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Autore: SilverLight    15/02/2018    0 recensioni
Se ci pensi bene, ogni storia parla di furti.
Non tutte hanno degli imbroglioni e dei truffatori con un piano elaborato per sfondare una cassaforte blindata piena di soldi – ma ogni storia inizia perché qualcuno vuole qualcosa. E’ inutile negarlo. Ogni storia racconta di qualcuno che cerca di ottenere quello che vuole e della serie di azioni e cause ad effetto che si presentano nel tentativo di ottenerla.
Questa è la storia di una rapina. Una storia come tante altre.
E come molte storie, questa qui inizia con un piano.
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[AU!Ocean's Eleven - Autrice: gdgdbaby; Traduzione: SilverLight]
Genere: Azione, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Kris, Kris, Un po' tutti
Note: AU, Lime, Movieverse | Avvertimenti: Gender Bender, Triangolo
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Situational Crime (and the effects of)




 
Ecco com’è andata:

Jiaheng entrò nella sala di controllo di sicurezza e vide dal monitor che nella camera deò caveau non c’era una cosa fuori posto. Sbuffo ridendo sul telefono. Da dieci piani più sopra, Yixing aveva inserito un paio di codici sul suo computer e subito, proiettato sullo schermo della sicurezza il filmato della rapina che si stava svolgendo: tre uomini vestiti di nero stavano svuotando tutte le cassette di sicurezza facendo cadere tutte le monete sul pavimento del caveau e stavano anche accatastando pile e pile di mazzette di soldi. Jiaheng pieno di rabbia repressa, gli aveva chiesto come avrebbero fatto a portare via i soldi senza essere visti. Baekhyun allora gli aveva offerto un accordo: perché in realtà stavano portando via solo metà del denarò del caveau.

«Lei ci lascia i nostri cento milioni e lei si tiene i suoi,» disse Baekhyun, «in caso contrario, facciamo saltare in aria i malloppi e lei non avrà niente. Lei può perdere cento milioni in segreto o perderne duecento milioni pubblicamente. A lei la scelta.»

Bisbigliando, Jiaheng aveva detto al Direttore di chiamare la polizia. Poi al telefono, aveva detto che accettava l’accordo. Baekhyun gli disse che gli uomini nel caveau avevano depositato sei borsoni pieni di soldi dentro all’ascensore del piano del caveau.

«L’ascensore salirà al piano delle casse,» baekhyun continuò, «sei delle sue guardie preleveranno i borsoni e li porteranno fuori dal casino. Se ci mettono più di venti secondi ad arrivare nelle sale, o se ci accorgiamo che è stato fatto uno scambio; salta il denaro nelle borse e quello nel caveau.»

I borsoni raggiunsero l’entrata del casinò senza problemi.

«Appena le sue guardie entreranno nelle sale, nel parcheggio ci sarà un fugone bianco senza scritte. Le sue guardie caricheranno i borsoni nel retro del furgone, se qualcuno si avvicina allo sportello dell’autista, facciamo saltare tutto.»

Una telecamere spiò le guardie mentre caricarono i soldi nel furgone.

«Quando mi diranno che il furgone è lontano e il denaro è al sicuro, i miei uomini usciranno dall’edificio e una volta che avremmo confermato la loro incolumità, riavrà il suo caveau.» Concluse Baekhyun,chiudendo il cellulare. Mentre si congratulava con se stesso per l’ottimo lavoro, andò a sbattere quasi contro Lu Han, che aveva un espressione severa sul volto. Finalmente lei aveva riconosciuto la voce sul cellulare. Lui le confessò che gli sarebbe piaciuto parlare dei vecchi tempi, ma Kris voleva che salisse sopra alla Suite Marigold a guardare la TV.

Quando il furgone bianco andò via dal parcheggio, cinque auto degli uomini del Barracuda lo seguirono. Alle loro spalle, due furgoni neri di una sorta di S.W.A.T, si fermarono lì davanti. I dipendenti del Casinò li lasciarono entrare dentro la galleria del caveau, sotto i mormorii della gente, ancora sconvolti dal breve blackout della serata.

