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Autore: marea_lunare    14/02/2018    2 recensioni
La razza umana è ormai estinta da migliaia di anni, la Terra è stata conquistata da angeli e demoni, i quali ne sono entrati in possesso combattendo tra di loro una feroce battaglia, conclusa con un armistizio.
Tra le popolazioni vige l'obbligo di non fare del male a nessuno della razza opposta o di intrattenere un qualsiasi tipo di rapporto, per il timore di poter compromettere la pace.
John Watson però non è come tutti gli angeli: lui crede in un possibile legame tra i popoli. Sarà proprio lui, infatti, a conoscere un demone particolarmente acido ma geniale, che lo affascinerà fin da subito. Sa bene però, che la loro amicizia potrebbe compromettere gravemente la situazione di stallo che permane tra le loro razze.
I dubbi sono tanti, le speranze diminuiscono giorno dopo giorno.
Tra una divinità potente e sconosciuta e due mondi opposti ma al contempo simili, si sviluppa la storia di John Watson e Sherlock Holmes, coloro che potrebbero cambiare o distruggere il loro mondo.
Genere: Drammatico, Fantasy, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Lestrade, Quasi tutti, Rosamund Mary Watson, Sherlock Holmes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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V – Vieni con me                                                                                                                                                                          Roots – Imagine Dragons

Rimango immobile. Fisso quel corpo esanime di fronte ai miei occhi, conscio non poter fare più nulla.

 

Don't throw stones at me
Don't tell anybody
Woah, woah, woah

Sherlock non degna il demone neanche di uno sguardo, concentrandosi solamente sul fruscio delle foglie secche provenire da poco lontano.

Il suo sguardo saetta da una parte all’altra della foresta. Ne esamina ogni minimo particolare in posa quasi felina, pronto a scattare.

Non appena un rumore leggermente più forte smorza il silenzio, Sherlock ricomincia a correre con forza inaudita. Interdetto lo guardo sparire tra gli alberi, rimanendo da solo con la vittima.

Non provo neanche a chiamarlo, sarebbe completamente inutile.

Torno ad osservare il cadavere, facendo scorrere l’indice sulla macchia rossa sotto il suo collo. Con stupore noto come il sangue si sia già rappreso, diventando una poltiglia marroncina e appiccicosa.

Mi chiedo cosa possa essere successo, chi possa aver commesso un omicidio così efferato.

Rifletto su come l’energia sia defluita dal corpo a una velocità spaventosa, quasi anormale.

 

Trouble finds me, woah
All the noise of this
Has made me lose my belief
Woah, woah, woah

 

Controllo i bulbi oculari della vittima, vedendo la mia immagine riflessa in quelle che sembrano essere lacrime di paura. In fondo nessuno è mai veramente pronto a morire, figuriamoci in modo così atroce.

Ha le iridi color grigio perla, molto comuni tra i demoni. Le pupille sono ridotte a uno spillo.

All’improvviso però, scorgo qualcosa nel suo occhio destro, un’immagine di pochissimi istanti.

Il volto di una donna deformato dal terrore e dalla rabbia. Subito dopo, sempre la stessa donna sta correndo verso l’interno della foresta.

Mi sfrego gli occhi, cercando di riprendere il controllo. Il cervello inizia a giocarmi brutti scherzi.

Da quando un cadavere mi mette così in soggezione?

Mentre sono ancora intento ad esaminare il demone morto, sento i passi di Sherlock riecheggiare sul terreno. In automatico alzo lo sguardo verso di lui.

Ha il volto corrucciato e frustrato, il che non mi fa presagire nulla di buono.

Mi raggiunge e si inginocchia silenziosamente. Con occhio attento ispeziona il cadavere, alla ricerca di qualche indizio.

Corruga la fronte e scorre lentamente con le dita sopra la vittima, assottigliando gli occhi.

Improvvisamente si blocca e stringe la mano a pugno, alzandosi di scatto.

 

I'm going back to my roots
Another day, another door
Another high, another low
Rock bottom, rock bottom, rock bottom

I'm going back to my roots
Another day, another door
Another high, another low
Rock bottom, rock bottom, rock bottom
I'm going back to my roots

“C’è qualcosa che non quadra. Ho bisogno di avere più informazioni. Forza John, vieni con me” dice superandomi e tornando indietro.

“Cosa? Dove?”

“Devo recarmi nella mia biblioteca. Lì troverò ciò che cerco”

“Ciò che cerchi? Di che stai parlando?”

