Era nel buio della sua stanza quando il telefono improvvisamente vibrò. Era le otto di sera, lui era steso sul letto con il pigiama già da alcune ore, sentiva musica o meglio lasciava che la musica scorresse mentre semplicemente guardava il soffitto. Ma non lo guardava con grande interesse considerato che proprio sulla sua testa avrebbe in effetti potuto vedere il cielo serale e le stelle. Aveva gli occhi aperti ma guardava il vuoto, semplicemente oziava senza nessuna consapevolezza e gli faceva male la schiena perché era da troppo tempo in quella posizione. Il telefono vibrò ma lui non se ne accorse, la musica coprì il suono leggero. Fu solo quando si alzò per andare a pisciare che vide il telefono illuminato ed trovò il messaggio di Anna. Un senso di sollievo misto a pena gli sopraggiunse. ‘Ah, esiste ancora’ pensò Stefano. E’ tornata finalmente.