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Autore: Vago    24/02/2018    5 recensioni
Questo mondo è impazzito ed io non posso farci nulla.
Non so cos'hanno visto in me, ma non sono in grado di salvare chi mi sta vicino, figurarsi le centinaia di persone che stanno rischiando la vita in questo momento.
Sono un allenatore, un normale allenatore, non uno di quegli eroi di cui si parla nelle storie sui Pokémon leggendari.
Ed ora, isolato dal mondo, posso contare solo sulla mia squadra e sulle mie capacità, nulla di più.
Sono nella merda fino al collo. No, peggio, sono completamente fottuto.
Non so perchè stia succedendo tutto questo, se c'entrino davvero i leggendari o sia qualcosa di diverso a generare tutto questo, ma, sicuramente, è tutto troppo più grande di me.
Hoenn, Sinnoh, due regioni in ginocchio, migliaia di persone sfollate a Johto dove, almeno per ora, pare che il caos non sia ancora arrivato.
Non ho idea di come potrò uscirne, soprattutto ora che sono solo.
Genere: Avventura, Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Rocco Petri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Videogioco
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Non avevo più revitalizzanti massimi.
Dovevo essere maledettamente attento. Ma, prima, dovevo tornare a poter utilizzare il teletrasporto di Gardevoir.
Chi può combattere della mia squadra?
Mightyena, Sharpedo e Blaziken.
Non va per niente bene.
Quanto lontana è caduta Gardevoir?
Troppo, non ci posso arrivare senza espormi troppo.
Devo prendere tempo.
- Mightyena, fossa!  Sharpedo, velenodenti! Blaziken, calciami da Gardevoir. Non aver paura di farmi male. –
Dovevo sperare in un avvelenamento. Quello mi avrebbe messo in vantaggio di molto sul mio avversario. Forse potevo prendere qualche turno se solo…
Il fiato uscì tutto d’un colpo dai miei polmoni quando la tibia del mio starter impattò sul mio fianco, scaraventandomi dalla parte opposta della stanza, a pochi centimetri dal mio Gardevoir.
Pessima idea.
Orribile.
Non lo rifarò mai più.
Mi trascinai avanti, con il braccio sinistro stretto nel gesso che pulsava sordamente. Avevo trovato decine di revitalizzanti normali utilizzabili, mi sarei solo dovuto far bastare mezza vita dei miei compagni rianimati.
Piazzai il cristallo giallo sotto il naso di Gardevoir, voltando appena lo sguardo per cercare di capire cosa stesse avvenendo sul campo di battaglia.
- Arceus Punizione su quel Blaziken. –
Dannazione, speravo di poter contare su di lui per un po’ di più.
La luce radiosa del dio dei pokémon scomparve per mostrare il mio starter nuovamente esausto a terra.
Sharpedo è ancora vivo.
Ho ancora almeno un turno per sperare nell’avvelenamento.
Mightyena attaccherà al prossimo turno e sarà bersagliabile.
Da chi vado ora? Chi mi serve in grado di combattere?
In ogni caso, Punizione tre, movimento sismico uno, extrarapido uno.
Forse ho fatto male i miei conti.
Avessi conosciuto il suo pool di mosse avrei chiesto in prestito un pokèmon o due di tipo spettro. Non avrei avuto problemi a fronteggiare le mosse lotta e normali.
- Sharpedo, velenodenti! Gardevoir, portami da Absol. –
Il mio unico obiettivo è quello di prendere tempo.
Frugai velocemente nella borsa, ora decisamente più leggera di quando ero arrivato.
Avevo abbastanza revitalizzanti per continuare ancora un po’ con quel ritmo.
La pelliccia candida del mio compagno svenuto si materializzò accanto a me. Lui mi avrebbe fatto guadagnare un turno.
Mightyena ricomparve dal pavimento, affondando per pochi centimetri i suoi artigli nel ventre di quell’essere maestoso.
Quanti dannati PS ha quel maledetto?
Non importa, prima o poi creperà anche lui.
Ricorda, Nail.
Punizione tre, movimento sismico uno, extrarapido uno.
- Arceus, punizione su Sharpedo! Ora! – urlò in vecchio dalla parte opposta della stanza.
Bene, una parte della mia tattica sta funzionando.
Il non riuscire a vincere uno scontro in cui si è in netta superiorità è stressante e lo stress porta a deconcentrarsi.
Non so se lui stia tenendo il conto come lo sto facendo io. Non importa, in realtà, visto che non conosco le specifiche di Punizione, ma è pur sempre un vantaggio in potenza sapere tutto.
Punizione quattro, movimento sismico uno, extrarapido uno.
È possibile che Arceus non abbia quattro mosse? Che ne conosca solo tre?
- Gardevoir, andiamo da Blaziken. Portiamoci dietro Absol. Mightyena, fossa! –
Ora noi tre siamo gli unici obiettivi copibili.
- Dannazione!  Arceus Punizione su quell’allenatore. –
Ti prego, non mi uccidere.
- Absol, protezione! –
Rimasi in silenzio per diversi secondi, aspettando.
Ero vivo. Ero ancora vivo.
Cazzo, se ero ancora vivo.
- Arceus extrarapido sull’allenatore! –
Cosa?
Protezione non può funzionare se usata due volte di fila.
Cazzo.
