Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: ArrowVI    21/02/2018    0 recensioni
L'Arcadia, un luogo idilliaco dove chiunque vive in tranquillità ed armonia, la nazione con meno criminalità e la qualità di vita migliore fra tutte...
Fino a quando rimani all'interno delle mura della sua capitale.
Dietro la facciata di "Nazione perfetta", si cela un lugubre teatro dove chi non è considerato utile alla nazione viene rapidamente allontanato, un mondo dove coloro che sviluppano abilità speciali sono considerati demoni e prontamente eliminati.
Si dice che la luce della speranza possa nascere anche nei luoghi più bui... Sarà veramente così?
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 2-3: Rabbia


<< Non posso fare una cosa del genere... >>
Non appena Yuu sentì le mie parole il suo sguardo cambiò improvvisamente: era sorpreso, ma notai anche che fosse infastidito.
Nonostante mi sentissi molto triste in quel momento, lo guardai sorridendo, mentre mi accarezzavo i capelli.

<< Non posso essere egoista, è contro la mia natura... Ciò a cui tengo di più sono le persone intorno a me: non riuscirei a sopportare di vederli star male, o soffrire. Mi va bene anche così. >>
Aggiunsi subito dopo, senza smettere di sorridere e portandomi una mano davanti al petto.

Yuu mi guardò in silenzio per qualche istante, con una espressione sorpresa, prima di riprendersi.

<< Ma è sbagliat- >>
Prima che potesse finire la sua frase, qualcuno ci chiamò entrambi.
Ci voltammo, sorpresi, notando Blake che ci correva contro.

<< Grazie al cielo vi ho trovati! >>
Ci disse, rallegrandosi, non appena ci raggiunse.
Aveva il fiatone.

<< Blake? Stai bene? >>
Gli domandai, preoccupata, avvicinandomi a lui e preparandomi ad aiutarlo come possibile.
Blake mi bloccò, sorridendomi.

<< Non preoccuparti per me, sto bene... Sono solo stanco... Vi stavo cercando da quando ho notato una esplosione in distanza, ero terrorizzato! Stavo cominciando a pensare al peggio, non trovandovi da nessuna parte... Avevo deciso di tornare alla comunità, pensando che magari foste tornati li, quando ho sentito qualcuno parlare riguardo ad uno "scontro" davanti ad una chiesa... Ho chiesto informazioni e non ci ho messo molto a capire voi due foste coinvolti... >>
Mi spiegò, respirando affannosamente, ma riprendendosi lentamente.
Subito dopo guardò Yuu, con una espressione cupa.

<< Non credo sia una buona idea rimanere qui a lungo, Yuu... Le voci si sono già sparse rapidamente. >>
Gli disse.

<< Cosa è successo di preciso? Dove eravate finiti? >>
Mi domandò subito dopo, con una espressione preoccupata e confusa.

<< Non serve preoccuparsi oltre, Blake. Stiamo bene. >>
Gli rispose Yuu, dandoci le spalle e incrociando le braccia.
Era frustrato, potevo vederlo.

<< Va tutto bene, Blake... Siamo riusciti a risolvere la cosa senza troppi problemi. Considerando come è iniziato, forse questo è il finale migliore! >>
Gli dissi, cercando di farlo rilassare.
Yuu fece un verso infastidito: non si voltò.

<< Tsk. Non concordo. >>
Mi disse, dandoci ancora le spalle.

Mi guardai intorno rapidamente: notai che, effettivamente, molte persone ci stavano fissando intensamente... I loro sguardi non erano molto amichevoli.
Quella visione mi rattristò molto, ma capii che non dovevo lasciarmi abbattere da cosa era appena accaduto.
Mi feci coraggio, prendendo poi un profondo respiro.

<< Credo che la cosa migliore sia tornare alla comunità. Poi vedremo come comportarci... Per ora Jeanne potrebbe restare con me e Mirajane, non ho problemi a dormire nel divano per qualche giorno. >>
Disse Blake, proponendo delle soluzioni a Yuu.

<< No, non serve che io causi tutti questi problemi... In realtà preferirei rimanere al villaggio... >>
Gli risposi, prima che potesse decidere al posto mio.
Non appena pronunciai quelle parole, Yuu si voltò verso di me: era furioso.

