Fumetti/Cartoni americani > Transformers
Segui la storia  |       
Autore: Aladidragocchiodiluce    24/02/2018    2 recensioni
Nuovi nemici sorgono all'orizzonte, minacciando gli Autobot e gli abitanti della terra, ma nuovi alleati sono pronti a combattere.
Sequel della storia "Il Seeker e la Diclonicus"
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Autobot, Decepticon, Nuovo personaggio, Starscream
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Transformers: Prime
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Appena ricevuta la notizia che la femme si stava riprendendo, i presenti compreso Starscream si diressero verso la stanza in cui l'avevano sistemata.

Anche i terrestri, incuriositi, iniziarono a dirigersi lì.

Le gemelle, ancora spaventate dalla presenza di Blue, gli rimanevano a distanza assieme a Miko e Raf mentre Jack fu il primo ad affiancarla per tentare di socializzare.

-Hey...Il mio nome è Jack.-Si presentò.

-Blue.

Dì pure a quelle due che non mordo.-Rispose, indicando con un cenno del capo le diclonicus.

-Ci ho provato, ma non capisco perché non vogliono proprio avvicinarsi a te.-

La blu si voltò per dare un rapido sguardo alle due, che bastò per farle inchiodare sul posto.

-Forse è perché avvertono la mia presenza come una minaccia.

Come vi siete incontrati?-

Il corvino raccontò in breve cos'era accaduto e alla fine la ragazza commentò:

-Ora capisco, nei posti in cui veniamo rinchiuse siamo in tante e la mia presenza gli ricorda quel periodo.

Inoltre, avendo sviluppato un indole innocua si sentono minacciate da me.-

Il ragazzo si morse il labbro, ricordandosi che Karuma le aveva definite “una rara eccezione” ma allora Blue?

Dopo un attimo di esitazione, decise di chiederle:

-Tu...hai mai...ucciso?-

Lei gli rivolse uno sguardo freddo prima di rispondergli:

-Solo per difesa.

Le slipter “pure” uccidono a vista.

Piuttosto, credo che tu abbia saputo del nostro virus.-

Seppur sorpreso dal repentino cambio di argomento, il corvino rispose:

-Eh?...a si.

Come lo sai?-

-Posso avvertire chi l'ha contratto e avverto che tu hai ricevuto l'antidoto, così come il piccoletto là.-Indicò con un cenno Raf.

Jack, non sapendo che altro dire rimase in silenzio.

Quella slipter, nonostante non abbia intenzioni ostili, lo inquietava parecchio.

Gli bastava solo osservarla per capire che era completamente diversa dalle gemelle e il modo in cui ha reagito appena ha sentito parlare di Silas...

Sembrava pronta ad uccidere.

Si chiese come facesse ad essere in buoni rapporti con il seeker.


 

Intanto, erano arrivati alla stanza dove la femme stava sdraiata su una barella di emergenza.

Per evitare di spaventarla troppo, solo Rachet era entrato mentre gli altri aspettavano fuori.

Starscraem, dal punto in cui si trovava, osservò la femme.

Da quando era nella base aveva avuto pochi contatti con lei, eppure ogni volta che la guardava aveva una strana impressione, come se l'avesse già vista da qualche parte...

I suoi pensieri furono interrotti quando la femme si mosse, aprendo leggermente gli occhi azzurri.

Per un attimo si guardò attorno confusa, ma quando realizzò di essere in un posto sconosciuto si agitò, tentando goffamente di alzarsi ma iniziò a girargli la testa e sarebbe caduta se Rachet non l'avesse sorretta.

-Calma, nessuno ti vuole fare male.

Ti sei appena svegliata dopo una lunga stasi.-

La femme lo guardò un attimo e aprì la bocca per parlare.

Strabuzzò gli occhi e mise le mani sul collo quando si rese conto che dalla sua gola non usciva nessun suono.

Il medico Autobot ebbe un sospetto che si rivelò corretto appena usò lo scanner sul proprio braccio alla base del collo della femme.

-La tua casella vocale è danneggiata.

Deve essere a causa della lunga permanenza nella capsula di stasi.-

Mentre parlava, la femme continuò a guardarsi intorno e fece dei gesti che inizialmente, Rachet, non capì ma poi comprese che stava chiedendo dove si trovava.

