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Autore: Roby_chan_    09/02/2018    0 recensioni
Ohayo minna!
Dal titolo potete già intuire di cosa si tratta... ebbene, se non lo avete ancora capito, è una song-fic con la canzone "Il diario degli errori" di Michele Bravi, perché, ragazzi, quello è Zeref! Piccola introspezione sul suo personaggio e sulle sue speranze e le sue preghiere. L'incontro con Mavis e... Beh, spero di avervi incuriosito ;)
Buona lettura,
Roby-chan
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mavis Vermilion, Zeref, Zeref/Mavis
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Crediti della canzone "Il diario degli errori" vanno a Michele Bravi.
 
 
Ho lasciato troppi segni
sulla pelle già strappata
non c’è niente che si insegni prima
che non l’hai provata
 

Ho provato in tutti i modi a riavvolgere il tempo, a riportarlo indietro, in vita. Tutto ciò nonostante i numerosi fallimenti, nonostante il mio cuore fosse già distrutto, a pezzi. Lui era l'unico, l'unico che potessi ancora salvare in qualche modo, o così sono sempre stato convinto.
Il dolore della perdita è stato troppo per me. Fino ad allora non avevo mai pensato a cose come la morte e la reincarnazione. Ma quel dolore straziante mi stava lacerando l'anima. C'era un modo, doveva esserci un modo per farlo smettere. Rassegnazione? No, non sono mai stato un tipo del genere.

 
sono andato sempre
dritto come un treno
 

Sono sempre andato avanti con le mie idee senza guardare in faccia a nessuno, così preso dalla mia ossessione. Ossessione, perché è così che è sempre apparsa agli occhi di tutti, ma per me era solo la salvezza.
Non ho ascoltato i miei maestri. Non ho dato loro retta. Sono entrato in conflitto con loro a tal punto da essere allontanato da tutti. Ho continuato però sulla mia strada senza guardarmi attorno. Se non volevano aiutarmi, allora ce l'avrei fatta da solo.

 
e non ho mai detto resta
se potevo dire addio
 

Ho continuato nonostante la morte che ho provocato al mio villaggio. Ormai non c'era più nulla da fare se non continuare. Ero solo, ma forse lo ero sempre stato fin da subito.
Non ho provato ad avvicinarmi a nessuno per tanti anni. Non avrei potuto stare al fianco di nessuno nella mia maledizione. Sono stato un fantasma. Un fantasma che vagava in questo mondo alla ricerca di qualcosa, qualunque cosa potesse aiutarmi nel mio intento. Ho detto addio alla mia terra, ormai deserta, e ho viaggiato. Mi sono mosso e spostato in continuazione. Nascosto e passato inosservato, o almeno fino a quel giorno.

 
poche volte ho dato ascolto
a chi dovevo dare retta
ma non ne ho tenuto conto
ho sempre avuto troppa fretta
 

Ho sempre avuto fretta nell'ottenere i miei risultati tanto sperati. Non sapevo quanto tempo sarei rimasto in questo mondo, ma adesso di tempo ne ho paradossalmente un'infinità. Eppure ho corso, corso sempre, per paura che più il tempo passasse e più fosse difficile realizzare il mio desiderio. Non ho mai dato retta a nessuno e questo è il risultato. Non me ne pento, anzi, forse così sono un passo più vicino alla morte, o almeno era quello che ho pensato finché non ti ho incontrata.

 
Almeno tu rimani fuori
dal mio diario degli errori
da tutte le mie contraddizioni
 

Non devi avvicinarti, non dovevi. Il mio passato è già pieno di errori, imbrattato di morte e dolore. Non devi stare vicina a me. Non tu, tra tutte. Le mie contraddizioni possono ferire, uccidere. Avevo ragione fin da subito quando volevo negare a te e ai tuoi amici il mio aiuto, ma sono stato egoista. Ho pensato di poter fare almeno qualcosa di buono nella mia vita. Ma ho commesso l'errore più grande.

 
almeno tu rimani fuori
dal mio diario degli errori

 
"Ho paura, paura, paura. Di ciò che potrà succederti, di ciò che potrò farti. Non aggiungere più morti a quelle che già macchiano il mio passato. Ti prego."
Non hai sentito il mio grido, la mia implorazione mascherata da distacco? O forse hai solo fatto finta di non capire. Nei tuoi occhi c'è sempre stata quella luce. Una luce di speranza che vuole aiutare il prossimo, aiutare gli altri, aiutare me.

 
Ho giocato con il fuoco
e qualcuna l’ho anche vinta

 
Ho giocato con la vita e la morte troppo a lungo. La rinascita del mio fratellino è stata solo una mera vittoria in un mare di sconfitte. Quante volte sono arrivato al punto di trovare un modo per porre fine alla mia vita, senza però riuscirci? C'era sempre qualcosa che mancava, un tassello fuori posto. Ma forse il puzzle della mia vita è sempre stato sbagliato. Un puzzle completamente nero.

 
ho lasciato troppe volte
la mia impronta senza preoccuparmi troppo
di cosa prima avevo detto

 
Ho lasciato che una mera felicità avvolgesse il mio cuore insieme a te. Ho detto tante cose, forse troppe. Non ho saputo ammonirti abbastanza. Quell'incantesimo non dovevo insegnartelo. Lo sapevo, eppure l'ho fatto senza pensare alle possibili conseguenze. Mi sono fidato di te, mi sono innamorato. Sentimento più sbagliato per una persona come me. Ti ho condannato ad una vita infinita, ad un mare di contraddizioni. "Non volevo, non volevo. Mi dispiace."

 
Ho guardato nell’abisso
di una mattina senza alba
senza avere un posto fisso
o qualcuno che ti salva
 

Ho vagato a lungo. Mi sono allontanato nella speranza che potesse cambiare qualcosa, che almeno tu non facessi la mia stessa fine. Che stupido pensiero. Ci siamo rincontrati, sì, ma come due persone maledette. Se nessuno ha potuto salvare me, forse ce l' avremmo fatta insieme... Un altro sbaglio. Nessuno mi può salvare. Né te né nessun altro.

 
Almeno tu rimani fuori
dal mio diario degli errori
da tutte le mie contraddizioni
da tutte le mie imperfezioni
 

Almeno tu... ci ho sperato fino alla fine. Ti ho affidato a Purehito nella speranza che potesse fare qualcosa. Allontanandoti da me, dalle mie contraddizioni, dai miei errori, da tutte le mie imperfezioni. Errare è umano, ma io posso ancora definirmi tale? Continuo a fare errori su errori. "Ti prego, almeno tu, restane fuori per quanto ancora sia possibile."
 

dalle paure che convivono con me
almeno tu
almeno tu
almeno tu rimani fuori
dal mio diario degli errori

 
Ho paura, paura del futuro. Non restare vicino a me. Almeno tu, almeno tu... ho davvero sperato potessi sfuggire al mio diario degli errori...
 
 
 
 
 
 
 
Nda:
È la prima song-fic che scrivo e spero di non aver combinato pasticci ^.^"
Quando ho letto le parole di questa bellissima canzone, circa un anno fa, ho subito pensato che fosse d'obbligo scriverci qualcosa su, perché Zeref si immedesima al massimo in tutte le sue frasi. Ho sperato che qualcuno potesse scrivere questa storia al posto mio perché non sono pratica di song-fic, ma, forse sarà Sanremo, la voglia di metterla nero su bianco finalmente è arrivata e niente, spero vi sia piaciuta.
Se avete consigli da darmi riguardo a song-fic o altro, sono sempre pronta a sentirli ^.^
Alla prossima,
Roby-chan
   
 
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