Si occuparono della situazione, otto cadetti della squadra speciale muniti di equipaggiamento pesante. Il Barracuda ordinò alla sicurezza di aprire le porte. La squadra si calò giù per la tromba dell’ascensore, seguendo il percorso precedentemente lasciato dai ladri. Zitao alzò la voce quando gli sbirri aprirono le porte dell’ascensore. «C’è qualcuno!» urlò andando in panico e il Barracuda dalla sala di sicurezza udì un forte rumore di spari. Un momento dopo, il suono di un esplosione attraversò l’audio dei monitor e un sacco di voci.

Chiunque fosse presente nel caveau era diventato un ammasso di cenere contro il cemento. Quando i poliziotti entrarono, non c’era ombra del denaro – perché era già tutto nel furgone bianco senza scritte. Calmi e operativi, le guardie li avevano aiutati a svuotare la cassaforte senza nemmeno saperlo. I ragazzi chiusero e portarono via le loro attrezzature, scusandosi. Il Barracuda si era diretto personalmente al caveau, ma non prima di aver dato ordine agli uomini che avevano seguito il furgone bianco, di andare a recuperare qualcosa.

Le cinque berline seguirono il furgone bianco sulla strada dell’Aeroporto Internazionale di Macao. Quando il furgone si fermò, le guardie uscirono dalle loro auto e si diressero cautamente al retro del furgone. Spararono alle gomme del furgone. Senza nessuna obiezione. Si spostarono sulla facciata del furgone e trovarono lo sportello del guidatore spalancato. Tutto quello che videro gli uomini del Barracuda fu, un apparato elettronico robotico seduto sul posto del guidatore agganciato allo sterzo, pilotato a distanza. L’obbiettivo della telecamera si mosse sulle guardie perplesse. Il furgone si mosse.

Dall’altra parte della strada, nella Rolls Royce di Joonmyun, Jongin rideva seduto mentre giocava con il telecomando nelle mani.

«Piantala,» disse Joonmyun, indulgente. «fa il tuo dovere.»

Jongin, svogliatamente, spinse il bottone rosse del telecomando e fece esplodere il furgone mandandolo in frantumi.
 
 
 
 
Solo che:

«I miei soldi,» disse il Barracuda urlando dentro il caveau vuoto dopo che gli sbirri se ne erano già andati. «Dove cazzo sono i miei soldi?»

Nei furgoni, il Direttore del Casinò aveva scoperto e comunicato che dentro ai borsoni c’erano solo volantini di Strip Club e Prostitute. Nella camera blindata, inoltre, il Barracuda si accorse che tra le rovine sparse sul pavimento, non c’era traccia dei soldi.
 


 
E ora, ecco com’è andata davvero :

Yixing aveva riprodotto nei monitor della sala di sorveglianza il video che aveva registrato della falsa rapina inscenata nel magazzino di Joonmyun. La chiamata della polizia che il Direttore del Casinò del Barracuda aveva effettuata, era stata fuor sviata da Yixing con dei semplici codici battuti sulla tastiera del suo computer. «999 pronto intervento,» aveva detto sul microfono delle sue cuffie, dandogli poi i dettagli della squadra speciale che avrebbe mandato, prima di mettere via l’attrezzatura e seguire gli altri verso l’uscita della suite.

Gli ultimi due furgoni che Jongdae aveva acquistato – ridipinti di blu e successivamente decorati con il logo ufficiale della polizia di Macao messo sui lati, si presentarono dieci minuti dopo con i nostri eroi dentro, vestiti con equipaggiamento anti-bomba, giubbetti anti proiettile e elmetti robusti. Si erano precipitati fuori dal furgone correndo dentro il Casinò. Si erano calati giù dalla tromba dell’ascensore, vedendo Zitao, Kris e Kyungsoo che li stavano aspettando con i veri soldi e poi erano riusciti di nuovo ad attraversare l’uscita del Casinò con duecento milioni di dollari in contanti Macanesi nascosti nei loro borsoni.

Kris era strisciato di nuovo attraverso il soffitto della stanza segreta, dove Jonghyun stava continuando la sua sceneggiata.