-Nell'infermeria della nostra base, qua fuori ci sono i miei compagni che vorrebbero farti alcune domande, te la senti di incontrarli?-

La femme rispose con un cenno positivo e anche il resto del team Prime più Starscream entrò.

Appena la femme vide Optimus, sembrò riconoscerlo in quanto assunse uno sguardo sollevato e parve quasi tentare di chiamarlo.

Dopo avergli procurato un datapad con cui poteva comunicare, la femme rivelò di chiamarsi Starlight e di essere stata rapita molto tempo prima, quando era ancora su Cybertron, da dei bot neri chiamati Renegade ma di non sapere perché l'hanno abbandonata in quella capsula.

Mentre parlava del rapimento, avvenuto mentre si trovava su un astronave di evacuazione, Starscream finalmente ricordò dove l'aveva vista: in quel periodo era con la sua Trine e Megatron gli aveva ordinato di controllare le navi che avrebbero dovuto portare via i civili ma una di essa venne attaccata e precipitò senza lasciare sopravvissuti.

Se lo ricordava perchè fu la prima volta che il suo leader gliele diede di santa ragione per il fallimento della missione.

Non ritenendola un informazione importante, l'argentato decise di tenerla per sé,

Rachet, vedendo che la femme sembrava avere ancora bisogno di riposo, propose di lasciarla riposare e avrebbero continuato il giorno dopo.

Optimus fu d'accordo e lasciò l'infermeria assieme al resto del gruppo.


 

Blue passò la notte su un divano della base e quando si svegliò, notando che era da sola, decise di gironzolare per la base.

-Dove vai?-

La slipter sobbalzò appena sentì quella voce e si voltò per scoprire che era solo Miko.

-Faccio un giro.

Tu non eri tornata a casa?-

-Si, ma ora sono lei 11 e non c'è scuola, così posso passare l'intera giornata qui.-

-E gli altri dove sono?-

-Bumblebee è con Starscraem che ha deciso di fare un voletto da qualche parte, Rachet è con Starlight per aiutarla a decidere la sua forma alternativa, gli altri sono in ricognizione mentre Jack, le gemelle e Raf sono rimasti a casa.

Rimaniamo noi due, se vuoi faccio ti faccio da guida per la base.-

-Non credo mi serva, sono in grado di ambientarmi da sola.-Rispose, mettendosi la mano dietro la nuca con fare disinteressato.

In realtà, voleva solo stare sola.

-Ti porto sul tetto della base.-

-Si può salire...sul tetto?-

Dal tetto dell'avamposto Omega, si poteva vedere un immenso panorama roccioso con qualche rado alberello che dava un po' di colore al paesaggio.

Non assomigliava per niente al deserto del Sahrara cui era abituata in Egitto, ma gli piaceva.

Immenso, tranquillo e...deserto.

Quasi in contraddizione con la cittadina alle spalle di quella falsa formazione rocciosa.

-Non sarà granché, ma in fondo Jasper è nota per essere la città nel bel mezzo del nulla.-Commentò Miko.

-Mi piace, è un bel posticino tranquillo.-Disse, sedendosi su una roccia.

La ragazza la imitò e dopo un attimo di silenzio, Blue disse:

-Se vuoi chiedermi qualcosa, fallo.-

La cosa sembrò lasciare la nipponica spiazzata per un attimo e l'altra continuò:

-Fino a ieri mi stavi lontana, ora ti è improvvisamente venuta voglia di socializzare con me?-

-E va bene.-Si arrese, per poi continuare.

-Non so se per te è un offesa ma...posso vedere le tue “braccia invisibili”?

Ho provato a chiederlo alle gemelle ma loro vogliono usarle solo se necessario e non sono riuscita a convincerle.-

-Si chiamano vettori e no, non è un offesa.-

Detto ciò, la blu fissò un sasso poco distante e dalla sua schiena comparve una striscia evanescente azzurra alla cui estremità assumeva la forma di una mano.

Con essa sollevò il sasso e prima lo lanciò piano in aria per poi riprenderlo al volo, poi lo scagliò per terra con forza tale che vi rimase inchiodato.

