~Quello che le donne non dicono
Lettere d’amore [Hermione Granger]
Caro Ron,
Come inizio è abbastanza banale, lo so. Ma
come dovrei iniziare? Ciao amore mio? Non se ne parla minimamente. Non ho il
coraggio, e poi ti conosco abbastanza bene da sapere che se lo facessi mi
scoppieresti a ridere in faccia. O forse no. Ginny
dice che non lo faresti mai, e in fondo anche io penso
che non ti azzarderesti. Sei un ragazzo completamente privo di tatto, è vero,
ma non faresti una cosa del genere.
Ma, si sa, le ragazze come me che provano sentimenti che non dovrebbero provare verso il loro
migliore amico, si immaginano di tutto.
Non sono così diversa dalle altre, strano ma vero.
Mi sento così stupida a stare qui, distesa su questo
letto, a scrivere questa lettera e ad ascoltare il lieve ticchettio della
pioggia sul vetro della finestra.
Forse il cielo sta piangendo per me, chi lo sa.
Forse sa che io, dopo ore e ore
di pianto estenuante, non ho neanche la forza di fare quello. Di piangere.
Che fai, Ron? Ti chiedi perché ho
gli occhi rossi e gonfi? Che domande sciocche che ti fai. Ah è vero, scusa, te non puoi sapere il motivo… dopotutto, eri troppo occupato
a esplorare la bocca di Lavanda Brown per accorgerti
che io uscivo dalla Sala Comune piangendo.
Io… L’unica cosa che ho sentito, era il mio cuore che si
frantumava.
Le uniche persone che vedevo, voi.
La musica, tutti i nostri amici che parlavano tra loro e
si divertivano… erano svaniti nella nebbia del mio dolore.
In quel momento, per me, c’eravate solo voi due che vi
baciavate, e io che vi guardavo impotente.
Ron, avrò mai il coraggio di dirti ciò che provo?
Io penso di no.
Però la vita va avanti, e anche se
farà male, io rimarrò al mio posto.
Cosa che, quando stavo con Victor, tu non hai fatto.
Ma sappi che non lo faccio per
Lavanda… per quel che mi riguarda, è solo un’oca senza cervello.
E non lo faccio neanche per me… questa scelta, mi provoca
una sofferenza cieca, indescrivibile.
Lo faccio per te… perché voglio solo la tua
felicità.
Anche se la tua felicità, purtroppo, non è con me.
Con amore,
Hermione
Hermione Granger posò delicatamente la piuma sopra il
letto, sporcando la trapunta di inchiostro nero.
Ma lei, questo, non poteva saperlo.
Il suo sguardo triste era perso tra le colline che si
vedevano dalla sua finestra. Degli avvallamenti verde speranza sullo sfondo di
un cupo cielo grigio.
Un lampo illuminò brevemente la sua stanza, mostrando
anche le sue compagne che dormivano beatamente nonostante i tuoni del temporale
mattutino.
Ad un tratto, un suono metallico e
fastidioso ruppe il silenzio irreale che si era creato.
Hermione si riscosse al suono della sua sveglia, la spense
e si alzò lentamente dal letto.
Lanciò un’occhiata inteneritrice alla Brown,
che dormiva profondamente nel baldacchino accanto alla porta.
La ragazza prese la lettera sopra il suo letto e, a passi
lievi e misurati, uscì dalla sua camera e scese le scale che portavano alla
Sala Comune.
A quell’ora della mattina la sala era sempre vuota, ma gli
elfi già dalle prima ore dell’alba provvedevano ad
accendere il fuoco nei camini di tutte
le Sale Comuni.
Quello dei Grifondoro era scoppiettante e vivo.
Hermione si sedette a terra e piegò le gambe verso il
petto, abbracciandosele con le braccia magre.
Continuando ad osservare le
lingue di fuoco che si avvolgevano sui tizzoni ardenti, la sua mano si chiuse a
pugno, accartocciando la lettera.
Mentre una lacrima amara le scendeva lungo la guancia,
lanciò il pezzo di carta dentro il camino.
E, mentre altre lacrime le inondavano il viso, rimase a
osservare in silenzio il fuoco che, come per siglare la sua promessa, bruciava
le parole “rimarrò al mio posto”.
Spazio autrice
E eccomi di ritorno! Perdonatemi
per l’assenza prolungata ma tra scuola, esame di inglese,
viaggio in Inghilterra e – lo ammetto – mancanza di ispirazione, non sono più
riuscita a tirare fuori niente di niente.
Sto cercando di terminare altre due shot,
ma non so proprio come portarle avanti, quindi mi sono concentrata su questa
storiella che, da come potete capire, avrà come protagoniste tutte le donne dei libri di Harry
Potter. Ma proprio tutte tutte – tranne quelle che la
mia memoria ha rifiutato di ricordare.
Premetto col dire che non so quanto spesso aggiornerò,
perché non sono brava a portare avanti le long fic -infatti ne ho due o tre in cantiere che cerco di portare
avanti da una vita – ed è anche per questa mia incostanza che evito di
pubblicarle… io per prima mi innervosisco quando le persone ci impiegano mesi
ad aggiornarle, e se lo facessi anche io sarei un bel po’ ipocrita.
Ah, quasi dimenticavo: i capitoli non seguono un ordine
cronologico preciso, quindi in un capitolo posso parlare di Ginny
durante il sesto anno, e in quello dopo di un evento accaduto nell’adolescenza
di Tonks… questo, era solo per chiarire l’unica
caratteristica di questa fic.
Comunque spero che
vi piaccia e, soprattutto, spero di aggiornare presto… lo farò per voi, giusto
perché vi adoro, indipendentemente da se leggete, recensite, o inserite questa
storia tra le preferite o le seguite!!!
Ora vi lascio in pace… magari mi fate una recensione!!! ;) xD