Ringrazio
anche solo chi legge.
Scritta
sentendo: https://www.youtube.com/watch?v=R68kkpdIbOM.
★Autore:
Kamy
★Fandom:
Capitan America.
★
Iniziativa: Questa storia partecipa al ‘Rainy time’
a cura di Fanwriter.it!
★
Numero Parole: 613.
★
Prompt: 36.
A
è
pensieroso e osserva le nuvole di pioggia farsi più vicine.
B gli prepara
qualcosa di caldo.
Cap.24
Dichiararsi
Bucky
osservava oltre la finestra, aprendo e chiudendo
il pugno metallico, i suoi occhi erano arrossati. Con fare pensieroso
guardava
le nuvole oscure che si stavano avvicinando, coprendo il cielo plumbeo,
addensate all’orizzonte.
Bucky
si deterse le labbra con la lingua, vedendo il
proprio riflesso nel vetro.
Il
sedile veniva reclinato all’indietro, mentre
l’intero corpo di Bucky era
attraversato da scosse elettriche. James sgranò gli occhi,
le urla selvagge
degli altri supersoldati gli risuonavano nell’orecchie,
mentre le sue erano
soffocate dal morso che gli avevano messo in bocca.
Bucky
si voltò di scatto, rabbrividendo, vedendo
Natasha raggiungerlo.
“Sei
lì fermo a guardare le nuvole di pioggia farsi
sempre più vicine da almeno una decina di
minuti…” gli disse la russa.
Bucky
impallidì vedendo i capelli di Natasha, erano di
un biondo platino.
“Cos’hai
fatto ai capelli?” domandò.
Natasha
si piegò in avanti e gli porse una tazza, le
ciocche le ondeggiarono ai lati del viso pallido.
“Ti
ho preparato qualcosa di caldo” disse.
Bucky
prese la tazza con la mano metallica, il fumo
che si alzava da essa gli accaldò il viso.
“Si
sta avvicinando anche un altro tipo di tempesta.
Hai quasi finito di dirmi tutti i nomi. Appena avremo finito, io e
Steve
inizieremo la caccia. Perciò mi sono preparata una nuova
copertura” disse
Natasha, accomodandosi sulla sedia accanto a lui.
Bucky
sorseggiò il the caldo, sentendo la lingua e le
labbra bruciarli.
“Sei
bellissima, anche se amo i tuoi boccoli rossi. Ti
fanno sembrare una fiamma danzante quando balli, e s’intonano
con la tua pelle
di ceramica” sussurrò.
Natasha
gli accarezzò il braccio di metallo.
“A
cosa pensavi?” lo interrogò.
<
I suoi complimenti ormai non mi danno più
fastidio, la sua voce impacciata mi fa tenerezza >
pensò.
“Se
davvero sta arrivando una tempesta, allora mi
preparerò a danzare nella tempesta accanto a voi”.
Cambiò discorso Bucky.
“E
se ti dicessi che non possiamo portarti con noi?
Non solo perché è troppo pericoloso, ma
perché…” esalò Natasha.
Bucky
nascose il viso dentro la tazza, sospirando
pesantemente.
“Potrei
essere dalla porta con solo qualche comando.
Steve tornerebbe a essere la mia missione e… stavolta
tenterei di uccidere
anche la donna di cui mi sono innamorato”
sussurrò. Sorseggiò il the
lentamente, sentendo il sapore del limone che si sposava con quello
della
bevanda.
Il
vento si era fatto più forte e faceva tremare la
finestra, il cielo si era fatto nerastro.
“Non
sei tipo da rimanere a casa. Come faccio a essere
sicuro che non ci seguirai?” domandò Natasha.
Bucky
abbassò la tazza, mentre fuori iniziava a
piovere, Bucky guardò la superficie del liquido e
sospirò.
“Non
metterò a rischio la vostra missione. Spero solo
di essere utile in altro modo” sussurrò roco.
Natasha
si massaggiò il collo e unì le ginocchia,
appoggiò l’altra mano sopra di esse.
“S-sai…
forse anche io sto iniziando a provare
qualcosa per te. Però, per l’uomo dietro Winter
Soldier, per quel giovane
soldato degli anni ’40 che faceva lo smargiasso, ma aveva
paura della guerra e
di accadimenti più grandi di lui.
È
quella parte di te che si è innamorata di me?”
chiese.
“Quella
è l’unica vera parte di me, quello che ha
inserito l’Hydra non sono veramente io” ammise
Bucky.
Natasha
gli sorrise, piegando le labbra piene e rosse,
le sue gote erano rosate. Tolse la tazza dalle mani di Bucky e gli
posò un
bacio sulle labbra.
“Forse
ho un modo più caldo per affrontare la pioggia”
bisbigliò.
Bucky
le sorrise.
“Sarei
felice di provarlo” sussurrò.
<
Ancora non riesce a sembrarmi vero. Mi sono
innamorato dal primo momento, in fondo sono caduto nella ragnatela di
una
meravigliosa Vedova Nera > pensò.