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Autore: Lovy91    31/01/2018    2 recensioni
(Sequel di "Ladro Kid 1412")
Due anni dopo aver detto addio alla vita di ladro, per Kaito Kuroba la vita non potrebbe andare meglio di così: la carriera come mago procede molto bene, i voti all'università sono eccellenti e la relazione con Aoko non potrebbe andare meglio.
Tutto si spezza quando una vecchia conoscenza, Red Fox alias Miho Okamoto, gli comunica che un serial killer sta uccidendo brutalmente i più grandi ladri al mondo e anche loro sono nel mirino.
Kaito sarò costretto a riprendere le vesti del ladro fantasma e la relazione con Aoko inizia a scricchiolare a causa della presenza di Miho. Inoltre i sospetti si concentrano su una persona cara...
Chi è il serial killer e perchè uccide i ladri?
I segreti ritornano ad avvelenare la vita di Kaito e stavolta servivà ben più della magia per farcela...
Genere: Mistero, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akako Koizumi, Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Nuovo personaggio, Saguru Hakuba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 9

 

La riunione di mezzanotte

 

Aoko si era alzata quella mattina con un nodo in gola. Fissava il bigliettino bianco sistemato sulla scrivania, ansiosa. Quella notte si sarebbe tenuto l'incontro con il misterioso mittente del biglietto. La rassicurava il fatto che Kaito non ci sarebbe andato da solo e che Miho sarebbe stata lì con lui. Non aveva tentato nemmeno di dissuaderlo, tanto aveva già deciso dal primo momento in cui aveva realizzato il significato di quel biglietto.
Era andata a fare la spesa per prendere una boccata d'aria e distrarsi e quando rientrò nella villetta avvertì il silenzio. Guardò l'orario sulla sveglia digitale nera all'ingresso e capì che Kaito doveva essere nel seminterrato a prepararsi. Posò i sacchetti accanto alla porta e si recò davanti al ritratto di Toichi, roteandolo.
Il fidanzato era davanti l'armadio e si stava abbottonando la camicia blu. Si voltò quando la sentì scendere i gradini e le fece un sorriso. Aoko rimase sull'ultimo, i grandi occhi azzurri non mentivano.
<< Non è un po' presto? >>.
<< Io e Miho vogliamo dare un'occhiata al luogo prima di entrarci, per assicurarci che non sia una trappola >>.
La ragazza mosse appena il capo in segno di assenso. Il ladro le diede un bacio sulla fronte.
<< Stai tranquilla. Tornerò in fretta >>.
<< Me lo prometti? >>.
<< Certo >>.
<< Mi prometti anche che, se ci sarà pericolo, te ne andrai al volo? >>.
<< Non sarò da solo. Miho è in gamba >>.
<< Lo so che è in gamba. Ma potrebbe essere anche il serial killer... >>, disse Aoko, dando sfogo ai suoi scenari peggiori.
<< Il killer non si metterebbe contro due ladri contemporaneamente e non avrebbe lasciato il biglietto durante un furto. ネ senza dubbio un collega >>, la rassicurò Kaito, indossando il monocolo e la giacca.
La ragazza lo fissò. Da quando aveva scoperto che era Ladro Kid ancora non riusciva a staccargli gli occhi di dosso quando lo vedeva vestito dal suo alter ego. Un tempo odiava quel vestito candido ed ora lo amava. Quasi ridacchiò e coprì le labbra con mano.
<< Perché ridi? >>.
Aoko prese il cappello dal manichino e si mise in punta di piedi per metterglielo. << Pensavo a quanto è strana la vita. Qualche anno fa ti odiavo e volevo vederti dietro le sbarre, tutte le fans di Kid mi sembravano delle matte. Invece adesso sono io pazza di te >>.
Kaito si sistemò meglio il cilindro. << Mi fa piacere avere una fan in più >>.
La fidanzata gli diede un colpetto sul braccio. << Quando sei cretino! >>. Poi rise. << Dopotutto è solo finché non cattureremo il serial killer e poi Ladro Kid sparirà definitivamente >>.
Kaito esitò un attimo a rispondere e si rese conto che quella cosa non l'aveva presa in considerazione. Kid era rinato per catturare un assassino e il costume sarebbe tornato dentro l'armadio, stavolta per sempre.
<< Amore? >>.
<< Ehm... Giusto >>, concordò lui, fingendo sicurezza. In verità, dentro di sé, era nata una incertezza mai provata prima.
Prese la spara carte e qualche piccolo trucco da mettere nella manica e nel bavero della giacca. Diede un ultimo bacio ad Aoko e la tranquillizzò ancora.
Dal balcone della vecchia stanza prese la rincorsa e solcò il cielo stellato, una mezzaluna troneggiava nel mezzo. Una marea di pensieri galleggiavano nella mente del ladro.
Ma io... voglio davvero smettere di essere Kid?


