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Autore: Natory28    29/01/2018    3 recensioni
[Clexa AU]. One shot senza pretese. Clarke si è sposata da poco con Lexa, inseguito all’ennesimo litigio con la madre, Abby, si sfoga scrivendo sul suo diario, liberandosi di quei pensieri e quei sensi di colpa che l’angosciano. Introspettivo spaccato di vita vera che rende chiaro, più che mai, quando delle piccole cose possono diventare ostacoli insormontabili.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Abigail Griffin, Clarke Griffin, Lexa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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SECONDA PARTE

Caro Diario,

lo so che ti avevo promesso che non avrei più scritto nulla di triste, ma evidente in questo periodo sei l'unico che riesca a farmi sfogare come si deve. A questo proposito, volevo condividere con te la lettera che ho scritto a mio padre, Jake.

Dalla famosa litigata con mia madre, sono passate più di due settimane, nonostante questo non riesco a smettere di pensare, di rimuginare, di piangere e di sentirmi triste.

Mio padre continua a chiamarmi per sapere come va. Nell’ultima telefonata, però, mi ha chiesto di fare qualcosa che, al momento, non sono in grado di fare: chiamare mia madre. Per convincermi ha detto: 'chi ha più testa la usi'. Ma si vede che ora non ho la testa, io non ci riesco, mi sento svuotata e non so come reagire a questa cosa, che mi sta opprimendo in una maniera che non credevo possibile.

Ti giuro che ci sto provando.... provo a pensare ad altro ogni singolo istante, ma la mia mente - traditrice - ritorna sempre lì, come un chiodo fisso che continua a martellarmi il cervello con queste emozioni intense che non riesco a controllare.

Così, giusto o sbagliato che sia, ho pensato di scrivere a mia padre, non so neanche se lui riuscirà a comprendere come io mi senta, ma adesso è l'unica cosa che ho sento di dover fare.

*****

Ciao papà,

mi dispiace, ma ora come ora non riesco a fare quello che mi hai chiesto. Proverò a spiegarti come mi sento, anche se a volte fatico a capirlo pure io.

Non faccio altro che rimuginare. Penso senza sosta ed il risultato è sempre quello, mi vengono gli occhi lucidi e comincio a piangere. Sinceramente sono stanca, molto stanca di tutta questa situazione, sono stanca di sentirmi così... triste ed inadeguata.

Non riesco a far finta di niente, sono già tornata da lei dopo il matrimonio. A fatica ho cercato di riavvicinarmi, mandando giù un boccone amaro, per il quieto vivere, per te, per la nonna ed in fondo anche per lei.

Mi ha rinfacciato di essere cambiata, probabilmente ha ragione, ma io sono sempre stata così, solo che prima mi nascondevo, ho sempre cercato di essere quella che voleva, una 'normale' ragazza senza grilli per la testa... ma non ero io quella ragazza, non lo sono mai stata.

Sicuramente ho sbagliato a tirarla tanto per le lunghe avrei dovuto uscire prima da quella gabbia dorata che mi ero costruita, ma forse - all’epoca - non ero pronta.

Quello che fa più male è non essere accettata dalla propria madre, fa un male cane te lo assicuro, perché io le voglio un bene dell'anima. È mia madre e lo sarà sempre e che lei non accetti me, Lexa e il mio matrimonio con lei è una cosa che mi ha spezzato letteralmente il cuore.

Purtroppo non sono così forte come a volte faccio credere, l'intera faccenda mi sta spezzando e non ho idea di come fare finire tutta sta diatriba che imperversa fuori e dentro me.

Ti giuro che ci ho provato in ogni modo ad assecondare le sue esigenze, ma mi rendo conto che non ci sto più dietro. Non ce la faccio. Lei non mi vuole in quella casa, parole sue, ed io non mi sento a mio agio a tornarci… almeno non in questo momento.

Se adesso io la chiamassi finiremmo per discutere e non riuscirei a reggere un'altra lite. Ultimamente fatico, a sorridere, la serenità è un vago ricordo e Lexa per prima si sta preoccupando che io mi possa ammalare.

