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Autore: AlekHiwatari14    29/01/2018    1 recensioni
Oblitus, luogo dei dimenticati. Posto in cui la square ha gettato i suoi capolavori che per un motivo o per un altro hanno archiviato. E' proprio in questo posto in cui si trova Stella e non solo lei.
Da ormai più di un anno in quel posto ha già incontrato un bel po' di persone come lei, che ancora non hanno dimenticato il loro compito e i loro sentimenti.
Infatti, ella stessa possiede ancora dentro di se un amore eterno per Noctis, ormai sposo di Lunafreya e uomo irraggiungibile per lei.
Abituata a quella realtà, cercherà di andare avanti, ma un evento inaspettato la porterà ad affrontare un viaggio insieme ai suoi compagni per portare qualcuno nel suo luogo d'origine ed affrontare colui che l'ha portata in quel luogo. Ardyn.
{Personaggi di Final fantasy:I, II, III, IV, V, VI, VII, VIII, IX, X, XI, XII, XIII, XIV , XV, DISSIDIA, Kingdom Hearts, TYPE-0, VERSUS XIII...}
Presenza di nuovi personaggi.
Coppie: Firion x Lightning / Stella x Noctis x Lunafreya x Nyx / Sephiroth x Edea/ Zack x Aerith / Rasler x Ashe / Vaan x Terra
Genere: Avventura, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 15.

*Lucis*

Eccomi in città. Ho appena comprato la frutta e del buon cibo in un negozietto lì.
"Finalmente si mangia carne." Dico entusiasto della carne di Garula appena acquistata quando, da lontano, un tipo biondo, dagli occhi verdi, fisico scolpito e dall'aria stranamente somigliante a Cindy, si volta verso di me alzando la mano.


