Mirai no Bulma


Durante un bel sogno, vengo svegliata dal chiacchiericcio infantile di nostro figlio: Trunks. Dico "nostro", caro Vegeta, perchč, che tu lo voglia o no, questo bimbo č anche tuo; ma non preoccuparti, non pretenderei mai che tu vada a scaldargli il latte alle tre del mattino, per questo, dopo averti dato un bacio leggero, mi alzo dal letto e raggiungo la sua stanza.
Prendo in braccio l'unico, splendido regalo che mi hai fatto... mi sento bene, mi sento protetta, il che č strano perchč di questi tempi c'č ben poco tempo per sentirsi protetti e felici...stringo a me il suo corpicino paffuto e sbaciucchio le tenere manine ed i piedini perfetti e scalcianti. La stanza odora di latte e talco.

°°°
Trunks parlotta per conto suo mentre lo cullo girovangando per la stanza...Vegeta,
non sō se tu, come me, riusciresti a trovare conforto in questo momento; se non ti conoscessi bene adesso ti sveglierei per farti sentire i meravigliosi primi suoni del nostro bimbo...del frutto di questo nostro strano amore.
Ma ti conosco bene, perciō rimbocco le coperte a Trunks e poi (dopo un oretta buona) torno a letto...Sospiro
sapevo che l'avrei trovato vuoto.
-Chissā se avrai tempo, principe Vegeta, di ascoltare le prime parole di tuo figlio alla fine di quest'altra tua epica battaglia...se avrai tempo di baciargli i piedini, di accarezzargli i capelli...chissā se vorrai farlo,  chissā se tornerai per poterlo fare...-