Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Justice Gundam    20/02/2018    3 recensioni
Seguito di Best Wishes Reload. Due mesi dopo la sconfitta del Team Plasma, Ash, Pikachu e Misty cominciano un nuovo viaggio nel continente di Kalos, per inseguire i loro sogni e cercare risposte ai tanti misteri che ormai circondano le loro vicende nel mondo dei Pokemon. Un nuovo tipo di evoluzione, il potere sconosciuto dell´Aura, vecchi e nuovi amici, il mistero di una guerra che devastó il mondo tremila anni fa... questo ed altro attende i giovani eroi nel loro viaggio, che li porterá a scoprire segreti che prima d´ora non avevano neanche sospettato... (Pokeshipping) (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, Serena, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Pokemon: XY Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

----------

 

Capitolo 18 - I Furfrou della Reggia Aurea

 

Furfrou cominciava a sentirsi frustrato. Stava girovagando in quel labirinto già da un bel po', nel tentativo di far perdere le proprie tracce e potersi finalmente tenere quel giocattolo che aveva trovato per caso... eppure quei ficcanaso non lo lasciavano in pace! Perchè volevano proprio il suo giocattolo? Non gli andava bene qualcos'altro? Beh, non importa cosa ne pensassero loro, non aveva nessuna intenzione di consegnarglielo e basta.

Tenendo stretta la Manectrite nelle fauci, il Pokemon Barboncino prese un'altra svolta alla propria sinistra, e poi proseguì dritto per un breve tratto fino a svoltare a destra alla seconda laterale che incontrò. In quel punto, le siepi sapientemente potate che costituivano il labirinto cominciavano a diradarsi, e questo gli diede un'idea migliore del luogo dove si stava dirigendo...

Il Pokemon Normale annuì tra sè quando si accorse di trovarsi in uno spiazzo di forma circolare, al cui centro si trovava una piccola fontana di marmo nella quale l'acqua sgorgava in continuazione. Guardandosi attorno, Furfrou non vide nessuno dei suoi inseguitori in giro, quindi decise di prendersi un attimo di pausa, appoggiò la Manectrite sul terreno accanto alla fontana e cominciò a bere. Dopo essersi finalmente tolto la sete - certo che correre qua e là era stancante - Furfrou afferrò nuovamente il suo "giocattolo" tra i denti e, con un movimento della testa, lo lanciò in aria... per poi fare un salto ed acchiapparlo al volo. Ripetè di nuovo il trucco, e questa volta fece una rotolata per terra, godendosi la sensazione di libertà che veniva dalla possibilità di godersi qualche momento per sè stesso.

Certo, la vita come animale domestico di una ricca ed importante famiglia di Kalos era piacevole, e anche poter vivere a fianco di tanti altri Pokemon della sua specie... ma ogni tanto, aveva davvero voglia di godersi un po' i giochi semplici e divertenti che altri Pokemon potevano fare senza paura di apparire volgari o mancare di classe. Finalmente aveva un po' di tempo per sè, e aveva intenzione di goderselo il più possibile, grazie a quel giocattolo che era riuscito a trovare per sè...

Per alcuni minuti, il Pokemon Barboncino continuò a giocare con la Megapietra senza immaginare cosa fosse esattamente... ma si interruppe di colpo quando il suo udito sensibilissimo colse il suono di passi che si avvicinavano da tutte le direzioni. Allarmato, Furfrou afferrò nuovamente il suo "giocattolo" e si diresse verso una delle vie d'uscita da quello spiazzo... ma solo per sentire dei passi, sia umani che di Pokemon, che si avvicinavano anche da quella parte. Furfrou sgranò gli occhi, e si chiese come fosse possibile. Gli dava l'impressione che chi lo stava inseguendo si fosse mosso appositamente per farlo infilare in quello spiazzo apparentemente sicuro... per poi circondarlo!

Furfrou si ritirò fino a ritrovarsi con le spalle alla fontanella, e appoggiò la Manectrite dietro di sè, preparandosi ad accogliere i suoi inseguitori. Sentì chiaramente i loro passi avvicinarsi, e si acquattò sul terreno per prendere lo slancio... solo per rimanere alquanto sbalordito quando dal corridoio intagliato tra le siepi uscì il Lem Searchbot, che si fermò appena qualche centimetro fuori dal passaggio, e illuminò i suoi occhi elettronici.

"INDIVIDUATO. INDIVIDUATO." ripetè il droide da ricerca con voce acuta e metallica. "Confermato ritrovamento dell'oggetto cercato."

"Ottimo, fratellone! Il tuo robot ha trovato la Megapietra!" esclamò la vocetta acuta di Clem. I fratellini di Luminopoli uscirono a loro volta dal passaggio, mentre da un altro arrivarono Ash, Pikachu, Misty e i loro compagni... a dagli altri, arrivavano tutti gli allenatori e i Pokemon che erano con loro in quel momento! Furfrou storse il naso e indietreggiò di un passo, sapendo di essere in svantaggio, ma deciso a non mollare il suo nuovo giocattolo.

"Bun bun!" esclamò il Bunnelby di Lem, mentre tendeva una mano verso Furfrou per chiedergli di restituire gentilmente la Megapietra.

"Furrrr..." il Pokemon Barboncino replicò con tono aggressivo, per poi lanciarsi contro Bunnelby e tentare un attacco Azione. Lem sbattè gli occhi preoccupato... ma il suo Pokemon coniglio sembrava più deluso che preoccupato dall'attacco di Furfrou, e bloccò l'attacco Azione afferrando al volo una delle zampe del Pokemon barboncino con una delle sue orecchie prensili.

Furfrou ringhiò con rabbia e cercò di divincolarsi, ma quel coniglietto apparentemente innocuo era molto più forte di quanto potesse immaginare, e riuscì a reggere la spinta senza problemi... poi, Bunnelby spinse con un po' più di forza e scagliò via Furfrou, che venne costretto ad allontanarsi fino a ritornare accanto alla fontana, scosso ma illeso. Il Pokemon Barboncino scosse la testa e si rimise a posto un ciuffo di pelliccia che gli stava cadendo sugli occhi, poi si rimise in guardia.

"Non credo che Furfrou ci lascerà riprendere quella Megapietra tanto facilmente..." affermò preoccupato Tierno. "Qualcuno di voi ha un'idea di come convincerlo?"

"Beh... devo ammettere di avere una certa esperienza nel trattare con i Pokemon." affermò Ash. "Però... questo è un Pokemon che non ho mai visto prima. Posso tentare, in ogni caso."

"Froak, froak!" esclamò Froakie, in piedi accanto ad Ash. Pikachu guardò verso il suo nuovo compagno di squadra, e il ranocchio azzurro gli fece un cenno con la testa - sembrava volesse dire che voleva parlare lui con Furfrou e cercare di convincerlo e comprendere i suoi motivi.

"Pikachu?" chiese il topolino elettrico. Con un cenno fiducioso della testa, Froakie fece cenno a Pikachu e al resto dei Pokemon di aspettare, e si avvicinò con prudenza a Furfrou, cercando di non fare movimenti troppo bruschi che avrebbero potuto allarmare il Pokemon barboncino. Quest'ultimo attese che il ranocchio azzurro si fosse avvicinato abbastanza, e poi iniziò a parlare, nell'ormai classico linguaggio dei Pokemon.

