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Autore: helloitsophie    05/02/2018    1 recensioni
Terminato anche il secondo anno di stage alla Golden School, gli angels tornano ad Angie Town e i devils fanno ritorno a Zolfanello City. Ad eccezione però di Raf e Sulfus. I due sempiterni innamorati passano l'estate assieme nella città terrena. L'estate però sta per terminare, è il tempo di iniziare un nuovo alla Golden School per i loro amici ed è tempo per loro di intraprendere il Sentiero Delle Metamorfosi. Qualcosa però scombussolerà i loro piani. Una vecchia nemica tornerà a farsi viva per distruggere nuovamente i loro equilibri: Reina. Riuscirà l'amore di Raf e Sulfus a resistere ancora una volta? Completeranno il Sentiero Delle Metamorfosi o si divideranno e affronteranno l'infelicità eterna come Tayco e Sai?
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' di tutti | Coppie: Raf/Sulfus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Buongiorno angelo mio” sono queste le parole che mi svegliano dal mio sonno, accompagnate da una serie di piccoli baci umidi sul collo. “Buongiorno” rispondo, tenendo ancora gli occhi chiusi. “Qualcuno qui non vuole alzarsi” “Dai, Sulfus, lasciami dormire. E' estate” mi lamento, accocolandomi sul suo petto. Lo sento sorridere. “Ma c'è una cosa che devi vedere” sussurra, accarezzando i miei lunghi capelli biondi. Decido allora di aprire gli occhi. “E va bene, hai vinto” “Come sempre” sorride lui. “Credo non ci sia bisogno di ricordarti tutte le volte che ti ho battuto durante le sfide per i terreni” dico seria. “Hey,non ti scaldare. Scherzavo” “Non mi sto scaldando. Sei tu il fuoco e fiamme qui” scherzo, alzandomi dal letto. “Sù, non startene lì impalato, cosa dovevi mostrarmi?” “Vestiti e andiamo in giardino” risponde alzandosi a sua volta. Faccio come dice. Ogni tanto sento la mancanza della metamorfosi, delle mie ali, non che non mi sia concesso di chiedere a Cox la metamorfosi inversa, ma rimanere trasformata in terrena è l'unico modo di restare accanto a Sulfus senza infrangere le regole del V.E.T.O Ma tra poco, non dovremo più preoccuparcene. Affronteremo quel sentiero e potremo vivere felici, sposarci, e magari chissà avere... “A cosa stai pensando?” il filo dei miei pensieri viene interrotto da quel fantastico devil-terreno di fianco a me. “Sinceramete?” Lui annuisce. “A noi. Al fatto che sono sempre più convinta di voler affrontare il Sentiero delle metamorfosi per vivere liberi la nostra vita insieme” Sulfus sorride e mi abbraccia. “Ce la faremo, amore mio” Quelle parole mi provocano dei prividi alla schiena. Non mi chiamava così dalla sconfitta di Cassidy e Kubral. “Ora andiamo. Seguimi” mi prende la mano. Scendiamo le scale di quella che era la casa dei miei genitori, ci siamo trasferiti qui temporaneamente con mia madre Angeline, visto il nostro rifiuto al tornare nelle rispettive città sempiterne. “Okay, ci siamo. Apetta” nasconde la mia vista con una bandana. “Ma perchè?” “Perchè è una sorpresa! Non temere, ti guido io” mi stringe la mano e nel frattempo lo sento aprire quella che è la porta di casa, che da sul giardino. “Bene, ora posso togliertela” dice slegandomi la bandana dai occhi. “BUON COMPLEANNO RAF” mi sento urlare. Ci sono tutti: Uriè, Miki, Dolce, i Devils, mia madre. Tutti in forma terrena. Ma non capisco... “Non è il mio compleanno, o sbaglio?” “Sbagli, tesoro io” afferma mia madre avvicinandosi a me “Per tutti questi anni l'hai festeggiato nel