Lo conosco. Lui è Cid. E' stato creato proprio come me, per puro caso, ma non so per quale motivo i creatori gli hanno dato lo stesso hobby e lavoro della Cindy del settore quindici.
Io e lui siamo ottimi amici. Ci consideriamo quasi fratelli in un certo senso.
"Ehi, amico! Sei venuto a fare compre?"
"Ah...Moguri. Lo sai, com'è. Abbiamo degli ospiti e vuole variare un po'."Rivelo avvicinandomi a lui, mentre chiude l'auto riparata e si appoggia vicino per guardare la piazza della città perplesso.
"Non ci sono molte persone in giro oggi."
"Già, l'ho notato anch'io."
"Probabilmente è per causa di Noct." Informa incrociando le braccia e facendomi chiedere:"Noct?"
Lo vedo voltarsi verso di me perplesso e dirmi:"Come? Non lo sai? Pare che l'ombra di Noctis sia alla ricerca di una lei per prenderle l'anima. Le ragazze non stanno uscendo da sopra e non posso neanche andare a divertirmi come vorrei. Hanno tutti paura."
Mi guardo attorno e noto che la maggior parte delle persone in piazza è di sesso maschile.
Volgo lo sguardo verso di Cid e domando:"Da quand'è che va avanti questa cosa?"
"Ah...non lo so. Io l'ho sentito qualche giorno fa. Pare che qualcosa si sia mosso dall'arrivo dell'eroe del secondo settore. Quella notizia a fatto scalpore non solo tra i dimenticati, ma anche tra le ombre. Sembrano essersi risvegliati, sopratutto Noct. E, sinceramente, la cosa mi terrorizza. Anche perchè, oltre agli attrezzi, non so come diamine potrei difendermi da lui. Insomma..è pur sempre un ombra, un blank all'ultimo stadio. E' disgustoso!" Mi confida, per poi voltarsi verso la macchina e prendere gli stracci per lavarla.
"Quindi è una donna che cerca..."
"Una ragazza dai capelli castani e dagli occhi blu o azzurri, ma non ne sono sicuro. L'unica cosa certa è che una lei. Stai in guardia, amico. Non vorrei che fosse proprio Moguri a rimetterci le penne." Mi consiglia preoccupato. Annuisco e perplesso dalla notizia ritorno da Moguri con quella frutta fresca e la carne di garula già cotta in una busta. 
Sinceramente, ho i brividi, ma non voglio darlo a vedere.
Quelle parole mi terrorizzano e, una volta arrivato nel garage nel bosco dove Moguri sta lavorando alla riparazione dell'aereonave, le vado vicino.
Non c'è nessuno così decido di parlarle e dirle ciò che ho scoperto su Seifer, posando il cibo sul tavolo lì vicino. 
In fondo, non può non saperlo.
Si sta tenendo lontano da lui proprio per non fargli ricordare, ma ormai... è inutile.
Sospira. Non crede alle mie parole.
"Moguri, ti dico che Seifer sa tutto." Ripeto nuovamente alla castana avvicinandomi a lei che se ne sta lì a controllare i comandi dell'aereonave.
"Cos'è che te lo fa pensare?"
"Il fatto che cerca di assecondarti. E poi... ho visto come ti guarda e come guarda me."
"Lucis, lui non ricorda niente. Più che altro dobbiamo preoccuparci della memoria di mio fratello." Si lamenta per poi abbassarsi e aggiustare dei cavi sotto ai comandi continuando a dire:" Lui sembra che stia incominciando a ricordare ed io, sinceramente, non voglio."
Mi appoggio vicino ai comandi ed esprimo nuovamente la mia opinione.
"Moguri, sinceramente parlando, sono stupido è vero, ma non sono cieco ne tantomeno sordo. L'ho sentito parlare con Squall e dirgli chi sei. Ha cercato di farlo ragionare e poi, quando abbiamo incominciato a scherzare su Leon, i suoi occhi erano quasi omicidi verso di me."
"Lo hai sentito parlare? Forse.. te lo sarai immaginato."
"Non me lo sono immaginato."Le dico vedendola aggiustare quei motori. Vedendo che non mi ascolta, mi tocco la nuca per poi incrociare le braccia e continuare:"Sei davvero cieca ed io non capisco perchè non vuoi far ricordare Seifer."
La vedo uscire da sotto i motori e guardarmi, mentre se ne sta seduta a terra sotto ai comandi e rivelare:"Non voglio che abbia il peso della mia morte sulle sue spalle. E poi... prima o poi accadrà anche qui se non lo tiriamo fuori. E non parlo di ricordi."
