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Autore: fedepiper91    24/02/2018    0 recensioni
"...i hate how much i love you
I cant stand how much I need you
And I hate how much I love you
But I just can't let you go
And I hate that I love you so.."
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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24 dicembre
ore 9 : 45

La vigilia di Natale era arrivata.

<< Buongiorno mammina! Papà è andato al lavoro anche oggi? >> Chiese sorpresa la ragazza dai capelli rossi, sorridendo cortesemente, mentre si dirigeva in cucina per fare colazione.

<< Buongiorno tesoro. Sì, è uscito molto presto. Aveva delle cose da fare. E tu invece? Non dovresti essere già fuori casa? Non lavori? >> Disse la donna, dandole un sorriso caldo.

<< Ah...divertente! Certo che lavoro! Sia mai che quel tiranno di Ryan decida di darci una pausa almeno durante le feste.
Fortunatamente lavoreremo solo qualche ora, visto che poi stasera saremo tutti a casa di Shirogane, così stamattina avrò il tempo di fare un po' di compere e di prepararmi. >> Rispose la giovane, facendo una smorfia pensando al suo capo, per poi sospirare stanca e successivamente addentare il cornetto con la cioccolata.

<< Regali di Natale? >> Domandò la donna, confusa.

<< Già.. Li ho presi per tutti, ma..... per quanto riguarda Mark.. >> Continuò pensierosa la rossa, con tono triste.

<< Sei indecisa se comprargli qualcosa? >> Fece poi Sakura, intuendo i pensieri della figlia.

<< Uhm.. Sì e no. è che non so davvero cosa fare in questo momento.
Io vorrei prendergli una cosa che avevo visto tempo fa, ma le cose fra noi non vanno affatto bene in questo periodo. Non mi risponde più ai messaggi e si rifiuta di parlarmi e di vedermi. Ho saputo, tramite le mie compagne di scuola ,che l'hanno saputo dai suoi amici ; che ha posticipato la sua partenza a dopo capodanno ed io avrei davvero bisogno di parlargli, di vederlo e di spiegargli quello che sento. >>  Affermò Ichigo, preoccupata, portandosi le mani sul viso  e mordicchiandosi le labbra, nervosamente.

< E cosa gli diresti? >> Le chiese a quel punto sua madre, spiazzandola.

<< Bhè... questo ancora non lo so , ma so che dobbiamo parlare.
Non possiamo lasciare le cose come stanno. Una volta partito non avremo occasione per poter risolvere e chiarire. >> Borbottò allora la giovane, con tono di voce incerto e occhi allarmati.

Non aveva la minima idea di come sarebbero andate le cose fra lei e Mark e soprattutto se avesse avuto il coraggio di rivolgergli ancora la parola e di guardarlo negli occhi dopo ciò che era successo, ma sapeva con certezza che non potevano lasciare le cose come stavano e che lei doveva almeno spiegargli il suo punto di vista.
Se dopo il giovane non avesse più voluto vederla , interrompendo così la loro storia, lei lo avrebbe accettato senza se e senza ma e si sarebbe messa l'anima in pace, ma prima di chiudere la loro relazione e perdere la speranza aveva bisogno di avere un confronto con lui.
Non voleva avere rimorsi o rimpianti.

<< Uhm...ed è questo che vuoi fare? Voglio dire , risolvere le cose fra voi?
E come pensi di poterlo fare? Mi sembri un po' confusa al riguardo ,figlia mia! >> Ribattè la madre, scrutandola.

<< Hai ragione...ma... Uffa, non lo so, okay? Però so che devo scusarmi con lui,capisci? Non voglio che pensi che tutto ciò che c'è stato fra noi sia stato una gigantesca bugia o che io l'abbia preso in giro! >> Confessò la ragazza, sospirando , mentre nuove lacrime si affacciavano sul suo viso.
Credeva di aver finito tutte le lacrime e invece a quanto pare ,ce le aveva ancora a portata di mano.
Era stanca di piangere.

<< Oh, tesoro. Ma no! Sono convinta che non pensi affatto questo. Mark ti conosce. Ti ama. >> Esclamò la signora, abbracciandola, cercando di tirare su il morale a Strawberry, che allora chiese:

<< Ma se è così, perchè non mi da la possibilità di spiegarmi? >>

<< Perchè adesso è ferito e arrabbiato, bambina mia..ed è normale che sia così. Tu non ti sentiresti allo stesso modo se fosse successo a te? >> Ribattè la donna, cercando di far mettere sua figlia nei panni del ragazzo.