Perlustrato il luogo, la coppia di ladri decise che non c'era niente di pericoloso. Il palazzo era vecchio e rovinato e un cartello davanti ad esso indicava l'imminente demolizione. Un altro più piccolo aveva una foto di un bel palazzo residenziale, quello che avrebbe preso il posto del rudere.
Kaito aveva deciso che sarebbe andato per primo e Miho sarebbe intervenuta in caso di pericoloso. Se dopo cinque minuti, la persona che aveva spedito il biglietto si sarebbe dimostrata innocua, allora la ladra li avrebbe raggiunti.
Atterrò con agilità sul pavimento dell'ultimo piano da una finestra senza più imposte. Il pavimento doveva essere stato di mattonelle una volta, ora c'erano solo cemento e qualche pezzo di terracotta bianca. I passi si perdevano in quel silenzio denso e Kid camminò per tutta la lunghezza della stanza, aspettando che l'orologio al polso segnasse la mezzanotte. Quando le lancette toccarono entrambe il numero dodici, un passo pesante lo fece girare.
Davanti a lui c'era un omone grosso, vestito di nero e con la faccia coperta da una maschera. La prima impressione fu di averlo già visto.
<< Chi sei? >>.
<< Che delusione. Come fai a non conoscermi? >>.
Kaito si avvicinò meglio, l'unica luce era quella che proveniva da fuori. Un'altra spostamento d'aria e vicino all'ingresso, senza porta, c'era un'altra figura più bassa e una risatina simile allo scampanellio delle campanelle.
<< Non sei poi così famoso >>.
<< Zitta mocciosa! Chi ti ha invitato? >>.
<< Okay >>, Kaito era le due figure. << Chi diavolo siete? >>.
La figura più piccola spiccò un salto e si mise di fianco all'omone grosso, illuminandolo con una bacchetta la cui estremità emanava una luce bianca. Quando gli occhi si furono abituati, il ladro non credette ai suoi occhi. << Pixie e Mano Infallibile >>.
La ragazza indossava una tutina rosa piena di tulle e un cerchietto con due stelline in cima. Il viso era celato da una semplice mascherina bianca e, visto il salto, doveva essere agilissima. I capelli biondi, una parrucca secondo Kaito, e occhi gialli, probabilmente delle lenti a contatto. Poteva avere dodici anni come trenta, impossibile stabilire anche solo l'età.
L'omone era alto più di due metri, si vedevano appena gli occhi scuri sotto la maschera. Dalla voce sembrava essere molto più grande di loro.
<< Quindi è una riunione di ladri >>, capì improvvisamente Kaito. Un loro collega aveva lasciato il biglietto ad altri come lui, per riunirsi. Il motivo era ancora oscuro.
<< Mi tocca lavorare con i mocciosi >>, si lamentò Mano Infallibile.
<< Caro, non ti ho mai sentito così arrendevole >>.
Una donna era seduta sul davanzale della finestra, incrociava le caviglie con eleganza e sembrava a suo agio, non soffriva certo di vertigini.
<< Queen, mia adorata >>. L'uomo le baciò la mano. << ネ un po' che non sento parlare di te >>.
<< Sfortunatamente ho dovuto subire una battuta d'arresto >>. Queen camminò fino a Kaito. Doveva essere un bellissima donna, come si muoveva ricordava molto Miho. << Tu sei Ladro Kid >>.
<< Esatto >>.
<< Io sono Queen, la regina dei ladri >>, gli fece l'occhiolino.
<< Ti conosco. Ho letto delle tue gesta sui giornali >>.
L'uomo incrociò le braccia. << Avanti, chi ha lasciato il biglietto? >>, fissò i presenti. Il gruppetto si guardò l'uno con l'altro.
<< L'ho lasciato io >>.
Un altro ragazzo era entrato nella stanza, vestito di un blu tanto scuro da confondersi nel buio, forse era lì già da molto prima.