<< Cosa? >>
Il suo tono era cupo.

<< Jeanne, non credo che- >>
Prima che Blake potesse finire la frase...

<< Assolutamente no! Cosa ti sta passando per la testa, eh?! Hai la minima idea di cosa ti accadrebbe se ti lasciassimo qui?! >>
Yuu divenne improvvisamente furioso: potei notare una vena pulsargli istericamente nel collo.

<< Non credo che mi farebbero del male! Io li conosco, loro conoscono me e- >>
Anche stavolta, Yuu mi bloccò prima che potessi finire.

<< Non sai un cazzo! >>
Mi rispose, furioso.

<< Yuu! Calmati, stai esagerando! >>
Blake lo rimproverò rapidamente, cercando di farlo calmare.
Fu inutile: Yuu si voltò verso Blake, con uno sguardo furioso. 

<< Io sto esagerando?! Non sai niente, no, non sapete niente! Ho visto una ragazza di sei anni, morta, in braccio al suo padre! Quella bambina non aveva nessuna colpa, eppure è caduta vittima di questo schifo! E credi che abbiano ricevuto qualche genere di punizione? >>
Gli domandò.

<< Sono ancora li fuori! Vivendo tranquillamente come se niente fosse! E sono io quello che sta esagerando?! Non questi bastardi che ci vedono come mostri?! >>
Esclamò subito dopo, agitandosi, e indicando le persone che continuavano a guardarci da quando eravamo entrati nel villaggio.

Subito dopo si voltò verso di me.

<< Tu non rimarrai qui. Non permetterò che una cosa del genere possa accadere di nuovo, non quando posso impedirla! >>
Mi disse.

<< No! Non puoi scegliere per me! Conosco queste persone, sono sicura di poter parlare con loro! >>
Fu inutile: non importasse cosa provassi a dirgli, non sarei mai riuscita a convincerlo. 
Aveva ragione, ma non riuscivo ad accettarlo...

<< Ho detto di no! Non hai la minima idea di cosa mi stai chiedendo! Se vuoi davvero morire, tanto vale che ti ammazzi da sola! >>
Il suo sguardo era infuocato: la sua voce rimbombò intorno a noi, stava urlando. 
Potevo sentire quanto fosse agitato semplicemente ascoltando il suo tono, ma anche i suoi movimenti non lasciavano spazio a molte interpretazioni.

Quelle sue parole mi fecero molto male... Per un istante lo guardai sorpresa, per poi fare un passo all'indietro, portandomi le mani davanti al petto.
Abbassai lo sguardo, evitando di guardarlo in faccia. 

<< Hey! Smettila di parlarle in quel modo, Yuu! >>
Blake lo rimproverò rapidamente: sentii Yuu fare un verso infastidito.

<< No... Ha ragione... >>
Dissi, facendomi forza, a Blake.
Mi guardò stupito.

<< Jeanne, non devi dargli ragione per forza! Anche se avesse ragione, non è questo il modo in cui dovrebbe parlarti. >>
Mi rispose, confuso.

<< Lo so, ma... Ha ragione in ogni caso. Anche se non voglio accettarlo... Questo posto, queste persone... Sono la mia casa, la mia famiglia... Non voglio abbandonarli, preferirei provare a parlare con loro... >>
Dissi, rattristandomi.

<< Non funzionerà, e lo sappiamo tutti e tre. Prima ce ne andiamo e meglio è. Non voglio rimanere neanche mezzo secondo più del dovuto in questo maledetto posto... >>
Mi rispose, voltandosi verso quelle case, guardando le persone con uno sguardo orribile.

<< Spero facciano la stessa fine di quella bambina. Non meritano nient'altro. >>
Aggiunse.


Quelle sue parole mi ferirono più di qualunque altra cosa.... In quel momento mi sentii come pietrificata per qualche secondo. Lo guardai in silenzio, terrorizzata e preoccupata da quelle sue parole. 
Non mi sarei mai aspettata certe parole da lui... Qualcuno come lui che conosceva il dolore... Non riuscivo a credere che sperasse che qualcun altro soffrisse come soffrì anche lui.

