Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |      
Autore: AlwaysInMySoul    23/02/2018    2 recensioni
"Cas, quello che il secondo vampiro ha detto. Che stavo mentendo. Che in realtà sapeva che non avrei mai permesso ti facessero del male, nonostante.. beh, nonostante tu sia un angelo. Era vero."
"Non volevo allontanarti, Dean. Così anche io ho indossato le mie maschere e sono andato avanti, giorno dopo giorno.”
Genere: Angst, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era passato un mese dall'ultima volta che Dean aveva visto il suo Castiel. Un mese credendo di vivere dentro ad un incubo. E non un incubo qualunque, perché da quelli Castiel lo avrebbe salvato sempre e comunque.
Avevano passato anni a nascondere i propri sentimenti. A nasconderli dietro maschere tirate su per non cadere nel vuoto. Dean per paura, Castiel per non allontanare l'umano.
Ma a cosa era servito nascondere tutto e non vivere a pieno la loro vita? Soprattutto adesso. Adesso che Dean era rimasto solo.

Già, solo.

Perché Dean aveva perso tutto. Aveva perso sua madre quando era piccolo. Aveva perso suo padre, Jo, Lisa, Ben, Bobby. Ma, cosa più importante di tutti, aveva perso Sam. Il suo Sammy che si era lasciato abbindolare da Lucifero in persona e adesso si trovava chissà dove da qualche parte nell'universo.
E come se non bastasse, da un mese aveva perso anche Castiel. Il suo Cas che era sparito da qualche parte, senza lasciare tracce di sé. Era semplicemente andato via, senza dire nemmeno 'ciao'.
Una mattina Dean si era risvegliato e semplicemente l'angelo non c'era più. Non lo credeva possibile. Non credeva possibile che dopo la notte che avevano appena passato insieme, stretti l'uno nelle braccia dell'altro, scambiandosi carezze, segreti, parole, Castiel avrebbe potuto abbandonarlo così. Non dopo tutte le sue promesse.

 

Avevano passato la giornata alla ricerca di vampiri e licantropi. Quella sera, quando rientrarono nel motel, erano stanchi.

Mentre l'angelo si sdraio sotto le coperte di uno dei due letti della piccola e fredda stanza del motel. Dean si sedette ai piedi sul proprio letto, non degnando l'altro di uno sguardo.

Dean era stanco. Stanco di mettere su le sue maschere e nascondersi da Castiel. Era stanco di nascondere quello che provava. Era stanco di Castiel che si ostinava ad indossare le sue maschere per non ferire l'essere umano. Così all'improvviso, senza una ragione specifica, dopo minuti che parvero infiniti, parlò.

Castiel, per quanto riguarda quello che è successo oggi-” cominciò a dire passandosi entrambe le mani sul viso, ma “Non importa, non devi scusarti.”, lo interruppe l'altro.

In realtà non volevo scusarmi. Volevo spiegarti”, disse andando a sedersi sul letto di Castiel.

Ho visto la scintilla di delusione nei tuoi occhi quando ho detto a quel vampiro che per me non contavi niente, che poteva ucciderti senza pietà. In realtà stavo solo cercando di prendere tempo. Stavo pensando a qualcosa per uscire vivi da quel covo.”

Lo so. Lo so benissimo, Dean”.

So che lo sai, Cas. Ma volevo spiegarti lo stesso, perché in quel momento sembrava che non lo sapessi. Ho visto la tua espressione – Dean allungo una mano per scostare i capelli di Castiel dal suo viso – e ho visto i tuoi occhi. Ho avuto paura che tu pensassi che stessi dicendo sul serio.”

Castiel si mise seduto con le spalle appoggiate alla testata del letto. Guardò, piegando il viso di lato, quanto l'umano fosse debole in quel momento. Strinse gli occhi a due fessure.

Fuori cominciò a piovere.

Non è solo questo, vero?” chiese Castiel.

Non è solo questo”, affermò Dean.

Un brivido di freddo scosse il corpo, in quel momento debole, del Winchester. La creatura di Dio allora si spostò per fargli posto, il quale approfittò, senza pensarci due volte, per mettersi sotto le coperte con lui.

Si accomodarono meglio, sdraiandosi uno di fronte all'altro.