-Forte!-Esclamò Miko

-Ma i “vettori” non dovrebbero essere invisibili?-

-Normalmente è così, ma io ho sviluppato questa abilità: le mie cellule si rigenerano in modo più veloce del normale rendendo i vettori visibili quando vengo ferita.

A giudicare dalla tinta che hanno, dire che oggi pomeriggio mi sarò completamente ripresa.-

-Io...ho un altra domanda: come ha fatto a diventare amica di quel Decepticon?-

-Ex-Decepticon.

Se si viaggia insieme, anche se per un breve periodo, non si può evitare di legare.

Comunque, non ci sopporterete ancora a lungo.-

-Che intendi?-

-Ieri io e Star abbiamo parlato, domani ce ne andiamo.-

-Cosa? Io ero sicura...-

-Non siamo graditi qui.-Tagliò corto.

-Un traditore ex Decepticon e una slipter che non ha paura di uccidere.

Ce la caviamo da soli.-

Dritta al punto, d'altronde Blue era fatta così: non aveva paura a dire ciò che pensava.

Finito di parlare si alzò e ritornò dentro.

Inizialmente Miko pensò di seguirla, ma capì che non avrebbe cambiato nulla.


 

Il resto della mattina trascorse tranquilla e dopo pranzo arrivarono anche Raf e Jack con le gemelle.

Miko gli raccontò della sua discussione con Blue e ne rimasero stupiti ma capirono che, anche se volessero, non le avrebbero fatto cambiare idea.

Intanto, Optimus stava appunto parlando a Starscream della sua decisione di non rimanere.

-...Ne sei proprio convinto?-Stava chiedendo il leader Autobot

-Certo, ora Blue sta bene e non credo che i tuoi subordinati mi sopporteranno un altro giorno.-

-Va bene, ma nel caso cambiassi idea, l'offerta è...-

-Optimus!-A chiamare il proprio leader era stato Rachet che mostrò quello che sembrava il segnale della Nemessis.

-L'ho appena rilevato ed è a pochi metri sopra di noi!-Spiegò.

-Non può essere un caso, vogliono giocare a carte scoperte.-Fece notare Starscream.

-Rachet, prepara il pon...-Stava per ordinare Optimus quando qualcosa colpì l'esterno della base, facendo tremare i muri e crollarne metà.

-Questo era un colpo di avvertimento.-Commentò Starscream.

-Autobot, tutti fuori, Rachet, usa il ponte per portare i terrestri e Starlight il più lontano possibile.-Ordinò Optimus, preparando le armi prima di rivolgersi a Starscream.

-Se vuoi, và pure con loro.-

L'argentato ci riflettè un attimo.

In fondo, voleva ripagare l'ospitalità che gli hanno offerto gli Autobot.

Preparò i suoi blaster e dichiarò con un sorriso.

-Voglio vedere la faccia di Megatron a vedermi combattere con voi, oltre che eliminare il maggior numero di quei bot neri.-

Optimus acconsentì con un cenno per poi dirigersi all'esterno.


 

Intanto, nella parte crollata, nessuno si era accorto che era lì che ci erano i ragazzi.

Per loro fortuna, appena il primo pezzo di muro si era staccato, le gemelle Eleven avevano creato una sorta di scudo con i propri vettori, riparandolsi dai detriti.

-State tutti bene?-Chiese Jack.

Le gemelle annuirono mentre Miko si guardò intorno.

-Dov'è Raf?-Chiese preoccupata, al che anche gli altri si agitarono e iniziarono a guardarsi intorno mentre anche Blue, che era in un altra stanza, arrivò.

-Che cosa è successo?-Chiese.

-Non lo so, non sembrava un terremoto...-Rispose Jack.

-Ho trovato Raf!-Esclamò una delle gemelle e tutti si diressero da lei.

Il ragazzo era sotto alcuni detriti che riuscirono a togliere con facilità e videro che era molto pallido e aveva un profondo taglio sulla fronte, era svenuto ma vivo.

-Dobbiamo portarlo via di qui!-Disse Miko.

-No, se lo spostiamo potremo peggiorare la situazione.-Ribattè Jack.

-Altre idee, genio?-

-Ci penso io.-

A parlare era stata Blue che porse una mano verso Raf mentre si rivolgeva a Miko.