Quelle parole mi mandano in tilt.
"Moguri, ehi! Non pensarci neanche! Perchè mai dovrebbe succederti una cosa del genere?" Incomincio ad urlare mettendo le mani sui fianchi e voltandomi verso di lei, mentre si alza all'in piedi rispondendomi:"Perchè già è successo, Lucis. Mi sono slogata una caviglia proprio come nei miei ricordi. E... Seifer è pericoloso qui. Inoltre... c'è anche il Leviatano che gira di tanto in tanto."
"Stai scherzando?"
"No. Con l'apertura del portale, si è creato un varco invisibile che permette ai mostri di entrare e uscire. Non so come sia successo, ma la cosa non mi piace."
La vedo andare verso la cassetta degli attrezzi e rovistare lì. 
Sapere tutto ciò, mi fa cadere il mondo addosso. Pensare che Moguri dovrebbe andarsene così mi fa male.
Abbasso lo sguardo insieme alle braccia. Scuoto la testa per poi mettermi una mano dietro al collo e dire:"Moguri... so che io sono l'ultimo che dovrebbe dirtelo, sia perchè sono scarso, sia per il mio modo di fare, ma... non voglio che ti succeda quello che ricordi spesso. Se mai dovremo trovarci difronte al Leviatano, farò di tutto per proteggerti."
Prende la chiave inglese e si volta verso di me incominciando a ridere.
"Non essere stupido. Con te gli basterebbe un colpo di coda per metterti a tappeto."
"Guarda che dico sul serio. Non voglio vederti morire. Sopratutto se è per causa di Seifer. Non starò a guardare." Le urlo in faccia quasi innervosito da quel pensiero e da ciò che ho sentito poco prima di incontrarla.
"Ehi, ma che ti prende? Guarda che stavo scherzando."
Ho le lacrime agli occhi e non riesco a trattenermi. Incomincio a piangere. Sono davvero un patetico idiota.
"Lucis... è per caso successo qualcosa?"
Mordo il labbro per trattenere le lacrime, ma non ci riesco.
La castana viene verso di me, abbracciandomi e facendo sfogare il mio pianto.
"Lucis... ti prego... cos'è successo?"
"Non fanno altro che parlare e parlare..."
"Ma chi?" Mi chiede staccandosi dall'abbraccio per guardarmi in faccia.
"Ho sentito dire che Noct... è sulle tracce di qualcuno. Non si sa chi è. Si sa solo che è una lei e...sentirti parlare così... sentire che Seifer è qui e può farti del male... mi fa pensare che quella che cerca Noct sei tu e io...io non voglio che sia tu."
"Dov'è che hai sentito questa voce?"
"In città non parlano d'altro. I dimenticati sono tutti spaventati e... si sono anche chiusi nelle loro case. Hanno tutti paura. Non si sa chi sia. Solo che è una lei e la cosa mi spaventa. Non voglio che prenda te. Come farò senza il tuo supporto? Come farò senza le risate che ci facciamo?"
"Lucis... le voci sono solo voci. Devi ignorarle. E poi... non è detto che sono io. Smettila di fare il bambino."
"E se fossi tu? E se Noct verrà da te? Che farai?"
"Lo uccido con le mie stesse mani. Le ombre sono facili da distruggere per noi dimenticati."
"Ma lui è uno shinigami. Non puoi ucciderlo. E' immortale! Inoltre è ancora sotto stretta sorveglianza dei creatori. Verrebbe nuovamente ricreato se gli accadesse qualcosa."
"Qualcosa mi inventerò." Mi dice appoggiando le mani sui comandi e riflettendo.
Inconsapevolmente, tutto quel discorso è arrivato alle orecchie di Seifer.
"Devo trovarlo..." Sento mormorare.
Mi affaccio e lo vedo lì.
"Devo....devo trovarlo e ucciderlo prima che quel mostro uccida Moguri." Lo sento dire mentre si allontana dall'aereonave.
"NO!"Gli sbraito dietro tentando di correre, ma inciampo in dei cavi e cado.
"Moguri! Seifer..."Le urlo facendola voltare e venire verso di me.
"Dove sta andando?"
"Sta andando dal Leviatano!"
"No...SEIFER!" Incomincia a sbraitare anche lei prendendo la gunblade e correndogli dietro.
Mi alzo, ma non so che fare.
Sono patetico e inutile. Come farò a difenderla? Che mi invento ora?
E se....magari....

