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Autore: biatris    19/02/2018    0 recensioni
Un nuovo anno è alle porte per Claire, giovanissima insegnante di un lussuoso liceo privato della capitale. Riuscirà la professoressa a farsi strada tra lezioni, scartoffie, verifiche e soprattutto nuovi alunni?
Un nuovo anno è alle porte anche per Giacomo, e con esso una nuova scuola dopo i fallimenti precedenti. Come sarà questo nuovo ambiente pieno di nuove lezioni, compagni, ma, più di tutto, nuovi docenti?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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CLAIRE POV
 
Dopo due settimane di scuola Claire era già disperata. Tra programmazioni, lezioni e riunioni pomeridiane di vario tipo non aveva un minuto libero. Fortunatamente aveva trovato casa recentemente in centro a Roma, a due passi dalla scuola, altrimenti non ce l'avrebbe fatta.
La decisione di andare a vivere da sola era stata quasi obbligata. Dopo un anno passato in Belgio a lavorare e dopo le vicende che aveva vissuto al suo ritorno non era più riuscita a vivere bene con i suoi genitori, così aveva affittato il monolocale non appena aveva trovato un lavoro.
Quella mattina entrava a scuola per le 8.00. il mercoledì era una giornata impegnativa, aveva sei ore di lezione. Incontrò alcuni alunni che entravano come lei. Salutò. Era preoccupata. Alla prima ora avrebbe dovuto affrontare la terza D.
Claire era diventata consapevole dell'ambiente di quella classe dopo la prima settimana. Faticava a gestire il caos, anche se continuava a ritenere che generalmente fossero ragazzi con del potenziale.
Prese i libri e il registro e si accinse a salire le scale. Mentre saliva alle sue spalle sentì una voce.
-Buongiorno, prof!- disse qualcuno.
Si girò. Era Giacomo.
-Buongiorno Giacomo! Tutto bene?- rispose lei.
Aveva iniziato a conoscerlo meglio. Non era stupido, pensò, era solo molto pigro e senza nessun interesse per la scuola.
-Tutto bene- rispose lui.
Entrò in classe e fece la sua ora di lezione. Al solito, dovette essere più cattiva di quello che avrebbe voluto. Mise una nota ad Alessandro, il ragazzo più agitato della classe, e ritirò due telefoni cellulari, uno dei quali a Giacomo. Sarebbero rimasti in segreteria per i successivi tre giorni, poi avrebbero potuto ritirarlo i genitori.
Meno male che tra due giorni era venerdì, si disse.
 
 
GIACOMO POV
 
Due giorni dopo Giacomo tornò a casa con Giada e Giovanni. Erano amici fin dall'asilo e si erano ritrovati per caso allo stesso liceo. Giada era in classe con lui. Giacomo la riteneva una delle ragazze più belle che conoscesse, ma non avrebbe mai nemmeno tentato di rovinare quell'amicizia unica che li legava.
Giovanni invece era un ragazzo molto solo che frequentava la quarta F. Gli amici erano la sua famiglia.
-Meno male che è venerdì- disse Giada.
-Davvero- rispose Giovanni.
-Che facciamo stasera?- chiese domandò allora Giada.
- Mah, si potrebbe andare a ballare...- disse Giovanni – Io è un sacco che non ci vado...-
- In effetti è un'idea...Devo sentire anche Liuk- rispose Giada. Luca, Liuk, era il suo ragazzo. Anch'egli faceva parte della compagnia, ma frequentava un liceo scientifico statale di Roma.
- Ok, sentilo.- intervenne Giacomo -A proposito, io sono senza cell- aggiunse poi.
Giovanni lo guardò perplesso.
- Lascia perdere, mercoledì la Biagiotti me l'ha ritirato e i miei hanno deciso che la scuola se lo può tenere anche durante il week end- spiegò Giacomo.
Giovanni rise.
- Come cazzo hai fatto a farti ritirare il cell dalla Biagiotti? Quella è buona come il pane...- disse.
-Sì va beh, voi siete tranquilli...E poi oggi era stra incazzosa!- intervenne Giada -Per me non scopa abbastanza!-
Gli altri due risero.
- Povera donna- disse Giovanni –In ogni caso c'è sempre Jack, se lei volesse...-
Giacomo arrossì. Non pensava che i suoi amici si sarebbero mai accorti di come la guardava.
-Ma dai, è una prof!- si difese lui.
- Cosa vuol dire?- chiese Giada – E' giovane e ammettiamo pure che è carina...-
- Sì, ma non ci proverei mai con una prof! Non sono un masochista!- disse Giacomo scandalizzato.
Giada rise, poi però obiettò.
- Io dico che nel privato quella è una che ci sta. Poi va beh, è più grande, ma se ci pensi considerato che tu hai diciannove anni e lei ne avrà al massimo ventiquattro...-
-Ne ha ventisei...- la fermò Giacomo.
Gli altri due lo fissarono curiosi.
-Come lo sai?- chiese Giovanni.
-L'ho cercata su Facebook. Ha anche un gatto, ma non credo sia fidanzata...- spiegò.
I due amici guardarono Giacomo. Giada sbuffò.
-Jack, lo sai che ti comporti come una ragazzina alla sua prima cotta?- chiese poi.
Lo sapeva, eccome se lo sapeva. Se ne era reso conto quando aveva scoperto che sapere tutto di lei era la cosa che voleva più di tutto.
-Sono fottuto, vero?- chiese dopo un attimo.
 