"Furfrou? Furrrr... frou!" affermò. Si mosse lentamente e si piazzò tra Froakie e la Megapietra, per fargli capire che non era disposto a cederla.

"Froakie?" chiese il ranocchio.

Il Bunnelby di Lem e il Dedenne di Clem vollero dire la loro. "Bun, bunnelby?" chiese il Pokemon coniglio. Mosse una delle sue grandi orecchie per fare cenno che non aveva intenzione di combattere o di fargli del male.

"Denne de denne!" continuò il Pokemon Elettro/Folletto. Adesso almeno Furfrou non sembrava più così teso.

"Fur fur frou!" continuò il Pokemon Barboncino. Diede un'occhiata alla Megapietra che aveva con sè, e fece un gesto con una zampa, in modo da far capire che la considerava come il suo nuovo giocattolo.

"Pika pika..." Pikachu incrociò le braccia sul petto e con la testa fece cenno di aver capito, poi guardò verso Ash e cominciò a spiegare. "Pika pikachu pi, pika pikachu, pika pi?"

"Aaah, capisco... sì, in effetti ora che me lo fai presente, è più che comprensibile, Pikachu..." affermò Ash.
Misty guardò incuriosita il suo fidanzato e il suo migliore amico. "Che cosa sta dicendo Pikachu?" chiese. "Ha capito cosa voleva dire Furfrou?"

"Sì, e non è neanche tanto strano..." affermò il giovanotto di Biancavilla. "Vedi, Misty... Furfrou aveva scambiato quella Megapietra per un giocattolo, e voleva giocarci un po'. Dice che... con tutte le regole a cui deve sottostare come Pokemon di un casato nobiliare, non gli capita spesso di poter giocare come tutti gli altri Pokemon."

"Furfrou..." disse il cagnolino, e grattò il terreno con una zampa con espressione rammaricata.

Serena restò a pensare per qualche attimo, prima di fare un commento. "E' vero... immagino che fare parte di una famiglia così nobile ed importante abbia anche i suoi lati negativi." affermò. "Certo... se fossero i miei Pokemon, mi dispiacerebbe di imporre delle norme di comportamento che non gli permettono di divertirsi come gli piace di più..."

"Scommetto che quel povero Furfrou non ha mai giocato a palla, o non ha mai potuto rotolarsi per terra per divertirsi come fanno i Pokemon di altre famiglie." rispose Tierno, e si protese un po' per accarezzare Furfrou sulla testa, ma il Pokemon barboncino, ancora non troppo fiducioso nei confronti degli estranei, si ritrasse e drizzò le orecchie.

"Furfrou!" esclamò.

Il ragazzone appassionato di ballo si tirò indietro e agitò le mani per chiedere scusa. "Oh! Hey, hey! Scusa, Furfrou, non volevo prenderti la Megapietra! Stavo solo pensando che... beh, perchè non proviamo noi a farlo giocare un po' come vorrebbe lui? E in cambio, lui ci permette di recuperare la Megapietra?"

"Mi sembra una buona idea, Tierno!" esclamò Lem facendo il segno dell'okay. "Ma... adesso che ci penso, come facciamo a capire cosa esattamente gli piacerebbe fare? Abbiamo gli strumenti per farlo? Riusciamo a prenderci il tempo? Voglio dire, non sono sicuro che possiamo farlo così, all'improvviso..."

"E dai, fratellone, guarda che non è necessario progettare e prevedere sempre tutto!" affermò Clem alzando gli occhi al cielo. "Sei uno scienziato, no? Dovresti sapere queste cose!"

"Dedenne!" rispose il criceto elettrico, in perfetto accordo con la sua piccola allenatrice.

Pikachu e Froakie si scambiarono un'occhiata, e il ranocchio azzurro strizzò un occhio e fece a Pikachu cenno di aver capito. "Froakie!" affermò, per poi guardare verso Furfrou, che lo osservava con quello che sembrava un misto di speranza e sospetto. "Froak, froakie!"

"Furfrou?" chiese il Pokemon barboncino. Abbassò lo sguardo, come se stesse riflettendo su quello che gli era appena stato detto... e poi riprese il discorso. "Fur fur frou?"

Il Marrill di Misty incrociò le corte braccia sul petto e annuì energicamente. "Mar marill!" affermò.

"Bunnelby..." ammise il Bunnelby di Lem. Il Fletchling di Ash svolazzò allegramente a fianco del buffo Pokemon coniglietto e cinguettò brevemente, volendo esprimere il suo assenso.

"Fennekin!" fu la volta del Fennekin di Shana, e la bambina dalla pelle scura sfoderò un sorrisetto acuto e fece il segno dell'okay.

"Se volete dire che ci alleniamo tutti assieme con Furfrou e i suoi compagni... per noi va benissimo! Anzi, sarà un'occasione perfetta per i nostri Pokemon! Si faranno un sacco di amici, in questo modo!" esclamò Shana.

Ash sfoderò il suo classico sorrisone a denti scoperti e strinse un pugno davanti a sè. "Stupendo! Questa sì che è una bella idea... anzi, perchè non chiediamo se c'è un PC da queste parti? Così magari possiamo andare a prendere alcuni nostri Pokemon e fargli sgranchire un po' i muscoli!"

"Hey, hey, un momento, Ash! Resta con i piedi per terra!" esclamò Misty. Come sempre, il compito di far restare ancorato alla realtà il suo fidanzato quando quest'ultimo si faceva un po' troppo entusiasta per i suoi gusti. "Sigh... detto questo..."

"Sì, Misty? Che stavi pensando?" chiese Serena. L'amica d'infanzia di Ash guardò verso Misty, e la vide sfregarsi il mento con una mano, con l'espressione della persona chestava complottando qualcosa...

"Devo ammettere... che l'idea del PC non è poi tanto male!" affermò. "Ho proprio voglia di fare un salutino alle mie care sorelline! Heheheheheee..."

"Pikachu pi..." mormorò Pikachu, e Marill sospirò, immaginando già cosa sarebbe venuto tra poco. In quel breve periodo in cui era vissuto alla Palestra di Celestopoli, aveva avuto modo di vedere con i suoi occhi quanto potesse essere accesa la rivalità tra Misty e le sue sorelle maggiori.

"Ho l'impressione che Misty stia complottando qualcosa..." commentò Ash, rivolto ai due fratellini di Luminopoli e ai tre allenatori cadetti di Borgo Bozzetto, che osservavano la scena con curiosità...

 

-----------


La speranza di Ash e Misty si era rivelata fondata, per fortuna. Una volta usciti dal labirinto di siepi con Furfrou a fianco e la Megapietra nelle mani di Pikachu, i ragazzi erano stati accolti dal personale della villa con un applauso che ad Ash e ai suoi compagni era suonato tanto formale da metterli un po' in imbarazzo.