*Moguri*

Mi ritrovo davanti a quella stessa scena dei miei ricordi. Il Leviatano che distrugge tutto. E' dinanzi alla spiaggia e divora letteralmente un chocobo di passaggio.
"Fatti sotto! Non perderò contro di te." Sento urlare Seifer. 
In questo momento la voglia di fuggire via è tanta.
Sapere da Lucis della presenza dell'ombra di Noctis alla ricerca di una lei da cui prendere l'anima, mi terrorizza, ma non posso...
Non posso lasciare Seifer morire al posto mio.
Alzo la gunblade verso il volto appoggiando il viso su di essa. 
Ho le lacrime agli occhi, ma preferisco morire così, salvando l'uomo che amo, piuttosto che fuggire via. Infondo...è il mio destino. E' già stato scritto.
Tremando, ma pronta a morire, mi precipito verso il Leviatano.
"Moguri! Non farlo! E' una pazzia!" Mi sbraita dietro Lucis, ma ho già deciso.
Non si torna indietro.
"M-Moguri?!" Si chiese Seifer perdendo la concentrazione e venendo colpito dal Leviatano che lo spinge via da se facendo volare quella gunblade che gli taglia nuovamente il volto nello stesso punto in cui ha già quella orrenda cicatrice.
"AH!!!" Urla dal dolore mettendosi le mani in faccia accecato dal suo stesso sangue.
"Moguri, non farlo!" Mi continua a dire, ma non posso permettere che il Leviatano lo ferisca ancora.
Balzo, proprio come nei miei ricordi, alle spalle di quel mostro perforandogli il cuore con quell'unica arma che ho tra le mani.
Tutto si sta ripetendo nuovamente. Sono pronta a morire. Sorrido, prima di abbandonarmi alla mia fine.
"SQUALL!" Grida nuovamente cercando di correre verso di me per dare l'allarme a mio fratello che è poco distante da noi.
Lo vedo correre, ma quella creatura inizia ad agitarsi. E' ormai la fine.
"Moguri!" Sbraita il mio nome Squall correndo verso di me.
Le lacrime mi escono spontanee. Non voglio morire così. 
Avrei voluto fare tante altre cose...
Avrei voluto... almeno per una volta... vedere il mio settore...
Con questi pensieri nella testa, perdo la presa.
Sto precipitando.
Seifer si ribella a quel destino, ma i massi e le roccie sotto di lui lo fanno cadere.
Purtroppo... il mio fato è quello di morire così.
Nonostante Squall sia vicino, non riesce a prendermi la mano per evitare il contatto con le roccie, ma qualcosa di strano accade.
Una scia di fumo sottile si posa dietro di me poco prima dell'impatto. Qualcuno mi ha afferrato ed ha urtato la nuca al posto mio contro quelle roccie.
Sono ancora viva. Apro gli occhi e vedo arrivare verso di me Squall e Seifer. Allora... chi è che mi ha salvato?
"Ahi! Che botta!"
"Leon?!" Chiedo riconoscendo la voce, staccandomi da lui e allontanandomi per voltarmi e controllare come sta.
"Yu-uh! Bella presa amico!" Grida euforico Lucis venendo verso di noi.
"Leon? Va tutto bene?" 
"Si, tranquilla. E' solo una piccola botta." Mi risponde toccandosi la nuca e alzando il busto.
"Come facevi a sapere che...?"
"Ho sentito parlare Noct e poi... Lucis mi ha cercato."
"Cosa?"Domando sorpresa voltandomi verso il rosa.
"Ho pensato che essendo l'ombra tua e di Squall magari poteva servirti in un momento del genere." Mi ribatte venendo verso di me con uno strano sorriso.
Ok, lo ammetto. Per la prima volta, Lucis ha superato se stesso. Non me l'aspettavo.
Sono... scioccata.
"Moguri..." Mi chiama Seifer abbracciandomi.
Ho le lacrime agli occhi a pensare che sono ancora viva solo perchè a parare il colpo è stata la mia stessa ombra.
Da Leon non me lo aspettavo. 
"Perchè?" Mormoro staccandomi da lui per poi rimproverarlo:"Perchè l'hai fatto?"
"Cosa?"
"Ti rendi conto di quello che abbiamo rischiato?"
"Oh, ma grazie tante miss simpatia. Neanche un grazie per aver tentato di distruggere quel mostro."
"Ringraziarti? E per cosa? Avrebbe potuto ucciderti!"
"Beh, sai quanto me ne frega? E' quello che ho cercato di fare quando ti ho perso, dopotutto." Mi rivela lasciandomi perplessa.
Lucis ha detto la verità. Seifer ricorda.
"Che?"
"Ehi, lo sai che non è nelle miei principi rispettare le regole. Che siano essi della società o del destino non ho alcuna intenzione di seguirle... soprattutto se si tratta di perdere te." Mi dice lasciandomi ancora più sorpresa. 
Ho le lacrime agli occhi.
"Mpf... che fai, adesso? Ti commuovi?" 
A quelle parole incomincio a menarlo di brutto.
"Ehi! Ferma! Mi fai male..."
