Goodbye, my lover.
Renesmee se ne stava sdraiata sul suo letto
a pancia in
giù con le braccia sotto il cuscino.
Era triste, aveva perso tutto. Perché lui aveva sempre
rappresentato il suo tutto.
Chiuse gli occhi, con la vana speranza di potersi
addormentare, ma non le era possibile. Non più.
Davanti ai suoi occhi, chiusi, le tornarono in mente
quelle immagini, le più terribili della sua esistenza,
quelle che le
l'avrebbero segnata per sempre.
“Nessie! Attenzione!”
urlò suo padre.
Troppo tardi. L'alberò la schiacciò contro il
terreno, il suo cuore stava cessando di battere. La sua vita era
finita.
“Bisogna trasformarla”
disse Carlisle ai membri
del clan.
Bella era rimasta in disparte, incapace di compiere
qualsiasi movimento, incapace anche solo di pensare. La sua bambina
stava morendo.
Dovevano trasformarla, senza dubbio, ma qualcosa
sarebbe andato storto. Lo sentiva.
Un ululato agghiacciante spezzò la tensione.
Renesmee strinse gli occhi. Voleva
piangere, ma neanche
questo le era più possibile. Non poteva più
sentire il battito del
suo cuore, sentire il profumo del suo sangue, provare sensazioni
umane. Lei era un vampiro completo, oramai.
Ricordare quel maledetto giorno la distruggeva, ma ogni
volta che i suoi occhi incontravano il buio, la sua mente
proiettavano quelle immagini. Maledette anche loro.
Ricordava il dolore, il fuoco che l'avvolgeva solo per
metà, a cui era costretta a soccombere, senza potersi
ribellare,
senza potersi raffreddare.
Ma ora il freddo lo sentiva fin troppo.
Era proprio il caldo a mancarle. Perché
quello
che fino a poco tempo prima era il suo sole personale,
era
scomparso, così come il loro amore.
L'imprinting di Jacob era per la Renesmee mezza umana,
non per la Renesmee vampira.
Così le catene invisibili che li univano scomparvero,
esattamente come lo sguardo illuminato da quello che Renesmee aveva
sempre considerato amore e che rivolgeva unicamente a lei.
Tutto era svanito nel nulla, come una bolla di sapone.
“Nessie, tesoro, hai preparato
tutto?” chiese Bella,
entrando nella sua camera.
“Si, mamma” disse lei,
con voce piatta.
“Amore, riprenditi. Vedrai che il
trasloco ti farà
bene” cercò di convincerla Bella.
Nessie annuì. Ma non era per niente convinta.
No, affatto. Allontanarsi da Jacob non significava per
forza dimenticarlo.
Bella uscì dalla stanza.
Nessie si sentiva vuota e inutile. Erano passati cinque
giorni da quel giorno, due dalla sua trasformazione, ma quella
sensazione non andava via.
Le mancava Jacob, da morire, ma lui non era mai andato
da lei, non l'aveva chiamata, non si era fatto vivo.
Dov'era finito Jacob Black?
Le era passato in mente di andare lei a La Push, ma non
sapeva se poteva, ora che era un vampiro.
Il patto? Era tornato all'origine? Avrebbe potuto
salutare il suo amico Seth? Dare un bacio a Sue?
Si alzò dal letto e cercò qualcosa da mettersi
addosso.
Prese un vestito a caso e se lo infilò, indossò
un
paio di ballerine nere e scese le scale per raggiungere la sua
famiglia.
Alzò lo sguardo e vide che gli occhi erano puntati su
di lei.
Che aspetto aveva? Era così terribile?
“'giorno...” disse con
lo sguardo basso.
“Buon giorno” rispose
qualcuno.
La sensazione di vuoto non aveva intenzione di
lasciarla, perciò si andò a sedere sul divano per
poi accoccolarsi
tra le braccia di suo padre, che l'accolse sorpreso.
Papà... Perché? Rivoglio indietro la mia
vita...
Rivoglio indietro il mio amore.
Edward si sentì sprofondare.
Non aveva salvato sua figlia e l'aveva costretta a
vivere una vita che lui stesso odiava.
Come poteva averlo fatto?
La strinse a sé, non voleva che qualcuno gliela
portasse via.
Rimasero abbracciati per un po', padre e figlia.
“Ragazzi, vi annuncio che
partiremo dopodomani”
disse Carlisle.
Nessie chiuse gli occhi. Non avrebbe mai voluto sentire
quella frase.
I Cullen si misero all'opera, ma Nessie si sentiva
totalmente inutile.
“Vado a fare una
passeggiata” decise infine.
“Certo, fai attenzione,
amore” le disse Bella, per
poi tornare al piano di sopra.
Sei una masochista, Renesmee.
Se lo ripeteva in
continuazione da quando aveva iniziato ad inoltrarsi nel bosco.
Tutto, lì intorno, le
ricordava Jacob e la sua “infanzia”, avevano
passato intere
giornate a giocare e poi, da grandi, a coccolarsi e baciarsi.
Ma quei ricordi le
sembravano così lontani e così sfocati...