“Devi venire con me, John, nella mia biblioteca. Ho bisogno delle tue competenze di medico per aiutarmi a risolvere questo caso”

“Credo che dovremmo avvertire qualcuno di più competente. Io curo le persone vive, non sono un criminologo, Sherlock” affermo dubbioso.

“Più competente? Ovvero mio fratello e quella massa di imbecilli al suo seguito? Io e te riusciremo a risolvere questa storia ancora prima che gli altri possano mettere piede sulla scena del crimine” mi risponde, non nascondendo la sua presunzione.

Io e te.

Had to lose my way
To know which road to take
Woah, woah, woah
Trouble found me, woah

“Tuo fratello?” domando stupito.

“Occuparsi di queste cose rientra tra i suoi doveri di Demone Superiore” afferma candidamente lui.

Rimango il silenzio e fisso Sherlock con sguardo ebete, mentre il cervello cerca di elaborare ciò che ho appena sentito. Ottengo un solo risultato: il panico totale.

“Non credo di aver capito. T…Tuo fratello è cosa?”

 

All I look forward
Washed away by a wave
Woah, woah, woah

“Il Demone Superiore”

“Sono fottuto” mormoro passandomi una mano tra i capelli.

“Forza, dobbiamo andare” mi incita.

“Sherlock, rifletti un momento. Tuo fratello è il Demone Superiore, il più potente di tutti, giusto? Bene. Tu ora hai avuto la brillante idea di portarmi nella tua biblioteca, a casa tua, dove immagino viva anche lui. Dato che sei molto perspicace, non penso ci sia bisogno di dirti che se mi vedesse finirei praticamente linciato” blatero, stringendo i pugni per non mettermi a gesticolare come un pazzo.

“Tecnicamente mio fratello non è l’essere più potente tra i demoni. Quello è mio padre, il Demone Supremo” continua Sherlock, totalmente indifferente.

Sbatto gli occhi un paio di volte, sapendo di essere seriamente fottuto.

“Uccidimi, ti prego”

“Oh per l’amor del Cielo, John! Hai combattuto la Guerra dei Due Secoli, sei quasi morto in battaglia e ora hai paura di tutti i demoni al di là della foresta, di mio padre e di mio fratello? Mi aspettavo qualcosa di più da te” mi risponde con tono tra l’irritato e il canzonatorio.

“Scordatelo” dico, apparentemente irremovibile.

I'm going back to my roots
Another day, another door
Another high, another low
Rock bottom, rock bottom, rock bottom

I'm going back to my roots
Another day, another door
Another high, another low
Rock bottom, rock bottom, rock bottom
I'm going back to my roots


 

“Andiamo, John, so che ti manca l’adrenalina della guerra. Quell’energia che ti scorre nelle vene e ti dà la forza di cento uomini messi insieme. Da quando hai iniziato ad avere una routine, la noia occupava la maggior parte delle tue giornate. Tu brami di poterne uscire in qualche modo. C’è un omicidio irrisolto sul quale solo noi possiamo indagare perché siamo gli unici ad avere un minimo di informazioni per trovare una pista. Immagina di smascherare l’assassino e iniziare un inseguimento per tutta la foresta, attraversando i nostri mondi per intero; il brivido della ricerca e l’euforia delle novità. Pensaci”

Stordito da quel fiume di parole, lo fisso con sguardo sconfitto. Lui mi sorride con un ghigno malignamente soddisfatto: sa bene di avermi convinto.

Appunto, apparentemente irremovibile.

I know it's gotta go like this, I know
Hell will always come before you grow
Trouble found me, trouble found me
I know it's gotta go like this, I know
Hell will always come before you grow
Trouble found me, trouble found me

Al mio posto, chiunque lo avrebbe attaccato al primo tronco d’albero e preso a pugni in faccia, ma io riesco solo a sospirare.

Sherlock si incammina e io lo seguo in silenzio. Lo raggiungo, osservandolo camminare con le mani candide intrecciate dietro la schiena, in posa quasi regale.

Lui incrocia sfacciatamente lo sguardo col mio.

Mi ritrovo a pensare a tante cose: all’ironia della situazione, alla velocità con cui tutto è accaduto e a come il demone affianco a me stia ridendo di me. Eppure, invece di tirargli uno schiaffo, scoppio a ridere anche io.

Nonostante questo, nel profondo del mio cuore alberga una strana sensazione, come se fossi già consapevole che tutta questa storia non porterà a nulla di buono.
 

I'm going back to my roots
Another day, another door
Another high, another low
Rock bottom, rock bottom, rock bottom

I'm going back to my roots
Another day, another door
Another high, another low
Rock bottom, rock bottom, rock bottom

I'm going back to my roots

   
 
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