Il mattino seguente si svegliarono prima dell'alba.
Scesero le scale cercando di fare meno rumore possibile, in modo da non svegliare Stoick, ma fu tutto inutile: l'uomo era già sveglio, intento a preparare la colazione.
Appena li vide, il suo sguardo si posò sulla ragazza, severo.
"Tu che ci fai qui, Astrid?" chiese "Non avrete mica..."
"Cosa? No!" lo interruppe Hiccup, portando le mani avanti "Certo che no! Conosciamo le regole! Niente cose di quel genere fino alla maggiore età, anche se siamo in un mondo virtuale. E poi... siamo solo amici! Noi non..."
L'omone scoppiò a ridere, indicando il tavolo.
"Avanti, sedetevi, dovete mangiare qualcosa." li invitò "Anche se questi corpi sono virtuali, la loro forza dipende, tra le altre cose, dall'alimentazione all'interno del gioco, e la colazione è il pasto più importante della giornata."
I due giovani eseguirono, e Stoick porse loro due fette di focaccia e del latte.
"Comunque sono il capotribù, qui dentro." continuò, tornando serio "Ma, come sapete, le regole principali del villaggio sono state scritte quando abbiamo creato la comunità. Quella regola è stata fatta per la sicurezza di voi ragazzi, basandosi su alcune regole che c'erano davvero nell'era vichinga..."
"Sì, papà, lo sappiamo..." lo interruppe Hiccup, usando quella parola per la prima volta, e ripetè la regola a memoria "Poichè certe... attività occupano la mente ed è difficile controllare le proprie azioni, ed essendo un minorenne adolescente ancora sotto la responsabilità dell'adulto a cui è stato affidato, è severamente vietata l'intimità stretta ai minori di 18 anni poichè non sarebbero in grado di difendersi in caso di attacco."
"Stai tranquillo, Stoick." intervenne Astrid "Io e Hiccup siamo solo amici."
"E non abbiamo nessuna intenzione di... di fare quelle cose." si affrettò a concludere il giovane, finendo di fare colazione.
Stoick rise di nuovo, poggiando una mano sulla spalla di entrambi.
"Tranquilli, ragazzi." disse "Ho capito, e sinceramente sono contento che Hiccup abbia trovato un altro amico, a parte Gambedipesce."
I due ragazzi si rilassarono, scambiandosi uno sguardo. Il capotribù tolse i piatti vuoti e li mise nel catino per lavarli.
"In ogni caso, figliolo, avete la giornata libera." concluse "Il tuo colpo di testa di ieri ha creato parecchi danni in città, qualunque cosa avessi in mente di fare. Dobbiamo finire di riparare tutte le case, e preferirei che stessi lontano dalla fucina, visto che avrò bisogno di Skarakkio e lui non potrà tenerti d'occhio."
"Lo terrò d'occhio io, allora." rispose la bionda, alzandosi dalla panca e prendendo la mano del ragazzo "Ora andiamo, così ti lasciamo lavorare."
Hiccup riuscì appena a prendere il suo quaderno e i carboncini che aveva posato sul tavolo, che Astrid lo trascinò fuori di corsa, andando diretta verso il bosco.
Si fermarono appena dietro i primi alberi, e la giovane lo guardò, in attesa di ordini.
"Okay, Hiccup. Da dove iniziamo la ricerca?" chiese.
"Come ho detto ieri, mi è sembrato di vederlo vicino al fiordo di nord ovest." rispose il giapponese, pensieroso, aprendo il quaderno su una bozza della mappa dell'isola "Direi di iniziare da lì."
Astrid annuì e si incamminò insieme a lui, addentrandosi nella boscaglia.
Esplorarono tutta la zona per l'intera mattina, senza trovare nulla, e nel primo pomeriggio Hiccup aveva già perso le speranze di trovare qualcosa.
"Incredibile..." borbottò, frustrato, camminando tra gli alberi e scarabocchiando sulla mappa "Di tutte le cose che potevo perdere, proprio un grosso drago? Ma non poteva essere, che so... un mazzo di chiavi? O magari i miei carboncini? No! Proprio un drago!"
"Finchè non perdi anche la gamba di ferro va tutto bene. Vedrai che ci siamo vicini." rispose la bionda, guardandosi intorno.