Si accovacciò su un
albero caduto a terra e quelle immagini le tornarono in mente.
L'albero era veramente
grosso e pesante, anche per una mezza vampira.
Come si era rotto?
Erano a caccia e durante la lotta qualcuno fu sbattuto contro
quell'albero che la uccise schiacciandola. Non aveva i riflessi
pronti e si era fatta fregare come niente.
Si maledisse per non
essersi guardata le spalle e aver buttato all'aria la sua vita.
E aver buttato all'aria
l'amore di Jacob.
Sentì un lupo ululare
e alzò la testa.
Era Seth, senza dubbio.
L'aveva sentita? La stava chiamando?
Non sapeva cosa fare.
Decise di provarci, al
massimo l'avrebbero scacciata.
Corse in direzione
della riserva, un piccolo barlume di speranza era nato in lei, ma
sapeva che non si doveva illudere.
Più si avvicinava più
sentiva le narici bruciare per l'odore forte e pessimo che sentiva.
Era l'odore dei lupi.
Da lontano vide una
sagoma lupesca e il barlume divenne una piccola fiammella.
“Seth!” urlò
lei.
Il lupo si voltò e
cacciò un ululato di avvertimento.
Ma che cavolo faceva?
Quando fu di fronte al
lupo, glielo chiese.
“Seth. Seth che ti
prende?” chiese Nessie, preoccupata.
Seth ringhiò. Era un
ringhio cupo, minaccioso e cattivo.
Renesmee si portò le
mani alla bocca.
“Seth, ti prego torna
umano, voglio parlarti” cercò di spiegare lei.
Lui la guardò con
diffidenza.
Lei capì che era tutto
perduto. Cadde in ginocchio davanti a lupo e poi si coprì il
viso
con le mani.
“Seth, puoi stare
tranquillo, non ho intenzione di attaccarvi o cose simili. Non potrei
mai. Ero...Ero venuta per vedere cosa mi sarebbe aspettato ed era
quello che, in fondo, immaginavo” disse con il viso coperto.
Si alzò in piedi e il
lupo assume un'aria triste.
Renesmee gli si
avvicinò e lo accarezzò.
“Seth...Ce ne
andiamo. Per sempre, credo. Non so dove, non l'ho chiesto, ma
partiamo dopodomani. Non penso di avere tempo per tornare ancora,
perciò ti saluto adesso. Ti ringrazio di tutto, amico mio.
Mi
dispiace essere...Mi dispiace esser diventata
così” chiuse gli
occhi e il lupo le leccò la mano.
Lei aprì gli occhi e
lo guardò, sorridendogli.
“Seth, ti prego,
digli che rimarrà per sempre nel mio cuore. Ah,
già...Il cuore non
ce l'ho più. Beh, hai capito il concetto. Digli che
è stata la cosa
più bella che mi sia capitata e che mi poteva capitare.
Addio Seth.
Saluta anche gli altri, se mai vorranno” e così
dicendo scappò
via, in direzione di casa Cullen.
In lontananza un lupo
cacciò un ululato disperato e straziante.
Ma quel lupo non era
Seth.
Rensmee inciampò e
rimase a terra, singhiozzante.
Le mancavano quelle
gocce salate che le inondavano il viso quando era disperata, le
mancava tutto della sua vecchia vita.
Ti amo...Ti amo...Ti amo!
Erano le uniche parole che riusciva pensare.
Decise di tornare a casa, non aveva senso rimanere lì a
terra nella speranza che la sua umanità facesse capolino da
qualche
angolo del suo corpo.
Si era macchiata il vestito di fango. Le avrebbero
sicuramente fatto delle domande.
Quando entrò in casa, infatti, la zia le chiese come
aveva potuto rovinare un vestito come quello.
“Zia, tanto non me li fai mai
mettere due volte i
vestiti” constatò lei.
“Hai ragione anche tu”
commentò la zia.
Renesmee le sorrise, ma scappò in camera sua, decisa a
rimanerci per i due giorni successivi, fino al giorno della partenza.
E così fu. Non aveva nemmeno più il bisogno di
andare
in bagno, né di mangiare. Avrebbero cacciato durante il
trasloco in
Alaska.
Il giorno della partenza arrivò come un fulmine e
Renesmee si trovò, dopotutto, impreparata.
Non era pronta a lasciare Forks, non era pronta a
lasciare Charlie, non era pronta a lasciare Jacob Black.
“Nessie! Prendi le ultime due
valigie” le chiese
Bella.
Lei annuì e si precipitò al piano di sopra. Pian
piano
si stava abituando a quella velocità anormale.
Quando scese al piano di sotto si accorse che c'era
qualcosa che non andava. I Cullen erano sull'attenti, c'era qualcuno
di scomodo.
“Nessie, qualcuno ti attende
laggiù” le disse suo
padre, senza voltarsi.
Renesmee lasciò le valigie a terra e si addentrò
le
bosco, dove trovò un Jacob Black in lacrime.
“Jake! Jake che
succede?” chiese Renesmee,
avvicinandosi a lui.
Jake chiuse gli occhi e ingoiò la saliva.