Per il momento cerco di tenere a bada le emozioni, ma a volte sono troppo intense per poterle gestire.

Sfogarmi non serve a niente, se non a rivivere il litigio che ci ha portato fin qui.

Forse sarò egoista, proprio come mi ha rinfacciato lei, ma credo di aver bisogno di più tempo, anche se a conti fatti non so quanto mi potrà essere d'aiuto.

L'altra cosa importante è questa: io mi rendo conto che gestire la nonna non sia una cosa semplice e se l'è proprio sognato che io le abbia mai detto: ‘arrangiati, la mamma è la tua’. Lei sa benissimo quanto bene voglio alla nonna Rose, l'ha detto solo ed esclusivamente per farmi male. Beh, lo devo ammettere… ci è riuscita e anche bene.

Comunque se mi avesse chiesto aiuto, io in qualche modo gliel'avrei dato. Sono impegnata, questo è vero, lavoro, sono impegnata a tenere dei corsi, ma lo stipendio mi serve, e in entrambi i casi ho un riscontro economico. Mi devi scusare, ma di questi tempi l’unica cosa che mi viene da pensare è che io sia fortunata a lavorare.

Mi ha urlato contro che non voglio dormire lì, è vero anche questo, perché quella non è più casa mia, come ha più volte sottolineato lei, è la SUA casa... ed io rispetto questa cosa.

Pensandoci, io potrei anche dormire lì, ma poi cosa risolverei? Io non ho il sonno così leggero, se la nonna dovesse cadere - di nuovo - durante la notte probabilmente non la sentirei. Fermo restando che io la mattina seguente dovrei andare a lavorare, sarebbe impensabile lasciarla da sola e sarebbe altrettanto impensabile per me chiedere una settimana di ferie, visto quanto al momento io sia murata al lavoro.

Poi cosa che non sarà rilevante per lei, ma lo è infinitamente per me, visto che né io né Lexa siamo ben accette, non riuscirei neanche a vedere mia moglie se io dormissi lì e per me questo è inaccettabile.

Al momento non so cosa sia meglio fare, non ho la bacchetta magica, ma se una sera alla settimana volete uscire voi due insieme, ci rimango io con la nonna, non è una problema, basta chiedere e io mi piazzo lì finché non tornate, stessa cosa per i week end, però, adesso, è tutto quello che posso fare.

Prima o poi dovremo parlare e chiarire, ma ora non ce la faccio.

Ora, forse, è meglio che la smetta di scrivere, se no torno a piangere e non mi sembra proprio il caso.

Come ho detto prima, sono stanca di farlo.

Scusa per lo sfogo papà, volevo solo che capissi quello che sto passando.

Ti voglio bene.

Clarke

*****

Questo è quanto, credi che possa essere utile per il mio stato d'animo? Io spero proprio di sì perché sono veramente stanca di tutto questo fardello che continua a gravare sulle mie spalle.

Secondo te, caro diario, riuscirò a passare oltre? Sai è una domanda ricorrente ultimamente. Adesso sono veramente a pezzi, affranta, delusa e non riesco a sorridere come vorrei… e il voltare pagina mi sembra uno scoglio a dir poco insormontabile.

Anche ieri mi sono sfogata con Lexa, ho pianto tanto e lei mi ha stretto a se e coccolato tutto il pomeriggio. Lei è sempre più incazzata con mia madre e non posso certo darle torto, posso solo immaginare quanto vedermi così, triste e nervosa, le faccia male... ma non so come fare per poterla rassicurare.

Comunque quello che posso dire è che solo tra le sue braccia mi sento bene ed al sicuro, lei è tutta la mia vita e lo sarà per sempre.

Grazie come sempre per avermi ascoltato. Intendevo annoiarti con cose più allegre, divertenti, ma anche questa volta non ci sono riuscita, mi dispiace averti deluso.

Spero solo che la prossima volta l'argomento sia un po' meno depresso e triste.

Ciao… caro Diario e alla prossima.

Clarke.

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