-Stamattina ti ho detto che posso accelerare la guarigione delle mie cellule.

Posso farlo anche con lui.-

Gli bastò concentrarsi e in attimo i suoi vettori, dalla base alle estremità, divennero blu, ma non quel blu evanescente come quella mattina, bensì una tonalità molto più scura.

Gli effetti furono ben visibili sul corpo del ragazzo che riaquistò un po' di colore, persino in taglio si ridusse ad un graffietto.

Quando i vettori svanirono, la ragazza cadde in ginocchio col fiatone, non sembrava ma quella abilità richiede molta energia.

Intanto Raf tossì un paio di volte e riaprì gli occhi.

-Ragazzi, cosa è successo?-Chiese.

-Ne parliamo dopo ora...-Stava dicendo Jack quando la voce di Rachet li interruppe.

-Ecco dove eravate!

Venite subito! Dobbiamo evacuare!-


 

Intanto, fuori.

Appena gli Autobot più Starscream uscirono, la prima cosa che videro fu l'enorme astronave da guerra Decepticon volteggiare nel cielo a pochi metri di distanza da loro.

Megatron doveva aver già dato l'ordine di attaccare in quanto truppe di Veicons, Insetticon e Renegate stavano già volando verso di loro.

-Disperdetevi!-Fu l'ordine che Optimus impartì prima che gli avversari furono abbastanza vicini da iniziare a sparare.

Starscream, che aveva assunto la forma jet, riconobbe subito, fra due flotte di Veicons, la forma alternativa del proprio ex-leader Megatron.

Purtroppo anche lui notò la presenza del traditore in quanto cambiò direzione per iniziare ad inseguirlo.

“Ci sei anche tu traditore!”Gli urlò contro.

“Non ho gradito i bot che hai mandato a catturarmi!” Rispose a tono, accelerando per mettere più distanza possibile fra loro.

Essendo un seeker, Starscream aveva un enorme vantaggio nel cielo rispetto a Megatron che, conscio di ciò, ordinò a Dreadwing di catturare il traditore al proprio posto, ci avrebbe pensato dopo a fargliela pagare.

Fra i due seeker iniziò un lungo inseguimento aereo.

Starscream, essendo più piccolo era più veloce ma Dreadwing era molto più armato, un solo colpo ben assestato e sarebbe precipitato.

Intanto,a terra la situazione non era delle migliori.

Arcee stava sparando contro dei Renegate quando Airachid comparve alle sue spalle a l'avrebbe terminata se non fosse per i riflessi della femme blue e anche loro avevano iniziato lo scontro.

Il resto degli Autobot erano impegnati a respingere il resto degli avversari e si erano resi conto di una cosa: i Veicons, per qualche motivo, sembravano essere indeboliti, infatti erano i primi a cadere dopo al massimo un colpo.

Ma data la grande quantità di nemici ciò contava poco.

Sembrava che Megatron abbia intenzione di rendere quello scontro l'ultimo!

A proposito di lui...

Fra il leader Decepticon e Optimus era iniziato un lungo scontro a colpi di lame e blaster in cui erano praticamente alla pari ma il mech grigio aveva una sorpresina in serbo per gli avversari.

-Ormai hai perso Optimus, perchè non accetti la realtà e ti arrendi?-Gli disse mentre erano in una posizione di stallo, lama contro lama.

-Non è finita finché non è finita, le sorti di uno scontro possono essere ribaltate in qualsiasi momento.-

-Per questo ho deciso di assicurarmi la vittoria.

Shockwave, ora!-Disse queste ultima parole attraverso il comm. Link.

“Shockwave?” Ripeté a mente Optimus.

Era uno scienziato Decepticon ma era dato per morto da tempo!

Non fece in tempo a fare altro che un ruggito squarciò l'aria.

Tutti coloro che fino a poco prima stavano combattendo si fermarono e guardarono verso la fonte del suono: la Nemesiss.

Da essa parve staccarsi qualcosa che si avvicinò molto velocemente.

Inizialmente venne scambiato per un aereo ma si resero conto che era troppo grande, solo quando si avvicinò si resero conto di cosa fosse.

Un Predacon!

