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Autore: alexisdeadinside    01/02/2018    0 recensioni
Ormai accade va sempre più frequentemente che Yamaguchi andasse a dormire a casa del suo ragazzo, Tsukishima, quella volta però il moro venne a conoscenza del segreto che il ragazzo custodiva da ben quattro anni.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kei Tsukishima, Tadashi Yamaguchi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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Tsukishima scese al piano di sotto, trovando Yamaguchi intento a preparare il caffè, con indosso il suo maglione e dei pantaloncini.
"ora mi rubi anche i vestiti?"
Chiese ironicamente il biondo, appoggiandosi al tavolo.
Yamaguchi sussultò, non avendolo sentito entrare nella stanza. Si girò in seguito verso di lui e, sorridendo, negò l'evidenza.
"Tadashi, lo abbiamo comprato insieme quel maglione."
Sottolineò tsukishima, avvicinandosi a lui per poi cingergli la vita con le mani.
"Non mi dispiace indossato da te."
Ammise in imbarazzo, appoggiando il mento sopra la sua testa, mentre le guance del ragazzo sotto di lui divennero di una forte tonalità di rosso, facendolo somigliare ad una fragola. 
Stavano insieme da quattro anni ormai eppure bastava una semplice frase per farli imbarazzare in quel modo, soprattutto se detta da Tsukishima, il quale non era consueto a dire cose dolci o un minimo tenere.
Ad interrompere quel piccolo momento affettuoso ci pensò Akiteru, il fratello maggiore di tsukishima, entrando in cucina.
Il ragazzo con gli occhiali sciolse l'abbracci per avvicinarsi alle tazze di caffè e prendere la propria.
Non riusciva ad essere sé stesso con Yamaguchi quando c'erano altre persone, in quel caso un suo familiare, ciò lo portava a uno stato tale di disagio da non chiamare nemmeno il suo ragazzo per nome.
Akiteru non fece nemmeno in tempo a salutarli che Kei iniziò già a trovare modo per passare una giornata da solo con il suo ragazzo.
"Yamaguchi vai a vestirti, ti accompagno a casa."
Disse semplicemente, continuando a bere il suo caffè. 
"Poi rimani da me, vero?"
chiese tadashi con un sorriso che gli illuminava il volto, sperando in una risposta positiva.
Il biondo si limitò ad annuire, nascondendo insieme a un sorriso uno sguardo di tenerezza dedicato al ragazzo. Gli piaceva vederlo così felice.
Mentre yamaguchi correva al piano di sopra per vestirsi, i fratelli Tsukishima rimasero da soli in cucina.
"Come sta andando con tadashi? siete finalmente riusciti a concludere la scorsa notte, eh?"
Chiese il maggiore, stuzzicando scherzosamente Kei, il quale si innervosì.
"Punto uno: non chiamarlo tadashi. Punto due: non sono affari tuoi. Punto tre: non farmi mai più delle domande del genere." 
Rispose il ragazzo con gli occhiali in modo minaccioso. Non riusciva a capire come mai il sesso era così importante in una relazione, pensava fosse stupido fare sesso con una persona a tutti i costi, seppur si trattasse della persona che si ama.
"Lo prendo come un no. Comunque, come mai? non ti piace abbastanza?"
Akiteru si avvicinò a lui con un mezzo sorriso sul volto, circondandogli le spalle con fare apprensivo.
"Sto iniziando a rivalutare i miei sentimenti per lui. Credo non mi sia mai piaciuto."
Rispose semplicemente mettendo la tazza nel lavabo, poi si avviò verso l'uscita.
"Non pensi sia da stronzi? Stai dicendo che lo hai preso in giro per quattro anni? come hai potuto fare questo a un ragazzo tanto dolce ed innocente? non pensavo saresti arrivato a tanto, Kei."
In quel momento Yamaguchi varcò la porta, giusto in tempo per sentire quelle parole che si conficcarono nel suo petto come una pioggia di vetri.
"Non hai mai provato nulla per me?"
Chiese in un sussurro, mentre lacrime silenziose scorrevano sul suo viso.
Tsukishima si sentì morire dentro: vedere il dolore stampato sul viso di Yamaguchi e sapere che la causa di quel male fosse lui lo distruggeva.
Tadashi non gli diede il tempo di rispondere, scappò semplicemente. Appena vide il moro allontanarsi il biondo si fece prendere dall'istinto e lo inseguì.
La temperatura, la quale era sotto zero, fece congelare Tsukishima sul posto, che non indossava vestiti adeguati per quel freddo.
"Tadashi, aspetta!"
Urlò a squarcia gola incapace di muoversi. Non si sarebbe mai sognato di fare qualcosa del genere, però quella era l'unica soluzione per non perdere l'amore della sua vita, che non accennava ad arrestare il passo.
"Tu non mi sei mai piaciuto perché io ti ho sempre amato."
Gridò a pieni polmoni quelle parole che fecero fermare Yamaguchi.
Il moro si era girato vero di lui e avanzava a passi svelti nella sua direzione.
"È stato tutto un malinteso, credimi. Nessuno mi ha mai fatto provare quello che mi hai fatto provare tu e mi dispiace se non riesco mai ad esternare i miei sentimenti. Non voglio perderti. So che siamo soltanto due adolescenti, ma non riuscirei ad immaginare una vita senza di te. Io ti amo, tadashi. Ti amo da quando ti ho visto per la prima volta. Ti amo da quando mi hai sorriso. Ti amo più di qualsiasi altra cosa. Ora ti prego perdonami, non volevo farti del male."
I due ora si trovavano uno di fronte a l'altro, a solo un palmo di distanza. Tsukishima appoggiò una mano pallida sulla guancia ancora umida del ragazzo, asciugandogliela dolcemente.
"Ti amo anch'io, tsukki."
Un sorriso si formò sulle labbra viola del ragazzo più alto, che nel mentre stava congelando, eppure quella frase riuscì a fargli provare uno strano calore nel petto. 
Tsukishima si avvicinò tremante a yamaguchi, facendo unire le loro labbra in un dolce bacio, per sigillare quel momento.
"Ora è meglio che rientriamo però."
Sussurrò tadashi, a pochi centimetri dal suo volto.
Kei annuì e il più basso gli afferrò la mano, più bianca e fredda del solito, trascinandolo velocemente dentro.
A Kei  non importava se stesse per morire di ipotermia o meno, l'unica cosa importante in quel momento era che era riuscito a non perdere il suo Yamaguchi.
"Mettiti qualcosa di più pesante addosso e torna a letto adesso."
Tadashi gli accarezzò il dorso della mano, guidandolo verso la sua camera.
Ora si ritrovarono uno stretto al petto dell'altro, accoccolati sotto le coperte, in silenzio.
Non c'erano bisogno di parole per colmare quella tranquillità che si era ristabilita tra la coppia, bastavano i loro lenti respiri e i battiti dei loro cuori. 
Tsukishima era felice. Felice di essere riuscito dopo anni ad esprimere ciò che provava per il più piccolo e, sapere che era ricambiato, gli riempiva il cuore di  gioia.
Decise congiungere le labbra con quelle di Yamaguchi in un bacio dolce e puro, come il suo ragazzo, come il loro amore genuino.
Nessuno dei due si era mai sentito così prima d'ora, essendo due adolescenti alle prime armi era tutto nuovo per loro, ma la certezza dell'amore che provavano l'uno per l'altro dava un senso di stabilità nella loro vita. In quel momento realizzarono che quella sarebbe stata una relazione duratura, magari non eterna, ma erano consapevoli che non si sarebbero mai dimenticati.
   
 
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