Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
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Autore: ElenHale    24/02/2018    1 recensioni
da quando profondo blu è stato sconfitto, la pace regna su Tokyo e sull'intero pianeta. questo fino a quando una nuova letale minaccia si manifesta con atroci piani per sterminare la razza umana. riusciranno le 5 eroine a sconfiggerlo o avranno bisogno dell'aiuto di qualche vecchia conoscenza?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“trasformarmi in un gatto..” pensò Strawberry nel mentre che chiudeva la porta a chiave del Caffè MewMew. Il piano che un attimo primo le aveva suggerito Kyle le era parso geniale, doveva solo metterlo in pratica il più presto possibile.
“Strawberry, muoviti!” esclamò Paddy facendola tornare nel mondo reale. Udendo quelle parole, la ragazza si scosse e si diresse verso le altre due che si erano già sedute e accomodate attorno ad un grande tavolo. Si accomodò anche lei vicino alle sue amiche e Lory incominciò a parlare:” dunque... da dove vogliamo cominciare?” chiese.
“mi pare ovvio che Kyle e Ryan sono stati più che chiari nel dirci che cosa fare.” Disse Paddy alzandosi in piedi sulla sedia più carica che mai.
“hai ragione, ma un minimo di organizzazione ci deve essere sempre.”
Paddy sbuffò e si rimase seduta composta di fianco alle sue compagne.
“Lory ha ragione, ma dobbiamo agire in fretta a mio parere. – commentò la rossa per poi incominciare a spiegare il proprio piano d'azione. – Innanzitutto io mi occuperò di Ghish, cercherò in qualche modo di spiarlo o comunque di scoprire qualcosa di utile.”  
“Io potrei pensare a Pai” disse Lory
“e io a Tart, mi sembra più che perfetto” aggiunse Paddy.
“Si, lo è anche per me... ma ho una domanda.” Disse Lory strofinandosi il mento.
“quale?” chiese Strawberry guardandola perplessa.
“come facciamo a trovarli? Sono loro quelli che ci trovano in ogni situazione.”
“Ti sei già risposta, Lory” rispose sorridendo.
“come? Che stai dicendo?” la ragazza non capiva.
“Loro verranno da noi, prima o poi. Non dobbiamo cercarli noi” le spiegò, ma la sua compagna di squadra non era ancora del tutto convinta:” E se non si manifestassero? Infondo dobbiamo calcolare tutte le possibilità: potrebbero comparire da un momento all'altro cosi come potrebbero non comparire mai più”
Mewberry aveva una risposta anche per questo quesito.
“fagli credere di essere in pericolo, e Pai verrà da te.” Rispose. In quel momento però non poteva perdere, voleva entrare in azione capirci di più.
La ragazza si diresse verso l’uscita e dopo aver accennato un leggero saluto alzando la mano chiuse la porta dietro di sé, lasciando Lory e Paddy da sole.
“quanta fretta…” disse Paddy alla sua compagna la quale annuì alle sue parole, per poi risedersi vicino al tavolo.
Si mise le mani tra i capelli, confusa e ancora con qualche incertezza. Come poteva far credere agli alieni di essere in pericolo se non lo era veramente? E se fosse stata seriamente in pericolo, Pai sarebbe venuto a soccorrerla o si sarebbe tirato in dietro? C’era anche quella possibilità in fin dei conti e in ogni caso fino a 3 anni fa erano stati dei rivali sia per lei che per le altre Mew Mew.
“che succede?” chiese la biondina punzecchiandola.
L'altra si scrollò e la rassicurò:” stai tranquilla, non è niente, sono solo un po' preoccupata.”
“e per cosa? Credi che ci stiano tradendo?”
“no, o almeno non credo” rispose alzando il tono di voce.
Paddy la fissò in silenzio scrutandola attentamente finché non venne interrotta.
“io direi di trasformarci" suggerì Lory per evitare di prolungare quel fastidioso momento di silenzio e con un paio di movimenti le due ottennero la propria forma Mewmew ed uscirono dal bar.
 
