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Autore: lisi_beth99    22/02/2018    1 recensioni
Dopo essere usciti dal Labirinto, Lane e i suoi compagni d'avventure dovranno affrontare le sfide della Zona Bruciata. Avranno a che fare con gli Spaccati e con la W.C.K.D.
Ma questa è solo una parte della storia! Lane e Newt affronteranno alcune difficoltà, la fiducia potrebbe scarseggiare... l'Eruzione potrebbe mettersi fra loro... Come affronteranno le sfide? Rimarranno uniti?
Scopritelo leggendo!
// SEQUEL DI: LOVE LIVE REMEMBER \\
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Newt, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Live, Fight, Win'
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Fui trascinata a forza lungo svariati corridoi – Sta buona! – urlò un paio di volte quell’uomo strattonandomi il braccio.
Aprì una porta e mi buttò dentro una stanza di piccole dimensioni. Un lettino era posizionato nel centro e un armadio con le ante trasparenti era appoggiato accanto alla porta. – Sdraiati! – ordinò indicando il lettino. Quella scena l’avevo già vista… e non era finita bene.
Mi legò i polsi e le caviglie, poi entrò un uomo in camice. – Ho saputo che la ragazza ricorda… - disse aprendo l’armadio. – Già! Bisogna cancellarle la memoria… Non vogliamo rovini la Fase 2 del programma. – le parole della guardia mi resero chiaro che i miei sospetti fossero reali. Non avevamo mai lasciato W.C.K.D., non eravamo stati salvati… Eravamo ancora delle cavie… solo quello! Provai a strattonare le braccia senza alcun risultato – Oh andiamo… ti farai male! – mi disse quell’uomo con gli occhietti pieni di divertimento. – Stronzo! – gli urlai in faccia mentre il medico infilava un ago nel mio braccio e faceva scorrere il liquido nelle mie vene.
Di lì a pochi istanti cominciai a sentire la testa pesante, vuota… tutto si faceva confuso…
I ricordi si frammentavano… si ricostruivano. – Le ho dato una dose piccola, così che dimentichi solo gli avvenimenti più recenti. – stava comunicando il dottore al mio aguzzino.
Io mi sentivo persa, le luci sfuocate, i suoni ottavati. Un senso di nausea si impossessò del mio stomaco mentre cercavo di tenere stretti i miei ricordi.
Poi ripensai a tutte le volte che mi avevano sottoposta a quella “tortura”. Con tutte le volte che quel siero era stato in circolo dovevo aver sviluppato una sorta di sopportazione. Era per quello che avevo riacquistato velocemente i miei ricordi dopo essere finita nella Radura. Quella consapevolezza mi tranquillizzò abbastanza. Smisi di combattere e lasciai che il liquido facesse il suo corso.
Dopo un tempo imprecisato la guardia mi liberò dalle legature e mi aiutò a scendere dal lettino. Mi trascinai tenendomi attaccata al suo collo lungo i corridoi fino ad arrivare alla mia stanza. Aprì la porta e mi fece entrare in malo modo. Trovai subito lo sguardo agitato di Newt – Cosa le avete fatto? – domandò inquisitore. La guardia mi lasciò andare e, se non ci fosse stato Fraypan a prendermi, sarei caduta al suolo. – Ha avuto una brutta reazione alla vista di una siringa… - disse impassibile. Avrebbe potuto vincere il premio per miglior attore… Si richiuse la porta alle spalle girando la chiave più volte.