Mi mossi rapidamente verso di lui: non appena si voltò verso di me gli diedi un forte schiaffo.
Questo mio gesto lo lasciò di stucco, visto che rimase fermo a fissarmi, in silenzio, con una espressione sorpresa.

<< Come hai potuto dire una cosa del genere? E' orribile... >>
Ero molto amareggiata in quel momento... Mi sentivo come se avessi potuto piangere da un momento all'altro.

<< Io- >>
Stavolta fui io a fermarlo prima che potesse parlare.
Si stava toccando la guancia con una mano, sorpreso e confuso.

<< No! Stai zitto! Non posso credere tu abbia detto qualcosa del genere! Vuoi davvero che qualcun altro soffra, è davvero quella la soluzione che vuoi? L'odio non fa che creare altro odio, generando un circolo senza fine... Non è la soluzione ai nostri problemi! Non è con la violenza che possiamo risolvere la situazione... >>
Non mi rispose: continuò a guardarmi in silenzio, con uno sguardo colpevole...
Poi evitò il mio sguardo.

<< Vuoi davvero che qualcun altro si senta come te? Come quell'uomo che ha perso sua figlia? Sono persone, proprio come noi: fanno errori, proprio come noi... Non sperare che qualcuno soffra... E' sbagliato, esattamente come lo è ciò che loro hanno fatto. >>
Aggiunsi, abbassando anche io lo sguardo.

<< Non dovremo dar loro ragioni per vederci come mostri... >>
Gli dissi, afferrando la sua mano e stringendola fra le mie. 
Continuò a fissarmi in silenzio, senza aprire bocca.

<< ... Dovremmo far loro capire che non siamo persone cattive. >>
Conclusi, sorridendo.

Yuu evitò il mio sguardo, assumendo una espressione colpevole.

<< Scusami... >>
Mi disse, a bassa voce.

<< E' ok, facciamo tutti degli errori. >>
Gli risposi, lasciando andare la sua mano.

Sentii una risatina alle mie spalle.

<< Ok... Ora che voi due abbiamo finito, cosa facciamo? >>
Ci domandò Blake, divertito, avvicinandosi a noi.

Yuu sbuffò.

<< Ovviamente rimanere qui non è fattibile, lo sapete benissimo entrambi. >>
Gli rispose Yuu, con un tono serio ma calmo.
Entrambi annuimmo.

<< Quindi, direi che l'opzione proposta da Blake sia fattibile. Per un po' di tempo potrai rimanere con loro. Nel mentre, vedremo cosa fare. >>
Concluse, incrociando le braccia.

<< Posso... Fare una cosa prima di andarcene? >>
Gli domandai, dopo aver accettato la loro proposta.
Ero rattristata, ma sapevo non ci fossero altre opzioni.

Yuu mi guardò di sbieco.

<< E' necessario? >>
Mi domandò, con un tono preoccupato.
Gli risposi con un cenno positivo del capo, sorridendo.

<< Ci metterai molto? E' sicuro? >>
Mi domandò, Blake.

<< E' sicuro... Non ci metterò molto. >>
Gli risposi.
Mi voltai di nuovo verso Yuu.

<< Per favore. >>
Gli dissi, portandomi le mani davanti al petto.

Seppur esitante, Yuu acconsentì... Evitando il mio sguardo.
Blake ridacchiò. 

<< Cosa c'è di divertente?! >>
Esclamò, infastidito, verso il suo compagno.

<< E' esilarante come tu obbedisca come un cagnolino... >>
Gli rispose.
Yuu fece un verso infastidito.

<< Al diavolo, sbrighiamoci. Meno ci mettiamo e meglio è. >>
Esclamò, imbarazzato.



Mi seguirono entrambi per le strade, facendomi praticamente da scorta. 
Mi rattristò molto vedere come le persone ci guardassero... Ma non potevo farci nulla.

Raggiungemmo la chiesa in breve tempo: mi voltai verso il muretto in pietra, guardandolo in silenzio per qualche istante... Mi rattristai, ma non avevo tempo da perdere.

Mi mossi verso una casa davanti alla chiesa, bussando all'entrata.

<< Comunque, cosa è successo qui? >>
Sentii dire da Blake.