"Stai cercando di fare dell'ironia?" si lamentò lui, superando un grosso cespuglio "In tal caso evita: non è affatto divert..."
Mise la protesi in fallo e scivolò giù, lungo un pendio coperto di rovi, fermandosi contro un albero spezzato, e rimase lì fermo, a gambe all'aria, finchè non venne raggiunto dall'amica.
"Hiccup!" esclamò, aiutandolo a rimettersi in piedi "Stai bene?"
"Qualunque Dio ci sia sopra tutto questo, credo che mi odi..." borbottò il castano, portandosi una mano alla testa.
La ragazza non rispose, limitandosi a controllare che non fosse ferito. Il giovane le allontanò le mani, calmo, e si guardò intorno.
"Tranquilla, la mia barra della vita non si è ridotta di molto." la rassicurò "Tempo qualche minuto e tornerà ad essere piena."
"Sei sicuro?" insistette Astrid "Le tue skills di guarigione non sono molto potenti... sei solo un fabbro, non un guerriero..."
"I combattimenti di allenamento che abbiamo fatto le settimane scorse hanno potenziato quelle capacità ad entrambi." ammise, fissando la parte alta dell'albero contro cui era caduto "Non ti sei accorta di essere salita di livello? A me è successo."
"Sì, ma..." obiettò ancora lei, ma l'amico non la stava più ascoltando "Hiccup, che hai?"
Il ragazzo le fece cenno di fare silenzio e indicò la pianta, sopra di loro. Astrid alzò gli occhi e finalmente notò cosa aveva attratto l'attenzione dell'amico: l'albero era stato spezzato di fresco e la parte alta era inclinata in direzione di un grosso solco che andava a finire in una specie di fossa.
Con cautela camminarono in quella direzione, affacciandosi nel fosso.
Ciò che videro li lasciò stupefatti: un grosso drago scuro era accucciato per terra, intrappolato dalle corde di un paio di bolas.
"Cavolo! Ce l'ho fatta!" esclamò il giovane, avvicinandosi cauto e prendendo il pugnale dalla fondina appesa alla propria cintura "Ho catturato un Furia Buia!"
"Stai attento..." lo avvertì Astrid, standogli appresso "Potrebbe essere pericoloso..."
"Stai tranquilla, non succederà nulla, ne sono certo." rispose il castano, iniziando a tagliare le corde che tenevano l'animale legato.
Non fece in tempo a completare il lavoro che entrambi i ragazzi vennero sbalzati via.
La giovane si strinse all'amico, chiudendo gli occhi, impaurita da quello che stava succedendo: un Incubo Orrendo li aveva allontanati dal Furia Buia con un colpo di coda, e li teneva a distanza, prendendo fuoco, mentre altri tre animali, un Uncinato Mortale, un Gronkio e un Orripilante Bizzippo aiutavano il prigioniero a liberarsi.
"Wow!" commentò Hiccup, osservando la scena "Incredibile!"
"Ci uccideranno... lo sapevo..." si lamentò la bionda, senza mollarlo.
Finalmente il Furia Buia si liberò e, per prima cosa, corse verso di loro e ruggì contro l'altro drago, che si allontanò di malavoglia, apparentemente inveendo contro l'animale scuro.
Il ragazzo sorrise, facendo per alzarsi, ma il Furia Buia bloccò i due umani a terra, con le sue forti zampe anteriori, e li guardò minaccioso.
Ci fu un momento di silenzio, durante il quale Hiccup non si mosse, continuando a stringere una tremante Astrid, e neanche il rettile si spostò.
Poi quest'ultimo scattò, fece un forte ruggito in faccia ai ragazzi, li lasciò finalmente andare e si allontanò verso il fiordo di Nord Ovest, seguito dal resto del gruppo.
"O... okay, Astrid..." balbettò il giovane, tirandosi su "È finito, sono andati via..."
"To... torniamo a casa..." sussurrò la giovane, continuando a reggersi alla casacca dell'amico, che annuì, fece qualche passo in direzione del villaggio ma dovette fermarsi e sedersi di nuovo a terra, perchè le gambe non gli reggevano più.
Astrid fece lo stesso ed entrambi attesero qualche minuto prima di riprendere la marcia.
Avevano avuto una bella dose di adrenalina, non sarebbe stato facile riprendersi.