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Autore: Simple Soul    14/02/2018    1 recensioni
Era stata una cosa inaspettata, era vero, ma non gli aveva dato poi tanto fastidio in realtà, solo...non si sarebbe mai immaginato che potesse succedere una cosa del genere.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- REMUS!!! -

  Doveva raggiungerlo, doveva chiedergli scusa. Le cose non erano andare esattamente come se l'era immaginate. Se solo non l'avesse invitato a prendere una Burrobirra... Quella mattina si era svegliato con uno strano presentimento, aveva la sensazione che sarebbe stato meglio non fare assolutamente niente, ma era stato un invito innocuo, come era successo tante altre volte, l'unica differenza era che James aveva un appuntamento con Lily e Peter era rimasto nei dormitori, perché non si era sentito bene. Sirius aveva pensato di andare a prendere qualcosa ai Tre Manici di Scopa con Remus, niente di che, solo per passarsi il tempo vista la gita ad Hogsmeade. Inizialmente non ci furono problemi, ma poi Remus aveva cominciato a deprimersi di nuovo per la luna piena che si avvicinava e Sirius non poteva fare altro che stargli vicino e consolarlo, come ogni buon amico avrebbe fatto e come lui in particolare aveva sempre fatto. Remus voleva vedere meno gente possibile e quella stradina vuota era stata il luogo perfetto, solo che qualcosa andò storto... E Sirius si era ritrovato a correre dietro a Remus che, doveva ammettere, era particolarmente veloce e riusciva a tenergli testa. Che fosse davvero così motivato a scappare da lui?

- Remus, fermati! Parliamone. -

  L'unica risposta fu la visione di Remus che quasi scivolava per svoltare l'angolo e correre dritto verso il bosco sotto la Stamberga Strillante. Se fosse riuscito a sparire tra le fronde non l'avrebbe più trovato, Remus conosceva quel bosco meglio di tutti i Malandrini. Doveva fermarlo prima per potergli parlare. Accellerò e lo raggiunse all'imbocco del bosco, per poi prenderlo per un braccio.

- Remus, per favore. -
- Lasciami! -

  Remus si divincolò e distolse lo sguardo, ansimante. Sirius respirava pesantemente a sua volta, mentre guardava con occhi colpevoli l'amico.

- Mi dispiace, non volevo. E' successo in un attimo, non era mia intenzione, devi credermi. -
- Lascia perdere, non ne voglio parlare. -
- Remus... -

  Sirius prese di nuovo l'amico per un braccio, fermandolo dallo scappare nuovamente. Vedeva uno strano colorito sul suo viso, che cercava disperatamente di evitare il contatto visivo. Gli lasciò andare il braccio, deglutendo. Cadde un momento di silenzio, poi Sirius diede un calcio ad un albero e si mise le mani tra i capelli.

- Ho rovinato tutto, maledizione... Hai tutto il diritto di non volermi più rivolgere la parola. -

  Remus, finalmente, lo guardò. Era stata una cosa inaspettata, era vero, ma non gli aveva dato poi tanto fastidio in realtà, solo...non si sarebbe mai immaginato che potesse succedere. Forse era stata anche un po' colpa sua che si lamentava continuamente del suo problema, quando sapeva bene di avere degli amici fidati che non l'avrebbero mai lasciato solo. Sapeva che Sirius non aveva voluto fare quello che aveva fatto e vederlo in quello stato glielo confermò. Si avvicinò lentamente.

- Dannazione... - sentì ripetere l'altro, in tono flebile.
- Ehi, non fa niente, davvero. Sirius, guardami. -

  Sirius alzò lentamente lo sguardo e incròciò quello dell'amico. Sorrideva. Quanto gli piaceva quel sorriso, tra il timido e il rassicurante, proprio come il suo proprietario.

- Scusami, ho avuto una reazione esagerata - continuò Remus.
- No, è del tutto comprensibile. Chiunque sarebbe scappato, insomma, ti ho...baciato. Non è una cosa che dovrebbe succedere tra amici. -

  Sirius abbassò lo sguardo e sbuffò, frustrato. Aveva tantissimi pensieri per la testa e non si era mai sentito così nervoso in vita sua. Erano amici, baciarsi non rientrava nei piani. Perché l'aveva fatto? Una risata cristallina raggiunse le sue orecchie.

- Mi prendi in giro?? -
- Mio dio, Sirius, ma sei serio? -

  In un primo momento, Sirius guardò Remus con espressione stranita, ma l'altro continuava a ridere, mentre lo guardava e scuoteva il capo. Alla fine, Sirius capì cosa stava succedendo e si sentì molto stupido, scuotendo il capo a sua volta.

- Quella è la battuta di James. -
- Lo so. -

  Risero, poi Sirius lanciò un'occhiata a Remus che aveva incrociato le braccia sul petto e lo stava guardando, come in attesa di qualcosa.

- Quindi... -
- Quindi? -
- Si può dire che noi... -
- Che noi? -

  Sirius sbraitò, impaziente.

- Andiamo, Remus! Lo sai che non sono fatto per certe cose. Non sono bravo con... -
- Le parole? Sì, l'avevo notato - concluse Remus per lui, sorridendo sotto i baffi.

  Sirius fece una smorfietta.

- Sei davvero impossibile. -

  Remus sorrise e avanzò. Sirius sentì le labbra dell'amico premere dolcemente sulle sue e chiuse semplicemente gli occhi, lasciandosi andare. Chi l'avrebbe mai detto che sarebbe successa una cosa del genere, con due soggetti tanto diversi come loro? Ma in fondo, l'amore arriva quando uno meno se l'aspetta: in un battito di ciglia. Sirius strinse Remus a sé e Remus gli mise le braccia intorno al collo.

- James e Peter ci prenderanno in giro a vita. -
- E chi se ne frega. -
- Uh, temerario. Mi piace. -
- Dovrò pur tenerti testa. -
- Lo fai sempre. - 
- Sì, è vero. -

  Qualche altro febbrile bacetto e i due tornarono sui loro passi, su di un sentiero uguale a prima, ma con qualcosa di diverso. Sirius lo diceva sempre: « Niente è meglio di una Burrobirra per migliorare la giornata. »
   
 
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