<< Per farla breve: quell'uomo che mi attaccò quando incontrai Jeanne ci ha messo contro una folla di persone. Poi, come ciliegina sulla torta, è arrivato anche un gruppo di militari. >>
Gli rispose Yuu.

Non sentendo nessuno arrivare alla porta, bussai una seconda volta.

<< Vi ha seguiti? Come ha fatto a scoprirvi? >>
Gli domandò Blake, con un tono incuriosito.

<< No, me ne sarei accorto se qualcuno ci avesse seguito. Credo che, vedendoci insieme, abbia deciso di vendicarsi su di me mettendo in scena quella cosa... Non credo nemmeno che sapesse dei poteri di Jeanne. >>
Gli sentii rispondere al compagno.

<< Davvero?! Sei sicuro? >>
Gli domandò Blake, sorpreso dalle sue parole.

Bussai alla porta una terza volta.

<< Sicurissimo. Non ha visto Jeanne quando mi ha curato, e non ci ha assolutamente seguiti. Voleva vendicarsi su di me e, vedendomi insieme a Jeanne, la ha messa in mezzo. >>
Gli rispose.

La porta si aprì, finalmente.
Una donna che conoscevo mi apparve davanti: era sorpresa e preoccupata.

<< Hey, Fannie. >>
Le dissi, sorridendo.

<< Jeanne? Mi dispiace... Avevo visto cosa stesse accadendo, volevo aiutarti ma... Non potevo... Ti prego, perdonami...>>
Mi domandò, guardandosi intorno.
Le persone intorno a noi continuavano a fissarci intensamente. 


La conoscevo da una vita: era la madre di una mia amica con cui da piccola ero solita giocare nel giardino della chiesa.
Sua figlia aveva dei poteri: poteva far apparire delle piccole fontanelle di acqua dalle sue dita... Chissà cosa avrebbe potuto fare se fosse riuscita a controllare la sua abilità...

Non avrò mai una risposta: un giorno Michaela venne scoperta... La trovai stesa nel terreno, in una pozza di sangue, con un coltello nella schiena.


<< Non preoccuparti... Hai una famiglia a cui pensare, non te ne faccio una colpa. Potresti, però, farmi un favore? >>
Le domandai, sorridendole.


Dopo la morte della figlia cadde in depressione per qualche anno, arrivando quasi a suicidarsi... Furono il marito e il figlio più grande a salvarla.
Da allora continunai a visitarla ogni giorno, cercando di aiutarla come possibile... Ai suoi occhi ero ormai diventata la figlia che aveva perso.


<< Qualunque cosa per te, Jeanne.... Come posso aiutarti? >>
Mi rispose, rapidamente.

<< Non so per quanto tempo starò via dal villaggio... Potresti badare alla chiesa al posto mio? Mi piacerebbe tornare e ammirare il giardino ancora fiorito, un giorno. >>
Le dissi, sorridendo.

Fannie mi sorrise, afferrandomi poi una mano e stringendola forte.

<< Ti prometto che quando tornerai sarà anche più bello di prima! >>
Mi disse.
Quelle sue parole mi resero felice: in quella giornata, erano ciò che mi serviva sentire.

Le persone intorno a noi cominciarono a guardarci con sguardi terribili... Sia me che Fannie.

<< Fai quello che devi per proteggerti... Non esitare, non ti odierò... Tranquilla. >>
Le dissi, sorridendole.

<< Abbiate cura di lei, vi prego... E' come una figlia per me... >>
Disse a Blake e Yuu, quasi in lacrime.
Subito dopo si rivolse contro di me, sollevando una mano verso l'alto.

<< Perdonami, Jeanne, ti prego... >>
Mi disse, con occhi lucidi.
Le sorrisi, chiudendo gli occhi.

<< Vai via, strega! Allontanati dalla mia famiglia! >>
Urlò, dandomi un debole schiaffo in volto.
Subito dopo si allontanò, chiudendo rapidamente la porta di casa e lasciandoci fuori.

<< Perdonatemi... Vi prego, perdonatemi... >>
Le sentii dire, da dietro la porta... Non ci misi molto a capire che stesse piangendo.

Mi voltai verso Yuu e Blake, sorridendo.