<< Phantom >>, disse Pixie, agitando la bacchetta verso di lui.
La luce rischiarò un po' quell'angolo buio e vide un ragazzo con folti ricci neri, un paio di occhiali per la visione notturna. Kaito era certo che fosse più grande di lui ma non doveva avere più di trent'anni. La muscolatura era evidente sotto la tuta e sulle spalle portava un oggetto simile a uno zaino, forse un aliante come il suo.
<< Perché l'hai fatto? >>.
<< Voglio discutere della questione del serial killer >>.
Kid sgranò gli occhi e il primo pensiero fu a Saguru. Che volessero fargli del male o peggio?
Queen si sedette nuovamente sul bordo della finestra. << Ho letto >>.
<< Di che cosa parlate? >>, chiese Pixie.
Mano Infallibile alzò gli occhi al cielo. << Ecco cosa succede ad avere a che fare con i mocciosi >>.
<< Chi ti dice che io sia una mocciosa?! >>, replicò la piccola ladra.
<< Io rubavo da ancora prima che tu fossi concepita, bimba >>.
Kaito si mise in mezzo. << Adesso non litighiamo. Cerchiamo di mantenere la calma >>.
<< Ladro Fantasma, levati di torno! >>.
<< Quanta bufera per niente >>.
Miho era in piedi sul davanzale dell'altra finestra e scese con passo agile sul terreno. Mano Infallibile si calmò di colpo e divenne gentile.
<< Red Fox, la ladra di Osaka >>, disse con voce ammaliante. << Che onore >>.
Ladro Kid vide Queen sorridere e scuotere la testa: il collega doveva avere un debole per le belle donne.
<< Vorrei poter dire lo stesso >>, replicò la ragazza.
<< Tagliente come ti definiscono >>, sembrò apprezzare lui. << Sarebbe un piacere conoscerti meglio >>, le si avvicinò un po'.
Miho guardò l'omone e si scambiò delle occhiate con Kaito che tratteneva un risata.
<< Non sarebbe il mio, di piacere. Non amo chi tratta male i miei amichetti >>,
L'uomo guardò Kid. << Non sapevi te la intendessi >>, un evidente doppio senso. << Con la bella Red Fox >>.
<< Non è affatto così >>, rispose Kaito. << Allora, vogliamo parlarne? >>.
Phantom si mise in mezzo a un cerchio immaginario creato dalle persone presenti. << La questione è molto semplice: ho sentito dire in giro che viene sospettato un detective >>.
<< Saguru Hakuba >>, disse Queen. << Era un famoso detective liceale >>.
<< Conosco questa storia! >>, saltellò Pixie. << Sua madre era il boss di una pericolosa organizzazione smascherata da questo qui >>, puntò il dito contro il mago.
<< Quindi molti nostri colleghi sono morti per causa sua? >>, Mano Infallibile puntò contro Kaito.
<< Non lo sappiamo. Hakuba è sparito dalla circolazione e nessuno ha più sue notizie da mesi, compreso il padre >>.
Red Fox e Ladro Kid si guardarono, pensavano la stessa cosa: Phantom era in polizia. Solo uno del mestiere avrebbe reperito certe informazioni e divulgate con tanta sicurezza.
Kaito poi abbassò lo sguardo. Nemmeno suo padre?
<< Ho sentito dire che molti vogliono fargli la pelle >>, aggiunse.
<< Cosa? >>, reagì Kid. << Senza prove? >>.
<< Lo trovo azzardato >>, commentò Miho. << Anch'io nutro dei dubbi ma prima di spezzare la vita di qualcuno, bisognerebbe pensarci un attimo >>.
<< Sono d'accordo >>, disse Pixie, annuendo energicamente.
<< Io non tanto >>, discordò Mano Infallibile. << Io e Neko Shiro eravamo amici di vecchia data>>, strinse i pugni enormi. << Ucciderò chiunque le abbia tolto la vita >>.
Queen, che aveva ascoltato fino a quel momento, si decise a dire la sua. << Concordo con Mano >>.