"E' il minimo per avermi mentito. In tutto questo tempo non hai fatto altro che fingere e prendermi per i fondelli, mi hai messo anche nei guai e per poco non venivo uccisa dal Leviatano. Adesso pensi di uscirtene così? Senza neanche pagare le conseguenze?" Gli urlo mentre lo meno e lo stendo a terra, poi mi fermo con le lacrime agli occhi gli dico:"Sei un bastardo! Mi hai fatto prendere un colpo."
In quel momento, per mio fratello, tutto diventa più chiaro. Il rapporto di rivalità tra lui e Seifer è per causa della mia morte, ma non riesce a comprendere come Leon sia riuscito a salvarmi.
Gli va vicino e domanda:"Come hai fatto?"
"A fare cosa?" Mormora l'ombra alzandosi da terra.
"A salvarla."
"Io... non sono altro che l'ombra tua e sua. A qualcuno doveva succedere e... essendo solamente un ombra ricollocata, tutto ciò che accade qui non mi sfiora. Il discorso sarebbe stato diverso se fossi stato ancora qui. E poi... io vivo solo attraverso te e lei. Se muore uno di voi... scompaio anch'io." Incomincia a spiegargli, mentre Lucis, come al solito, non si fa gli affari suoi.
Vedendomi abbracciare Seifer incomincia a cantare, dondolando a destra e a sinistra, Only you dei The Platters:"Only You... can make all this world...seem right...."
"Lucis!" Rimprovero arrossendo nel vedere lì a guardarci.
"Che c'è? Volevo creare l'atmosfera. Questa gente non si accontenta mai di nulla. Mpf!" Si lamenta allontanandosi da noi.
Un urlo improvviso mi fa voltare. Lo vedo a terra e terribilmente spaventato che incomincia a sbraitare:"E tu dove diamine spunti?!"
Allarmati, andiamo verso di lui e ciò che vediamo ci lascia senza parole. 
Xion è aggrappata alle gambe di Lucis e sembra non volerlo lasciare.
"Ti ho detto di lasciarmi!"
"Ma padre... io ho trovato quello che cercavi."
"Ehi, aspetta un'attimo. Cos'è che cercavi, Lucis?" Domando, ma lui sembra ignaro di tutto.
"Non lo so di cosa si tratta. Non mi ricordo. Giuro che io non centro nulla."
Vedo la nessuno lasciare la presa.
Lucis si nasconde dietro di me, mentre ella prende una keyblade nascosta sotto ai suoi abiti.
"Dunque...non ti serve più?"
"Una keyblade?!" Esclama sorpreso Leon prendendola tra le mani per poi continuare:"Dove l'hai presa?"
"E' la mia. Siccome papà voleva una keyblade, ho deciso di dargli la mia visto che comunque non so che farmene adesso."
In quel momento per Lucis diventa tutto chiaro.
Mi sposta e lo vedo avanzare incredulo per poi rivelare:"Ah...giusto. L'avevo dimenticato, Moguri. Quand'è venuto Wol, non riuscivo a vederlo in quello stato. Sentendoti dire che ti saresti data anche ai nessuno per non farlo diventare un blank, ti ho preso in parola e, quando mi sono ritrovato davanti a lei, ho chiesto aiuto."
"Ma sei impazzito?" Gli urla Leon comprendendo il pericolo che ha corso.
"Lo so. Ho sbagliato. Ho fatto una pazzia. Il contratto prevedeva un cuore. Fortunatamente un soldato magitek è caduto dal cielo e, invece di ucciderlo, ho deciso di portarlo a lei che ha preso il suo cuore e per una qualche strana ragione ha iniziato a chiamarmi padre o papà, ma... è ancora un mistero questo."
Sentendo quella storia, incomincio a ridere. 
Cioè...Lucis...per aiutare Wol si è rivolto hai nessuno. E la cosa che mi fa ridere di più è che non ha dato il suo cuore, ma è riuscito a cavarsela così facilmente che ha reso completa la nessuno.
"Cos'hai da ridere?"
"So perchè ti chiama papà. Tu l'hai completata. Dunque adesso...tecnicamente è tua figlia e devi badare a lei."
"COSA?! CHE? MIA FIGLIA?!" Sbraita Lucis comprendendo la situazione.
"Beh...è diventata un ex-nessuno e gli ex-nessuno diventano dei dimenticati. Pensavo lo sapessi. Comunque puoi star tranquillo. Oltre a badare a lei, puoi anche scegliere di tenerla come serva."
"Ma non può sottomettersi a me. Io sono un imbranato totale. Non riuscerei nemmeno a proteggere me stesso da solo."
"Beh...imbranato o no, hai trovato la keyblade!" Esclamo mettendogli il braccio attorno al collo e continuare:"Possiamo mandarli a casa ora."
Inaspettatamente, Seifer protesta:"No, io non torno senza di te."
"Già, Seifer ha ragione. Tu fai parte del settore otto. Verrai con noi."
Quelle parole, mi fanno commuovere. Loro...vogliono portarmi nell'ottavo settore.
Davvero...posso vedere...il mio settore d'origine?

