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Autore: Cielo_Pietra    01/02/2018    1 recensioni
Oggi vi porto sul piatto una Fremione, ci sarà ancora tanto lavoro, quindi mettetevi comodi.
Cos'è successo a questa coppia durante gli anni di scuola? Sarà Hermione a ricordarsi degli eventi del loro passato, dopo la battaglia di Hogwarts.
''Guardami, sono ancora qui!'' sarà un frase della storia, ma chissà quando verrà pronunciata e da chi?
per scoprirlo dovete leggere la storia ;)
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Ciao maghetti, avrei voluto consegnarvi il capitolo sabato scorso, ma a causa del mio nuovo lavoro, i miei weekend sono diventati impegnativi. pubblicò adesso, visto che ho tempo, anche se amo pubblicare il sabato. 
(Vi giuro, comunque, che quando ho visto le visite per il capitolo precedente, sono rimasta shockata, madonna ragazzi perchè -.-'' ma grazie)
in questo capitolo mi odierete, ve lo dico prima, così preparate commenti minatori, ma lo volevo fare, OMG da quanto lo volevo fare hahahah ok ora vi faccio leggere.  


































Hermione camminava serena e tranquilla tra i corridoi di Hogwarts, saltellava in cerca della Biblioteca col cuore leggero, finché si bloccò all’improvviso sentendosi osservata, si girò di scatto per affrontare il suo interlocutore ma non c’era nessuno. La ragazza a quel punto dimenticò l’accaduto e tornò sui suoi passi, in Biblioteca si mise a fare i compiti come suo solito e venne attraversata dalla stessa sensazione che aveva, precedentemente, avuto in corridoio. Voltandosi in ogni direzione, la riccia poté, però, constatare che la stanza era completamente vuota, al di fuori di lei non c’era anima viva.
Qualche settimana più tardi, la ragazza usciva da lezione di Erbologia, rientrata nel castello con l’amica Ginny, percepì una voce troppo familiare che la chiamava, Hermione lasciò cadere i libri e corse per individuare la fonte di quella voce.
‘’Fred?’’ chiese lei sbigottita ‘’Dove…sei?’’ domandò lei
‘’Hermioneeeee’’ annunciò la voce di rimando
‘’Fred!’’ ripetè lei più convinta
‘’Sono di qua vieni’’ disse lui a bassa voce
Hermione corse per tutto il piano terra, senza trovare nulla, e a quel punto pensò di averlo sognato, si stava convincendo che il suo cervello gli giocasse un brutto scherzo, all’improvviso sentì un freddo glaciale alle sue spalle, si voltò di colpo e intravide qualcosa, poi scoppiò ad urlare.
 
 
‘’Ti sei calmata? ’’ chiese lui alla sua ragazza
Hermione seduta in terra in un corridoio secondario, in risposta pianse a più non posso sopra la gonna, era più di un’ora che la ragazza si trovava in corridoio a piangere e non accennava a diminuire
‘’Coraggio tesoro, non è così tremendo’’ disse Fred
‘’Non è così tremendo?! Sei un…sei un…’’ esclamò la ragazza prima di scoppiare in lacrime
‘’…fantasma’’ concluse il ragazzo al suo posto ‘’Si, sono un fantasma. Cosa ti aspettavi sono morto qui, come Mirtilla Malcontenta, vagherò per il castello per l’eternità, suona figo da dire’’ replicò il gemello
‘’Come fai ad essere così sereno? Io non posso girare ogni mattina con la consapevolezza che incrocerò Fred-fantasma sulla mia via’’ disse Hermione stordita dal pianto che si stava placando
‘’io, invece, posso svegliarmi ogni mattina con la consapevolezza che sarò qui a vedere e spaventare, chiunque ci provi con te. Non sai quanto mi rassereni sta cosa ’’ disse il rosso tra le risate ‘’aggiungerei che avrò due feste di compleanno, quello per la nascita e quello per la morte’’ concluse lui
La riccia risoffocò nel pianto tra singhiozzi e lamenti, ripensando a quanto fosse stata deprimente e cupa la festa di CompleMorte di Nick-quasi-Senza-Testa, non riusciva a immaginare Fred in una situazione simile, nemmeno come morto.
‘’Non avrei dovuto dirlo, non dovevo proprio dirlo’’ disse Fred-fantasma alzando gli occhi
‘’Anche…Remus e gli altri morti…di-diventeranno fantasmi?!’’ chiese la strega cercando di calmarsi
‘’Solo se hanno questioni in sospeso’’ rispose il gemello svolazzando sopra la testa della ragazza ‘’Amore, guarda come svolazzo ’’ disse lui sopra la testa della giovane
‘’Hai questioni aperte?!’’ domandò Hermione con occhi pieni d’ansia
‘’Beh certo, apertissime e palesi’’ rispose Fred
‘’Quali?!’’ chiese la mezzosangue curiosa e desiderosa di aiutarlo
‘’TU! Sei tu la mia questione in sospeso, mi pare chiaro. Il tuo viso è l’ultima cosa che ho visto prima di un cumulo di macerie, mi sono rifiutato di andare in pace senza di te. Ho delle occasioni meravigliose essendo trasparente, come terrorizzare studenti e insegnanti, credo che la McGranitt darà le dimissioni appena saprà che sono tornato per infestare il castello ’’ disse il rosso incapace di restare serio
 