Ecco, vedi. Io non sono bravo in queste cose”, continuò Dean “sono sempre fuggito da queste cose. Ho sempre lasciato i sentimenti a Sammy... era lui quello bravo con le parole” Dean abbozzò un sorriso e Castiel, come per riflesso, fece lo stesso “e adesso che non c'è più, ho bisogno di dirti cose che non ripeterò mai più in tutta la mia vita”

Non devi dirmi niente. Non sei obbligando a-” “No, per favore lasciami parlare.” Disse posando un dito sulla bocca di Castiel per farlo tacere, ritirando poi la mano come scottato. Non era ancora abituato a toccarlo in quel modo.

Passò qualche minuto, poi proseguì.

Cas, quello che il secondo vampiro ha detto. Che stavo mentendo. Che in realtà sapeva che non avrei mai permesso ti facessero del male, nonostante.. beh, nonostante tu sia un angelo. Era vero. Non avrei mai permesso che ti torcessero nemmeno un capello anche se non avrebbero potuto farti molto.
Era vero anche quello che ha detto dopo. Il perché. C'è un perché se io non voglio che niente e nessuno ti faccia del male. Non perché mi sei rimasto solo tu e perché ho paura di sentirmi solo, perché sono sicuro che anche se fossi ancora con papà o con la mamma, con Bobby o con Sam, tu saresti comunque il mio primo pensiero.
Perché provo qualcosa per te, Cas. E non è amicizia, non è amore fraterno. È un qualcosa di molto più grande e non so se è giusto, se è sbagliato, se è possibile, se è impossibile. Ma so che lo provo, e non posso farci niente e sono stanco.”

Le lacrime avevano cominciato a scorrere sul viso di Dean, mentre Castiel stava ascoltando tutto senza proferire parola, accarezzandogli le braccia sotto le coperte.

Dio! Sono così stanco. Sono stanco di indossare le mie maledette maschere per cercare di essere forte per tutti e per tutto. Voglio poter crollare, Castiel. Voglio poter essere rassicurato anche io sul fatto che andrà tutto bene. Non sono così invincibile come tutti avete sempre pensato.
Lo sento. Sento che sto per cadere e che questa volta non riuscirò a rialzarmi mai più. Ogni giorno che passa sento che se continuo ad accumulare dentro i miei sentimenti, diventerò peggio del diavolo in persona. Non voglio diventare come lui, Cas... non voglio diventare come colui che mi ha tolto tutto quello che avevo.
Voglio essere me stesso, senza le maschere. Voglio alzarmi al mattino con te accanto, senza dirti che ti amo o cose del genere. Non sono una femminuccia. Voglio poter contare sempre su di te. Alzarmi e combattere i mostri, ma con te al mio fianco.

Oh Dio! non ti sto chiedendo chissà cosa, Cas. Sto parlando come se tu provassi le stesse cose per me, quando è ovvio che non è così. Ti sto solo chiedendo di restare. Voglio solo che non mi abbandoni. Non voglio rimanere senza di te. Resta con me.. per favore.”

Calò il silenzio. L'unico rumore che si sentiva in quella stanza di motel, era la pioggia che picchiettava fuori, sul tetto e sulle macchine.

Passarono diversi minuti. Dean che piangeva in silenzio, le lacrime copiose a scendere sul suo viso. Castiel che continuava a guardarlo negli occhi assimilando tutto il fiume di parole che l'umano aveva buttato fuori. Continuava ad accarezzarlo, come se tutto il loro rimanere integri dipendesse da quel semplice andare avanti e indietro con la sua mano.

Passarono minuti. Minuti che ad entrambi parvero infiniti, quando Castiel fece un enorme sospiro. Poi parlò.