"Vi siamo infinitamente grati per essere riusciti a trovare la Manectrite, signore e signori. Dobbiamo ringraziare in particolare l'invenzione del signorino Lem per averci permesso di scoprire dove il nostro Furfrou aveva nascosto la refurtiva." affermò quello che sembrava essere il comandante delle guardie della Reggia Aurea. Sentendosi in ugual misura imbarazzato ed inorgoglito, Lem consegnò la sfera luccicante al capo delle guardie, che la ricevette con gratitudine. "E' stata una fortuna che siate riusciti a trovarla prima che la signorina Aurelia tornasse..."

"Ah... beh, abbiamo fatto del nostro meglio!" rispose il giovanotto con gli occhiali. Si chiese che tipo di persona potesse essere questa Aurelia, visto che le guardie di palazzo ne parlavano con un certo timore reverenziale. "Mi... fa piacere che abbiamo potuto renderci utili, in ogni caso!"

"Vi ringraziamo sentitamente. A parte evitare le ire della signorina, siamo interessati soprattutto ad impedire che artefatti dotati di un tale potere finiscano in mani sbagliate o vengano perduti. Di recente, qui a Kalos stanno salendo le tensioni... in particolare a causa di questa misteriosa organizzazione chiamata Team Flare che sta imperversando." continuò l'uomo.

"Immagino che avrete già sentito parlare dell'attacco che c'è stato di recente al Maniero Sottotono." proseguì un'altra guardia. "Il Team Flare ha preso in ostaggio i turisti che lo stavano frequentando, in modo da impadronirsi della Mawilite nascosta nei sotterranei del castello."

Ash, Pikachu e Misty strizzarono un occhio e fecero una smorfia, mentre serena si grattò una guancia e ridacchiò nervosamente. Avevo fatto esperienza di quell'evento da più vicino di quanto quelle persone potessero immaginare...

"C'è qualcosa che possiamo fare per ringraziarvi di aver recuperato la Megapietra per noi, signori e signore?" chiese il leader delle guardie della Reggia Aurea.

Ash si schiarì la voce e si fece avanti. Con lo sguardo, cercò Furfrou al proprio fianco, e il Pokemon barboncino agitò la coda ed abbaiò un paio di volte, per poi sorridere facendo uscire la lingua dalla bocca. "Beh... in effetti ci sarebbe qualcosa che vorremmo chiedervi, se fosse possibile." affermò il giovane allenatore di Biancavilla, estrizzò un occhio a Misty in segno di intesa. La ragazza dai capelli arancioni disse di sì con la testa e si fregò le mani in un gesto che esprimeva soddisfazione.

"Vorremmo chiedervi... se fosse possibile usare un PC da queste parti e ritirare alcuni Pokemon dalle nostre riserve." disse Misty, e rivolse uno sguardo al Furfrou che avevano inseguito per tutto il labirinto. "Ci piacerebbe... che questo Furfrou potesse fare un po' di movimento, divertirsi un po' come fanno tutti i Pokemon come lui... senza doversi preoccupare tanto delle regole della società e del... bon ton..."

Le guardie restarono stupite da quella richiesta, che sembrava così semplice, e al tempo stesso dava loro l'impressione che non sarebbe stato possibile esaudirla senza andare contro le regole del buon costume a cui erano abituate...

"Furfrou sente il desiderio di giocare come tanti Pokemon come lui..." disse Serena accarezzando sulla testa il Pokemon barboncino, che guaì in segno di assenso. "Tutti gli altri Furfrou di questo posto sembrano contenti di come vivono, ma lui... sente un po' la mancanza dei giochi semplici che piacciono a un po' tutti i Pokemon come lui. Rincorrersi, rotolarsi nell'erba... allenarsi con altri Pokemon... se potessimo richiaare alcuni dei Pokemon che abbiamo nelle nostre riserve, potremmo farli giocare con lui e farli allenare un po'... e al tempo stesso, potremmo far giocare anche lui ed esaudire il suo desiderio... in modo da scacciare almeno un po' la sua noia. Che ne dite, signori? Si potrebbe fare? E'... un piccolo favore che vi chiediamo."

"Beh... immagino che non sia un problema, tutto sommato... spero soltanto che la signorina Aurelia sia abbastanza comprensiva quando ritornerà..." disse il comandante delle guardie della reggia. "Sì, in effetti avremmo qui un PC... e lo potete usare per collegarvi alle vostre riserve di Pokemon. Detto questo... beh... ecco, vorremmo solo chiedervi di non danneggiare troppo i giardini e le siepi della reggia... i nostri giardinieri e i nostri Pokemon hanno fatto un lavoro di pazienza e precisione per sistemarli nel modo che vedete..."

"Yu-huuu! Ottima notizia!" esclamò Shana, e fece un paio di saltelli per la gioia. "Non vi preoccupate, non faremo nulla alle vostre siepi! Almeno, non tanto... spero... ehm, beh, diciamo semplicemente che faremo del nostro meglio per non fare danni, okay? Heheheheee..."

"Non si può esattamente dire che tu sia molto rassicurante, Shana..." commentò il giovane Trovato...

 

----------

 

Poco dopo, uno alla volta, i ragazzi stavano utilizzando un moderno PC per contattare le loro case e ritirare alcuni dei loro Pokemon... e Ash per primo si collegò a casa sua, nella piccola città di Biancavilla. Non appena la connessione fu stabilita, trovò ad accoglierlo il sempre familiare e sempre gradito viso della sua mamma Delia, e di Mimy, il suo Mr. Mime che le faceva da assistente domestico. La signora Ketchum era in vestaglia e pantofole, e Ash si ricordò solo in quel momento della differenza di fuso orario tra Kalos e Kanto.

"Ciao, Ash! Come sono contenta di vederti!" esclamò Delia, illuminandosi in viso mentre osservava suo figlio, la sua fidanzata e il suo Pikachu sulla finestra di dialogo che si era aperta sullo schermo del suo computer. "Come state tu, Pikachu e Misty? State tutti bene? Mangiate a sufficienza? Non avete ancora fatto nulla di indecente, vero? E tu, Ash, ti cambi regolarmente?"

"M-mamma!" esclamò il ragazzino, diventando improvvisamente rosso in viso. Misty, da parte sua, si voltò dall'altra parte, e il suo volto assunse lo stesso colore rosso acceso dei suoi capelli! "Non... non mi sembra il caso di dire queste cose! Siamo in presenza di minorenni!"

"Fratellone, cosa voleva dire la mamma di Ash quando ha detto 'indecente'?" chiese Clem incuriosita.

"DOMANDA NON CHIARA. PREGO RIPETERE." fu la pronta risposta del Lem Searchbot.

Gli occhiali di Lem si appannarono per l'imbarazzo, e il giovanissimo inventore guardò da un'altra parte e deglutì. "Ehm... è un po' complicato da spiegare, Clem..." affermò. "Rimandiamo a quando sarai più grande, okay?"

"E va beeeeneeee..." mugugnò la bambina bionda. "Mi dà fastidio non capire certe cose..."

Delia ridacchiò gentilmente. "Scherzavo, tesoro, scherzavo!" affermò. "Sono contenta comunque di vedere che state bene... continua bene il vostro viaggio?"