Aveva l'aspetto di un enorme drago metallico dal lungo collo, gli occhi completamente gialli e la corazza marrone; solo le enormi ali arancioni erano in contrasto con il resto del corpo.

La creatura con un ruggito si avventò verso il primo Autobot che vide, in quel caso Wheeljack e dalla sua bocca emise una fiammata tale che l'avrebbe danneggiato gravemente se non si fosse spostato in tempo.

Starscream, ancora inseguito dal seeker blu, lo guardava stupito.

La distrazione permise all'inseguitore di effettuare un colpo abbastanza vicino per fargli perdere il controllo e precipitare.

L'argentato riuscì a ritrasformarsi un attimo prima di toccare terra ma ormai Dreadwing l'aveva raggiunto, ora era costretto a uno scontro diretto.

-Ti conviene arrenderti subito, traditore.-Gli ordinò il seeker blu, estraendo il proprio mitragliatore.

-Non ci tengo a morire.-Rispose, sparando un missile verso di lui.

Doveva assolutamente tornare nel proprio elemento per avere la meglio ma l'altro glielo impedì iniziando a sparagli contro e costringendolo alla fuga per cercare un riparo.

-Torna qui! Codardo!

Abbi la dignità di affrontarmi facci a faccia!-Gli urlò dietro.

Starscream non lo ascoltò e corse finchè non si trovò davanti ad una parete rocciosa e dato che l'avversario gli negava la possibilità della fuga via aerea non gli rimaneva altro che affrontarlo.

Ma mentre si voltava, qualcuno da dietro saltò addosso a Dradwing, coprendogli gli occhi.

Il seeker blu mollò la propria arma per scollarsi di dosso l'intruso, lanciandolo davanti a sé.

Esso, riuscì ad atterrare in piedi e entrambi i presenti la riconobbero.

-Darkness?-Chiese Starscream.

-TU!-Esclamò Dreadwing.

-Io!-Rispose la femme scrollando le spalle, prima di saltare e colpire il seeker blu con un calcio ben assestato.

A causa della sorpresa, il seeker blu non reagì in tempo e venne tramortito.

Starscream, rimasto pietrificato dallo shock, si riprese per chiedere.

-Ma che ci fai qui?-

-Dove c'è azione ci sono io.

Comunque ottima scelta allearsi con gli Autobot.-Disse mentre vagava con lo sguardo verso lo scontro a pochi metri da loro.

-E' solo un accordo momentaneo.-

-Che diverrà definitivo, presto combatteremo tutti contro un solo nemico.-

-Che cosa...-Non fece in tempo a finire la frase che la femme superò con un salto il corpo di Dreadwing, che si stava riprendendo, e si buttò nello scontro a spada sguainata.

“Confermo ciò che penso di lei, è fuori di zucca.”Pensò, riassumendo la forma jet per cercare di abbattere in maggior numero possibile di nemici dall'alto.

Sfortunatamente per lui, il Predacon lo vide e stava per attaccarlo con una fiammata quando qualcosa di grande e arancione lo travolse, mandandolo a terra.

Era Phonix!

-Prenditela con quelli della tua razza!-Gli trillò dietro.

Il Predacon ruggì mentre ritornava in volo per iniziare lo scontro con la draghessa-fenice.

Forse era più grosso ma, a dispetto del sua carattere ingenuo, Phonix era molto più esperta di lui e ciò le permetteva di avere facilmente la meglio sull'avversario.

Intanto, lo scontro fra Megatron e Optimus proseguiva ed entrambi erano determinati a prevalere sull'altro, in particolare il leader Decepticon sembrava deciso a non lasciare in vita l'avversario.

Dopo uno scambio di colpi particolarmente violento i due mech si erano allontanati l'uno dall'altro ma stavano per riavvicinarsi con le lame sguainate quando qualcuno intervenne.

Era Darkness!

Si era messa proprio in mezzo a loro, dando le spalle ad Optimus e rivolgendo lo sguardo a Megatron, rischiando di venire colpita.

Fortunatamente per lei, il leader Autobot era ancora a distanza e riuscì ad interrompere l'attacco in tempo mentre il Decepticon non la colpì solo perchè deviò la traiettoria della propria arma all'ultimo.