 
 
 
Fred-fantasma aveva fatto la sua comparsa settimane fa, Hermione l’aveva trovato in mezzo ai cereali della colazione, dentro la doccia, sopra il letto al suo risveglio, ogni angolo era infestato dal ragazzo trasparente. La Granger non ricordava l’ultima volta nella quale erano stati così tanto insieme, forse mai nella vita, ma di sicuro nella morte. Hermione avendolo lì, ripensava sempre a quel momento, nei suoi incubi quel maledetto muro esplodeva ogni minuto, ancora e ancora, finchè la strega non si svegliava sudando, urlando e svegliando le altre compagne, Ginny ormai ogni notte appena l’amica cominciava ad urlare, passava nel suo letto e l’abbracciava finchè la ragazza non capiva di essere sveglia e smetteva di divincolarsi, cominciando a piangere. Fred-fantasma era lì presente ma nessuno percepiva la sua presenza, stava male quanto la ragazza per la situazione e più le notti passavano più si sentiva meno allegro. Hermione aveva la stessa sensazione tra gli incubi e lui fantasma in giro, non riusciva né a riposare né a guardare il futuro, perché lui era lì ma era morto e vederlo, glielo ricordava in ogni istante. La preside seduta alla sua scrivania stava compilando moduli e scartoffie da consegnare al Ministero, la burocrazia era molto più rigida dopo la Battaglia di Hogwarts, il nuovo Ministro voleva tutto nero su bianco. La McGranitt fu serena finché un Fred molto molesto non le apparve da dentro un cassetto e le fece pigliare un coccolone.
‘’Santo Merlino! Per tutte le streghe Weasley, vuoi liberarti di me? ’’ domandò la strega con una mano sul cuore
‘’Felice di vederla anch’io. Ho bisogno di lei’’ disse Fred sghignazzando
‘’Cosa Weasley?’’ chiese la preside tornando a guardare i fogli che aveva davanti
‘’Mi serve la Giratempo che è in questo cassetto’’ spiegò Fred-fantasma
‘’Signor Weasley se continua a volare intorno, non capirò mai. La risposta, comunque, è no’’
‘’La prego, mi serve per Hermione, non posso continuare a vederla così. In un altro caso, avrei agito rubandola ma, non posso, non riesco ad afferrare oggetti’’ ammise il ragazzo
‘’Ottima argomentazione, da portare alla preside per chiedere un aiuto. In ogni caso, la signorina Granger ha già rifiutato la mia offerta della Giratempo, non so cos’altro fare’’ disse la preside guardando il ragazzo per quanto fosse possibile
‘’Ho un’idea, se mi aiuterà, le prometto che smetterò di farle scherzi….per una settimana’’ fece Fred
‘’La farai diventare matta, vero?! Povera ragazza’’ annunciò la McGranitt
‘’Professoressa, mi conosce troppo bene’’ disse Fred-fantasma prima di esporle il piano
 