Ash alzò fieramente il naso in aria. "Puoi dirlo forte, mamma! Ho già due Medaglie della Lega di Kalos, e mi sto allenando per la terza! Pikachu e i miei Pokemon stanno bene... ma soprattutto, mamma, non crederai mai a chi ho incontrato da queste parti!" affermò, poi si mise da parte per permettere alla madre di vedere di chi stesse parlando.

Serena si mise una mano davanti alla bocca in un momento di pura emozione, e prese un bel respiro prima di farsi avanti. "Buongiorno, signora Ketchum... non so se si ricorda di me, ma vivevano a Biancavilla, una volta... ero molto amica sia di suo figlio che di Gary..." esordì, e sia Delia che il suo Mr. Mime guardarono quella ragazzina bionda con il cappellino rosso, con la signora Ketchum che cercava di ricordare dove l'avesse già vista...

"Ti ricordi di Serena, mamma? Io e Gary passavamo giorni interi con lei quando eravamo piccoli!" le ricordò Ash.
Delia spalancò gli occhi per la sorpresa e la meraviglia. "Aaaaah, ma certo! Adesso mi ricordo! Tu sei Serena, l'amica di Ash! Mi ricordo che eravate grandi compagni di giochi, prima che tu e la tua famiglia vi trasferiste a Kalos!" esclamò, facendo arrossire Serena per l'emozione.

"Nooo, ma dai! Serena viene da Kanto?" esclamò Shana. "Troooooppo bello! Non sapevo che tu avessi viaggiato così tanto, Sere!"

"Sere?" chiese Serena, sbalordita da quel nomignolo improvviso.

Misty ridacchiò e si sfregò la nuca con una mano. "Beh, mi sembra ovvio... Serena è tornata a Kalos da poco, visto che ha fatto un viaggio in altri continenti!"

"Allora un giorno ci dovrai raccontare tutto quanto!" continuò Shana. Ad Ash e a Pikachu dava quasi l'impressione di un energetico scoiattolino che schizzava di qua e di là ssenza mai stancarsi. "Vogliamo sapere che Pokemon hai incontrato, che allenatori hai affrontato, in quali leghe hai partecipato..."

"Hey, hey, un po' di pazienza, Shana!" affermò uno stupito Tierno, mentre lui e Trovato cercavano di porre un freno all'esuberanza della loro compagna! "Sono sicuro che Sere ci racconterà tutto al momento giusto... non pensi anche tu, Trovi?"

Il più timido e taciturno ragazzino dai capelli arancio si schiarì la voce. "Giusto... giusto, Tierno ha perfettamente ragione... non possiamo pretendere che Serena ci racconti tutto subito, non pensi?" affermò.

Shana si rimise a posto una ciocca dei suoi indisciplinati capelli. "Hahahaaa! Scusate, scusate! Mi sono messa a straparlare come sempre e non ho pensato che Sere voleva parlare con la mamma di Ash!"

"Hahahaaa, tranquilla, Shana, non è un problema per noi..." rispose tranquillamente l'amica d'infanzia di Ash. Si schiarì di nuovo la voce e riprese a parlare alla mamma di Ash. "Ehm... mi scusi, signora Ketchum, stiamo viaggiando con amici, e abbiamo finito per partire per la tangente... comunque, la vedo bene! E' passato tanto di quel tempo dall'ultima volta..."

"E' vero, Serena, talmente tanto tempo che mi sembra addirittura impossibile..." rispose Delia con evidente nostalgia per i tempi andati. "Ma sono contenta di averti rivisto, e che anche Ash abbia potuto ritrovarti! Sono sicura che il vostro viaggio a Kalos sarà indimenticabile!"

"Ne sono convinta anch'io... sa, avrei intenzione di provarmi nei Varietà Pokemon, ora che come allenatrice ho fatto la mia carriera..." affermò la ragazzina bionda. "Ehm... ma non credo fossimo qui per parlare di me, vero? Mi sono lasciata trasportare dall'emozione!"

"Ma figurati, per noi non è mica un problema!" rispose Misty. Doveva ammettere che non le dispiaceva per niente la compagnia di Serena, anche se forse all'inizio aveva avuto un po' di dubbi.

"Comunque... il motivo per cui l'avevamo contattata, signora Ketchum, era il fatto che Ash avrebbe voluto prendere alcuni dei suoi Pokemon rimasti alla fattoria del professor Oak." rispose Serena rivolta al canale di comunicazione.

Ash disse di sì con la testa. "Sì... ne avrei bisogno per fare un po' di allenamento." rispose. "Credo che finirò per rivolgermi al professore abbastanza spesso, nel corso di questo viaggio."

"Da parte mia, io sono curioso di vedere quanti più possibile dei Pokemon di Ash..." disse tra sè Trovato, maneggiando con un po' nervosismo una piccola macchina fotografica che portava con sè, nascosta nella sua borsa.

"Oh, certo, non è un problema! Contatterò subito il professore e gli chiederò di permetterti di prendere alcuni dei tuoi Pokemon!" rispose prontamente la giovane mamma. "Mi raccomando, Ash, tratteli bene! So che sei un ragazzo che ci tiene alla sua amicizia con i suoi Pokemon, ma cerca di non trascurarne nessuno, in ogni caso!"

Ash fece un cenno di assenso e accarezzò Pikachu sulla testa. Il topolino elettrico piegò all'indietro le lunghe orecchie e illuminò le guance con evidente contentezza, poi guardò verso lo schermo e annuì a sua volta. "Pika pikachu, pika pi pika!" affermò.

"Grazie, mamma! Mi raccomando, riguardatevi anche tu e Mimy!" rispose Ash. Delia fece un segno di vittoria, e il Mr. Mime domestico agitò una delle sue grandi mani in segno di saluto.

"Mime mime! Mr. mime!"

----------

Qualche minuto dopo...

Dopo che Ash ebbe ricevuto un po' dei suoi vecchi Pokemon dal ranch del professor Oak, era stata la volta di Misty di contattare le sue amate/odiate sorelle maggiori alla Palestra di Celestopoli... e come volevasi dimostrare, non appena il contatto fu stabilito, ecco Daisy, Violet e Lily tutte schierate, belle come il sole, con l'espressione del tipo di persone che non vedevano l'ora di mettersi in mostra!

"Ah, guardate un po' chi c'è! La nostra cara sorellina!" esclamò Violet, salutando la sorella minore dallo schermo del PC con un misto di affetto e aria di superiorità. "Allora, come procede la gita a Kalos con il tuo fidanzatino? Sei già riuscita a vincere qualcosa?"

Misty rispose facendole una linguaccia. "Se proprio ti interessano i fatti miei, mia cara sorellona..." affermò, ripagando il sarcasmo con il sarcasmo. "Il mio piccolo Azurill si è da poco evoluto in un bellissimo Marill, e ho intenzione di studiare ed imparare quanto più possibile dei Pokemon d'Acqua che vivono qui a Kalos, prima di tornare a Celestopoli! Intanto, spero che voi non vi stiate adagiando sugli allori, soltanto perchè siete diventate un po' più brave con i Pokemon!"

"Soltanto perchè sei tu quella che ha ereditato il talento come allenatrice, non significa che noi siamo rimaste a pettinare bambole, mia cara Misty!" rispose Lily, la Sorella Sensazionale con i capelli rosa, muovendo un indice come per dire di no. "La Lega Pokemon di Kanto è venuta a fare un'ispezione soltanto un paio di giorni fa, e sono rimasti soddisfatti dal nostro livello come allenatrici!"

