Fumetti/Cartoni americani > Voltron: Legendary Defender
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Autore: DonutGladiator    30/01/2018    0 recensioni
Raccolta di brevissime oneshot (max 700 parole) slegate tra loro che avranno per protagonisti diversi.
[1: Hunk vuole finire il suo progetto, ma Lance non sembra pensarla allo stesso modo
4: Una piccola Pidge fa un regalo al fratello maggiore
5: Lance si è beccato una terribile malattia, ma Keith ci crede poco
8: Sheith preKerberos al crepuscolo
9: Momenti di affetto familiare passato (SPOILER S5)
10: Lotor è degno della fiducia di Allura? (SPOILER S5)]
Genere: Angst, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Il portafortuna
 
-Fratellone, guarda!- aveva urlato Katie, mostrando al ragazzo la sua ultima opera, piena di sgargianti colori pastello che dovevano unirsi per formare qualcosa di sensato.
-Ma che belli questi… - si fermò, cercando di identificare quello che effettivamente una bambina di sette anni potesse aver disegnato e che al momento sembravano rampicanti e qualcosa dai colori stranissimi e variopinti che spuntavano fuori, sospesi nell’aria: -… ehm, fiori?- disse, quasi domandandoglielo per essere sicuro di non aver preso un abbaglio.
-Sì! È un parco botanico con tanti fiori!- aveva esclamato Katie, sorridendogli e mostrando una finestrella sui denti davanti che la rendeva ancora più adorabile di quanto non fosse: -Oggi a scuola abbiamo letto di un signore che si prendeva cura di un parco botanico e la maestra ha detto di disegnarlo a casa come più ci piaceva!-
Matt sorrise e le fece una carezza tra i capelli, sperando che quel sorriso non si spegnesse mai sul volto della sorellina.
-È bellissimo Pidge.- mormorò, restituendole il disegno: -Posso avere anche io un tuo disegno? Sai, devo studiare alcune cose importanti, e mi farebbe comodo avere un portafortuna.-
La bambina era arrossita e poi gli aveva fatto un altro sorriso, entusiasta dalla richiesta, urlandogli che gli avrebbe fatto un disegno bellissimo.
-Entrerai sicuramente nella scuola di papà!- aveva mormorato, per poi sgambettare fino al tavolo in salone, su cui vi erano sparsi tutti i colori. Quindi si era messa all’opera, disegnando il più bel portafortuna che suo fratello potesse chiedere.
Ci aveva lavorato per più di due giorni, con perizia millimetrica, e solo quando era stata completamente soddisfatta del suo operato, aveva mostrato al fratello quello che aveva fatto.
-Ti piace?- aveva chiesto, con forse una timidezza che Matt non si sarebbe aspettato da lei, veramente preoccupata che il fratello potesse non apprezzare quel regalo.
Lui, quella volta, aveva riconosciuto subito il soggetto raffigurato nel disegno la sorellina aveva realizzato per lui. Aveva utilizzato tutto il suo autocontrollo per non scoppiare a piangere davanti a lei.
-È il disegno più bello che abbia mai visto.- aveva risposto Matt, per poi stringerla in un abbraccio e darle un bacio sulla fronte: -Quando sei diventata così brava?- le aveva quindi chiesto, tornando a guardare il disegno, che lo ritraeva sopra una dolcissima astronave rotondeggiante insieme alla sorella, circondati da tante luminose stelle e pianeti, su uno sfondo blu che doveva rappresentare lo spazio.
-Avevo detto che ti avrei fatto il portafortuna più bello di sempre!- aveva esclamato lei, tutta contenta che il fratello avesse apprezzato il suo regalo.
E Matt aveva portato con sé quel disegno per anni, ripiegato e infilato dentro il porta schede in cui teneva i documenti. Non era una persona superstiziosa, credeva nell’impegno e nel duro lavoro, però, quel disegno era diventato quasi un monito nel fare sempre meglio, per non deludere la sorellina, che lo guardava sin da piccola con gli occhi pieni di ammirazione.
Anche in quel momento, sul ponte di comando prima della partenza della nave che lo avrebbe portato per la prima volta nello spazio, il disegno di Katie era con lui, nascosto con perizia in una tasca all’interno dei suoi abiti. Non se l’era sentita di separarsene, soprattutto non per un evento così importante.
Shiro gli poggiò una mano sulla spalla, distraendolo dai suoi ricordi.
-Sei pronto?- chiese, per poi sorridergli fiducioso.
-Ci puoi scommettere.- Matt l’aveva guardato negli occhi e aveva ricambiato quel sorriso, poi, l’astronave aveva iniziato il conto alla rovescia.
   
 
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