Capitolo 36
“Emma deve morire!”
Killian sentì quella frase rimbombare nella
testa più volte. Era rimasto talmente spiazzato che quasi non comprendeva il
significato di quelle parole.
“Come scusami?” chiese Regina, sperando di aver capito male, Luce
confermò che quanto avevano sentito le loro orecchie, era esatto. Vedendo la
loro paura e confusione però, si apprestò anche a spiegare il perché di una
tale affermazione.
“Uno dei miei compiti è ristabilire l’ordine e l’equilibrio
naturale delle cose, come avrete già capito, ed Emma non risponde esattamente a
questi criteri!”
“Cosa vuol dire? In che senso non corrisponde?” chiese Killian arrabbiato e spaventato allo stesso tempo.
“Emma non ha un lato oscuro. Tutti gli esseri viventi ce
l’hanno. Ognuno nasce con una parte buona e una cattiva, poi spetta alla
persona scegliere cosa seguire, ma lei è stata privata di una parte
fondamentale dai suoi genitori prima che nascesse e questo non va bene. La può
rendere pericolosa!” spiegò la donna.
“Come può essere pericolosa se è solo bene?” chiese Belle,
stranita da questa affermazione.
Luce sorrise teneramente e disse “Il sole è luce, è vita per
questo pianeta, è calore…grazie a lui questo pianeta è rigoglioso, ma provate a
fermare la terra, cosa succederebbe a entrambe le parti, quella costantemente
illuminata e quella costantemente al buio?” chiese la luce.
“Che la parte al sole, brucerebbe, quella al buio
congelerebbe e la vita non sarebbe possibile!” disse Tremotino.
“Esatto. Questo spiega perché servono entrambe le cose. Non
si può compiere il bene, se non esiste il male e viceversa!” disse la luce.
“Come dici tu Emma è nata senza oscurità, allora perché deve
morire ora?” chiese Killian contrariato. Di certo non
poteva accettare una cosa del genere.
“Perché Emma è cresciuta in un mondo senza magia che non la
rendeva pericolosa dal punto di vista magico,
e nel sistema sociale per riuscire a sopravvivere, fin da piccola ha
dovuto compiere dei gesti oscuri. Se fosse cresciuta con i suoi genitori, quei
gesti non le sarebbero nemmeno venuti in mente!”
“Intendi dire rubare per sopravvivere!” disse Killian, cosa che spesso aveva fatto anche lui, anche se
solo in giovane età provava colpa per le sue azioni.
La donna annuì all’affermazione del pirata e continuò “Quei
piccoli crimini di cui si è macchiata,
anche solo rubare un pezzo di pane per mangiare, le hanno dato un po’ di quel
lato oscuro di cui aveva bisogno, il che la rendeva abbastanza equilibrata per
non essere condannata. Inoltre tenete
presente che è la salvatrice e il mondo non può restare senza salvatore e non essendo
ancora previsto a breve la nascita di uno nuovo, era necessaria. Queste cose
insieme mi hanno impedito a intervenire subito!” Luce poi spostò il suo sguardo
su Regina, “Ora invece un nuovo salvatore è in arrivo…”
“Ha ucciso Crudelia ed è diventata
la signora oscura, questo non è sufficiente per ripristinare l’equilibrio?”
chiese speranzoso Killian, ma venne subito deluso.
“Quando ha donato il suo residuo di potere oscuro per salvare
Tremotino, l’ha ripulita completamente dal suo essere
una signora oscura e salvare una vita umana, ha cancellato il suo omicidio
verso Crudelia. Se ci fosse anche solo un briciolo di
oscurità in lei, non l’avrei condannata. Io non ci guadagno niente e non mi
piace eliminare così le persone!” disse Luce mettendo in chiaro le cose. “Avete
visto la mia potenza? L’oscurità non ha avuto scampo proprio perché Emma, che
mi ha fatto da contenitore, non aveva parti oscure. Noi non ci possiamo
manifestare se non attraverso dei contenitori, io in particolare uso i
salvatori che hanno già affinità con la magia di luice.
l’oscurità per settimane è passata da quello che voi chiamate l’anti-salvatore
a Tremotino e per quanto fosse potente, non era ai
miei livelli e questo perché tutti e due hanno sia il bene che il male dentro
di loro. Sebbene nell’anti-salvatore la parte oscura, per sua scelta, era
maggiore, l’oscurità nemmeno strappando il cuore del suo involucro ha potuto
cancellare quella parte di bene che limitava i suoi poteri e d è solo per
questa ragione che Emma, fino ad ora ha potuto contrastarlo, perché i suoi
poteri sono limitati in un involucro e cerca di impossessarsi di quelli degli
altri, per accumulare quella potenza che un corpo umano gli nega. Ma Emma non avrebbe
potuto combattere questa battaglia da sola. Non senza il controllo pieno dei
suoi poteri, dato sia da questo squilibrio, sia dai poteri della bambina, e non
nelle sue attuali condizioni. Da tempo la osservavo e ho aspettato di vedere se
riuscisse a risolvere la situazione senza il mio intervento, anche se poi sarei
dovuta intervenire per eliminarla, ma colei che dovrebbe salvare tutti, aveva
bisogno di un aiuto che le persone attorno a lei, non potevano darle e ho
deciso di intervenire!” spiegò la luce.
“Ma ci deve essere un modo per salvarla…ti prego…non posso
perderla. Nostra figlia ha bisogno di lei…io ho bisogno di lei!” disse Killian, che si sentiva sull’orlo del precipizio.