"Oh, bene, allora a qualcosa sono valse, le mie lezioni!" sghignazzò Misty soddisfatta. "Nel frattempo, spero che vi interessi sapere che in questo momento sto facendo visita ad una delle più belle ville di Kalos, la Reggia Aurea! Hehehee... vero che siete invidiose e vi piacerebbe poterla visitare anche voi?"

Le tre sorelle maggiori di Misty si guardarono tra loro sghignazzando con complicità prima che la maggiore delle quattro, la bionda Daisy, desse la sua riposta, un occhio tenuto chiuso in modo da darsi un'aria sbarazzina. "Ammetto che visitare un'antica villa di Kalos suona come il tipo di esperienza che ci piacerebbe fare... non abbiamo avuto questa fortuna quando siamo andate in quella crociera in giro per il mondo..." rispose prontamente, e l'espressione vittoriosa che le era apparsa sul volto fece sospettare a Misty - e anche ad Ash e a Pikachu - che ci fosse qualcosa dietro. "Ma... intanto che voi eravate via, ci siamo... prese la libertà di fare qualche piccolo lavoro di ritocco alla nostra palestra dolce palestra! Perchè non provi a dare un'occhiata, sorellina?"

Misty sbattè le palpebre, non sapendo se essere irritata o preoccupata. "Ehm... come sarebbe a dire... qualche piccolo lavoro di ritocco? Daisy, non dirmi che..." cominciò a chiedere.

Ignorando gli sghignazzi compiaciuti di Violet e Lily, Daisy mosse un braccio... e spostò il suo computer in modo che Misty potesse vedere con i suoi occhi di cosa stesse parlando. La minore delle quattro sorelle sgranò gli occhi incredula e restò imbambolata come se fosse stata colpita da un attacco Ventogelido: la piscina che faceva da ring per gli incontri nella Palestra di Celestopoli era stata quasi del tutto trasformata, e sopra di essa troneggiava un'insegna che mostrava delle gigantografie delle tre sorelle maggiori di Misty, tutte vestite con dei colorati costumi da bagno e ritratte nel gesto di salutare un pubblico immaginario o mandare loro un bacio!

Daisy fece spaziare da un lato all'altro la videocamera del computer in modo da far vedere a Misty tutte le "geniali modifiche" che avevano approntato: gli spalti degli spettatori erano stati modificati e resi più alti e più grandiosi... e Misty non si sarebbe stupita se avessero aggiunto alcune file in più, giusto per far stare un po' di spettatori in più e farsi belle agli occhi di ancora più gente. Dei festoni che ricordavano coralli e piante acquatiche erano stati disseminati sui muri e sul soffitto della Palestra, e sopra la piscina si vedevano delle lampade dall'aspetto talmente stravagante da sembrare quasi delle sfere da discoteca! Come ciliegina sulla torta, quasi a voler sottolineare che la Palestra di Celestopoli era completamente rinnovata, alcuni Pokemon stavano sguazzando allegramente nella piscina decorata con colorati scenari in plastica - un Seel e un familiare Psyduck stavano in piedi accanto alla piscina per salutare Misty!

"Psy ay ayyy..." starnazzò Psyduck. Misty, rimasta come ipnotizzata a guardare lo scenario, quasi non si accorse di lui...

"Allora, che te ne pare della nostra nuova Palestra?" chiese Violet, con un sorrisone arguto e la faccia tosta, come se niente fosse successo! La ragazzina dai capelli rossi restò incantata a guardare, e dietro di lei, gli altri membri del gruppo sembravano come pietrificati per lo stupore! "Non serve che ci ringrazi adesso, Misty. Puoi farlo quando ritorni a casa, e avrai assistito al nuovo spettacolo delle Sorelle Sensazionali di Celestopoli!"

"Ma... ma... questo non..." balbettò Misty sconvolta.

"Psyduck?" chiese l'ormai immancabile Pokemon papero. Sembrava che si stesse chiedendo come mai alla sua allenatrice non piacesse quella nuova gestione della Palestra.

"Tranquilla, Misty, avrai tempo e modo di apprezzare tutto quanto quando ci rivedremo!" continuò Daisy tutta contenta! "A proposito, ci hai chiamato perchè volevi ritirare alcuni dei tuoi Pokemon, vero? Nessun problema! Violet, Lily, andate a chiamare i Pokemon della nostra cara sorellina!"

"Al volo!" risposero le due sorelle di mezzo! Fecero una sorta di saluto militare e corsero a chiamare i Pokemon di Misty, mentre la diretta interessata continuava a guardare senza riuscire a spiccicare parola per lo stupore! Finalmente, quando Ash e Pikachu ormai cominciavano a pensare che Misty si fosse congelata, Misty ebbe una reazione e diede una testata sul tavolo sul quale si trovava il computer, afflosciandosi poi su di esso come uno straccio!

"Cavolo... dovevo aspettarmelo... quelle lì fanno sempre tutto quello che vogliono..."

 

----------

 

Per la giovane Lady Aurelia, attuale di fatto proprietaria della Reggia Aurea, era stata una giornata alquanto noiosa. Tra partecipare alla riunione a Luminopoli, ad ascoltare quello che dicevano quelle quattro vecchie mummie sull'attuale situazione di Kalos e su quegli svitati del Team Flare... poi andare a controllare se le Palestre di Novartopoli e Luminopoli stavano facendo un buon lavoro... con tutto che adesso la seconda aveva una nuova gestione... Era stato tutto un su e giù, senza neanche avere la possibilità di fermarsi a fare due compere. E adesso, mentre sedeva nel suo elegante e comodo sedile passeggeri, sul retro della sua limousine, la giovane miliardaria non aspettava nient'altro che sedersi ad un tavolino sulla terrazza della sua villa, e godersi un po' di aromatico Tè Roserade. Spostò la tiara argentata che portava sulla esta e cercò di rimettere a posto i suoi lunghi capelli vermigli. Quanto meno, la giornata era giunta al termine, e adesso era giunto il momento di tornare alla sua opulenta dimora...

"Ambrogio... si può andare un po' più veloci?" chiese facendosi aria con un ventaglio elegante e finemente ricamato. "Mi sto annoiando a restare qui seduta."

Il conducente si abbassò il berretto sulla fronte e fece un cenno di scusa. "Mi rincresce, signorina..." rispose. "In questo momento stiamo viaggiando su una strada dove è imposto un limite di velocità..."

"Ooooh, limiti di velocità dei miei stivali!" Aurelia lo interruppe e mise il broncio come una bambina viziata. "Lo sai che nessuno mi dà la multa! Io sono ricca e posso permettermelo! Andiamo, vai più veloce! Non vedo l'ora di essere a casa!"

Ambrogio sospirò e scosse la testa - inutile cercare di discutere con la signorina quando era di così cattivo umore, lei riusciva sempre a trovare il modo di avere ragione. Sperando che non si sarebbero ridotti a farsi mettere una multa da qualche agente Jenny un po' troppo zelante, l'autista premette un po' di più il pedale dell'acceleratore, e la macchina prese velocità.