Il Barracuda entrò,  domandandogli cosa sapesse. Kris non gli rivelò nulla, solo uno sciocco sogghigno da cui colava del sangue dal labbro. Era stato li per tutto il tempo, ovviamente e la teca dei diamanti, intatta. Mancava solo il contenuto del suo caveau ed era impossibile – assolutamente impossibile – che Kris avesse portato via il contenuto da solo. Il Barracuda, senza altri motivi per trattenerlo, dovette lasciarlo andare.

Nel corridoio, Kris chiese al barracuda cosa avrebbe dato via per sapere chi gli aveva fatto questo. Gli chiese se avrebbe dato in cambio tutta l’intera collezione di diamanti in cambio di una rivincita. Proprio la collezione a cui Lu Han aveva lavorato così duramente dedicandoci questi ultimi cinque anni della sua vita.

Il Barracuda gli rispose di Sì. Era arrabbiato e soprattutto era stato derubato. Ovviamente l’assicurazione avrebbe coperto il Casino, ma per lui si trattava di una questione di principio.

Lu Han, guardando la scena dal monito di Yixing dalla Suite di Minseok, s’infilò la giacca e lasciò la stanza.
 
 
Questa volta, quando il Barracuda chiamò la polizia, risposerò davvero gli agenti. Le guardie in borghese affiancarono Kris e lo trascinarono fino all’uscita del Casinò. «Tu, amico, hai appena violato gravosamente la tua libertà vigilata,» disse il Barracuda e Kris sorrise cupamente. «Sono sicuro che ti terranno dentro per almeno altri sei mesi.»

«Forse,» disse Kris. Il poliziotto lo ammanettò e lo fece salire sull’auto.

Prima che potesse sparire, Lu Han corse fuori dal Casinò, con alcune ciocche al vento sfuggite dal suo chignion. «Aspettate,» chiamo e i poliziotti si fermarono. «Sono sua moglie.» Sembrava esausta, ma c’era una strana forza silenziosa nel modo con cui gli stava a braccia incrociate davanti. «Mi dimetto,» annunciò.

«Oh,» disse Kris, perché anche dopo tutto quello che aveva detto e fatto, non era molto bravo con le parole quando c’erano di mezzo delle emozioni. Ma soprattutto, non se la cavava a parlare, punto.

«Non ha apprezzato il mio lavoro.»

«Lo so.»

Prima che i poliziotti potessero protestare, li scavalcò, afferrò la giacca sgualcita di Kris e lo baciò. Le labbra di Lu Han erano umide. Aveva il gusto del Wiskey. Le labbra di Kris erano pestate per colpa del pugno di Jonghyun e gemette dentro quel bacio, un po’ per il dolore e un per – beh, un mix di emozioni. Lu Han lo stava baciando per la prima volta dopo cinque anni. A Kris gli dispiaceva averci messo tutto quel tempo.

Gli agenti lo portarono via. Sprofondò sul sedile di pelle della volante della polizia e lanciò un occhiata attraverso il vetro semi oscurato a Lu Han, come per chiedergli: Mi aspetterai?

Luhan sorrise. Era la risposta che voleva.
 
 
Si disfarono dei furgoni, degli equipaggiamenti dei poliziotti e salirono sul un traghetto verso est, per Hong Kong. Baekhyun riusciva a sentire una flebile musica uscire dall’acqua e anche dai fuochi d’artificio – Era la notte del Nuovo Anno Lunare, la luna era piena ed erano tutti e otto più ricchi. Zitao poggiò le braccia sulla ringhiera e lo fissò, con gli occhi che brillavano in quel buio, con il calore della sua spalla premuta contro la sua. Non c’è sensazione migliore, pensò Baekhyun, con il cuore che gli saltò in gola quando Zitao si avvicinò per baciarlo, di questa.
 

 
. . .
 
 
Sei mesi dopo, a Monstreal, Kris camminò fuori dalla prigione in un diverso vestito stropicciato.

Baekhyun lo stava aspettando di nuovo, appoggiato alla rete di ferro della strada, con la stessa auto di merda dell’ultima volta.