“In effetti un modo ci sarebbe. Emma dovrebbe compiere un
altro omicidio, uno dei reati più gravi che ci possono essere. Privare un
essere umano del suo diritto alla vita è una cosa gravissima e ti fa fare un
grande passo verso il male!”
“Ma il suo essere salvatrice la porterà spesso a salvare
delle vite e questo suo omicidio verrebbe cancellato come è successo per quello
di Crudelia!” disse Regina confusa da tutta quella
situazione.
“Legherei quella oscurità a lei, in modo tale che nessun atto
di bene possa cancellarla!” rispose Luce.
“Emma non ucciderebbe mai nessuno. Con Crudelia
è successo perché lei stava minacciando di uccidere Henry!” disse Killian.
“Ma ora ha una figlia pirata. Il suo desiderio di vederla
crescere potrebbe anche farle mettere da parte questo suo buonismo!” disse
Gold, che venne fulminato dallo sguardo di uncino.
“Emma non è subdola come te, coccodrillo!” disse Killian a denti stretti per trattenersi dal dire qualcosa
di peggio contro la sua persona.
“Un modo dovete trovarlo e c’è di più, deve essere uno di
voi!” disse la luce, cosa che lasciò tutti spiazzati e ammutoliti.
“Non posso permettere a Emma di tornare a casa in queste condizione.
Quindi se volete salvarla, uno di voi dovrà morire e dovrà essere una scelta di
Emma quella di togliervi la vita!”.
“Perché la sua vita varrebbe più delle nostre?” chiese Tremotino, facendo riemergere il suo lato egoistico,
infondo aveva paura di morire e non voleva perdere nuovamente la sua famiglia.
“Bastardo, Emma ha messo a repentaglio la sua vita e quella di nostra figlia per salvarti!”
disse Killian, resistendo all’impulso di prenderlo a
pugni.
“Appunto e vogliamo rendere quel suo sacrificio vano?” chiese
Gold.
“Dovrà essere Tremotino o Killian! A voi la scelta!” disse Luce interrompendo i due
uomini.
“Perché io? Mi sta bene che mio figlio e Belle siano al
sicuro, ma perché io si e Regina no? Lei sarebbe di sicuro più disposta a
morire per Emma di quanto lo sia io!” chiese spaventato.
“Ho scelto voi due perché i bambini non si toccato e i
bambini hanno bisogno di un genitore e fra te e Belle, sarebbe meglio che tuo figlio
crescesse con la madre, dato che il suo lato buono è nettamente superiore al
tuo Tremotino e io prediligo quel lato!” disse Luce
tranquillamente.
“Perché io sono stata esclusa? Non sono una santa, quindi?
Quale è la ragione?” chiese Regina confusa e curiosa.
“Come ho detto prima, i bambini non si toccano e quelli
destinati a diventare salvatori, devono essere protetti ulteriormente!” Rispose
Luce.
Regina non comprese “Che ha a che fare questo con me?”
“Regina, non te ne renderai conto ancora per un paio di
settimane, forse più, ma…sei in dolce attesa!” disse la donna sorridendole.
Regina si mise a ridere e scuotendo la testa disse “è
impossibile. Senza offesa, ma anche se sembri conoscere tutto, ti è sfuggito un
piccolo particolare. Io non posso avere figli!”
La donna, sorrise dolcemente, come Emma sapeva fare, e disse
“Hai un’amica e una sorella che ti vogliono molto bene Regina. Restituirti
Robin non è l’unica cosa che hanno fatto, quindi congratulazioni!”
“Ma…non è possibile. È solo successo ieri e…” cominciò
Regina, incredula per poi spostare il suo sguardo verso il fagotto che teneva
tra le braccia. Non poteva credere che da li a qualche mese avrebbe tenuto in
braccio suo figlio e quello di Robin. Le sembrava una cosa irreale. Era
praticamente sicura a questo punto di trovarsi in un sogno…che da incubo si
stava trasformando in bel sogno e presto si sarebbe trasformato di nuovo in
incubo.
“Direi che basta e avanza love. Piuttosto è di Robin?” chiese
Killian.
Regina ancora incredula, si mise un po’ a recepire la
domanda, ma poi infastidita disse “Certo che lo è!”
“Allora spiegami come è possibile. Ieri non sapevi che Robin era tornato. Lo hai scoperto stamattina
alla tua festa!” disse il pirata.
“Non è tanto difficile immaginarlo Uncino. Ieri sera sono
passata a casa vostra e ho visto Robin dalla finestra. Secondo te con le mille
domande che mi frullavano in testa, avrei potuto aspettare la mattina seguente?
Mi sono materializzata accanto a lui e me ne sono andata subito dopo avermi
spiegato cosa fosse successo e prima che tu ed Emma mi vedeste. Poi quando
tutti eravate a dormire…puoi immaginare!”
Killian tralasciò il fatto che avevano
provveduto a moltiplicarsi in casa sua dato la situazione in cui si trovavano.
Voleva farla finita con quella storia e salvare sua moglie e con determinazione
disse “Mi offro volontario, non c’è nemmeno da chiederlo. Farei di tutto per
Emma!”
“Lo immaginavo!” disse Luce “Ma come pensi di farti uccidere
di sua spontanea volontà?
Ci fu silenzio per
qualche minuto, dopo di chè Regina prese parola. “L’unico
modo per costringerla sarebbe quella di metterla davanti a una scelta: Killian o sua figlia!”