 
CLAIRE POV
 
Quella sera Claire sarebbe andata con gli amici a ballare. Erano anni che non ci andava. Aveva avuto una storia durata tre anni con un ragazzo, Marco. Era finita indipendentemente dal loro volere. Marco era stato vittima di un incidente sei mesi prima e non c'era stato scampo. Claire era appena tornata dal Belgio. Marco stava uscendo dal lavoro e mentre aspettava l'autobus che lo avrebbe portato alla stazione un folle in automobile era salito sul marciapiede uccidendo lui e altre tre persone. Claire era stata male per mesi. Poi aveva deciso che era ora di ricominciare a vivere e lo aveva fatto cercando casa da sola in un'altra città.
Durante gli anni in cui era fidanzata non era mai andata a ballare, a Marco non piaceva e lei non ne sentiva il bisogno. Ora però i suoi amici lo avevano proposto, era tanto che non ci andava e voleva vederli, perciò aveva accettato.
Si lavò, aprì l'armadio e cercò qualcosa da mettere. Avrebbe fatto caldo in discoteca. Scelse un vestito corto a fiori legato dietro al collo. Lo aveva comprato da poco e non lo aveva mai messo. Lo provò. Le stava bene. In effetti Marco le diceva sempre che lei sarebbe stata bene con tutto ed era quasi vero. Aveva un fisico minuto abbastanza asciutto, perciò con un minimo di attenzione non era difficile trovare qualcosa che le stesse bene. Provò un paio di décolleté nere, ma non le piacque l'abbinamento. Poi trovò le sue espadrillas beige. Le aveva comprate anni prima al mare e ora erano tornate di moda. Ottimo, stavano benissimo ed erano pure comode nonostante gli otto centimetri di zeppa. Era pronta.
Sara passò a prenderla poco dopo. Salì in macchina.
-Wow, come siamo eleganti. Conquiste stasera?- chiese.
Claire rise. Anche Sara era strizzata in un mini vestitino che lasciava ben poco all'immaginazione.
-Parla lei...- le rispose.
Passarono poi a prendere Elisa e Lucia. Infine raggiunsero gli altri direttamente in discoteca.
Quando arrivarono erano in ritardo. Al solito, Elisa ci aveva messo troppo tempo a prepararsi.
-Scommetto che è colpa della bruna- disse Luigi, un ragazzo alto e magro che Claire conosceva dalle scuole elementari.
-Scommetti bene- rise Claire. Poi lo baciò sulla guancia.
-Non ti sembra un po' corto il vestitino?- le disse sottovoce Luigi.
Claire sorrise. Da quando stava con Marco aveva dimenticato com'era Luigi in versione fratello maggiore. Scosse la testa.
-Gigi, ho ventisei anni!- disse.
L'altro sospirò e sorrise.
-Lo sai che per me siete le mie sorelline!- rispose.
Entrarono nel locale. A Claire piacque. Era affollato, ma c'era una zona con dei tavolini, uno dei quali era stato riservato per  loro da Giulio, un po' fuori dalla pista da ballo. Avrebbero così potuto riposarsi ogni tanto.
Elisa e Sara la trascinarono subito in pista. Anche gli altri si unirono a loro.
 