*Rika*

Eccomi arrivata a Kingdom Hearts. Sono sana e salva. Nessuno mi ha seguito.
Arrivo all'aereonave per il settore attuale. In meno di un'ora mi ritrovo in quel settore, ma è tutto sottosopra.

I soldati magitek sono ancora lì ed io mi trovo ad impugnare l'arma per addentrarmi meglio in quel settore e trovare Prompto.
Tutto questo caos e questa situazione non mi piace.
C'è qualcosa che non va. Non dovrebbe essere così disordinato e confusionario questo settore.
Incomincio a correre con quel mitra tra le mani colpendo i bersagli a vista d'occhio.
La base dei Kingsglaive è stata colpita ed io corro subito al suo interno per distruggere quei maledetti soldati.
A quanto pare Ardyn vuole impadronirsi anche di questa parte. Non so perchè, ma è questo quel che penso mentre cammino all'interno di quei corridoi.
Sono vigile quando qualcosa attira la mia attenzione.
Una voce.
Sento mormorare qualcosa, ma non riesco a capire cosa. Però... di una cosa sono certa....
"Prompto..."Sussurro tra me e me dirigendomi in quella direzione.
Ad un tratto mi fermo.
Mi guardo intorno.
Non è la base dei kingsglaive, ma sono in un palazzo a Niflheim.
Com'è possibile? Perchè mi sento così confusa?
Quei corridoi mi confondono. Perchè? 
Incomincio a correre, ma sono sempre vigile nonostante la confusione. 
Sentendo dei passi provenire verso di me, punto il mitra svoltando l'angolo, ma mi ritrovo davanti a lui. Prompto.
Stare lì, dinanzi a lui... è qualcosa di inspiegabile.
Abbasso l'arma nonostante lui l'abbia ancora puntata su di me.
"Prompto..." Mormoro con quell'unico filo di voce che mi rimane dalla commozione.
"Ci conosciamo?" Domanda dubbioso abbassando la guardia.
Mi scruta da capo a piedi per poi ripuntarmi la pistola contro e richiedere:"Chi sei?"
Non so che rispondere.
Che dovrei mai dirgli? 
Neanche io so chi sono. So solo che dovevo essere la sua partner nel episode Prompto, che sono una dimenticata, un ufficiale di guardia, ma anche una kingsglaive e sua sorella.
Sinceramente... io... sono confusa. Come posso spiegare tutto questo?
Fortunatamente, viene verso di noi Gladio che prende l'arma del ragazzo facendogliela abbassare.
"Che fai?"
"E' una di noi." Gli fa notare lo stemma sul giubbino.
Si avvicina e mi chiede:"Che ci fai qui? Qual'è il tuo nome?"
"Mi chiamo Rika. Rika Drautos. E... sono qui per... per..." 
Abbasso il volto. Non ho la forza di dirlo.
E' stata una pazzia. Non sarei dovuta venire.
Cosa penseranno di me se dicessi che sono venuta per mio fratello? Per Prompto...?
Devo pensare una motivazione valida e velocemente, ma non ho tempo.
I soldati magitek ci hanno trovato.
"Attenta!"Urla il biondo prendendomi per la spalla destra e spostandomi per colpire il soldato dietro di me.
Davanti a me, dietro di Ignis, Prompto e Gladio ci sono dei mostri e non posso non guardargli le spalle. Metto la mano sulla spalla che il biondo ha portato verso di me, dandomi lo slancio per ritrovarmi a testa in giù con una mano su quella spalla e l'altra con il mitra, così da superare le teste di Ignis e Gladio sparando diritto a quelle creature e centrandole in pieno.
Io e Prompto siamo la combinazione perfetta di cecchino e se ne rende conto anche Gladio che, estasiato mi fissa mentre torno a terra davanti al biondo.
"Wow... davvero impressionante." Mi dice venendomi vicino.
L'espressione dubbiosa di Prompto diventa preoccupata. 
Improvvisamente comprendo.
Il mio tocco. Lui sta ricordando per causa del mio tocco. Come ho fatto a non pensarci prima?
"Va...tutto bene?" Domando perplessa vedendo le lacrime comparire nei suoi occhi.
Mi guarda e mi chiama:"Rika!" 
Mi abbraccia confuso. Sta tremando.
"Adesso ricordo. Tu sei Rika. Quella della mia classe...come ho fatto a dimenticarmi di te?"
"Prompto, non vorrei rovinare il bellissimo momento di riappacificazione, ma dobbiamo tornare alla base. Avrete tutto il tempo per parlare lì." Lo rimprovera Ignis facendolo staccare da me.
Sembra essersi indebolito. Per un istante ho l'impressione che barcolli.
Forse... i miei ricordi gli stanno facendo del male.
Che stupida che sono stata. Devo andarmene da qui.
"Ehi, dolcezza! Tu non vieni?" Mi urla Gladio vedendomi ferma lì a pensare. 
Scuoto la testa e mi volto per tornare a Kingdom Hearts, quando Prompto mi afferra il polso.
"Dove credi di andare?"
"Prompto..."
"Devi tornare con noi. Io non ti lascio qui."
"Non posso restare. Io..." Mi blocco. Vedo altri soldati venire verso di noi. Stanno sparando.
"Prompto!" Sbraito facendogli da scudo e puntando l'arma contro il nemico.
Poco prima che la mia pallottola raggiungesse il nemico, uno di quei colpi nemici colpisce il tetto facendolo crollare su di noi.
Perdo i sensi e al mio risveglio mi ritrovo in una stanza. La testa fa male.
Mi sento così debole. Mi guardo le mani e noto che il mio petto sanguina.
Alzo il busto guardandomi intorno. Non vedendo nessuno, prendo dallo stivale una siringa. E' l'unica cura che ho. Su Oblitus si utilizza spesso per sdeviare la mente. 
Pare che sia l'unico modo per non farci ricordare e stranamente... non ricordando... spariscono i segni sul nostro corpo.
Mi innietto quella siringa nel braccio incominciando a sentire un po' di sollievo e vedere quel foro nel petto sparire.
"Ehi, come sta?" E' la voce di Prompto. Sta parlando con qualcuno.
Forse con gli infermieri.
Estraggo subito la siringa buttandola sotto al letto. Metto i piedi giù dal letto, ma rimango un po' seduta. La testa mi gira ancora e mi sento mancare. E' l'effetto stesso della medicina.
Alzo la testa e lo vedo lì, davanti a me.
"Ehi. Mi hai fatto prendere un bel colpo." Mi dice venendomi vicino.
Rimango lì a fissarlo.
E' diverso...
E' cambiato....
E' diventato un uomo. Non è un semplice ragazzo. 
Cavolo. Quel sorriso... quegli occhi...
Sono nella merda più totale. Mi sto riinnamorando di lui.
E' davvero possibile una cosa del genere per una come me?