Le provo. Quelle cose, Dean. Le ho sempre provate. Sin dal primo momento che ti ho tirato fuori dall'inferno. Eri diverso da tutto ciò che avevo visto in ogni momento della mia lunga vita, fin dalla mia creazione. Eri buio, ma nonostante ciò risplendevi di una luce tutta tua.
Una volta ne ho parlato con Sam. So che non è stato giusto nei tuoi confronti, avrei dovuto parlarne con te, ma ero ancora inesperto di sentimenti verso un umano. Così ne ho parlato con lui. Gli ho chiesto se era normale ciò che provavo nei tuoi confronti e lui mi ha risposto, e qui cito le sue parole 'Cavolo, Castiel! E io come faccio a saperlo? Non sono un angelo. So solo che l'amore è amore. Non ha una vera e propria ragione. L'amore non ha etnia, non ha sesso, non ha forma, non ha età. L'unica cosa che l'amore ha è l'amore. Non ti fare problemi perché sei innamorato, fatti problemi perché sei innamorato di mio fratello. Quello è un vero problema, piccolo angioletto. E non perché Dean non sia innamorato di te, ma perché Dean non ammetterà mai, ad anima viva o morta, di provare dei sentimenti.'”

Ci fu qualche attimo di silenzio. Dean guardava e ascoltava Castiel parlare. Poi l'Angelo proseguì.

Dopo averne parlato con lui, avevo le idee un po' più chiare, anche se non molto. Ho quindi continuato ad amarti in silenzio.
Ogni volta che avevi bisogno di me, io c'ero.
Ogni volta che avevi incubi la notte, e gridavi il mio nome, io venivo da te. Venivo da te e ti guardavo dormire, accarezzandoti per prendermi tutto il dolore dei tuoi incubi, ed ogni volta che ti calmavi, me ne tornavo via. Non volevo ti accorgessi di me. Non volevo che mi respingessi se ti fossi accorto che ero io a salvarti tutte le notti dai tuoi incubi. Non volevo allontanarti, Dean. Così anche io ho indossato le mie maschere e sono andato avanti, giorno dopo giorno.”

Sam si sbagliava” disse ad un tratto Dean, ripensando alle parole di suo fratello. Poteva quasi immaginarselo mentre le diceva. Facevano così tanto... Sammy.

Su cosa?” chiese Castiel con un sospiro.

Ho appena confessato di amarti, e se non è parlare di sentimenti questo, non so cosa lo sia”

Entrambi sorrisero. Dean attraverso le lacrime e Castiel continuando ad abbracciare ed accarezzare il ragazzo di fianco a lui.

Passarono altri minuti in silenzio. Poi Castiel riprese a parlare.

Dean?”

Si, Cas?”

Non assomigli per niente al diavolo. Tu sei ciò che più si avvicina al Paradiso per me. E fidati, io lo so. Hai salvato tante vite. Hai passato la tua intera esistenza a preoccuparti di salvare il bene ed uccidere il male. Ed hai fatto tutto ciò che avrei fatto io per vedere le persone che amo al sicuro. Non sei come Lucifero, Dean. Non sei nemmeno lontanamente come Lucifero. Ed io non me ne andrò mai, Dean. Finché non sarai tu a volerlo, io resterò per sempre al tuo fianco.

Combatteremo tutti i mostri che vuoi ed io ti proteggerò da tutto. Ti proteggerò. Ti proteggerò anche se Dean Winchester non ha bisogno di essere salvato. Se non da se stesso.”

Castiel si avvicinò a Dean per posare un bacio sulla sua fronte e si addormentarono così. L'uno nelle braccia dell'altro.

Senza sapere cosa il domani avrebbe riservato ad entrambi.


Ma Dean lo aveva scoperto. Aveva scoperto cosa lo attendeva il giorno seguente, e quello dopo ancora. Aveva scoperto che, anche se di un Angelo si tratta, non puoi fidarti di chiunque. Anche se dice di amarti, perché tanto sparirà lo stesso, come hanno sempre fatto tutti.

Così Dean era andato avanti. Si era alzato la mattina e dopo aver urlato il nome di Castiel per ore intere. Dopo averlo cercato e pianto per giorni interi, senza sapere cosa fosse successo al suo Cas, si era ricomposto e si era giurato che niente e nessuno lo avrebbe mai più fatto cadere così in basso. Doveva andare avanti per la sua famiglia. Doveva andare avanti per Sam.

Ma stava mentendo a se stesso. Non era questo il motivo di perché sarebbe andato avanti. Lo avrebbe fatto per il semplice fatto di essere troppo impaurito di far smettere il suo cuore di tacere per sempre. Anche se non ce la faceva più a vivere, continuava ad andare avanti.

Continuava ad andare avanti e a combattere perché era ciò che si meritava. Era il suo destino. La sua prigione. La sua punizione. 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: AlwaysInMySoul