<< Io anche >>, disse Phantom.
Kaito si sentì mancare la terra sotto i piedi. Se davvero i ladri pensavano che fosse lui il killer, Saguru poteva avere le settimane, se non i giorni, contante.
Dove diavolo sei, idiota?
<< Aspettate >>, intervenne Miho. << Saguru Hakuba è il figlio di un boss mafioso. Anche dalla prigione, Cecelia Hakuba non esiterebbe a far ammazzare qualunque ladro al mondo, pur di scoprire chi ha fatto le scarpe al suo adorato figliolo >>. Il ragazzo guardò la ladra pieno di gratitudine.
Questo sembrò far fare mezzo passo indietro ai ladri assettati di vendetta.
<< Ho sentito il parere di qualche conoscenza sparsa per il mondo e sembra esserci parecchio scontento. Abbiamo tutti una vita privata, oltre le nostre di criminali e, sopratutto, qualcuno a cui teniamo >>, disse Phantom.
<< Saguru Hakuba ha un ottimo motivo per detestare i ladri >>, ricordò Pixie.
<< Proprio per questo resta il maggiore degli indiziati >>, aggiunse Queen.
Mano Infallibile era appoggiato a un muro. << Benissimo. Allora daremo al piccolo detective altro tempo ma se muore un altro dei nostri >>, prese un coltello dalla cintura che portava al fianco. << Non vedrà l'anno nuovo >>.
Phantom dichiarò chiusa la riunione e sparì nell'ombra, com'era arrivato. Pixie saltellò fino all'uscita e dichiarò di essersi divertita.
Mano Infallibile si avvicinò a Red Fox. << L'invito è sempre valido >>.
<< Il mio no anche >>, rispose con un sorriso sotto la maschera rossa.
<< Sei fortunato Kid >>, disse Mano, prima di balzare giù e attivare un paracadute e sparire in un vicolo della strada.
<< Hai sentito? Sei fortunato >>, lo prese in giro l'amica.
<< Hai bisogno di un passaggio? >>, le domandò, attivando l'aliante.
La ragazza si sentì improvvisamente a disagio. << Ma figurati. Mi cambiò in mezzo secondo e prenderò la metro >>.
Prima che potesse aggiungere altro, Kaito l'aveva già presa in braccio.
<< Ma che fai?! >>.
<< Non ti farò prendere la metro. Io sono un ladro gentiluomo, ricordi? >>.
Miho era sicura di avere il viso rosso tanto quanto il suo costume. Era un'acrobata e quindi abituata alle grandi altezze ma non aveva mai volato prima.
Quando Kaito prese la ricorsa e si lanciò dal davanzale, gli mise le braccia intorno al collo e le scappò un piccolo grido.
<< Sei una fifona! >>.
<< Taci >>, esclamò lei. << Non mi sono mai trovata a un'altezza tale, volando poi! >>.
Una volta abituata al vento che sferzava contro il viso, trovò il coraggio di guardare sotto di lei e vide uno spettacolo bellissimo: i palazzi sembravano vicini da poterli sfiorare e le luci parevano delle stelle in terra. Volse lo sguardo al ladro e gli occhi pensierosi tradivano la sua preoccupazione.
<< Sei in pensiero per Saguru? >>.
<< Da quando leggi nel pensiero? >>.
<< Dobbiamo trovarlo. Se aspettiamo che scriva ad Akako, andremo a visitare la sua tomba al cimitero molto presto >>.
Kaito non aggiunse altro e volarono in silenzio. Il ladro lasciò la ragazza sul balcone di casa e Miho ringraziò senza guardarlo in viso.
<< È stato un piacere, signorina >>, disse Kid, facendole un mezzo inchino. << Ora vado: Aoko mi starà aspettando sveglia >.
Lo scrutò finché non fu sparito oltre l'orizzonte e poi fece scorrere la porta finestra e, senza capire perché, due lacrime bagnarono le guance e le asciugò lesta.
Si tolse la maschera e scosse la testa, tanto da far cadere la parrucca.
<< Stupida, stupida, stupida >>.


