginò un po.
Non aveva ben compreso il tutto ma se dei cattivi avevano un'arma pericolosa allora li avrebbe fermati.
Mise in moto il mezzo.
Si sentì un grande boato e dal terreno si aprì una botola molto grande da cui schizzò a gran velocità la Batmobile.
Robin la seguì immediatamente. Attraversarono Gotham a gran velocità. Era da un po che non ci veniva.
La città era come ogni sera in fermento e parechi cittadini poterono osservare un po sorpresi come il ragazzo-meraviglia fosse tornato ad accompagnare Batman.
Superarono il centro e si diressero verso la zona orientale del Bowery.
Era una zona industriale con molti cantieri e vecchi depositi.
Batman usò la radio del cappuccio per comunicare con Dick.
"Sei pronto?"
Robin fece un bel respiro.
"Si. sono pronto"


Scusate se è davvero un capitolo corto ma volevo che auesta fosse una transizione per il prossimo capitolo che sarà ben più corposo.
Proprio voglio che ci si focalizzi in maniera precisa sul capitolo che verrà per cui questa prendetel come una transizione.
Alla prossima.
  
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