giorno sbagliato. Il tuo vero compleanno è oggi, il 15 agosto... Ma tu non potevi saperlo” Non riesco a realizzare, erano due mesi che non rivedevo le miei amiche, e sono venute tutte qui per me. Persino i Devils. “Io davvero, non so come ringraziarvi” dico coi occhi lucidi. Le mie amiche mi si fiondano addosso per consolarmi, abbracciandomi. Quanto mi sono mancate. “Dai Raf, non piangere” mi incoraggia Uriè. “E' solo che... mi siete mancate così tanto” sorrido. “Non dimenticare che noi siamo Angel's Friends Togheter Forever” mi dice gioiosamente Dolce. “Togheter Forever”ripeto sorridendo. “Sì. Anche quando diventerai terrena definitivamente, resteremo amiche” dice felice Miki. “Dai Angelo, basta piangere. Conserva un po' di lacrime per quando vedrai il regalo” mi fa l'occhiolino Kabalè, avvicinandosi. “Il miglior regalo siete voi, tutti qui” “Non esserne così sicura” mi risponde Cabiria. Guardo Sulfus, che per tutto questo tempo non mi ha mai tolto gli occhi di dosso. Mi sorride, facendo l'occhiolino. “Tu ne sai qualcosa?” “Forse” dice con fare misterioso, poi si gira verso mia madre. “Angelie? Ce la portiamo ora?” “Come volete, ma credo che Raf, nonosante la sua natura angelica, non abbia voglia di aspettare” ride mia madre. “No infatti!” intervengo io. “Allora seguici Raf” mi incoraggia Uriè, prendendomi la mano. “Non diementicate questa” mi viene di nuovo legata la bandana attorno agli occhi. “Sulfus!” escalmo. “Un po' di pazienza, angelo mio. Ne varrà la pena.” Decido di fidarmi delle sue parole. Entriamo in una macchina. “Autista Gas pronto a partire” “Se guidi tu siamo in buone mani!” ironizza Miki, la sua voce arriva dal posto del passegero. “Taci e goditi il viaggio” la zittisce Gas. Dopo 10 minuti, la macchina si ferma e possiamo finalmente scendere. Riconosco il profumo del mare, siamo alla spiaggia. Ma non dico niente, non voglio rovinare la sorpresa ai miei amici. E poi, con mia sorpresa, non ci fermiamo in spiaggia ma camminiamo. “Siamo arrivati. E' questo” sento escalmare a Dolce. “Bene Zuccherino, apri allora” la stuzzica Kabalè. Cosa deve aprire? “Un secondo, il tempo di trovare le... Eccole!” Voleva dire chiavi? Entriamo all'interno di quel che doveva aprire Dolce. “Toglile la benda Sulfus, vediamo come reagirà” dice, quasi impazziente, Cabiria. A cosa? Sulfus si mette dietro di me e poi slega la benda. Ho ancora gli occhi chiusi quando mi sento sussurare all'orecchio: “Buon compleanno, angelo mio” Rasserenata da quelle parole, apro gli occhi. Siamo all'interno di una casa. No anzi, di un appartamento. Perchè siamo qui? “Non capisco. Che ci facciamo qui?” “Cosa non capisci Raf?” ridacchia Uriè “Questo è il tuo regalo, anzi, il vostro” “Stai scherzando?” “No, assolutamente. Pensavamo vi servisse un posto più intimo per quando diventerete terreni a tutti gli effetti. Così abbiamo optato per questo” mi spiega Miki. “E poi Sulfus ci ha raccontato che la spiaggia è un luogo importante per voi, quindi eccolo qui” mi sorride, stranamente, Gas. “Non ci credo!” sto per scoppiare in lacrime di nuovo “Kabalè, avevi ragione. Ho ancora più voglia di piangere ora” Kabalè ridacchia e si avvicina a me. “Non devi piangere proprio ora che sta per iniziare la festa!” I ragazzi si spostano. Dietro di loro era nascosto un tavolo ricco di bevande, patatine, dolci. E uno striscione con scritto “Buon Compleanno Raf” “E' il miglior compleanno di sempre!” esclamo. E lo è davvero.
   
 
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