Di solito si sarebbero abbracciati.
“Renesmee... Puzzi”
disse Jacob, guardandola negli
occhi e piangendo.
“Lo so Jake... Anche tu,
perciò zitto” disse lei
con finta ironia.
Jacob sorrise, un sorriso amaro era il suo.
“Mi manca...l'imprinting
dico” confessò lui.
“Anche a me...”
sussurrò Rensmee.
Jacob fece un passo avanti.
“Nessie io...”
provò a dire.
Renesmee si avvicinò e lo abbracciò.
“Jacob, dimmi ciò che
vuoi, insultami pure, ma dovevo
farlo” disse con il viso sul suo petto.
Jacob cercò di non dare peso all'odore e la strinse a
se.
“Renesmee, fai sempre
ciò che ti senti. Non pensare
sempre alle conseguenze” le disse, perdendosi tra i suoi
ricci
bronzei.
“Jacob...Io devo
andare” disse lei, senza sciogliere
l'abbraccio.
“Certo...Vai pure” le
disse lui, senza lasciarla
andare.
Renesmee alzò il viso per incontrare gli occhi di
Jacob.
“Jacob, imprinting o non
imprinting, per me non è
cambiato nulla, a parte quella sensazione di non appartenenza che
prima non avevo. Io ti amo incondizionatamente e volevo che tu lo
sapessi” disse faticosamente lei.
Jacob, come un bambino, rincominciò a piangere
silenziosamente.
“Nessie...Ora niente è
più possibile tra di noi. Non
riusciamo nemmeno a stare vicini per colpa dell'odore. E poi tu sei
letale per me, non dimenticarlo” disse Jake, con la voce
rotta dal
pianto.
“Hai ragione, amore mio. Infatti
andrò via. E questo
è un addio” disse lei, apparentemente tranquilla.
“Non credo di essere capace a
dirti addio. Renesmee,
sarai per sempre mia. E se ti capitasse di vedermi, tra qualche anno,
non spaventarti. Sarà arrivato il giorno in cui
avrò capito che la
mia esistenza è inutile senza di te. Con o senza
imprinting” disse
Jacob, con il cuore in mano.
“Allora prendiamolo come un arrivederci.
Nel
profondo spero che quel giorno arrivi” gli disse per poi
dargli un
leggero bacio sulle labbra.
Dieci anni dopo...
Renesmee se ne
stava seduta sull'altalena della villa,
stava leggendo un libro di leggende sui licantropi, l'aveva trovato
per caso nella libreria del nonno Carlisle. Erano tutte storie
affascinanti e la portavano in un mondo in cui aveva vissuto, molto
tempo prima.
Renesmee non aveva mai avuto un compagno, se non prima
della trasformazione, ma non ne soffriva, sentiva che in fondo era
giusto così e che prima o poi anche lei avrebbe ritrovato
l'amore.
“Sei bellissima, Renesmee
Cullen” disse una voce
giovane.
Scese dall'altalena e si voltò: Jacob Black era di
fronte a lei.
“Che ci fai qui, Jacob Black? Che
ci fai nella tana
del lupo?” chiese Renesmee.
“O ci sono stato parecchie volte nella
tana del
lupo, come la chiami tu. Non ho paura, stai
tranquilla” disse
lui, sorridendo.
“Jacob tu puzzi” disse
lei, ingenuamente.
“Si, l'ho già sentita
questa” sorrise maggiormente.
“Sei bellissimo, Jacob
Black” disse lei, con il
volto triste.
Lui si avvicinò abbastanza per poi abbracciarla.
“Sono inutile anche senza
imprinting. Anzi,
soprattutto senza imprinting” le disse.
“A chi lo dici... Ma dimmi, in
questi dieci anni ti
sei dato alla pazza gioia?” chiese lei, ironica.
“Oh si, un sacco di balli e di
feste. Un sacco di
belle ragazze” continuò a scherzare lui.
“Immagino... Jacob Black, non ho
mai smesso di amarti”
disse lei, seria.
“Renesmee Cullen, nemmeno
io” disse lui, baciandola.
Ciaooo!!!
Allora? Che ne pensate? Ora vi confesso una cosa: il "dieci anni dopo"
non doveva esistere! doveva finire così la storia, solamente
che qualcuno di
mia conoscenza, non che la mia beta, mi ha accusata ingiustamente
di scrivere solo finali tristi, perciò ho aggiunto quella
parte.
Io, sinceramente, preferivo la parte triste, perciò se vi
piace di più, ignorate la parte dopo! xD
Sto sfornando una one shot al giorno, ma proprio non ho nulla da
fare!Ahahahah!^^ in realtà sono parecchi mesi che
penso a cosa sarebbe potuto accadere se Renesmee fosse stata
trasformata in vampiro, ma non ci avevo mai provato a scriverla.
Peccato che tutto ciò che ho scritto è un po'
assurdo!^^
Un bacio enorme a chi legge le mie fan fiction e anche alla mia Beta
accusatrice^^ (e a chi le recensisceeeeeeeeeee!!!)
Erika <3