La fidanzata l'aveva davvero aspettato sveglia e Kaito gli raccontò a grandi linee su cosa era successo all'incontro. Evitò di dirle della sorte che attendeva l'amico per paura di sconvolgerla, anche se le aveva promesso di non tenere dei segreti con lei. Il benessere mentale di Aoko era molto più importante.
Mancavano pochi giorni a capodanno e Kaito e Aoko avevano organizzato una semplice cena a casa Nakamori. L'ispettore avrebbe festeggiato con i colleghi e, con disapprovazione della figlia, sarebbe tornato all'alba, probabilmente ubriaco.
Quel pomeriggio si incontrarono in un bar per decidere il programma della serata. Kaito aveva scritto a Miho di non riferire niente ad Aoko e quest'ultima accettò, non contenta lo stesso di mentirle.
La giovane cameriera aveva servito i loro drink e acceso la TV per il telegiornale del pomeriggio.
<< Il ricco uomo d'affari Jirokichi Suzuki ha rilasciato un intervista questa mattina in cui sfida il grande Ladro Kid in vista del suo ritorno! >>.
La notizia attirò l'attenzione di Kaito e Keiko chiese alla cameriera di alzare il volume, emozionata per l'evento.
Il vecchio aveva qualche ruga in più ma gli anni non aveva scalfito la sua indole. Nella mano destra teneva il microfono e indossava un completo giacca e pantaloni beige.
<< Io sfido Ladro Kid a rubare il talismano di Carlo Magno! >>.
<< Signori Suzuki, come proteggerà il gioiello? >>, chiese la giornalista, curiosa.
Una fragorosa risata. << Questa volta non potrà mai rubarlo! Il gioiello sarà posto in una teca e intorno gli verrà costruita una stanza! >>, proruppe in un'altra risata.
I clienti del bar si misero a bisbigliare fra di loro.
<< Wow! >>, esclamò Keiko. << Come farò Kid?! >>.
<< Già, come farai? >>, gli sussurrò Miho in modo che gli altri non la sentissero. Anche Kaito sembrava dubbioso.
L'intervista continuò.
<< E mi dica, quali forze a schierato stavolta? >>.
Jirokichi fece segno a qualcuno di avanzare ma sembrava reticente. Si allontanò un attimo e mise il bambino di fronte alla telecamera.
La donna guardò perplessa il ragazzino. << Un... bambino? >>.
<< Proprio così! >>, spinse in avanti Conan. << Lui è la nemesi di Kid! Non rifiuta mai una sfida se c'è lui! >>.
Shinici Kudo, alias Conan Edogawa, era ancora un bambino e aveva compiuto otto anni. Era più alto e i tratti meno infantili ma possedeva sempre quell'aria da grande detective.
Aoko guardò il fidanzato e non c'era bisogno di chiederlo: avrebbe accettato la sfida.
<< Spero veramente che Kid accetti >>, disse Zenshin.
<< Ladro Kid, io ti sfido ufficialmente a rubare il talismano di Carlo Magno dentro una stanza senza porte e finestre, alla mezzanotte del trentuno dicembre! >>.
<< Scusate vado in bagno >>, disse Kaito, mettendo il cellulare in tasca. Aoko lo guardò allontanarsi e Miho si sporse verso l'amica.
<< Non preoccuparti >>, le fece un sorriso che lei, debolmente, ricambiò.
Nel cubicolo, il mago scrisse un SMS al numero di telefono che Jii usava per comunicare con Kid, di iniziare a guardare il posto e quella sera l'avrebbe raggiunto al bar per scrivere il biglietto e cominciare a pianificare i primi passi del furto.
Rubare in una stanza senza ingressi era difficoltoso e si complimentò mentalmente con Suzuki.
<< Miho ha ragione, però >>, sussurrò tra sé e sé. << Come si prende un oggetto da una luogo entrate? >>.
Avrebbe realizzato una grande illusione e aveva meno di quattro giorni per elaborarla.