-MA CHE CAVOLO HAI IN TESTA?!?!-Le urlarono Megatron e Optimus, bè sopratutto il primo.

La femme estrasse la spada per puntarla al mech grigio.

-Opty, ti do il cambio.

Ecco che ho in testa.-

Optimus, conoscendo la femme, decise di fidarsi e ascoltarla, andando ad aiutare i propri compagni.

-Non sei la mia avversaria.-Le disse il mech.

-Adesso si.-

Con un rapido movimento, la femme si portò di fronte all'avversario che parò la sua stoccata a per un pelo.

Fra loro iniziò una lunga serie di colpi ma non era nulla in confronto al precedente scontro.

Darkness se ne era accorta sin da quando lo aveva intravisto: prima, il mech che aveva davanti sembrava animato da una furia cieca e colpiva per uccidere mentre ora sembrava che ciò lo avesse abbandonato.

Quando il leader Decepticon tentò di colpire il fianco della femme con il filo della spada, essa con un salto, salì su di essa dove per un attimo vi rimase in equilibrio, prima di effettuare un salto all'indietro e dando un calcio in faccia all'avversario nel processo.

-Mi deludi, Big M.

Avanti, so che non ci stai mettendo lo stesso impegno che avevi con Optimus.-Disse, atterrando in piedi.

-E anche se fosse?-Le ringhiò contro prima di tornare all'attacco.

Ma la sua scoccata andò a vuoto in quanto l'altra schivò con un altro salto all'indietro.

-Mi ritengo offesa, forse io non valgo la tua attenzione?

O forse...-con un movimento rapido, la bianca si portò di fianco al mech per evitare nuovamente la sua lama e gli sussurrò all'orecchio:-C'è qualcos'altro sotto?-

-Non so di che cosa stai parlando.-Rispose l'altro, tentando di assestargli una gomitata prontamente schivata.

-Non ci provare, sai, riesco ancora ad intuire quando menti.-Disse la femme, rifoderando la lama a favore del cerchio che divise nei due pugnali.

-Anche se fosse?

Te l'ho detto, non sei la mia avversaria.-

Detto ciò il mech provò un altra stoccata ma la femme riuscì facilmente a pararla e bloccarla incrociando i pugnali sulla lama.

-Mi lasci parlare, non usi il tuo cannone a fusione, movimenti cauti e facilmente evitabili... mi sembra che in fondo non ti interessi combattere Optimus o avresti spazzato via qualunque cosa si frapponga fra te e il tuo obbiettivo, come al tuo solito.

Cosa c'è che non va?-

La domanda poteva suonare strana per chiunque, sopratutto in quanto effettuata nel mezzo di uno scontro.

Ma evidentemente Darkness sapeva il fatto suo in quanto, Megatron, prima assunse uno sguardo sorpreso, per poi passare ad uno infuriato subito dopo.

-Niente!

Se non ti faccio a pezzi ora è perchè non mi va!-

Detto ciò, tentò di afferrarla con la mano libera me lei si allontanò in fretta.

-Lo sai, mentire a me è come mentire a te stesso.-

Il mech non rispose a quest'ultima provocazione, ma continuò a sferrare attacchi ma con più decisione di prima, al fine di portarla con le spalle al muro.

-Situazione familiare, no?-Commentò la femme con un sorriso divertito.

Al contrario, Megatron era serissimo.

Ma non si era accorto che Optimus, rimasto vicino a loro per tutto il tempo, stava cercando tenerli sott'occhio.

Ovviamente, essendo per lo più concentrato sulla battaglia non stava capendo molto ma nei momenti in cui era passato accanto a loro aveva sentito parti della conversazione, capendo solo che il leader Decepticon stava nascondendo qualcosa.

Che fosse questo il motivo che ha spinto Darkness ad intervenire?

Tornando ai due, Megatron disse:

-E va bene, ma ho poco tempo.