<< Possiamo andare, adesso. >>
Dissi.
Stavo trattenendo le lacrime... Non soffrivo per il dolore, non mi aveva colpito con forza... Ma stavo male.

<< E'... Sbagliato... >>
Sentii dire da Yuu, con un tono furioso.
Lo guardai: digrignava i denti, stringendo forte i pugni.

<< Ha dovuto farlo... Altrimenti le altre persone se la sarebbero presa anche con lei... >>
Gli dissi, cercando di farlo ragionare.

<< E' esattamente quello il punto! >>
Esclamò.
Era esploso di nuovo.

<< Non posso accettare una cosa del genere! Cosa abbiamo fatto di male?! >>
Mi domandò, furioso, dando poi un pugno nel muro.

<< Questo mondo è sbagliato... >>
Aggiunse subito dopo, con un tono cupo.

<< Andiamo via... Non rendiamo la cosa più difficile di quanto non lo sia già... >>
Gli disse Blake, portandogli una mano nella spalla.

<< Non avete sentito quella donna?! Andatevene, bestie! >>
Disse una delle persone che che ci stava fissando da tempo.
Mi voltai verso quell'uomo, provando a dirgli che stavamo andando via... Mi urlò contro di essere un "demone", di "stare zitta".

~ Odio... ~
Sentii dire da quella voce autoritaria.
Guardai Yuu, d'istinto.... Un brivido mi passò nella schiena: ero spaventata.

~  ... Razzismo, violenza, abuso di potere... I deboli soffrono, chi è diverso viene punito, odiato e ferito... E'  davvero questa la "Nazione Perfetta" di cui ho così tanto sentito parlare? ~
Aggiunse, quella voce. 

<< Ne ho avuto abbastanza... >>
Disse Yuu, non appena quella voce finii di parlare.

Si voltò verso la persona che ci aveva detto di andarcene: il suo sguardo era minaccioso, ma sembrava stranamente calmo.
Sollevò un braccio, lentamente, puntandoglielo contro, mentre quell'uomo si stava avvicinando a noi.

Capii immediatamente cosa avesse intenzione di fare.

<< Fermo, Yuu! >>
Esclamò Blake, ma fu troppo tardi: non so quanti nastri viola uscirono dal palmo della sua mano, muovendosi rapidamente verso quell'uomo.

<< No! >>
Esclamai, chiudendo gli occhi.
Ero terrorizzata: non riuscii a riaprire gli occhi per qualche istante.

Sentii un forte rumore.
Quando finalmente aprii gli occhi, notai che tutti i nastri avevano mancato il bersaglio nonostante non si fosse mosso neanche di mezzo centimetro...
Lo aveva mancato di proposito.

L'uomo aveva abbassato lo sguardo verso il terreno, impallidito.
Cadde sulle ginocchia, guardando intensamente i nastri viola che si erano conficcati nel terreno intorno a lui.

Rapidamente, Yuu ritirò i nastri, facendoli poi scomparire nel nulla.

<< Apri quella fogna di nuovo, pezzo di merda, e ti assicuro che saranno le ultime parole che pronuncerai in vita tua. Ringrazia questi "mostri" se stai ancora respirando... Perché avevo tutta l'intenzione di farti a pezzi. >>
Gli disse, dandogli le spalle.

<< Yuu! Sei impazzito?! >>
Lo riproverò Blake.

Yuu non gli rispose: lo guardò in silenzio, furioso.

<< Se non ti avessimo fermato- >>
Prima che Blake potesse finire di parlare, Yuu lo interruppe.

<< Oh, stai tranquillo.... Se ci fossi stato solo tu, oggi, quell'uomo ora sarebbe carne da macello. >>
Gli rispose, superandolo, lasciandoci indietro e incamminandosi per conto suo.



In quell'istante vidi la sua vera natura, credo.
Mi spaventava molto anche solamente pensare a cosa sarebbe potuto accadere se non lo avessimo fermato... 
Volevo provare ad aiutarlo, ma avevo paura di cosa avrebbe potuto fare... Di cosa io gli avrei fatto fare, involontariamente.

 

____________________________________________________________________________________________________________________

Fine del capitolo 2-3, alla prossima! Grazie dell'attenzione!
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: ArrowVI