 
GIACOMO POV
 
Giacomo salì sulla macchina di Giada e sorrise.
- Buonasera- disse baciandole la guancia -Conquiste stasera?-
Giada sorrise e scosse le spalle. Amava metterla in imbarazzo. E poi con quel vestitino così provocante non era difficile. Anche se sapeva che Giada teneva molto a Luca, era abbastanza convinto che non sarebbe durata. I due erano troppo diversi. Avrebbe dovuto tenerla d'occhio. Dopotutto era un po' la sua sorellina.
Passarono a prendere Giovanni. Gli altri avevano detto tutti di non avere voglia e Luca, il ragazzo di Giada, aveva un impegno. Sarebbero andati a ballare solo loro tre, come ai vecchi tempi.
-Non trovate indecente che io debba guidare perché voi due non avete la patente?- chiese Giada.
-Non guardare me, sai che i miei finché non finirò il liceo non me la fanno fare...- disse Giacomo.
-Appunto Jack, studia! A trent'anni sarai ancora qui a farti scarrozzare dalle donne!- rispose lei ridendo.
Risero tutti. A Giacomo piaceva uscire con loro anche per questo. Ridevano dei loro problemi e tutto diventava più leggero.
Erano arrivati alla discoteca. Pagarono l'ingresso ed entrarono. Avevano scelto il posto con cura. Non volevano entrare in un covo di ragazzini urlanti, né di trentenni. Lì non ci erano mai stati, ma da quel che si diceva era frequentata sia da diciottenni che da gente un po' più adulta. In effetti quando entrarono si accorsero che c'era un po' di tutto. Giovanni indicò dei tavolini.
-Possiamo anche sederci quando siamo stanchi. Il posto mi pare buono- urlò a Giacomo, che annuì.
Si diressero verso la pista. Fu allora che la vide.
-Cazzo- esclamò.
Giovanni, che non aveva capito, si girò verso Giacomo.
-Che problema c'è?- chiese.
Poi seguì lo sguardo dell'amico e vide la professoressa.
-Cazzo!- esclamò a sua volta.
Giacomo pensò che in quella parola ci fosse tutto quello che si poteva dire. Era bella e quel vestito metteva in risalto le sue forme, alle quali i jeans e le magliette che metteva a scuola non davano giustizia.
Giada, accorgendosi anche lei del motivo dello sgomento dei due, rise.
-Io l'ho detto che la Biagiotti ci sta un casino!- disse -Jack, puoi provarci stasera, non sei a scuola!-
L'altro rise e scosse la testa.
-Sai che non lo farei mai- rispose.
Giada rise. Non è che lei ci credesse molto.
Iniziarono a ballare. Mentre ballava Giacomo osservava Claire. Era bellissima e di questo si erano accorti diversi ragazzi. Certo, si disse, quel vestitino non lasciava molto spazio all'immaginazione...
Vide qualcuno avvicinarsi e abbracciarla, doveva essere un suo amico. Ne fu geloso. Avrebbe voluto essere al suo posto. Eppure non sembrava esserci più che amicizia tra i due. I due ballarono insieme un po', poi lui si spostò e ballò con un'altra ragazza. Subito però il suo posto venne preso da un altro uomo. Era come una calamita. Lei inizialmente continuò a ballare, ma quando quello le strinse i fianchi lei si allontanò. Lui la seguì, ma era evidente che Claire non lo voleva vicino.
Prima ancora di accorgersene Giacomo si trovò vicino a lei.
 
  
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