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Autore: FramVO    01/02/2018    1 recensioni
Zoey, una ragazza dalla vita apparentemente perfetta, è pronta a trasferirsi al college , ma non sa che uno dei suoi compagni di corso sia proprio la persona che più odia, il ragazzo di cui si innamorò da piccola e che adesso è il fratello dell'attuale fidanzato. Questo incontro inaspettato le cambierà totalmente i piani e la vita.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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<< Zoey hai preso tutti i libri? >>

<< Si mamma >> risposi.

<< La valigia rossa? Era in sala di fianco al camino>> domanda ancora mia mamma.

<< Tranquilla sono sicura di aver preso tutto il necessario.>> gli scocco un bacio sulla guancia. <>

<< Mi raccomando quando arrivi chiama me, che tuo padre ha lasciato il telefonino a casa>> urla, mentre sto camminando sul vialetto di casa per raggiungere il furgoncino carico di valige in cui mi sta aspettando Stefan.

Salgo in auto, metto la cintura e sospiro. << E' ancora preoccupata sul fatto che ti sia dimentica qualcosa?>> dice Stefan, sollevando i due estremi della bocca così da formare un semicerchio perfetto. Lo guardo e annuisco. << Pronta a partire amore?>> mi chiede. << Prontissima!>> affermo. << Arrivederci signora Smith,stia bene.>> urla lui abbassando il finestrino e dirigendo la testa verso mia madre.

<< Ciao mamma, ci sentiamo quando arrivo!>> dico io, sporgendomi in avanti per farmi vedere. Mia madre si affaccia sul portico e con il braccio alzato fa cenno di salutarci. << Andiamo Stef, prima che mi faccia qualche altra domanda.>> lo accarezzo sulla guancia.

Finalmente è arrivato il momento tanto atteso, finalmente è arrivata l'ora per me di crescere, di andare via di casa e riuscire a cavarmela da sola. Dove sto andando? Mi sto trasferendo a 6 ore più a sud dalla mia attuale città, San Francisco. Inizierò il collage, precisamente a Los Angeles, alla UCLA, University of California. L'unica nota negativa di tutto questo è che Stefan, il mio ragazzo, non frequenterà la mia stessa università, ma andrà alla Stanford a 358 miglia da me.

<< A cosa stai pensando?>> mi chiede, mentre guarda la strada.

<> rispondo sospirando. Stefan stringe la presa sul volante.

<< Lo sai benissimo che non posso rinunciare alla Stanford, vista la borsa di studio e la possibilità di frequentare uno dei migliori corsi di ingegneria, ne abbiamo già parlato>> continua << Poi non doveva raggiungerti Jennifer alla UCLA?>>

<< Alla fine è riuscita ad entrare a Yale e quindi comincerà la sua scalata verso Hollywood>> sbuffo. << Forse avrei dovuto rinunciare io e venire con te a Santa Clara>>. Alzo il volume della radio.

<< Nessuno di noi due deve rinunciare a niente, ce la faremo come sempre, siamo solo a 5 ore di distanza>> pronuncia in tono molto positivo.

Guardo fuori dal finestrino per scacciare i pensieri negativi dalla testa, con scarsa riuscita. Mi addormento.

Sento una mano accarezzarmi la testa. << Zoey il telefono...>> esclama Stef. Cerco di aprire gli occhi, ci riesco a malapena e prendo il cellulare. E' mia madre. " Sei arrivata ?" . Inizio a scriverle il messaggio di risposta. Come può pensare che sia già arrivat... Alzo la testa e davanti a me vedo la scritta "Los Angeles". << Stefan, ma quanto diavolo ho dormito?>> chiedo sorpresa.

<< Amore, posso solo dire che a quanto sembra eri parecchio stanca!>> risponde ridendo.

"Arrivata ora, ci sentiamo stasera. xoxo" il messaggio in risposta a mia mamma.

Ci fermiamo in un distributore per fare benzina e proseguiamo la nostra strada verso il campus. Vedo tanta gente, tante palme sfilare davanti i miei occhi, per me è la prima volta a Los Angels, in 18 anni di vita. Non ci sono edifici imponenti, ne grattacieli altissimi. Superiamo una serie di cartelli stradali, che indicano i diversi quartieri, le vie e la direzione per i monumenti più importanti. Dopo un pò, finalmente, noto quello che sembri essere della mia università.

<< Vai a sinistra ora!>> esclamo.

<< Il navigatore dice di proseguire dritto perchè dovrei girare?>> ribatte Stefan.

<< Tu ed il tuo stupido fedele amico navigatore, spero che una volta vi possiate perdere in mezzo al nulla!>> . Il tutto mi esce in un tono troppo aggressivo. << Il cartello diceva di andare a sinistra!>> . Mi guarda ed alza il sopracciglio. << Scusa>> dico sussurrando. << Sono abituata con mio padre ad utilizzare i vecchi metodi, quali cartine e cartelli stradali>>

<< Scuse accettate>> dice lui molto gentilmente.

Passano altri dieci minuti di auto e finalmente intravedo gente con valige, libri e un grande edificio nello sfondo. Siamo arrivati.

<< Non ci credo, sono qui.>> sono sbalordita.

Ci sono tantissime persone, nessuna faccia familiare. Giro per il campus insieme a Stefan, mano nella mano, gliela stringo molto forte, sono emozionata ma anche impaurita. Non so dove sia la segreteria del mio corso, così chiedo ad una ragazza che mi è appena passata a fianco.

<< Scusami, sai dove si trova la segreteria per il corso di architettura?>> sorrido.

<< Architettura dici? Sinceramente non ne ho idea ed anche io sarei diretta lì.>> mi porge la mano. << Piacere Sarah>> .

<< Io sono Zoey e lui è Stefan il mio ragazzo>> lo indico. Lui molto educatamente fa un cenno e con la stretta di mano si presenta. << Credo di aver intravisto un cartello con la scritta "Architettura">> dice in un secondo momento.

Ci dirigiamo verso la parte più a sud del college ed anche io e Sarah riusciamo capire dove sia la nostra segreteria. Non c'è molta fila quindi decidiamo di aspettare all'esterno. Mentre chiacchieriamo sento una voce quasi familiare provenire dall'interno, ma non ci rimugino sopra e continuo la mia conoscenza con la mia nuova amica.

La voce familiare sembra avvicinarsi. << Smitthy da quanto tempo!>> urla il ragazzo che è appena apparso dietro le mie spalle.

Chiudo gli occhi e prego il cielo che non sia proprio la persona, l'unica persona che speravo di non dover rivedere per molto tempo. Mi giro di scatto. << Non ci credo!>> mi porto le mani sugli occhi.

CONTINUA..

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