Paddy stava già per andarsene alla ricerca di Tart quando venne fermata da Lory, la quale si catapultò davanti a lei alzando un mano per fermarla.” Dove stai andando?”
“a cercare Tart.” Le rispose indicandole la strada.
“Ma non hai sentito Strawberry? Ci ha detto che dobbiamo trovarci in una situazione di pericolo per farli arrivare a noi”
“io creerò il mio pericolo, e tu il tuo.”
Lory indietreggiò, lasciandola passare subito dopo averla ascoltata e questa ringraziò notando il passaggio non più ostruito.
“e come farai?” chiese infine, sperando di ottenere un consiglio.
“mi inventerò qualcosa.” rispose per poi salutarla e iniziare a saltellare di tetto in tetto.
 
 
Strawberry si trovava sopra un camino spento di una casa. Si era appena trasformata in un docile gattino e stava cercando Ghish.
dove ti sei cacciato, dannazione” pensò la ragazza.
Si guardò intorno sperando di trovarlo da qualche parte anche se le probabilità di incrociarlo erano minime, ma forse la fortuna quel giorno era dalla sua parte. Infatti, dopo aver aguzzato la vista, lo vide. Si trovava anche lui sopra un tetto, sdraiato con gli occhi chiusi, immerso nei propri pensieri. Strawberry lo trovava meraviglioso, una vera e propria bellezza di madre natura, e non lo era più solo esternamente: anche se Ryan e Kyle non erano ancora sicuri di potersi fidare, lei non voleva credere in un possibile complotto contro la sua squadra da parte degli stessi alieni con cuiavevano iniziato a collaborare. Inoltre non aveva nessun dubbio: Ghish era cambiato.
La Mewmew decise di non perdere altro tempo, così si diresse verso l'alieno che fortunatamente non l'aveva ancora notata. Saltò con prudenza sullo stesso tetto in cui lui si trovava e gli si avvicinò piano piano a passo felpato, cercando di non farsi sentire. Si mise vicino al suo volto e lo fissò per un paio di secondi: si stava rilassando e nel mentre il vento sfiorava i suoi capelli e la luce del sole lo illuminava.
Il piccolo muso del gattino si sporse ancora un po' fino a trovarsi sopra al viso dell'alieno. Quest'ultimo aprì gli occhi improvvisamente prendendola alla sprovvista.
“E tu che ci fai qui, gattino?” domandò Ghish prendendolo dal collo con una mano per poi mettersi a gambe incrociate.
Strawberry incominciò a dimenarsi come se volesse liberarsi dalla sua forte presa.
“ti mollo, stai tranquillo” disse e lo appoggiò al suo fianco.
Il micio non appena ritornò con le zampe per terra si rimise a fissare il ragazzo che nel frattempo si era rimesso comodo comodo disteso sulle tegole.
“ora vai però, non mi disturbare. Vai a afre le tue cose da gatto." disse, ma non appena si accorse che il gatto lo stava fissando nuovamente con il muso leggermente inclinato sbuffò e si tirò su in piedi.
“dai vattene” disse ancora una volta indicando la via con un cenno della testa, ma Strawberry non si mosse. Doveva rimanere lì e in qualche modo scoprire qualcosa.
“ho capito, me ne devo andare io.”
L’alieno stava per teletrasportarsi ma la ragazza riuscì ad aggrapparsi ad una sua gamba appena in tempo e andò via con lui, da tutt’altra parte…
 