Hermione il giorno dopo, non vide Fred-fantasma per l’intera giornata, però aveva l’impressione di vedere Giratempo ovunque, riflesse negli specchi in bagno, al collo degli studenti che giravano nei corridoi, sulle tende del letto del dormitorio e per fino nel proprio succo di zucca. La ragazza si fece qualche domanda sulla propria sanità mentale, convinta che lo stress le stesse giocando brutti scherzi, sapeva perfettamente che l’ultima Giratempo attualmente esistente è custodita e posseduta dalla McGranitt, chiusa in un cassetto della sua scrivania, lei stessa anni fa l’aveva utilizzata al suo terzo anno al castello per poter seguire più lezioni contemporaneamente. La mezzosangue senza pensarci entrò nel bagno di Mirtilla e si sciacquo la faccia, scacciò i pensieri negativi dalla mente e cercò di concentrarsi sul frignare di Mirtilla Malcontenta che, spesso, era più comico che malinconico, la ragazza uscì dal bagno prima di essere notata e proseguì la sua giornata scolastica come se nulla fosse accaduto.
Quella notte la passò in bianco, vedendo Giratempo ovunque, sentiva il rintocco dell’orologio nella testa, stava per esplodere, non capiva se stava impazzendo oppure l’aveva già fatto. Decise di andare a fare un giro per il castello, voleva schiarirsi le idee. Conosceva benissimo le regole sul girovagare di notte, ma ormai, la riccia non si faceva più paranoie come quando era piccola. Hermione saltò giù dal letto a baldacchino, cercando di non far rumore, aprì la porta della stanza e scese fino alla sala comune, per poi procedere fuori dal dipinto della Signora Grassa.
‘’Ci siamo, sprint finale. Devo avvertire la Prof….questo sarà divertente’’ annunciò Fred scomparendo dentro a un muro
La ragazza proseguì camminando tra corridoi a caso, senza meta e senza pensare dov’era, stava arrivando alla porta di accesso delle cucine, ragionando se entrare a farsi preparare una cioccolata, quando all’improvviso sentì dal corridoio opposto un rumore. Corse via, sicuramente era quel gatto pestifero di Gazza e presto sarebbe arrivato anche il proprietario, continuò ad andare a caso nel castello, immaginò di essere arrivata al secondo piano, entrò nel primo stanzino che trovò accessibile e ci si ficcò dentro per riprendere fiato. Dopo pochi secondi dove, nel frattempo, Hermione si era accasciata a terra, la stanzetta si illuminò a giorno, era più lunga del previsto, vecchia e di mattoni, con fiaccole appese ai muri, la mezzosangue rimase allibita di notare un oggetto sul fondo di quella specie di corridoio, la strega sapeva esattamente cos’era, la vera domanda era come fosse finito lì. Lo Specchio delle Brame era l’unico oggetto che occupava quella piccola stanza, Hermione era rimasta convinta, come tutti, che Silente avesse deciso di portarlo altrove, prova del contrario era di fronte a lei. Sapeva già come funzionava, ti faceva vedere la cosa che desideravi di più al mondo, ma onestamente, Hermione non aveva voglia di vedere un altro Fred-trasparente dentro uno specchio, lo vedeva già abbastanza all’interno della scuola, anche se ripensandoci era da qualche giorno che Fred-fantasma non infestava il castello.
‘’Coraggio piccola, mettiti davanti allo specchio, fallo per me’’ disse Fred nascondendosi nell’ombra dello specchio e tenendo solo la testa all’esterno del muro
Fece un grosso respiro, prese il coraggio a due mani e si pose di fronte allo specchio inizialmente ad occhi chiusi, poi pian piano lì riaprì. Dopo qualche secondo, che alla ragazza sembrò qualche anno, apparve la sua immagine riflessa, ma più contenta e soddisfatta, energica e frizzante e al collo portava un ornamento d’oro, Hermione sgranò gli occhi convinta che la stessero ingannando, la sua copia nello specchio portava orgogliosa la Giratempo come collana, come in precedenza aveva fatto lei nel suo terzo anno. Nel giro di pochi minuti, lo Specchio delle Brame si riempì di Giratempo fino anche a coprire completamente la figura di Hermione, la ragazza sconcertata indietreggiò.
‘’Basta’’ intimò la ragazza    ‘’E’ troppo, basta, fatela sparire’’
‘’Hermione’’ disse una voce lontana
‘’BASTA!’’ urlò la ragazza colpendo un muro con le spalle e accasciandosi a terra
‘’HERMIONE’’ gridò la stessa voce
 
 
La ragazza chiuse gli occhi e si mise le mani sulle orecchie, estraniandosi da quel desiderio egoistico che lo Specchio le mostrava.
‘’HERMIONEEEEE, GUARDAMI, APRI GLI OCCHI’’ intimò la voce adesso sempre più vicina e squillante    ‘’HERMIONE, GUARDAMI SONO QUI!’’ disse Ginny forzando l’amica a togliersi le mani dalle orecchie
La riccia si guardò intorno realizzando di trovarsi nella stanza da letto con tutte le sue compagne di stanza intorno e perle di sudore sulla fronte, era un incubo eppure per lei era tutto così reale, si tuffò tra le braccia dell’amica e scoppiò in lacrime, Ginny fece tornare le altre a letto e rimase accanto alla mezzosangue per tutta la notte.










hahahahhaha ora scappo in un altro continente, era tutto un sogno, o meglio un incubo di Hermione. volevo scrivere il sogno con carattere diverso, poi ho pensato, ma voglio davvero togliergli la volonta di tirarmi computer addoso?! ovvio che no. spero che siate comunque riusciti a seguire la storia, al prossimo capitolo :,) che per di più sarà l'ultimo. 
PS: (piccolo spoiler dei lavori futuri)
il mio prossimo progetto è già abbozzatto, quindi dovrebbe uscire in fretta, riprenderò un pò le vicende del mio primo lavoro, quindi dovrete leggere quello per forza hahahha 
l'altro progetto uscirà dal mondo di Harry Potter e aprirò un mondo dentro un armadio ;) 
Bye Bye 
   
 
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