*Zack*

Sono passati anni da quando Cloud è scomparso.
Non so che fine ha fatto, ma Tifa è sempre preoccupata. Pensa che si sia perso o ferito, ma io non sono dello stesso parere.
Non lo nego. Ho cercato in ogni angolo del settore e chiesto a chiunque mi trovassi davanti. Di lui non c'è traccia. Sembra essersi volatilizzato nel nulla.
Avrei voluto dirgli tante cose. 
Avrei voluto dirgli cos'è successo quando non era qui a Somniland come, per esempio, che ho ripreso la mia storia con Aerith, che sono stato sempre qui, che ho aperto un'attività tutta mia, ma...lui non c'è.
Sto seriamente pensando che non se la sia cavata.
So che è un tipo ingamba, ma... è più di due anni che non si vede.
Forse... qualche mostro... lo avrà ucciso...
Tifa sembra non avere neanche la voglia di sentirmelo dire. Per questo motivo me ne sto qui, in questo suo bar. Ormai i giorni sono sempre uguali e la monotonia della pace si fa sentire. La gente sembra più felice, ma è anche molto più annoiata di prima.
"Credi che tornerà?" Mi domanda la bruna mentre asciuga un bicchiere pensierosa.
"Lo sai come la penso. Se non ha neanche letto i messaggi...forse..."
"Non pensarci nemmeno!" Mi sbraita contro sbattendo quei bicchieri sul tavolo lesionandoli e spaccandoli per poi continuare:"Lui è vivo. Ne sono certa. Non si farebbe mai uccidere da un mostro."
"E si è dimenticato di noi?"
"Forse si sarà bloccato a qualche parte. Avrà perso il cellulare..." Cerca di trovare scorciatoie prendendo quei pezzi di vetro e buttandoli nel cestino.
Abbassa il volto e si gira dandomi le spalle. Si avvicina ai bicchieri e si ferma. Sta piangendo di nuovo. E' una ragazza forte, ma anche terribilmente innamorata di Cloud. E' normale che non vuole sentir dire certe cose.
Abbasso il volto e mormoro:"Ehi... mi spiace. Non volevo..."
In quel momento la porta del bar si apre e il campanellino vicino alla porta suona annunciando che un nuovo cliente è entrato.
La vedo asciugarsi le lacrime e prendere uno di quei bicchieri tra le mani per asciugarlo.
Con un sorriso si volta verso il cliente dandogli il benvenuto.
"Benven..." Si blocca. 
Quel sorriso si spegne.
Sembra incredula e lo shock è tale da farle cadere il bicchiere dalle mani.
Incomincia a tremare portandosi le mani alla bocca per lo stupore, per poi balbettare:"C-Cloud?"
"Sono tornato." Sento rispondere.
E' la voce di Cloud. Non è possibile! E' ancora vivo.
Tifa corre da lui buttandosi letteralmente tra le sue braccia in lacrime.
"Pensavo fossi morto. Perchè non sei venuto prima? Perchè non mi hai risposto?"
"Avevo da fare." Le dice semplicemente avvicinandosi al bancone dove sono io. 
Si ferma e mi guarda mentre lo fisso incredulo.


"Allora è vero.." Mi dice squadrandomi da capo a piede.
"Sei pronto per la festa?"
"Dov'è Aerith?"
"Nella chiesa dei bassi fondi. Come sempre." Rispondo, mentre egli annuisce e mi sorride per poi sedersi accanto a me.
"Cos'hai avuto di così tanto impegnativo?"
"Sono stato su Dissidia e Kingdom Hearts. Pare che lì le cose siano diverse."
"Diverse?"
"Sono l'eroe del settimo settore per Cosmos su Dissidia."
Sentendo quelle parole incomincio a ridere e gli dò un ceffone dietro alla nuca:"Sapevo che ci saresti riuscito. Tifa! Porta da bere! Qui dobbiamo festeggiare il ritorno del nostro eroe!"
La vedo ridere e prendere dei bicchieri per versare da bere, mentre lui incomincia a chiedermi:"E tu? Cos'hai combinato in tutto questo tempo?"
"Ho aperto un'attività tutta mia. Sono un mercenario tuttofare e, nel tempo libero, aiuto Aerith a vendere fiori."
"Capisco. Siete stati qui... per tutto questo tempo..." Mormora mentre Tifa gli mette da bere davanti. Incomincia a sorridere sollevato, mentre mette sulla bocca quel bicchiere per bere il contenuto.
"Esatto. Siamo stati qui e non ci crederai mai, ma... io e Aerith... stiamo insieme." Gli rivelo prendendo il bicchiere in mano per poi incominciare a sorseggiare. 
Lo sento tossire e allontanare il bicchiere dalla bocca.
La sua espressione cambia per poi voltarsi verso di me e chiedere incredulo:"C-cosa?"
"Io e Aerith stiamo insieme. Pensavo ti facesse piacere saperlo."
"No...è che...non me l'aspettavo."
"Sorpreso, eh? Finalmente sembra tornato tutto come prima."
"Aspetta! Tu e Aerith...stavate già insieme prima?"
"Sinceramente, se ritornavo a Midgar era per rivedere lei. Era uno dei motivi principali per cui..."
"Cloud, ti senti bene?" Vengo interrotto da Tifa che incomincia a osservare il biondo preoccupata.
Cloud è strano.
Non lo capisco. Lo vedo alzarsi e dire:"Tranquilla...e solo che..."
E' sempre più strano. Quasi preoccupato. Come se avesse compreso qualcosa che mi sfugge.
Lo vedo fare due passi per poi voltarsi verso di noi e dire a sguardo basso:"Ho incontrato Sephiroth prima."
"Cosa? Lui è ancora vivo?"
Annuisce:"Era strano. Voleva il mio aiuto."
"Il tuo aiuto?"
"Ha detto che già ha unito un po' di persone e vuole che ci uniamo anche noi contro Ardyn. Il settore... sembra essere in pericolo."
"Non crederai davvero alle sue parole, spero." Rimprovera Tifa allarmata.
"Non era Sephiroth, ma l'eroe Soldier che ho conosciuto."
"Stai scherzando spero."
"No e poi... i suoi...sentimenti. Sono cambiati. Li percepisco. Sento la paura di un padre di perdere la figlia e... e di un uomo innamorato di perdere colei che ama."
"Cloud. Sephiroth...non ha figli." Cerco di farlo ragionare, ma è più strano del solito.
Lo vedo squadrarmi da capo a piedi per poi voltare lo sguardo su ogni persona lì presente. Ha compreso qualcosa che a noi siamo ancora all'oscuro.
"Cloud! Cloud, fermati!" Urlo vedendo allontanarsi di tutta fretta e uscire fuori dal bar. Inciampo nella sedia, mentre Tifa riesce a raggiungerlo fuori. Mi alzo e prendo la spada andando anch'io fuori, ma Cloud è già andato.
"Spero che non si metta nei guai."
"Tranquilla. Lo raggiungo io."La rassicuro per poi andare a piedi nella direzione in cui l'ho visto andare.
Non so ancora cosa gli stia passando per la mente, ma sento che da adesso in poi la noia finirà.