Ho stretto un alleanza con qualcuno che aveva una cosa a me cara ma gli Autobot l'hanno distrutta!-

Dopo questa dichiarazione, la femme, l'allontanò con un calcio, dicendo:

-Ma cosa sarebbe questo qualcosa che ti interessa al punto da effettuare un attacco con più di metà esercito indisposto?-

Il mech barcollò a causa dell'attacco inaspettato e rispose con un ghigno:

-Non “cosa” ma “chi”: mia sorella.-

La bianca a quel punto spalancò gli occhi dalla sorpresa ed esclamò:

-Aspetta, vuoi dire che tua sorella STARLIGHT è viva?-

-No, vuol dire che era viva.-Ringhiò, preparandosi per un altro attacco ma stavolta fu Optimus a mettersi in mezzo, bloccando la lama dell'avversario con le proprie.

Infatti il leader Autobot era riuscito a sentire le ultime frasi e ciò l'aveva spinto ad intervenire.

Non era a conoscenza del fatto che Megatron avesse una sorella ma non era il problema principale.

-Non l'abbiamo uccisa!- Esclamò, facendo bloccare il mech grigio.

-L'abbiamo trovata in una capsula di stasi.

Ora si trova nella nostra base, viva!-

La dichiarazione aveva sorpreso il leader Decepticon che si allontanò, abbassando la lama, senza però rifoderarla.

-Come faccio a sapere che non menti?-Gli ringhiò con rabbia.

-E' vero, non te lo posso provare.

Ma, ragiona, credi davvero che avremo ucciso qualcuno che non può difendersi?-

Megatron digrignò i denti distogliendo lo sguardo.

Non rispose ma ritirò la propria lama e assunse la propria forma alternativa per volare verso la Nemesiss mentre ordinava la ritirata.

Optimus si voltò per parlare con Darkness ma la femme era già scomparsa.


 

-COSA??????!!!!??? SEI SICURO????????-Fu questa l'esclamazione appena appresero che Starlight, la femme indifesa e muta che avevano trovata nella capsula era la sorella di Megatron.

Dopo l'attacco, gli Autobot più Starscream si erano trasferiti velocemente in una base militare.

A seguito dello scontro, la maggior parte del team aveva subito numerosi danni, fortunatamente non irreparabili ma Bumblebee, Arcee e Wheeljack non sarebbero tornati in campo per un bel po'.

“Ecco perchè quel giorno Megatron si era infuriato con me!”Realizzò Starscream quando anche la seeker confermò tutto.

Si scusò del fatto di non averlo detto prima, rivelando di non era a conoscenza del fatto che fosse ancora suo fratello il leader dei Decepticon in quanto i suoi carcerieri le avevano fatto credere che fosse morto da secoli.

-Adesso capisco.

I Renegate hanno messo in bella vista la capsula solo per fare in modo che uno di noi la recuperasse e far credere a Megatron che avessimo ucciso la sorella.

Ma perchè?-Chiese Wheeljack.

-Stando a ciò che ho sentito, si era accordato con i Renegate per lei, forse volevano essere sicuri che non li tradisca e si allei con noi.-Ragionò Optimus.

-Ma ora che Megatron sa che Starlight è con noi, non dovrebbe già aver rotto l'alleanza con loro?-Chiese Arcee.

-In effetti a quest'ora dovrebbe aver già chiamato.-Notò Rachet.

-A meno che non possa.-Intervenne Starscream.

-Abbiamo visto tutti che le sue truppe erano indebolite e sulla nave ci sono solo Renegate e Insetticon che sono capitanati da Airachid.

Gli sarebbe facile effettuare un ammutinamento e prendere il controllo.-

-Ma non ha senso, perchè i Renegate si sono alleati con i Decepticon solo per tradirli?-Chiese Bulkhead.

Wheeljack ci pensò un attimo e si rivolse a Starlight:

-Sai da quanto i Renegate sono sulla terra?-

La seeker, con il suo ormai inseparabile datapad, scrisse:

“Circa un mese terrestre”

-Ecco perchè: avevano bisogno di qualcuno che conosca già il territorio.-Disse l'ex demolitore.

-LA CHIAVE!-Esclamò di botto Optimus, facendo sobbalzare tutti.

Il leder si mise una mano sulla fronte, come aveva potuto dimenticare una cosa simile?

-Quando siamo andati in quella miniera di Energon Oscuro...-Iniziò a spiegare.

-...avevamo visto uno dei bot neri dare quello strano cristallo viola a Dreadwing.

