Nutro I passerotti con le croste delle mie ferite
e, ad ogni beccata, si riaprono un poco
e il sangue torna a scorrere
caldo e vermiglio
sulla mia pelle sporca
di emozioni blasfeme.
Nutro i passerotti con le croste delle mie ferite
e con ogni beccata
si portano via un po' di carne infetta
che mi brucia
e pulsa
e minaccia di esplodere
lasciandomi nuda
vestita solo delle mie candide ossa.
Nutro i passerotti con le croste delle mie ferite
e dopo ogni beccata esisto un po' di meno
un po' meno materia avvolge la mia
impalpabile
essenza divina
che brucia e si contorce
insaziabile d'amore.
Nutro i passerotti con le croste delle mie ferite
e aspetto.
Aspetto che il vuoto
mi avvolga per sempre.