Ci volle comunque circa un quarto d'ora per arrivare nel viale alberato che portava fino ai cancelli della Reggia Aurea, e Ambrogio tirò un sospiro di sollievo quando potè rallentare e si avvicinò all'ingresso. Con un tocco su un comando appoggiato al suo fianco, l'autista fece sì che gli enormi cancelli argentati si aprissero con unleggero cigolio, e in breve tempo, un gruppo di camerieri ed inservienti domestici si era messo in posizione, e aveva formato due ordinate file tra le quali la limousine rosa passò lentamente. Aurelia guardò con un certo disdegno le file di servitori che come ogni volta arrivavano ad accoglierla, come tanti cagnolini addestrati. Le piaceva ricevere questo tipo di attenzioni dai suoi Furfrou, ma vedere tutte queste persone che si comportavano in maniera così servile le dava un po' fastidio. Aveva anche cercato di dire loro di smetterla con tutte quelle cerimonie... ma la cosa non era riuscita a cambiare molto la situazione. Finivano sempre per fare quelle imbarazzanti e, a suo dire, superflue dimostrazioni di formalità.

Finalmente, la macchina si fermò con un lieve cigolio di ruote, e la giovanissima nobildonna si mise un po' a posto il suo grazioso vestitino rosa acceso. "Bene, finalmente a casa..." disse tra sè, e fece per scendere quando uno degli inservienti le aprì la portiera. Tuttavia, esitò per un istante quando vide che l'uomo che le aveva aperto la porta dava l'impressione di essere vagamente preoccupato. "Hm? Che succede, qui? C'è qualcosa che non so e che dovete dirmi?"

"In effetti, signorina... avremmo qualcosa da dirle." affermò l'inserviente, sperando tra sè di non incappare in qualcuna delle leggendarie arrabbiature della ragazzina. "Mentre... mentre voi eravate via, degli allenatori provenienti da Kanto e da Kalos hanno fatto visita alla Reggia Aurea."

"E con ciò?" rispose Aurelia storcendo il naso. "La Reggia Aurea è aperta a chiunque voglia visitarla. Non vorrai dire che si sono introdotti nella sezione privata, vero?"

"No, no, signorina, niente di tutto questo!" si affrettò a chiarire il cameriere. "Ecco... piuttosto credo che potrà dare un'occhiata per conto suo, riguardo a ciò che è successo..."

"Hmph!" Aurelia fece un verso disdegnoso, e scese dalla limousine, chiudendo di scatto il ventaglio di raso viola che portava sempre con sè. Un Pokemon, un Furfrou con la pelliccia acconciata in modo da prendere la forma di un cappellino con un fiocco giallo sulla testa e due lunghe trecce terminanti in ciuffetti gialli, scese subito dietro di lei e cominciò ad annusare l'aria, insospettito. In effetti, riusciva a sentire degli odori a cui non era abituato, ed era sicuro che non provenivano dalla cucina.

La giovane nobildonna si diresse verso il grande giardino sul retro della villa, restando dietro all'inserviente... e quando finalmente l'uomo si fermò accanto ad una ringhiera di marmo, anche lei e il suo Furfrou si affacciarono per vedere cosa intendesse...

Quello che videro li lasciò completamente di stucco.

I giardini della villa erano occupati da Pokemon che stavano facendo degli incontri di allenamento con tutti i suoi Furfrou! Un elegante Swanna, comandato da una ragazzina in top, pantaloncini e sandali con i capelli arancioni legati in una coda laterale, stava combattendo con un Furfrou con un Taglio Cuore... mentre poco più in là si vedeva un Bulbasaur che faceva una sorta di tiro alla fune con le sue liane con un Furfrou Taglio Diamante, mentre un giovanotto dai capelli neri, con un berrettino rosso con tanto di frontino in testa, e un Pikachu davano le istruzioni. E non erano i soli... Aurelia e il suo Furfrou riusciva a vedere un Fennekin, un Chespin e uno... anzi, due Froakie vicino ad una grande fontana di marmo, ognuno a provarsi con un Furfrou! E poi c'era un Sylveon che accompagnava una ragazzina dai lunghi capelli biondi scuri... un Bunnelby e un Dedenne guidati da un ragazzo biondo con gli occhiali e una bambina bionda con un ciuffetto ad un lato della testa...

Ovunque Aurelia e il suo Furfrou Taglio Signorina posassero lo sguardo, c'era un Pokemon che si stava allenando con uno dei suoi Furfrou! La giovanissima nobildonna non riusciva quasi a crederci... cos'era quest'insolenza? Da quando in qua i suoi meravigliosi e ben pettinati Furfrou si mettevano a divertirsi in modo tanto becero, volgare e popolare? Con tutto quello che lei e i suoi inservienti facevano per tenerli sempre a posto e in ordine!

"Ehm... ecco, è questo quello che volevamo farle vedere, signorina..." affermò l'inserviente, preoccupato davanti all'espressione di Aurelia - la giovane ereditiera era rimasta con la mascella cascante, e delle comiche righe blu erano apparse sopra la sua testa, mentre i suoi occhi erano diventati enormi, bianchi e contornati di nero. Il suo Furfrou Taglio Signorina era rimasto ugualmente scioccato, e agitava scompostamente la coda, e nessuno dei due spiccicava parola...

"S-signorina?" chiese l'inserviente, cominciando a preoccuparsi per la mancanza di reazioni della sua signora.
Aurelia restò ancora per qualche secondo a guardare la scena davanti a lei, assolutamente incredula... e fu allora che vide un Furfrou ancora non acconciato impegnato in uno scontro di allenamento con un vivace Fletchling che scattava da una parte all'altra, facendo cenno al Pokemon Barboncino di farsi avanti. I due Pokemon si stavano scambiando dei colpi rapidi e precisi, ognuno cercando di aprirsi un varco nella difesa dell'avversario... ma per quanto ci mettessero tutta la loro forza e stesserochiaramente impegnandosi con tutte le loro forze, Aurelia notò qualcosa di incredibile nell'espressione dei loro volti...

Entrambi si stavano divertendo. In effetti, se la vista non le stava giocando qualche brutto scherzo, quel Furfrou ancora non pettinato era lo stesso che le aveva dato qualche pensiero di recente... quello che sembrava meno vivace degli altri, e che aveva sempre rifiutato di farsi pettinare.

E adesso, invece, mentre evitava con abilità un attacco Braciere da parte di quel Fletchling, aveva addosso energia da vendere.

Aurelia chiuse la bocca di scatto e assunse un'espressione più posata, rimproverandosi tra sè per aver per un attimo ceduto all'indignazione. Con un gesto lento ed elegante, sollevò in suo ventaglio e lo tenne aperto davanti al viso in modo da nascondersi la bocca... e cominciò a ridacchiare, dapprima con misura... ma poi, vedendo gli effetti che quella forma di divertimento da lei tanto disprezzata stava avendo sui suoi amati Furfrou, esplose in una risata trionfante, con il naso in aria e la bocca spalancata, in barba alle regole del bon ton kalosiano!

"Signorina...?" chiese l'inserviente. "Signorina, che sta succedendo?"

