Essere padre non era semplice, Cor lo aveva sempre saputo, eppure in quel momento sentì che quel compito era quasi impossibile.
Prompto era cresciuto come un ragazzo sano e forte e l’uomo non poteva che esserne felice, si era trovato degli amici ed era perfino entrato nella cerchia del principe Noctis e Cor fin qui non poteva lamentarmi; eppure quando suo figlio arrivò a casa quel giorno confidandogli che aveva un ragazzo, ecco che il mondo roseo e calmo del generale cadde in un inferno fatto di fiamme.
“Chi è?” Chiese Cor quasi sibilando, chi era la persona che voleva il cuore del suo piccolo angelo?
Prompto si dondolò sui talloni e abbassò lo sguardo prima di rispondere “I… Il principe Noctis…”
Il cervello dell’uomo si spense per qualche secondo, sbatté gli occhi una paio di volte e fece mente locale “Ha davvero detto quello che penso? Noctis è il fidanzato di Prompto! Il quasi futuro re era quello che aveva preso il cuore del suo piccolo angelo?” La mente di Cor era un intricato disegno di dubbi e domande ma cercando di ritrovare la calma provò a chiedere spiegazioni. “Il principe Noctis? QUEL principe Noctis?”
Prompto sentì le guance andargli a fuoco e annuì a quella domanda, anche se nella sua mente si formò una domanda “mio padre conosce qualche altro principe Noctis?”
Cor si portò le dita a massaggiarsi gli occhi stanchi, aveva combattuto contro demoni, mostri e altre creature spaventose eppure in quel momento sentiva una paura viscerale corroderlo dall’interno.
“Mi dispiace non avertelo detto prima, Noct mi ha chiesto di aspettare dato che era una cosa fresca e beh sai che io sono sempre su di giri quando mi succede qualcosa di bello...”
L'uomo sorrise appena, conosceva bene il carattere di suo figlio, sapeva benissimo che non riusciva a tenere nulla per se e anche per le stupidaggini si esaltava come un bimbo al parco giochi.
“Non sono arrabbiato.” Ammise Cor avvicinandosi a Prompto per scompigliargli i capelli come era solito fare quando era piccolo, il biondino ridacchiò e la tensione finalmente si sciolse rendendo l’atmosfera più leggera.
“Comunque sospettavo qualcosa, erano settimane che tornavi a casa tutto sorridente, ci sarei dovuto arrivare prima ma pensavo solo che fosse un periodo bello per te dato che gli ultimi esami erano andati bene.” Ammise il generale sorridendo, non sarebbe mai arrivato a quella conclusione, neppure se si fosse impegnato.
“Beh ora sai perché.” Concluse Prompto ridacchiando.
“Ok ok ora basta scherzare, stasera è la serata della grigliata quindi direi che è meglio metterci a lavoro se non vogliamo rimanere a stomaco vuoto.” Disse Cor allontanandosi dal figlio per andare a prendere l’occorrente per accendere il barbecue.
Prompto fece un saluto militare dicendo un “signor sì generale Leonis!” prima di ridacchiare e aiutarlo con la preparazione.

Quando il giorno seguente Cor accompagnò Prompto a scuola rimase per un po’ di fronte all’entrata, aspettò di vedere l’auto reale e fu allora che scese.
Si avvicinò al principe Noctis, appena uscito dall’auto, e si schiarì la voce “Prompto mi ha detto di voi due.” Disse senza nessuna espressione in volto “Ma voglio che tu sappia una cosa: ho promesso a tuo padre di proteggerti ma sappi che se farai del male a mio figlio, profezia del prescelto o no, io te la farò pagare. Quindi attento a cosa fai principe Noctis.”
Noctis spalancò gli occhi deglutendo a vuoto mentre sentiva una paura primordiale attanagliargli lo stomaco “S...Sì signore.”
Cor sorrise soddisfatto di quella reazione e accennò un lieve inchino “Buona giornata allora.” Disse prima di congedarsi lasciando ancora il principe impalato di fronte all’entrata.