Vi avrei spiegato di che si trattasse una volta recuperato ma dopo tutto ciò che è successo me ne sono dimenticato.-Ammise con un po' di imbarazzo.

-Si tratta del pezzo di una chiave che, se completa, porta ad una cripta contenente un pericolosissimo antefatto: la matrice dell'Unicrom.-

-”Matrice dell'Unicrom”?

Non dirmi che...-Iniziò Arcee ma Optimus la precedette.

-No, non risveglierà Unicrom o cose del genere ma chiunque ne entri in possesso, sarà in grado di prendere il controllo di uno dei suoi più potenti araldi: Thunderwing.-

Nella stanza cadde un silenzio tombale.

Nelle leggende cybertoiane, Thunderwing era il cybertoiano più forte mai esistito, creato dall'Unicrom in persona e si pensa sia lui la causa dell'estinzione dei Predacon, prima che venisse sconfitto e rinchiuso da uno dei tredici prima originali.

Se la leggenda era vera, allora erano in grave pericolo.

Intanto gli umani presenti, che avevano seguito con attenzione, si scambiarono sguardi interrogativi e spaventati.

Non sapevano chi fosse Thunderwing ma a giudicare dalle reazioni dei lor amici, doveva essere un tipo molto pericoloso.

Blue rimase a fissare il gruppo con aria fredda.

“Unicrom” quel nome rimbombava nella sua mente, come se l'avesse già sentito...

Si riprese quando Bumblebee esclamò

* Sappiamo che i Decepticon ne hanno un pezzo, quindi non ci resta che trovare gli altri e metterli al sicuro, no? *

-Il punto è che non ho la più pallida idea di dove si trovino gli altri in quanto se ne persero le tracce eoni fa.

Inizialmente credevo che Megatron volesse quella Matrice per sé ma dati gli ultimi eventi è probabile che abbia raccolto quel pezzo per volere di qualcun altro.-Rispose Optimus.

-Allora possiamo provare ad andare a pendere quelli che si trovano sulla Nemesiss.-Propose Wheeljack.

-E' una nave! Si muove!

A quest'ora chissà dove si trova e poi come speri di infiltrarti?

Non posso apriti un ponte al suo interno finchè non ho le coordinate precise e non ti puoi avvicinarti con la tua scatoletta o ti sparerebbero a vista.-Lo criticò Rachet.

-E chi a parlato di me?-Rispose con calma, voltandosi verso Starscream che li guardò con le braccia incrociate.

-In effetti, tu puoi volare e conosci bene la Nemessis, sei perfetto per questa missione.-Ammise Arcee.

-Calma, non ho ancora detto “si”.-Disse il sottoscritto.

-E perchè dovresti dire di “no”?-Chiese Wheeljack.

-Perchè vuole fare il prezioso.-Commentò, dalla sua postazione, Miko.

La sua uscita improvvisa stupì i presenti che subito dopo scoppiarono a ridere mentre Starscream agitava la mano per nulla offeso, anzi, ci voleva qualcosa per spezzare la tensione che si era formata.

-Molto diverte.

Comunque, va bene.

Ma mi serve sapere almeno la zona in cui si trova la Nemesiss.-

-Questo è un bel problema perchè non so...-Stava dicendo Rachet, quando il cumputer della sua nuova postazione emise un segnale acustico che indicava un messaggio.

Per curiosità il medico controllò e scoprì che era firmato “La Ladra” così lo aprì.

”Attualmente la Nemesiss sta sorvolando l'oceano Atlantico a queste coordinate, sbrigatevi o perderete la nave ;P”. Era il testo del messaggio.

Il team prime si scambiò uno sguardo interrogativo.

Quella femme non faceva altro che sorprenderli.


 

Angolo Autrice

Ed eccomi qui con un altro cappy bello lunghetto e pieno zeppo di novità.

Che piega prenderà la storia d'ora in poi si scoprirà nei prossimi cappy.

Però, ho anche una pessima notizia: a causa di vari impegni potrei diminuire il ritmo di aggiornamento, pubblicando un capitolo ogni due settimane o più ma tenterò comunque di non lasciarvi senza.

Saluti da Ala


 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Transformers / Vai alla pagina dell'autore: Aladidragocchiodiluce