~~- Simulazione numero 32: Progetto Speed Buster di Mei Hatsune-
Pochi secondi dopo un’ esplosione risuonò in tutta la scuola. L’ ennesimo tentativo fallito, l’ ennesima delusione. Si rialzò da terra, mentre alcune viti continuavano  a tintinnare cadendo sul pavimento.
Il laboratorio era un disastro, tutto sporco e pieno di rottami. Una nuvola di fumo nero si levava dal punto dell’ esplosione. Si avvicinò per assicurarsi delle condizioni del suo “tester”
- Tutto bene Iida?- domandò prendendo dal tavolo una scheda su cui segnare i risultati dell’ esperimento.
- Ma sei pazza!? Potevo farmi male!-
- Già ma non è successo. E’ una fortuna che tu sia così resistente. Su, ora rialzati-
- Hai intenzione di continuare!?-
- Certamente. Il progetto è iniziato e lo concluderò.-
- Sono più di due ore che mi tormenti usandomi come cavia! Credevo mi avessi chiamato per uscire.-
Iida continuava a muoversi come un robot  mentre dava voce ai suoi pensieri, evidentemente stressato. Mei gli diede le spalle e si sedette su una sedia, confrontando gli appunti presi con quelli dei tentativi precedenti.
- Ad ogni modo il mio piccolino si è rotto, quindi non preoccuparti. Avrò bisogno di tempo prima di riscostruire un nuovo prototipo: ci sono materiali da reperire, calcoli da rifare, modifiche da apportare…-
Iida smise di atteggiarsi comicamente a robot e la guardò preoccupato. Mei era molto fiera delle sue invenzioni e sicura delle proprie capacità. Vedere i suoi sforzi concludersi in nulla di fatto per 32 volte l’ aveva sicuramente buttata giù di morale ed ora si stava isolando nel lavoro per non dare a vedere la sua tristezza.
-Non devi preoccuparti. So che ce la farai. Tu sei geniale e i tuoi bambini cambieranno il mondo.-
Iida si avvicinò alla ragazza, mettendole una mano sulla spalla, e le mostrò il sorriso  più sincero ed incoraggiante che riuscisse a fare. Mei rimase bloccata.
Interagire con le altre persone non era mai stato il suo forte. Le sue invenzioni erano i compagni con cui trascorreva le giornate, dati e computer i suoi migliori amici. Tuttavia, dal festival sportivo le cose erano cambiate. Quel ragazzo che aveva sfruttato per mostrare al mondo le sue creazioni le si era avvicinato. Inizialmente offeso dal trattamento che gli aveva riservato, era finito a discutere con lei di meccanica. I motori nelle gambe di Iida l’ affascinavano.
Con il tempo, però, Mei si era resa conto che Iida, il suo primo amico, era diventato qualcosa di più importante, qualcosa di cui non poteva fare a meno. Anche in quel momento, lui non ne era al corrente, stava lavorando per lui: l’ esperimento serviva per migliorare gli effetti del quirk di Iida. E questo era per lei il segno che il cambiamento portato dal ragazzo era più profondo di quanto potesse sembrare.
Mai, prima d’ ora, le sue invenzioni venivano effettivamente realizzate per aiutare gli altri: lei inventava per se stessa, per mostrare il suo genio, sentirsi appagata e provare al mondo che anche una come lei poteva essere un eroe, perchè le missioni degli eroi stessi non sarebbero state possibili senza i suoi bambini.
Però lo Speed Buster, quei 32 tentativi, erano per Iida; non c’ era la volontà di primeggiare, ma il desiderio di aiutare l’ altro, di difenderlo, di fargli sentire il suo sostegno. Quando aveva saputo del suo scontro con Stein, il pensiero che il ragazzo avesse rischiato la vita e del danno riportato alla mano  la tennero seglia tutta la notte. Giurò che mai più Iida avrebbe corso un simile pericolo, non senza un adeguato aiuto.
Lei non sapeva combattere, non era forte, non aveva un quirk utile. Non aveva che il cervello da offrire come supporto. Eppure in quel momento, ritornando alla realtà, era Iida a confortarla. Non sarebbe dovuto accadere mai più. Con gli occhi che brillavano dall’ eccitazione, baciò a tradimento il ragazzo. Fu veloce e malizioso, ma sufficiente a far diventare Iida rosso come un pomodoro.
-E questo…cosa significa?- Domandò il ragazzo iniziando ad agitarsi come un robot fuori controllo.
Mei con una risata fragorosa si allontanò riprendendo a lavorare.
-Sai pensavo di provare un altro gioiellino prima di prenderci un gelato. Vieni qui-
-No non esiste. Mei non guardarmi così. Metti giù quell’ attrezzo. Qualcuno mi salvi. AIUTOOOOOO!-

Angolo dell’ autore:
Ok ci siamo. Questa fanfiction per me è molto importante. Iida e Mei sono dei bellissimi personaggi e, sebbene Mei sia stata una semplice comparsa nel festival sportivo, me ne sono innamorato. Ho pensato che potessero essere una bella coppia, hanno caratteri molto diversi ma proprio per questo credo che stiano ancora meglio insieme. Inoltre ho cercato di rappresentare il modo in cui vedo Mei. Il suo carattere energico e sicuro di sé mi piace, ma il fatto che non abbiano mostrato amici della sezione di supporto o altre interazioni particolari mi ha fatto riflettere di più sul suo personaggio e sul suo modo di vedere il suo ruolo di inventrice. Spero che la storia vi sia piaciuta (Sto temporeggiando per non scrivere le serie… perché sono pigro…). Datemi i vostri feedback perché mi interessano e sapere cosa ne pensate può anche darmi nuove idee e spingermi a migliorarmi. Grazie.