Si trovano in una enorme stanza, senza pareti, illuminata da una luce verde di cui non si riusciva intuire la provenienza e circondata dal nulla cosmico. C’erano tre letti uno vicino all'altro e dalla parte opposta un piccolo schermo digitale impiantato sopra una piccola colonna alta quanto un bambino.
Nello stesso posto c’erano Tart, il quale stava giocando molto probabilmente con un dispositivo alieno sopra il suo materassino, mentre Pai si trovava vicino al suo dispositivo elettronico
“finalmente sei tornato” disse Pai non appena lo sentì arrivare.
Tart si girò per un secondo, lo salutò e si rimise a giocare.
“volevo rimanere sulla Terra un po' più a lungo rispetto al solito, volevo rilassarmi. – si difese – te invece che stai facendo di spassoso?” domandò sarcastico trattenendo una risatina.
“non sei divertente – rispose continuando a pigiare sullo schermo – e comunque stavo ancora provando ad analizzare il GPS che avevo creato.”
“ancora?” E hai delle novità?”
Ghish si mise a fissare il display senza capirci nulla: c’erano numerose formule e un’immagine del piccolo impianto interno elettrico che aveva costruito l'alieno.
“forse si" rispose l’altro.
Strawberry, che nel frattempo se ne era rimasta attacca alla gamba del ragazzo senza farsi scoprire, rizzò le orecchie a quelle parole facendosi più attenta.
“guarda qui” disse Pai e una scheda digitale si aprì sul monitor.  “L’immagine che stai guardando è il sistema elettrico che avevo creato la notte in cui mi ero messo a progettarlo, mentre questo è quello che ho trovato all'interno dopo ciò che è successo"
Ghish scrutò le due foto con attenzione senza trovare nulla di strano, le sembravano identiche. “eh, quindi?” chiese.
“non noti nulla di strano e di diverso?”
“assolutamente no”
Pai si strofinò la fronte, esausto del comportamento da sbruffone del suo compagno:” se ti concentrassi un po' di un più, noteresti che in questa seconda immagine il sistema è stato danneggiato: il Deltix che avevo programmato è stato manomesso, ma non manualmente bensì da un potere a me sconosciuto”
“Deltix? Che cosa è? – si chiese Strawberry – e che cosa significa che è stato manomesso da un potere alieno? Qualcun altro aveva architettato tutto pur di sconfiggerle? E questo qualcuno era Seiken?” Troppe domande senza risposta.
“E tu ancora credi che io sia afferrato quanto te in maniera?” domandò l’alieno facendosi scappare una risatina.
“in qualche modo, ci spero”
“bene,comunque hai risolto il caso. Bravo Sherlock.” Disse Ghish battendogli una mano sulla spalla.
“Sherlock? Chi è?” domandò l'altro.
“l'ho sentito da qualche parte, da quello che ho capito era un personaggio di un libro, un investigatore inglese se non sbaglio, un personaggio assai astuto.” Spiegò e si allontanò finalmente dalla postazione del compagno, rivolgendo a quest'ultimo le spalle.
“Bhe, Sherlock, sei qui da un paio di minuti e non ti sei accorto che hai un gatto attaccato alla gamba” disse Pai indicandogli con lo sguardo il piccolo micetto.
Ghish guardò verso il basso e non appena lo vide gridò facendolo spaventare e sobbalzare.
“ancora tu?! – esclamò e Strawberry corse al riparo, dietro uno dei tre letti– se ti prendo…”
Ghish stava quasi per catturare la MewMew quando Pai lo fermò:” lascia quel povero micio per i fatti suoi e occupati di cose più importanti”
L'alieno sbuffò, mentre l'altro incominciò a raccogliere un paio di documenti digitali e racchiuderli all'interno di quello che sembrava un telefono alieno. Spense il proprio “computer” e rimise il resto a posto.
“dove stai andando?” chiese.
“devo assolutamente riguardare alcuni documenti sulla White Essence. Magari qualcosa mi è sfuggito, non ne sono sicuro” rispose Pai per poi rivolgersi a Tart:” vuoi venire con me, piccoletto?”
Il più giovane si volto verso di lui, si alzò dal suo letto e gli annuì.
“molto bene, allora noi andiamo – informò – Tu cerca di renderti utile in qualche modo.”
Ghish roteò gli occhi e i due scomparirono. Decise di non seguir gli ordini di Pai, ovviamente e si sdraiò sul proprio materasso per poi rivolgersi al gatto che si trovava dietro di lui.
“prova a svegliarmi e saranno guai.” Minacciò Ghish con un sorrisetto malizioso.
“stai tranquillo, io ho delle cose da fare” pensò Strawberry. Rimase lì ferma a guardarlo finche non lo sentì respirare profondamente. Si era addormentato ed era quello il momento perfetto per agire e scoprire la verità.


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ciao ragazze/i, SCUSATEMI TANTISSIMO PER IL RITARDO MA SINCERAMENTE NON TROVAVO L'ISPIRAZIONE E HO AVUTO UNA SETTIMANA ABBASTANZA TURBOLENTA. 
Comunque ecco qua il capitolo. :)
-un bacione, Elen

 
   
 
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