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Autore: lisi_beth99    23/02/2018    1 recensioni
Dopo essere usciti dal Labirinto, Lane e i suoi compagni d'avventure dovranno affrontare le sfide della Zona Bruciata. Avranno a che fare con gli Spaccati e con la W.C.K.D.
Ma questa è solo una parte della storia! Lane e Newt affronteranno alcune difficoltà, la fiducia potrebbe scarseggiare... l'Eruzione potrebbe mettersi fra loro... Come affronteranno le sfide? Rimarranno uniti?
Scopritelo leggendo!
// SEQUEL DI: LOVE LIVE REMEMBER \\
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Newt, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Live, Fight, Win'
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Dopo un po’ che camminavamo in quel posto trovammo uno spazio con diversi oggetti che potevano tornarci utili: vestiti, torce, acqua… - Sembra che ci abbiano vissuto – disse ad un tratto Winston mentre smuoveva delle lenzuola appoggiate su un materasso. Una domanda mi frullava nella testa. – Ed ora dove saranno? – domandò Newt più a se stesso, dando anche voce al mio pensiero.
Forse però era meglio non chiederselo…
-Forza. Prendiamo quello che ci serve. Qualunque cosa vi sembri utile… Dividiamoci così facciamo prima! – Thomas si mise una giacca di un tessuto pesante addosso e si allontanò con Minho.
Io e Teresa cominciammo a rovistare tra i vari oggetti per cercare qualcosa da indossare che ci avrebbe protette dal vento e dal freddo della notte.
Newt, dopo essersi infilato una giacca beige e aver preso un foulard rosso, mi si avvicinò – Posso parlarti un momento? – mi chiese. Aveva una faccia strana… La cosa mi preoccupò abbastanza. Ci allontanammo dal resto del gruppo, rintanandoci in una stanza laterale. – Ascolta Lane, mi dispiace per non averti creduta… - cominciò evitando il mio sguardo. Tutto qui? È così strano solo per questo? Mi chiesi aspettando che continuasse. – Io… io speravo veramente che avessimo trovato un luogo sicuro in cui stare… ma mi sbagliavo! – il tono di voce era mogio e pieno di tristezza. Odiavo vederlo in quel modo. Gli presi il viso fra le mani e lo costrinsi a guardarmi negli occhi – Newt, tesoro, non è successo nulla. Non sono arrabbiata con te. Speravamo tutti di esserci lasciata W.C.K.D. alle spalle… - lui mi interruppe allontanando le mie mani – Sì ma tu e Thomas avevate dei sospetti! Voi due siete diversi! Dannazione, tu sai sparare! Conosci le armi della W.C.K.D.! Com’è possibile? – il suo viso arrabbiato mi spaventò leggermente… Non l’avevo mai visto in quel modo. Che gli avevo fatto?
-Ascoltami! – dissi seria e cercando di non farmi saltare i nervi. Ci manca solo che scoppi e litighi con lui… pensai. – siamo stati tutti, e dico tutti, addestrati ad usare delle armi. Il problema e che voi non ve lo ricordate… - okay, forse non stavo migliorando la situazione…
Lui si agitò ulteriormente, cominciando a camminare su e giù per la stanza – Io odio le armi, Newt…. So che effetti hanno… L’hanno usata su di me! Le scariche elettriche che rilascia ti tolgono il fiato… - lo avevo detto ad alta voce veramente?!
Mi ero ripromessa di non parlarne. Caspio! Imprecai mentalmente.
Il biondo spalancò gli occhi – Cosa? L’hanno usata… - si era completamente calmato, per fortuna. Io lo interruppi prima che continuasse – Sì. Una delle prime volte che avevo provato a scappare… - ammisi abbassando lo sguardo.
In meno di un secondo, Newt mi stringeva in un abbraccio – Mi dispiace… Scusa. Non so cosa mi prenda – sussurrò accarezzandomi la testa con dolcezza.
Mi staccai da lui per guardarlo in faccia – Non preoccuparti… Siamo in una situazione incasinata… Ma io ti amo. E questo non cambierà mai! – gli dissi avvicinando le nostre labbra.
Sembravano secoli che non ci baciavamo… Nel giro di troppo poco tempo era successo di tutto e temevo che quello fosse solo l’inizio…
Tornammo da Frypan e cominciammo a riempire alcune borracce con l’acqua contenuta in alcune taniche.
Poi trovai una giacca pesante di colore bluastro e la infilai per vedere se ci stavo. Era bella calda e mi avrebbe protetta anche dal vento. In quel momento le luci di tutto l’edificio si accesero. Probabilmente Thomas e Minho avevano trovato il generatore…
Ci ritrovammo nel corridoio. – Che succede? – chiese Winston mentre puntava la torcia ovunque cercando qualcosa. – Non lo so… - bisbigliò Frypan.