***Intanto, a nostra insaputa...***

L'ombra di Prompto varca i cieli di Oblitus quando si ritrova a diventare una scia di fumo e cadere nella vasta radura.
L'atterraggio non è dei migliori e si ritrova a rotolare per poi alzarsi velocemente per incominciare a correre. Sembra preoccupato. 
Forse quasi impaurito per qualcosa che ha compreso.
Improvvisamente si ferma e si tocca le tempie, quasi come se qualcosa nella sua mente si fosse modificato.
I suoi occhi si spalancano e riprende a correre più velocemente possibile.
Si addentra nella foresta oscura, dove gli alberi prendono vita e lo prendono per la giacca per imprigionarlo dentro di loro. 
Con un colpo di fucile riesce a liberarsi e a schivarli continuando a correre.
"Rika!!!" Sbraita durante la sua corsa quasi con le lacrime agli occhi.
Dinanzi a se ha un gruppo di blank, ma non vuole perdere tempo con loro e, quasi come se volasse, si ritrova su di loro schivandoli e continuando il percorso.
In quella foresta, infatti, vi è un sentiero nascosto che l'ombra di Prompto conosce molto bene. 
Arriva vicino ad un muro dove i cespugli di spine e lunghi rami intrecciati e pungenti lo ricoprono.
Gira a sinistra di quel muro riconoscendo il sentiero nascosto dalle foglie e seguendolo.
Arriva così davanti ad una casa, o meglio una baita, dove gli alberi secchi e tetri la circondano.
Senza esitare, Prompto spalanca impazzito quella porta.
"Rika!" Urla nuovamente per poi accasciarsi a terra sul ciglio della porta, mettersi le mani in testa e incominciando a piangere.
"Perchè...? Perchè stanno svanendo....?"
"Lei non è qui." Risponde una voce metallica dietro di lui. Il biondo sa chi è e sa anche che probabilmente c'è di mezzo lui.
"Noct... che le è successo? Perchè i ricordi di lei stanno svanendo?"
"Li sta passando all'altro Prompto, probabilmente."Gli rivela facendo alzare il ragazzo da terra, mentre lui entra in quella dimora per guardarsi attorno.
"Ma... l'altro Prompto è nel settore attuale e lei non è di li. Morirà."
"E secondo te perchè io ero in cerca?" 
Quella domanda fa spalancare gli occhi del ragazzo. L'ombra di Noctis è a conoscenza di tutto e la cosa lo fa rabbrividire.
"Noct... tu...tu lo sapevi? Tu... l'hai sempre saputo che lei...?"
"E' davvero un peccato non riuscire ad informarla."
"Noct!"Sbraita l'ombra di Prompto prendendo per la gola e con le lacrime agli occhi aggiunge:"Non prenderti la sua anima! Ti prego!"
"Non sono io che l'ho deciso. E' lei che si è messa in una brutta situazione." Gli rivela facendosi lasciare.
Quell'ombra devastata, si affloscia sul pavimento iniziando così a piangere incessantemente.
"Non voglio che Rika diventi un avatar e sia cancellata per sempre."
"Lo so, ma come ho già detto non sono stato io a metterla in quella situazione. Si è messa con le sue stesse mani. Probabilmente se mi avresti dato ascolto adesso non sarebbe andata così."
"E che avrei dovuto fare, eh? Io sono solo un'ombra. Non avrei mai potuto... lei...insomma... non mi avrebbe mai accettato. Lo sai."
L'ombra di Noctis, vedendo l'amico piangere e lamentarsi, respira affannosamente per poi mettersi le mani ai fianchi e dirgli:"Riprenditi! Dobbiamo cercare l'altra vittima. Ha un mese di tempo prima di crepare anche lui."

   
 
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