"Furfrou?" chiese il Pokemon Barboncino accamto a lei.

"Hohohohohoooo, questo sì che è buffo! Chi l'avrebbe mai immaginato che una forma di divertimento così popolare e grossolana potesse essere quello che ci voleva per i miei amati Furfrou? Hohohohohoooo!" esclamò Aurelia, ridendo a squarciagola ancora per qualche secondo prima di calmarsi di colpo e chiudere il suo ventaglio con un semplice gesto della mano. "Posso sapere chi dei nostri visitatori ha avuto questa idea?"

"Beh..." l'inserviente guardò gli allenatori e i Pokemon che si stavano divertendo nei giardini appena sotto di loro, e indicò Ash e Pikachu. "Ecco, è stato quel ragazzo lì. E' lui il leader di questo gruppo di allenatori."

Aurelia annuì lentamente, e un sorrisetto altezzoso apparve sul suo viso mentre osservava il giovanotto di Biancavilla e il suo Pikachu che continuavano ad assistere in battaglia quel Bulbasaur - il Pokemon Erba/Veleno aveva usato un trucchetto per far perdere l'equilibrio al Furfrou suo avversario e aveva lanciato un Parassiseme contro di lui, con il risultato che il Pokemon Barboncino si era ritrovato avvinghiato da una rete di rampicanti.

"Interessante." disse Aurelia, e riaprì il suo ventaglio con tono spocchioso. "Voglio conoscere quel ragazzo. Inserviente, Furfrou... accompagnatemi da lui."

L'uomo fece un inchino, e il Pokemon canino abbaiò un paio di volte in segno di assenso.

 

----------

 

"Ottimo lavoro, Bulbasaur! Adesso... scansati, presto!" esclamò Ash. Il piccolo Pokemon Erba/Veleno scattò di lato e riuscì ad evitare il Furfrou suo avversario che si lanciava su di lui con un potente attacco Bottintesta. "Perfetto! Ed ora... usa il tuo attacco Foglielama!"

"Bulbasaur!" esclamò il Pokemon Seme. Furfrou cercò di voltarsi rapidamente, ma il Parassiseme che lo avvinghiava rallentò i suoi movimenti, e non riuscì a contrattaccare prima che Bulbasaur scagliasse una raffica di foglie affilate dal bulbo che cresceva sulla sua schiena. Il colpo andò a segno, ma Ash ebbe l'impressione che il Pokemon Barboncino non avesse subito tutti i danni che in teoria avrebbe dovuto, e infatti Furfrou si rimise in guardia un istante dopo, e colpì il sorpreso Bulbasaur con un attacco Morso. Il Pokemon Erba/Veleno emise un breve verso di sorpresa e indietreggiò, ma l'effetto di Parassiseme gli permise di recuperare quasi subito le forze.

"Tutto a posto, Bulbasaur?" chiese Ash, ricevendo come risposta un deciso cenno della testa da parte del suo fedele Pokemon. "Meno male... strano, mi è sembrato che il tuo attacco Foglielama non abbia fatto molto effetto."

"Saur!" esclamò Bulbasaur in segno di assenso. Un attimo dopo, il Furfrou avversario si piazzò davanti al Pokemon Seme... e i suoi occhi si fecero brillanti e luminosi, attirando l'attenzione di Bulbasaur e lasciandolo esterrefatto per un secondo.

"Ma è ovvio! Quella a cui hai appena assistito, giovanotto, è l'abilità Foltopelo dei miei amati Furfrou, che riduce di molto i danni subiti dagli attacchi fisici!" disse la voce arguta ed altezzosa di Aurelia. La giovane nobildonna si avvicinò con passo sicuro ad Ash, Pikachu e Bulbasaur, e gli sguardi di tutti gli allenatori del gruppetto si posarono su di lei e sul suo Furfrou. Immediatamente, i Pokemon Barboncino ancora impegnati in qualche battaglia si fermarono e scattarono sull'attenti, temendo che la loro padroncina volesse sgridarli per essersi messi a combattere come i Pokemon di un popolano qualsiasi...

"Hm? E quella ragazza... immagino che sia la proprietaria della Reggia Aurea di cui abbiamo sentito parlare!" disse Misty, estendendo un braccio in modo che il suo Swanna si posasse su di esso. L'elegante Pokemon cigno svolazzò per un breve tratto e si appoggiò sul trespolo che Misty gli stava offrendo.

"Swanna?" chiese, non del tutto sicuro.

"A giudicare da come si porta... direi di sì." affermò Serena. La sua Sylveon guardò incuriosita il Furfrou Taglio Signorina, e storse il naso. Non sembrava sicura di cosa pensare di quei due...

"Ah... beh, mi fa piacere imparare qualcosa di più sui Pokemon di questo paese." affermò Ash. "E... chiedo scusa, signorina, non mi sono ancora presentato. Il mio nome è Ash Ketchum, e vengo dalla città di Biancavilla, nella regione di Kanto. Lui è Pikachu, il mio migliore amico... e questo è Bulbasaur, uno dei primi Pokemon che ho catturato, almeno cinque anni fa."

"Pika pika!"

"Bulbasaur!" I due Pokemon si presentarono alla signorina, che li osservò con interesse.

"Bene, bene, bene... ho avuto modo di osservare l'abilità dimostrata da te e dai tuoi amici, e devo ammettere che sono rimasta impressionata." esordì Aurelia. "Ma... dovesono le mie maniere? Il mio nome è Lady Aurelia, e sono l'attuale proprietaria della Reggia Aurea. Da secoli la mia famiglia si occupa di gestire questo monumento alla gloriosa antichità di Kalos, e di fare in modo che questo frammento di storia non scompaia. Quelli con cui vi state allenando, signori, sono i Furfrou di cui vado fiera."

"Già... ci era stato detto." rispose Ash, sperando tra sè di non aver fatto qualcosa di sgradito ad Aurelia. "Abbiamo visto che alcuni di loro erano annoiati e volevano giocare a qualcosa di più movimentato del solito, e quindi..."

"Furfrou!"

Aurelia guardò verso il Furfrou non pettinato che si stava avvicinando a lei, e il Fletchling di Ash che stava fieramente in piedi sulla sua schiena. Il Pokemon Barboncino abbaiò un paio di volte, in modo da sostenere quello che aveva detto il ragazzo di Biancavilla, e il Furfrou Taglio Signorina che accompagnava la giovane nobildonna abbaiò un paio di volte in risposta, comprendendo quello che il suo compagno più giovane voleva dire.

"Hm. Capisco. Devo ammettere che non avevo pensato che ai miei cari Furfrou sarebbe piaciuto così tanto impegnarsi in un'attività così... popolare e poco raffinata." rispose Aurelia, gettando ad Ash uno sguardo quasi condiscendente. Il ragazzo e il suo Pikachu non mostrarono reazioni, ma Bulbasaur storse il naso, e Fletchling cinguettò in segno di disapprovazione. Non erano molto contenti che Aurelia trattasse il loro modo di vivere con tanta spocchia. "Comunque, ammetto che sono abbastanza interessata a voi..."