In lontananza sentii dei rumori. Qualcosa non andava… DI lì a pochi secondi vidi due sagome correrci in contro –Hey! – urlò quello che riconobbi essere Thomas – Scappate! Correte! – continuava ad urlare. Dietro di loro comparvero delle figure umane, si muovevano in modo strano e producevano dei suoni raccapriccianti… Gli Spaccati pensai mentre mi mettevo sulle spalle uno degli zaini che avevamo preparato. – Oh cazzo! – esclamò Newt accanto a me. Mi diede una leggera spinta – Vai Lane! –
Cominciammo a correre per l’edificio. Inseguiti da quei cosi… Il cuore mi batteva all’impazzata. Un po’ per la fatica che facevo a correre e molto di più per la paura che avevo.
Le luci erano soffuse, impedendo una buona visuale. Forse era anche meglio perché quegli esseri erano orribili…
Newt era sempre accanto a me. Correva a fatica, a causa della gamba, ma sembrava meno stremato di me.
Raggiungemmo un spiazzo più ampio ma fummo bloccati da uno di quelle specie di zombie. Aris afferrò un’asse di legno e lo colpì violentemente alle gambe. Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere da lui… mi sembrava così calmo e spaurito…
-E bravo Aris! – gli urlai facendogli l’occhiolino mentre continuavamo a correre. Mi accorsi dopo che Thomas e Teresa avevano dovuto cambiare strada. Erano stati bloccati da quel tipo… così avevano corso lungo una scala.
Per essere mezzi morti, correvano molto veloci…
Avevo il fiatone. Facevo una fatica ad andare avanti… non volevo farmi prendere però cominciavo a rallentare. Newt mi diede una leggera spinta – Non mollare! – mi urlò continuando a guardare avanti.
Eravamo gli ultimi della fila…
Ad un tratto fui spinta da dietro e lanciata in avanti. Caddi malamente vedendo Newt atterrato da uno Spaccato. Lo stava tenendo inchiodato al suolo e cercava di graffiargli la faccia – Newt! – urlai disperata cercando qualcosa con cui colpire l’aggressore. Thomas arrivò prima che io avessi mosso un passo e, con un calcio, fece volare lo Spaccato giù nel vuoto. Poi aiutò il biondo a rimettersi in piedi – Grazie Tommy – disse col fiatone. Ricominciarono a correre e Newt mi afferrò per un braccio – Andiamo! –
Entrammo in un corridoio molto più stretto. Ma tutte le porte erano bloccate. – Portaci fuori da qui Thomas! – urlò Teresa pochi passi davanti a me.
Trovammo una porta traballante e Frypan cominciò a prenderla a spallate. Quegli esseri però erano sempre più vicini – Li tengo impegnati! – urlò Winston estraendo una pistola. Che scema! Perché non ci avevo pensato prima? Pensai prendendo la mia. Mi affiancai al ragazzo e cominciai a sparare colpi cercando di mirare alle gambe. Avrei dovuto allenarmi meglio quando ne avevo avuto l’occasione, facevo abbastanza schifo con la mira...
Delle braccia mi afferrarono e mi spinsero oltre la porta che Frypan era riuscito ad aprire. – Lane continua a correre! – era Newt. Come al solito voleva proteggermi! Sorrisi mentre continuavo la corsa. Dietro di me però sentii delle urla, mi voltai e vidi Winston per metà oltre la porta, con gli Spaccati che lo tiravano verso di loro e i miei compagni che cercavano di salvarlo. – Lasciatemi qui! – implorò il giovane.
Mi affrettai per raggiungerli, presi al volo una specie di mazza in metallo. Mi avvicinai alla porta – No Lane, non avvicinarti! – Newt provò ad allontanarmi senza successo. Cominciai a dare mazzate alle braccia che stavano bucando la pelle di Winston. Erano tenaci, ma io di più! Con una violenza che non credevo di possedere continuai a dare colpi. Un paio di mani cercarono di afferrarmi – Non ci pensare nemmeno! – ringhiai colpendole fino a staccarle.
Riuscimmo a portare il ragazzo in salvo, Fraypan e Newt si fecero passare un braccio dietro la nuca e lo trascinarono fuori da quel posto. Io li seguii continuando a tenere stretta la mazza fra le mani.
Ci rintanammo fra delle macerie pregando che non ci trovassero. I versi che producevano mi facevano venire la pelle d’oca. – State zitti! – sussurrò Teresa che era acanto a me.
Ero sconvolta… avevo preso a mazzate delle persone… Cercavano di ucciderci, okay, però erano delle persone. Dove avevo trovato tutta quella violenza?
Cominciai a tremare, rendendomi conto che la presa sulla mazza era ancora salda. – Lane – sussurrò Newt al mio fianco. Prese delicatamente l’oggetto dalle mie mani e mi fece mollare la presa – Questo non ti serve più… stai tranquilla – lo guardai negli occhi; nonostante la penombra riuscii a scorgere il suo sguardo gentile. Mi attirò a sé e cominciò ad accarezzarmi i capelli. – Rilassati, ci sono qui io. – continuò a sussurrarmi parole che, poco dopo, divennero incomprensibili. Il sonno mi stava portando in un altro mondo… tutto si fece ovattato e mi addormentai cullata dalle parole del mio amato.
   
 
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