Fanfic su artisti musicali > Panic at the Disco
Segui la storia  |       
Autore: Marra Superwholocked    21/02/2018    0 recensioni
Crossover tra P!ATD e Supernatural ("Il demone che voleva diventare cantante" e "Take a chance on me") nonché sequel delle mie ff citate in parentesi.
(Undicesima stagione)
Lucifero è alla ricerca di un nuovo tramite, presumibilmente per vendetta, ecco perché Crowley, il Re, deve temporaneamente lasciare il Trono. Chiederà dunque aiuto a due persone ...speciali, senza aspettarsi che dalla loro collaborazione possa nascere quel qualcosa che chiamiamo Amore.
Genere: Erotico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Brendon Urie
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Annabeth, la saga'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chapter Eleventh

Who let the dogs out?

 

Il mattino seguente era arrivato e, con lui, anche un forte mal di testa. Esso pulsava nelle tempie di Annabeth, un bussare continuo, insistente. Girò la testa dall'altra parte e trovò il volto di Brendon. Lo sfiorò con un dito e lui ebbe un riflesso nel sonno irrequieto. «Brendon» lo chiamò sottovoce, ma lui non si scompose.
Fuori la città cominciava ad animarsi sempre di più nonostante fosse domenica. Un camion dell'immondizia stava facendo retromarcia e prese in pieno un bidone colmo di avanzi di cibo, spargendoli sul marciapiede. Ad Annabeth dava fastidio tutto quel rumore, così si alzò in punta di piedi, indossò solo i suoi slip e la maglietta e saettò verso la finestra per chiuderla. Ora sentiva il respiro costante del demone. Le scappò un sorriso ripensando a come, solo poche settimane prima, pensava che la sua nuova vita da cacciatrice di taglie facesse schifo. E ora eccola lì, felice dopo una nottata passata a sudare. Poi, fulmineo, un altro pensierò la rabbuiò. «Cosa ne sarà di me quando sarà finito il tuo anno sabbatico?» le sfuggì ad alta voce.
«Potrei semplicemente fingermi morto.»
Annabeth ebbe un sussulto; non si aspettava fosse sveglio. «Brendon» disse preoccupata. «Questo significherebbe cambiare tramite!»
«Sì» rispose lui. Aprì gli occhi e mise a fuoco, abbagliato dalla luce del sole. «E allora?»
«E allora? A me piaci così, non voglio che tu cambi!» Annabeth si avvicinò di più al letto e si sedette ai piedi di Brendon. «Non si può trovare un'altra soluzione?»
Brendon si mise a sedere, il petto nudo che cominciava a rabbrividire. «Abbiamo di fronte due strade: una è lasciare definitivamente l'Inferno e continuare come coppia umana, sapendo che, prima o poi, dovremmo cambiare identità per ovvi motivi; l'altra è scappare in un'altra dimensione dove potremmo rimanere noi stessi.» Brendon era serio e studiava il viso di Annabeth in silenzio. Credeva davvero alle parole appena pronunciate: finti umani o fuggitivi. Per sempre.
Le sopracciglia della nephilim si avvicinarono e lei si morse il labbro inferiore. Stava per chiedergli cosa avrebbe desiderato fare lui quando avvertì una strana sensazione e il vento fece spalancare le finestre che poco prima lei stessa aveva chiuso. I vetri vibrarono andando a sbattere contro gli spigoli formati dalle mura e per alcuni istanti pensò che si frantumassero, invece rimasero semplicemente frastornati come lei e il demone.
«Cos'è successo?» Annabeth balzò giù dal letto, spaventata.
Brendon, più rilassato, scese sul pavimento freddo a piedi nudi e si mise davanti ad Annabeth. Se fosse entrato qualcosa o qualcuno dalla finestra, lui sarebbe stato il primo a vederlo e a reagire.
Rimasero fermi in quella posizione per alcuni istanti, ma dalla finestra giungevano solo i soliti rumori della strada, nient'altro. Sobbalzarono quando l'allarme di un'auto prese a strillare.
«Forse è solo un po' vecchia» commentò Brendon richiudendo i vetri per poi coprirli con la tenda color panna.
«No» disse Annabeth accigliata. «Non credo sia così.»
Brendon si voltò e la guardò senza capire.
«È già successa una cosa del genere, ma erano secoli fa» cominciò a spiegare lei. Si accasciò sul materasso intriso dei loro odori e si massaggiò gli occhi. «Ci serviranno degli occhiali, un accendino e dell'olio santo. »
Brendon inspirò; questa volta aveva afferrato. «Cerberi» disse sospirando.
«E nemmeno questa volta avvertirò mio padre.» Annabeth non sapeva quanto stesse sbagliando. Non avvertire suo padre voleva dire non venire a conoscenza di ciò che aveva fatto per salvare i Winchester un'ultima volta. Ma, d'altro canto, se avesse provato a chiamarlo e avesse saputo cos'aveva fatto, ora non avrebbe più alcun motivo per andare avanti. C'era Brendon, sì, ma l'amore di e per un padre molte volte supera quello di e per un amante che si conosce da poche settimane.
Annabeth pensò di essere stata ancora un volta più furba di quanto tanti altri si sarebbero immaginati. Subito dopo essersi messa una canotta nera, dei jeans e la sua collana con pentacolo, andò dritta verso l'armadio e ne estrasse un fagotto lungo e pesante. Lo poggiò sul letto e lo scartò. Il contenuto, per la maggior parte del peso, luccicava alla ormai fioca luce del sole che filtrava attraverso la tenda, mentre il resto era legno. L'aveva semplificata, togliendo le varie parti in pelle sul manico, e potenziata, duplicando la lama, ma la sua bambina, la sua ascia ormai simmetrica rimaneve sempre la più letale che i demoni avessero mai assaggiato. Aveva fatto bene a tornare indietro per riprenderla. Inoltre si era fatta fabbricare, sempre con lame angeliche fuse e rielaborate, due bracciali con pentacoli per proteggersi durante le lotte. Si era fatta fare anche un corpetto per proteggere le costole, ma aveva notato con piacere che si rompeva più frequentemente quest'ultimo piuttosto che le sue stesse ossa.
La nephilim indossò i due bracciali e afferrò l'ascia imitando poi una majorette un po' impacciata. Quando alzò gli occhi, Brendon era già vestito e reggeva in mano due paia di occhiali. «Cerchiamo l'olio santo» le disse sorridendo.
Passarono alcuni minuti, poi lasciarono la stanza e, con essa, anche un cadavere.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Panic at the Disco / Vai alla pagina dell'autore: Marra Superwholocked