Misty, Serena e il resto del gruppo si stava riunendo accanto ad Ash proprio in quel momento... e prima che Aurelia potesse continuare il suo discorso, la piccola Clem si fiondò davanti a lei, si chinò su un ginocchio e si mise in una posa plastica come se volesse implorarla di un favore! Nello stesso tempo, il background scomparve, sostituito all'improvviso da un romantico scenario rosa con tanto di stelline luccicanti e cuoricini!

"Mademoiselle Aurelia!" esclamò la bambina bionda, imitando sorprendentemente bene un accento francese. "Lei è una signorina come si deve! Per favore, si prenda cura di mio fratello Lem!"

"C-C-Clem! Ma cosa... cosa ti salta in mente?" esclamò il malcapitato Lem, il cui viso era diventato rosso come un pomodoro maturo. Persino il Lem Searchbot sembrava esterrefatto...

"Oh mamma... mi ricorda qualcuno che conosco..." affermò Misty, con un grosso gocciolone di sudore che le scendeva dalla testa.

"Marill..." affermò il suo Marill.

Aurelia fece una risatina nervosa, e si ritirò di qualche passo dalla bambina bionda, ancora appoggiata su un ginocchio e con il braccio esteso verso di lei. Cercando di non dare a vedere il suo imbarazzo, la giovane nobildonna si schiarì la voce e guardò nuovamente verso Ash, Bulbasaur e Pikachu. "Ehm... come stavo dicendo prima di essere interrotta... sono rimasta alquanto impressionata dall'abilità che avete dimostrato nel risvegliare l'interesse dei miei amati Furfrou nelle battaglie di Pokemon, e ammetto che forse il mio giudizio iniziale nei confronti di questa attività è stato... affrettato, per così dire. Per questo motivo, vorrei proporvi... diciamo così, uno scambio culturale."

"Bulbasaur?" chiese Bulbasaur a Pikachu.

Il topolino giallo scosse la testa. "Pika pika..."

"Ehm... non credo di aver capito cosa voglia dire esattamente..." affermò Ash. Cercò lo sguardo di Misty, Serena e dei due fratellini di Luminopoli, ma ricevette soltanto degli sguardi interrogativi in risposta. "Potrei chiedere cosa intende per... scambio culturale?"

Aurelia chiuse il suo ventaglio con fare altezzoso. "Oh, è molto semplice, in realtà. In questo momento, avete fatto un grosso favore a me e ai miei amati Furfrou." disse, per poi chinarsi verso il Furfrou non pettinato ed accarezzarlo sulla testa. "Ora, tocca a me fare a voi un favore. So che ci sono dei Centri Pokemon lungo la strada che conduce alla Grotta Trait d'Union e a Petroglifari... di solito, è lì che sono diretti gli allenatori che passano da queste parti... Ma sarei oltremodo onorata se voleste fermarvi per la notte nella mia magnifica dimora. Ci sono abbastanza stanze degli ospiti per tutti voi, e abbastanza spazio per tutti i vostri Pokemon. Che cosa ne dite?"

"C-Come? Sta... sta dicendo che potremo passare una notte... in questa villa stupenda?" Tierno e i suoi compagni trasalirono alla notizia.

"Questo... questo non me lo sarei aspettato neanche nei miei sogni più folli!" fu il commento di Shana.

Serena deglutì e guardò esterrefatta verso quella che più che una reggia sembrava un palazzo! "Ma... ma sta dicendo sul serio, signorina Aurelia?" chiese stupefatta. "Voglio dire, immagino che ospitarci non è un problema dal punto di vista... economico... ma non vorremmo essere importuni!"

"Sylveon..." esclamò la Sylveon di Serena.

"Hohohohooo, non è questo che mi dà pensiero! Se fosse per questo, non sareste nemmeno stati invitati qui dentro!" affermò Aurelia con pungente spocchia. “No, quello che mi aspetto da voi non è altro che… che voi insegniate ai miei cari Furfrou come si sostiene un incontro di Pokemon con grazia, stile ed eleganza!”

Misty restò stupefatta per un istante. “Ho… ho capito bene quello che ha detto? Noi dovremmo… insegnare ai suoi Furfrou…”

“Ho per caso balbettato? Reitero quello che ho detto.” Rispose Aurelia. "Voglio che voi facciate da insegnanti ai miei cari Furfrou! Sotto la vostra guida, si faranno una reputazione di combattenti abili ed eleganti, e il prestigio della mia famiglia aumenterà ancora! Non trovate anche voi che sia un'idea favolosa? Hohohohohoooo!"

"Per qualche motivo, ho l'impressione che non andrà così bene come crede..." azzardò Tierno.

"Siamo d'accordo..." fu la pronta risposta di Trovato, e Shana annuì rapidamente in segno di approvazione.

 

----------

 

"E così... il nostro agente ha fallito? E potete confermarci che si è trattato dello stesso gruppo di allenatori che ci ha messo i bastoni tra le ruote al Maniero Sottotono?" chiese la giovane donna dai capelli rossi, vestita di un'appariscente uniforme rossa con stivali alti fino al ginocchio e una minigonna vertiginosa. Stava parlando nel suo comunicatore, seduta ad un tavolo davanto ad un computer.

A pochi passi da lei, un'altra giovane donna vestita allo stesso modo, con i capelli blu-verdi legati in due buffi codini ad anelli e una sorta di visore dall'aspetto fantascientifico a coprirle gli occhi, guardò incuriosita verso la sua collega.

"Certo... certo, capisco. Va bene. Io e Martynia ci troviamo abbastanza vicine, in questo momento. La Reggia Aurea, dite? Okay... capisco... sì, vorrà dire che ne approfitteremo anche per recuperare quella Megapietra. Sì... certo, sappiamo cosa fare. Okay. Attendete nostre notizie, vi faremo sapere quanto prima... D'accordo... passo e chiudo."

Con queste parole, la ragazza dai capelli rossi chiuse la comunicazione, e la sua collega sorrise lievemente e si aggiustò il visore. "Allora, immagino che adesso tocchi a noi, vero, mia cara Akebia?" chiese con voce mielata.

La ragazza dai capelli rossi di nome Akebia fece un cenno affermativo, senza perdere la sua aria sicura. "Esattamente, Martynia. Credo anzi che sia il caso di dare una lezione a quegli intriganti ragazzini che cercano di ostacolarci. Hai ancora quel tuo Honedge, quello che hai catturato qualche giorno fa, vero?"

"Sì, effettivamente non ho ancora avuto modo di allenarlo." rispose Martynia. Tirò fuori una Pokeball dalla sua cintura e la mostrò alla sua collega. "Stai pensando anche tu... quello che sto pensando io?"

"Vogliamo solo far capire a quei ficcanaso che con il Team Flare non si scherza." rispose Akebia alzando le spalle. "E quale modo migliore... che fargli prendere paura e farli desistere?"

"Mi piace il tuo modo di pensare, Akebia." rispose Martynia, e si rigirò la Pokeball tra le mani. "D'accordo... vorrà dire che andremo a fare visita alla Reggia Aurea il prima possibile. Ash Ketchum e i suoi compagni... dovranno imparare quanto prima che non possono sperare di opporsi al Team Flare e passarla liscia."

----------

 

CONTINUA...

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Justice Gundam