Ringrazio
anche solo chi legge.
Scritta
sentendo: https://www.youtube.com/watch?v=mxnSSJFZhcY.
Metafandom.
Human!Smaug/Human!Bilbo.
Cosa
succede quando Smaug vuole dimostrare il suo lato
più dolce e apprensivo verso il suo piccolo Hobbit?
★Autore:
Kamy
★Fandom:
Lo Hobbit.
★
Iniziativa: Questa storia partecipa al Flu&Fluff a cura
di Fanwriter.it!
★
Numero Parole: 648.
★
Prompt: 17.
A
si ammala durante la giornata e B, una volta a casa,
gli prepara una serata brodino, divano e tv.
Le
premure del drago
Smaug
era accomodato sul divano, la luce del sole
faceva splendere le sue placche metalliche rosso fuoco, che brillavano
alla
luce solare che filtrava la finestra, giocherellò con uno
dei tanti orecchini
che gli decoravano le orecchie a punta, sulla cui sommità
c’erano delle altre
placche e con l’altra mano si frugò nei pantaloni
color sangue che indossava,
estraendone un cellulare. Il resto del suo corpo non era vestito, il
suo ventre
muscoloso era pallido e privo di pacche, dimenò la coda,
sulla parte finale
triangolare c’era un rubino grosso quanto un pugno. Si
sporse, prendendo una
tazza di the dal tavolinetto di legno che c’era tra il divano
e la televisione,
sorseggiandone il contenuto, il fumo gl’investiva il viso.
Telefonò
al secondo numero in rubricare e sbadigliò,
mostrando i denti candidi.
“Pronto?”
rispose Bilbo con voce raffreddata.
“Volevo
sentire la mia ‘preda’ preferita” disse
Smaug.
Si leccò le labbra e le sue iridi dardeggiarono, del fumo
gli uscì dalle
narici.
“M-molto…
spirito…”. Iniziò a dire Bilbo, ma
starnutì
rumorosamente.
“Deduco
che tu ti sia raffreddato oggi, sul lavoro. Te
l’ho detto tante volte, dovresti fare come me, rimanere a
casa. Tanto il mio
tesoro basterà per tutto il resto della nostra
vita” disse Smaug. Le sue
pupille ferine si dilatarono leggermente, erano incastonate in due
iridi color
dell’oro.
“Se
non fossi così tirchio, magari! Mi tocca lavorare
per avere le piccole comodità che mi servono”
rispose Bilbo. La sua voce
risuonava rauca attraverso il telefono.
Smaug
corrugò le sopracciglia more, una ciocca riccia
gli ricadde sulla fronte.
“Vuoi
le comodità? Le avrai” sussurrò,
chiudendo la
telefonata.
******
Bilbo
inarcò un sopracciglio, mentre Smaug lo spingeva
sul divano, avvolgendolo in un plaid.
“La
tua malattia dovrà capire subito che gli conviene
passare in fretta e non sfidarmi. Non vado sottovalutato”
sussurrò. Infilò in
bocca all’Hobbit una pillola.
Bilbo
deglutì, rabbrividì sentendo il peso del corpo
dell’altro premere contro di lui.
“Io
sono fuoco. Io sono morte” disse Smaug. Si
allontanò, dirigendosi verso la cucina, Bilbo strinse gli
occhi e sospirò.
“Sei
dannatamente bello, seducente e intrigante, ma
temo che non bastino le tue minacce per farmi guarire”
borbottò.
“Continua
pure con i complimenti. Me li merito tutti”
soffiò il drago.
<
È spaventoso quanto meraviglioso. La mia
ammirazione è reale, quanto la mia paura e la mia
esasperazione > pensò
Bilbo, sospirando.
“I
tuoi capelli sono morbidi e setosi” disse con tono
dubbioso.
<
E mi piace aggrapparmi alle tue numerose corna,
per quanto sia strano da dire > rifletté.
Smaug
tornò da lui e adagiò una tazza di ceramica,
decorata con dei fiorellini rosa, colma di brodo bollente, sul
tavolinetto di legno
davanti alle sue gambe.
L’Hobbit
si grattò l’orecchio e arrossì,
chinò il
capo, il suo viso era in parte coperto dai riccioli castani.
“Suppongo
sia per il mio bene, vero?” domandò.
Smaug
gli accarezzò la gota bollente con la coda,
attento a non graffiarlo con gli spuntoni, ma passandogli delicatamente
solo la
membrana sulla pelle.
“Lo
so che preferiresti mangiare come al solito due
cene a base di: formaggio, torte, dolci e marmellate varie.
Però vedrai che con
una bella serata sul divano, con un brodino di pollo caldo faranno
miracoli”
disse. Si sedette al suo fianco e accese la televisione.
“Ero
sinceramente tentato di ricoprirti anche di
monete d’oro, quelle fanno sempre bene, ma ho pensato che
‘minuto’ come sei
saresti potuto rimanere schiacciato” spiegò.
Bilbo
appoggiò la testa sul suo petto e sospirò.
“È
stupefacente quanto tu ti stia dimostrando
premuroso in quest’occasione” esalò.
Smaug
ghignò, mostrando i denti aguzzi e candidi,
facendo partire la prima puntata dell’ultima stagione di
Sherlock.
“Inoltre…
sono riuscito a farti partire la tua serie
preferita” si vantò.
Bilbo
gli posò un bacio sulle labbra sottili,
adagiandosi completamente contro il corpo di lui.
“Grazie”
sussurrò. Il suo naso rosso era gocciolante,
le sue iridi color nocciola erano liquide.