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Autore: Nagicchan    07/02/2018    1 recensioni
Mentre mi vengono idee sulle ultime due storie per completare la raccolta KyouKina, godetevi una flashfic sulla TakuRan ♥
"Molti dicono che la matematica è scienza, e che la scienza fa un certo effetto sulla gente. E Shindou l'aveva testato, e confermato"
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sembrava proprio una ragazza
 
Shindou non poteva negarlo. Dalla prima volta che aveva conosciuto Kirino gli era sempre parso simile ad una ragazza. Come biasimarlo, non era l'unico ad averlo scambiato per qualcuno dell'altro sesso. Forse è per questo che avevano legato così tanto, o almeno questo pensava. E lo pensava seduto vicino a lui, a studiare, dopo che lo stesso Kirino gli aveva chiesto di ripassare aritmetica con lui. E la mano sul foglio tremava, non poco, come una foglia che sta per cadere dall'albero. E questo non era sfuggito agli occhi dell'altro.
"Hai freddo?" - fu la prima cosa che ipotizzò vedendolo tremare insieme alla mano
"N-nah, piuttosto sto iniziando ad avere caldo. A che punto stai con gli esercizi?" - balbettò Shindou tremando ancora di più.
Kirino iniziava a dubitare, ma rispose alla domanda dicendogli che era a buon punto e che non aveva trovato difficoltà.
E vedendo a che esercizio stesse, l'altro si accorse di essere indietro. Quel ragazzo si impegnava fino in fondo in quello che faceva, non poteva dimenticarlo. Il suo modo di ottenere il mixi max l'ha confermato. E lui, alla fine, si stava ancora di più emozionando in un modo indescrivibile. Se avesse dovuto scrivere cosa provava, non ci sarebbe assolutamente riuscito. Ed era qualcosa che si celava in lui da circa 2/3 anni, solo che voleva salire su solo in quel momento.
Finì per arrossire, e nel tremare ancora la penna fece un movimento brusco e rigò tutto il foglio. 
"Insomma, che hai? Ti senti bene?" - si insospettì Kirino in quel momento.
"Cavoli se ho qualcosa" avrebbe voluto rispondere, e finì per tacere senza avere parole da dire. Fu in quel punto che il viso del ragazzo si avvicinò a quello di Shindou.
"Tu hai qualcosa. Non mi tolgo da questa posizione finchè non me lo dici." - concluse.
Shindou stava per perdere l'equilibrio in quella posizione, e il suo istinto voleva guidarlo fino alle labbra di Kirino. Ci fu poi un attimo di riflessione, proprio due secondi, prima che quell'istinto prese il sopravvento, anche per evitare di cascare testa a terra. A quel punto fu Kirino ad arrossire. Quel momento durò poco, giusto il tempo di riprendere l'equilibrio.
"S-s-scusa! M-mi è venuto d'istinto, stavo cadendo!" - provò a giustificarsi rimettendosi composto sulla sedia a capo chino.
Kirino gli mise due dita sotto il mento e gli tirò su la faccia, ricambiando volutamente il gesto erroneo di pochi istanti prima.
Molti dicono che la matematica è scienza, e che la scienza fa un certo effetto sulla gente. E Shindou l'aveva testato, e confermato.
   
 
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