Fraypan mi aiutò a sdraiarmi sul letto, Newt mi raggiunse immediatamente prendendomi una mano e cercando di capire cosa fosse successo. – Cosa le hanno fatto? – domandò riferito a nessuno in particolare, mi guardava spaventato, agitato. Io non parlavo… avevo ancora la testa rintontita. Avevo bisogno di alcuni minuti per riprendermi, ma le continue domande del mio ragazzo mi stavano facendo impazzire – Vuoi qualcosa? Cosa posso fare per te? – mi passò una mano sulla fronte, accarezzandomi dolcemente – Non dovevo premettergli di portarti via… - stava sussurrando. Gli misi una mano sul braccio – Potrei avere un bicchiere d’acqua? – chiesi in un sussurro. Non potevo continuare a guardarlo mentre si torturava. Minho si mosse subito e mi porse un bicchiere di plastica pieno d’acqua. Lo presi mettendomi seduta, feci un paio di sorsi. – Ti prego dimmi che ti è successo. Ti hanno fatto del male? Perché non dici nulla? – Newt non la smetteva con le domande. Era diventato più protettivo di quando stavamo nella Radura! Guardai Minho che, per quanto fosse preoccupato, non riusciva a trattenere una risatina per la scena divertente. Tenevo ancora il bicchiere pieno in mano, per fermare il mio ragazzo non trovai altra scelta. Gli lanciai l’acqua in faccia – Ti dai una calmata?! – chiesi trattenendo una risata. Newt rimase immobile per alcuni attimi mentre gli altri scoppiarono a ridere. – Scusa ma non posso dire nulla se tu non me ne dai la possibilità – dissi tornando seria. Nel frattempo il biondino si stava asciugando la faccia con la maglia bianca.
Dovevamo uscire da quel posto, era ancora la W.C.K.D. a tenerci in pugno…
-Dobbiamo assolutamente andarcene da qui! – esclamai provando a mettermi in piedi. Newt mi passò una mano attorno alla vita per sorreggermi – Che stai dicendo? Cosa ti hanno fatto? – chiese preoccupato. Guardai un punto imprecisato – Hanno provato a cancellarmi i ricordi… - ammisi. In quel momento mi accorsi che mancava qualcuno – Dov’è Thomas? Non possiamo restare qui… è… - ma non finii la frase perché apparve Thomas da sotto il suo letto, seguito da Aris. Il moro era agitato e si muoveva in modo frettoloso per tutta la stanza, dicendo frasi senza senso.
– Dobbiamo andare! Presto dobbiamo andare via subito! – afferrò un lenzuolo e cominciò ad attorcigliarlo attorno alla maniglia della porta, poi lo legò saldamente al tubo che le passava accanto. Tutti nella stanza si agitarono – Di che stai parlando? – domandò Minho ma Thomas continuava ad armeggiare con un materasso – Stanno venendo qui! – esclamò mentre posizionava il materasso in modo da coprire il vetro della porta. – Thomas calmati e dicci cos’è successo! – ordinò quasi Newt. Nel frattempo Winston aveva provato a chiedere anche ad Aris ciò che era successo, ma il ragazzo aveva lo sguardo puntato al pavimento e rimaneva immobile. – è ancora viva! – disse ad un certo punto il moro. Io lo guardai e capii. Mi rimisi in piedi mentre Thomas pronunciava quel maledettissimo nome – Ava! – Newt lo ripeté senza capire. A quel punto mi misi al centro della stanza – Siamo ancora in mano alla W.C.K.D. – urlai cercando di riportare il silenzio. Tutti si fermarono e mi fissarono. Newt mi si avvicinò – Che dici?! Abbiamo visto che si sparava… Non può essere… - sussurrò portandosi una mano sulla fronte. Io provai a rassicurarlo, per quanto in quella situazione si potesse fare, - Mi dispiace… Non siamo mai scappati da loro… - poi mi rivolsi a Thomas – Cos’hai visto? – ormai gli effetti del siero che mi avevano iniettato stavano scomparendo quasi completamente.
Thomas disse solo poche parole mentre si avvicinava al condotto dell’aria da cui era apparso con Aris poco prima – Janson sta venendo per prelevarci e usarci come cavie per non so che! Dobbiamo andarcene – esclamò e scomparve nel condotto di areazione sotto al proprio letto, fu seguito da Minho, Frypan e Winston. Newt mi spinse delicatamente da dietro la schiena – Va’ prima tu! – fortunatamente non mi sentivo più frastornata né persa, però avevo ancora i muscoli indolenziti.
   
 
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