La sera si trovava nel bar in compagnia di Aoko, della madre e Miho.
<< Come faremo per la cena? Se devi essere lì a mezzanotte è un problema >>, fece notare la ragazza. << Keiko vuole assistere, quindi come giustificheremo la tua assenza? >>.
<< Semplice: basta che sia assente anche tu >>.
Aoko aggrottò le sopracciglia. << In che senso? >>.
<< Se Keiko e Zenshin vedranno che non ci siamo, penseranno che ci siamo appartati per i fatti nostri. Io non ho mai amato Kid e tu lo odi: è perfetto >>.
Chikage ridacchiò e Jii, tossicchiò, imbarazzato.
<< Dobbiamo proprio usare questo sistema?! >>, domandò la fidanzata, cercando di nascondere il rossore dentro il bicchiere che stava bevendo.
<< Akako e Miho ci daranno manforte >>.
<< Puoi giurarci! >>, disse la ladra che stava facendo una solitaria partita a biliardo. Rise dell'espressione di Aoko.
<< E il resto? C'è quel detective... >>.
<< Accetto proprio perché c'è lui >>.
<< Cosa ti attira di quel moccioso? >>, gli domandò Miho, posando la stecca al suo posto per raggiungerli al bancone.
<< Siamo simili, tutto qui >>.
<< Mi ricorda molto quando tuo padre aveva come nemico quello scrittore di libri gialli... >>, Chikage si mise un dito sotto il mento, cercando di ricordarne il nome. << Ah, Yusaku Kudo! Dovrebbe aver un figlio della tua età e fa, appunto, il detective. Ma viaggia sempre per risolvere casi. Quando eri bambino, hai conosciuto la moglie, Yukiko! >>.
<< Una straordinaria attrice >>, disse Jii, servendo da bere alla ladra. << Un vero peccato che si sia ritirata dalle scene per mettere su famiglia >>.
<< Ora mi ricordo >>, Kaito girò la cannuccia nella sua aranciata. << Era una signora dai capelli chiari e molto bella. Ricordo di avergli regalato una rosa e papà mi ha rimproverato perché le avevo dato della vecchia >>, rise.
<< Ho visto qualche film e letto anche i libri del marito. Chissà che fine ha fatto il figlio >>, disse Aoko.
Il ladro celò un sorriso ed evitò di rispondere. Lui sapeva perfettamente che Conan e Shinici erano la stessa persona ed era ritornato bambino a causa di un farmaco creato da un'organizzazione molto simile a quella di Cecelia Hakuba. Non rivelò mai a nessuno la verità perché sapeva cosa si prova ad avere un'identità segreta per proteggere la propria vita e quella delle persone amate. Le occhiate gelose del bambino verso Ran Mori non erano sfuggite al ladro.
<< Troverò un modo. Voglio che sia una grande magia >>.
Chikage mise una mano sulla spalla del figlio. << Non ti tiri mai indietro. Come tuo padre >>.
<< Lo prendo come un complimento >>.
Aoko guardò teneramente quel momento madre e figlio e fu distratta dal trillo del cellulare di Miho. Lesse il messaggio con fare sospetto e rimise il cellulare in tasca. Poi prese la borsa.
<< Ora devo lasciarvi. Ci vediamo il trentuno >>.
<< Pensavamo di andare a pattinare domani pomeriggio >>, disse Aoko.
<< Ho alcuni impegni >>, tagliò corto la ladra. << Grazie del drink! >>. Salutò i presenti e sparì oltre la porta.
<< È una ragazza impegnata >>, commentò Chikage.
<< Già >>, continuò Kaito.
Aoko avvertiva una sensazione spiacevole e il suo intuito le diceva che Miho non era per niente sincera riguardo alla storia del serial killer e forse sapeva molto più di quanto affermasse.


Signor Suzuki accetto la sua sfida e ruberò il talismano di Carlo Magno nell'orario che separa il vecchio anno dal nuovo.

 

Ladro Kid

 

Angolo autrice!

Ecco un nuovo capitolo cari lettori!
Nel prossimo capitolo ci sarà una nuova sfida tra il detective Conan e il nostro amato Ladro Kid, stavolta con tantissime complicanze. E cosa ne sarà di Saguru? Ormai non manca molto a scoprirlo ;)

shinici e ran amore: Grazie mille per la tua recensione! Sì, è la calma prima della tempesta perché dal prossimo capitolo ne vederemo delle belle! Grazie per il consiglio, sto utilizzando questo infatti :)
Alla prossima!
PS= Chiedo scusa per il ritardo nel pubblicare ma di recente ho alcuni problemi personali e quindi ho poco tempo per scrivere! A marzo arriverà il nuovo capitolo :)! !

   
 
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