Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: Caramell_    01/02/2018    5 recensioni
[...] E poi su, in Paradiso, Gabriel si appoggia alla sua schiena, chiede – Da quando sei così felice? – e Castiel ha gli occhi che brillano, dice – Da Dean
[Baby!Dean - Adult!Dean - GuardianAngel!Castiel]
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Balthazar, Castiel, Dean Winchester, Famiglia Winchester, Gabriel
Note: AU, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 


È nella separazione che si sente e si capisce la forza con cui si ama.
Fëdor Dostoevskij

 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
1)
Dean ha un cassetto segreto, una specie di cassaforte in bella vista, tropo scontata perché John possa pensare che valga qualcosa infilarci le mani dentro. Ci tiene dentro qualche penna, dei quaderni. Oh. Rimasugli di pizza. E quel bracciale di caramelle che Sam gli ha regalato quando ancora andava all’asilo. Poi, un poco più in basso, dove il cassetto del comodino si ritaglia quel rettangolo di vuoto, Dean ci tiene nascosti – insieme a quei dollari che, a poco a poco, risparmia dal lavoro – cinque dei suoi ultimi disegni. Sono a matita, parecchio sbavati e tutti incompleti, ma Dean ne va dannatamente orgoglioso.
Una volta li ha mostrati a Sammy. Suo fratello è entrato in camera sua in piena notte, il pigiama attorcigliato intorno alle gambe e i capelli tutti scomposti. L’ha trovato appoggiato alla testiera del letto, la sua ultima matita tra le dita, le ginocchia che gli facevano da tavolo.
- Dean - ha detto – non riesco a dormire – e Dean ha fermato il polso – Vieni qui – se l’è appiccicato al petto. Sammy s’è messo a ridacchiare, contento, a sbirciare , accoccolato tra le sue cosce. Ha allungato una mano – Dean
- Cosa, scricciolo?
Ha chiesto – Chi è? – mentre gli si chiudevano gli occhi, si addormentava a poco a poco.
Allora Dean non era riuscito a rispondere, se l’era stretto addosso, in silenzio. Coi respiri di Sam nelle orecchie, s’era addormentato anche lui.
Adesso, forse, una risposta ce l’ha. È il tizio che mi sogno la notte, Sam, l’angelo buono che mi ama e vive attaccato alle stelle.
 


 
 
 
2)
John gli dice – Sei tale e quale a tua madre, ragazzo – e Dean ridacchia imbarazzato.
- Lei era bellissima
John lo guarda di sbieco, mormora – Lo sei anche tu
 
 
 


 
3)
A Dean fa male il petto, la parte bassa del costato, una caviglia. Si stende sul letto con un sospiro stanco, le gambe di fuori, a penzoloni, la bocca schiusa. Ha lasciato le tende aperte e la luce bianca della luna gli ferisce un poco gli occhi. Ha questo desiderio, sotto pelle. Questa speranza crudele di non essere completamente solo.
Al buio, dice – Non curarmi – e Castiel inclina piano la testa, aggrotta le sopracciglia – Non questa volta – e un soffice singulto gli scappa dalle labbra – Comincio a pensare che abbia ragione quando dice che me lo merito – deglutisce, respira – Oggi gli ho detto che voglio andarmene. Gli ho detto vaffanculo tu e la tua testa di cazzo, mi prendo Sam, lo porto il più lontano possibile da te – ridacchia, amaro – Non ne hai la forza, dice, non sei che un codardo e fammi vedere come fai, finocchio.
Dean singhiozza, si copre gli occhi una mano – È- mio dio- è la prima volta che mi chiama così – e Castiel l’osserva in silenzio, gli si avvicina piano, le ali che fremono, le gambe molli. Sotto la luce bianca della notte gli occhi di Dean sono limpidi come specchi. Col dolore, poi, si fanno liquidi e splendenti. Castiel ci vede il Paradiso, in quelle due pozze dorate. È così da quando Dean è un bambino.
Nel silenzio, gli si siede accanto e il letto, piano, scricchiola. Si china su di lui, sulla sua faccia ferita e spaventata. Vorrebbe poterglielo dire, sussurrare all’orecchio. Vorrebbe poterlo gridare dalla cima del mondo e che le sue parole raggiungessero il Paradiso, Dio stesso, e s’allungassero oltre questo universo, oltre tutti quelli esistenti. Ma per ora – Sei meraviglioso – pigola sulle sue guance. E Dean rilassa le spalle, fa un lungo respiro di naso e una lacrima calda gli si imprigiona tra le ciglia.
Castiel gli appoggia la bocca sulla fronte. L’addormenta con un solo bacio.
 
 


 
 
4)
Dean apre gli occhi di scatto e un brivido freddo gli solletica la schiena. È notte fonda e lui si sente, bene. La finestra è spalancata e le tende, col vento freddo che inonda la stanza, fluttuano a mezz’aria come fantasmi. E poi, Dean socchiude gli occhi, ed ecco, è come se stesse ancora sognando e c’è qualcuno appoggiato alla finestra. Ha le labbra schiuse e il cipiglio più cupo che abbia mai visto. E l’anima di Dean, a vederlo, ha come un guizzo spontaneo, una scossa di piacere che gli fa tremare le costole.
Sotto la luce della luna, il suo angelo è fatto d’argento. Ha gli stessi occhi blu che lo tormentano da anni, un sorriso dolce che gli scioglie le ossa. Non è così che Dean se l’era immaginato, non- ma è meraviglioso e gli occhi di Dean non potrebbero allargarsi più di così. Il suo angelo inclina piano la testa, i capelli scuri che gli accarezzano la curva del collo, dice – Dean – e ogni cosa, nella vita di Dean, sembra tornare al suo posto.
- Io uh sì, ciao
- La tua caviglia? Senti ancora dolore? – e per un attimo Dean pensa, quale dolore?
Il suo angelo ridacchia piano, allunga una mano verso di lui – Vieni – e Dean è come trascinato dal vento, gli arriva ad un palmo dal naso e sente il suo respiro, il calore del suo corpo accanto a lui. Finalmente.
Mormora – Ho – deglutisce – pensavo di essere pazzo
- Non lo sei
- Tu-
- Castiel – Ca-sti-el.
E Dean sorride. Annega nel blu dei suoi occhi. E Castiel lo vedere arricciare un angolo della sua bocca rosa, pigolare timoroso – ciao, angelo – e tutto finisce e ricomincia da lì.
 
 


 
 
5)
Castiel solleva un braccio illuminato. Dean rimane fermo, e i suoi occhi si scuriscono. Le dita di Castiel sono fredde, tremano un poco a percorrergli la pelle. Le guance di Dean si scaldano piano piano e un sospiro tremulo gli sfugge dalla bocca. Il palmo di Castiel si appoggia alla sua pelle e le spalle di Dean crollano, ed è come se il suo corpo si afflosciasse, s’accartocciasse su se stesso.
C’è una profonda dolcezza, negli occhi di Castiel. Gli spezza il cuore. Dean gli copre la mano con la sua, gli posa un bacio a fior di labbra sul palmo fresco. Ha delle ciglia così lunghe, il suo Dean, due occhi enormi e bellissimi e Castiel ha aspettato tanto, così tanto per quel momento, per quella gioia profonda e completa che gli si è rovesciata nello stomaco appena Dean lo ha riconosciuto.
Pensa – Eccolo qui, l’ultimo pezzo di me
Dice – Dean



 


 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Caramell_