«Otto milioni di dollari e tu guidi ancora quella per venirmi a prendere?» disse Kris e Baekhyun annuì con la testa.

«Credo che tu stia cominciando ad avere i capelli grigi.»

«Credo che tu sia diventando più basso.»

Baekhyun rise. «La prigione ti ha fatto diventare più divertente.» Indicò l’auto. «Ti ho riportato le tue cose.»

Nel sedile posteriore, Lu Han abbassò il finestrino e gli angoli della sua bocca si alzarono. «Non sono sicuro che questa mi appartenga,» disse Kris.

«In realtà, sei tu che appartieni a lei,» disse Baekhyun e Kris non protestò. Aprì la portiera e strisciò accanto a lei. Baekhyun salì e accese l’auto.

«Dobbiamo trovare una ragazza a Baekhyun,» fece notare Kris.

«Sono già impegnato,» farfugliò Baekhyun e Kris emise un suono sonoro di curiosità. «Te ne parlerò in aereo.»

Lu Han incrociò la mano in quella di Kris e un pesante e familiare anello, ammiccò dal suo dito.  «Ho avuto modo di pensare a un paio di cose,» disse lei sottovoce. «E ho deciso.»

«Va bene,» disse Kris. Osservò le loro mani. «Avevi detto di averla venduta la fede.»

«Si l’ho detto.»

Kris sorrise. «Bugiarda.»

Lu Han sorrise «Ladro.»
 

 

Alcune storie finiscono ordinariamente: Con una coppia che guida verso il tramonto, non curante del mondo, godendosi i frutti del loro lavoro per il resto dei loro giorni, oppure con un uomo che torna nel proprio appartamento dopo un fine settimana all’estero e si ritrova uno scapestrato Coreano con i capelli scompigliati e degli occhiali da sole scuri, che lo tirano per la vita e lo trascinano a letto.

Per noi:

Sehun e Jongin sono tornati a gareggiare per le strade di Seoul tra un lavoro e l’altro. Di tanto in tanto si vedono con Zitao e lo costringono a salire in macchina con loro, tra qualche chiacchiera rumorosa e un misto di Cinese e Coreano.

Kyungsoo vuole dirigere dei film e con il suo denaro, adesso lo farà.

Minseok ha acquistato una proprietà all’isola di Jeju. Pensa di aprirci un resort.

Jongdae, invece, prova ancora a contare le carte a Las Vegas.

A Chanyeol piace ancora far saltare in aria le cose.

Il Barracuda ha recuperato i suoi soldi dall’assicurazione. Ha continuato a far pedinare Kris e Lu Han dalle sue guardie finché hanno perso le loro tracce a Belize.

Grazie all’abile lavoro di Hacker di Yixing, sono letteralmente scomparsi senza lasciare alcuna traccia.

Baekhyun si sveglia ogni mattina con Zitao accoccolato contro la sua schiena, entrambi nuotano in una piscina di lenzuola stropicciate.

Baekhyun sta cercando di insegnare a Zitao come eseguire semplici truffe insieme.

Zitao è ancora piuttosto negato, ma ci riuscirà.
 

Questa è la storia di una rapina. Una storia come tante altre.
E come molte storie, questa qui non ha una fine.


 
-  The End ?  - 
 

NOTE DELLA TRADUTTRICE:
 
Ehiiiillaaaa! ecco tradotto per voi anche l'ultimo capitolo !! 
Come sempre cito e ringrazio l'autrice della storia ( 
gdgdbaby ) per averci regalato quest'altra perla a noi fans bisognose.
Tra l'altro, neanche a farlo apposta, al cinema sta per uscire il Remake tutto al femminile di questo film!! *-*
Questa volta si chiamerà "Ocean's 8" e alcune delle attrici famose che parteciperanno sono: Rihanna, Sandra Bullock e Cate Blanchett!


Come sempre la vostra EXOL e Cinemaniaca di fiducia vi saluta, ringrazia e
spera che passerete a dare un'occhiata a qualche altro vecchio/nuovo progetto della lista 
  


SilverLight
  
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