- Absol, scusami, proteggimi! sbigoattacco. –
Il mio compagno cadde nuovamente a terra.
Cazzo, non l’avevo previsto.
Punizione cinque, movimento sismico uno, extrarapido due.
Mi chinai su Blaziken in tutta fretta strofinando sul suo becco il cristallo contenente il revitalizzante.
Mightyena sbucò nuovamente, colpendo.
- Extrarapido su Mightyena! –
No! Non posso fare in tempo, così.
Dove ho sbagliato? Quando ho perso il ritmo?
Il mio starter si rialzò in piedi a fatica. Era esausto, non sarebbe riuscito a tenere quel ritmo ancora per molto.
Quanti PS gli avrò tolto?
Pochi.
Troppo pochi.
L’intera stanza si fece oscura quando il pokémon bianco avanzò verso di me, stagliandosi con tutta la sua altezza sulla mia squadra ridotta allo stremo.
Blaziken fece qualche passo avanti, come per frapporsi tra me e quel dio degli dei.
Le gambe mi cedettero. Potevo scappare con Gardevoir, ma avrei dovuto lasciare sul campo di battaglia quattro membri della mia squadra.
Con i Box fuori uso non sarei nemmeno riuscito a ritirare le mie riserve.
Sarei stato costretto a scappare, impossibilitato a combattere. Senza contare che ho dovuto dare fondo ad ogni mia risorsa per portarlo a questo punto, non ci riuscirò mai una seconda volta.
Caddi in ginocchio.
Ero fottuto.
Avevo buttato alle ortiche ogni cosa che avevo fatto fino a quel momento.
E, cazzo, avevo una paura fottuta.
Il pavimento parve volermi inghiottire per diventare la mia tomba.
- Sei stato un topo fastidioso. Non pensavo potessi rivelarti un sassolino così ostico da togliersi dalla scarpa. Deve essere l’unica capacità che hai ereditato da tuo padre, vista la tua incapacità nelle lotte. –
Lurido bastardo.
- Perché lo fai? –
- Per il potere, per quale altro motivo potrei farlo? Resetterò tutto, tutte le regioni, tutte le loro credenze e i loro miti, per poi riplasmare la storia su di me, il primo e unico Custode di Arceus.  Arceus, Punizione. –
Chiusi gli occhi, con le lacrime che mi rigavano le guance.
Il cuore pareva volermi esplodere nel petto.
Non accadde nulla. Non morii in nessun modo, come non venne mandato KO nessuno dei miei compagni ancora coscienti.
Punizione cinque.
Punizione cinque!
Fanculo, aveva solo cinque PP quella mossa di merda.
- Movimento sismico! –
Ora sono morto per davvero.
Aprii gli occhi, non sarei morto come un minchione qualunque, non dopo quello che ho dovuto passare.
Vidi Arceus venire divorato dal pavimento, come se le sue possenti zampe fossero state posate su una zona di sabbie mobili.
Arceus ruggì al soffitto che lo separava dal cielo, prima di venir ghermito da tentacoli scuri che si innalzarono dal suolo.
Una criniera bianca comparve nella penombra, a poco a poco seguita dal resto del corpo di Darkrai. Accanto a lui, Karden guardava la scena con una serietà nelle iridi scure che non gli avevo mai visto utilizzare.
- Nail, sei un coglione. – disse soltanto, senza staccare gli occhi dall’uomo dai folti baffi bianchi che gli stava di fronte.
Un tappo metallico cadde a terra. Quello che teneva sigillata una sveglia.
Arceus si riebbe dal Vuototetro che gli era stato utilizzato contro, tornando a reggersi saldamente in piedi sulle quattro zampe.
- Karden, porca troia, scappa! Proteggi  Darkrai, maledizione! –
Ad Arceus rimanevano solo due mosse. Movimento sismico e Extrarapido, nessuna delle due efficace sul tipo spettro.
Forse abbiamo vinto, non può ferire quel leggendario.
- Geoforza. Radi al suolo questo posto. –
Merda. Mossa di tipo terra ad area.
Karden è fottuto, io non posso più fare nulla.
Il pavimento eruttò lava zampillante su Darkrai, che non provò nemmeno ad evitare la mossa. La lava lo colpì in pieno, facendo scintillare qualcosa attorno alla sua sagoma tetra.
Cos’era?
Una protezione?
Forse una salvaguardia.
Darkrai non credo possa imparare una mossa di tipo psico del genere.
Il signore delle tenebre assorbì interamente il colpo, rimanendo a fluttuare nello stesso posto in cui era comparso, totalmente indisturbato dai danni che aveva ricevuto.
Non capisco, perché non scappano?
- Come abbiamo deciso. – continuò Karden.
Una melassa densa esplose da Darkrai, non puntando al gigante bianco ma all’uomo che gli stava accanto.
Un neropulsar…
Dalla parte opposta della stanza un fascio di luce perlacea si abbatté sul pavimento martoriato dal mio combattimento, facendo saltare in aria le mattonelle che lo componevano.
Forzalunare? Quello era un forzalunare?
Davvero sono stati così tanto cretini da portare qui due leggendari?
Karden aspettò che i primi cocci ricadessero a terra per partire di scatto verso il vecchio, caduto a terra per colpa dell’esplosione appena subita.
   
 
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