<< Bhè...probabilmente sì. è solo che ...non dimenticherò mai lo sguardo che mi ha lanciato quando gli ho confessato dei miei sentimenti per Ryan.
Era così deluso e ferito. Ho paura di averlo perso. In questi giorni sono stata davvero una stupida, una ragazzina. Ho trattato male tutti, ma ,alla fine, la sola ed unica verità è che...mi sento in colpa. >> Disse la rossa, ripensando ai suoi comportamenti e soprattutto allo sguardo ferito di Mark di quel giorno.
Non era una cosa che avrebbe potuto dimenticare facilmente.

<< Per via di Ryan? >> Domandò Sakura, con tono sicuro.

<< Anche! Non mi sto comportando bene neanche con lui e penso non abbia nemmeno capito il perchè. E come potrebbe?
Avevamo appena iniziato ad essere amici, nel vero senso della parola e io mi sono allontanata in modo brusco, all'improvviso e l'ho chiuso fuori.
 A malapena gli rivolgo la parola, ma non l'ho fatto perchè ce l'ho con lui anzi... >> Spiegò la Monomiya, con tono abbattuto.

<< Lo capisco, ma non è un bell' atteggiamento. Soprattutto se consideri che è anche il tuo capo. Sfogare la tua frustrazione su di lui e tenere le distanze non farà tornare Mark. Ti renderà ancora più infelice Ichigo. >> Affermò la signora, con tono di rimprovero.

<< Ho paura mamma. >> Mormorò la ragazza, guardando intensamente sua madre, che le chiese:

<< Di cosa? >>

<< Di soffrire e far soffrire. Non voglio fare del male a nessuno, ma credo che qualunque decisione prenderò, qualcuno ne rimarrà ferito e detesto questa cosa. >> Le confessò la giovane.

<< Bambina mia. Soffrire è parte della vita. Non puoi farci niente.
Su certe cose non si ha controllo. So che sei una persona buona e non vuoi che Mark stia male, ma ormai il danno è fatto.
Adesso devi decidere come vuoi procedere, ma devi pensare a cosa o meglio a chi vuoi tu! E devi capire ciò che è meglio per te. Questo è quello che conta. La priorità sei tu. Tutto il resto è secondario. >> Le rispose saggiamente la donna, guardandola con affetto.

<< Uffa...che confusione! >> Esclamò poi la rossa, alzandosi in piedi, frustrata, per poi aggiungere, dolcemente:

<< Grazie mammina. Mi ha fatto bene parlarne con te. >> avvicinandosi alla madre per abbracciarla.

<< Lo sai che io ci sono sempre se hai bisogno, ma sono fiduciosa che capirai prestò , da sola, quale sia la decisione più giusta da prendere. >> Disse la signora, sorridendo, con gli occhi lucidi.
Detestava vederla soffrire.
La sua bambina stava crescendo , stava diventando una donna e lei non poteva che esserne orgogliosa.

<< Adesso vado. Prima di andare al cafè, devo vedermi con le amiche di scuola, in centro, per scambiarci i regali. >> Affermò successivamente Ichigo, infilandosi il. cappotto.

<< Ok. Qui sparecchio io, non preoccuparti! >> Le disse sua madre, per poi richiamarla:

<< Ichigo! >>

<< Sì? >> Fece la rossa, distrattamente, mentre controllava l'orario sul cellulare.

<< Prima di andare, fammi un bel sorriso! >> Se ne uscì la donna.

Strawxberry a quel punto, guardò sua madre e poi sfoderò uno dei suoi meravigliosi sorrisi, per poi dirle:

<< Ti voglio bene mamy! >>

<< Ti voglio bene anch'io tesoro. Adesso vai sennò farai tardi....non che questa sia una novità! >> Continuò Sakura, col sorriso sulle labbra, prendendo in giro sua figlia, che rimase a bocca aperta per la risposta.

<< Ah ah. Spiritosa. >> Disse poi Strawberry, facendole la linguaccia, prima di chiudersi dietro la porta di casa.

Un'ora e mezza dopo, Ichigo era ancora in giro per negozi con le amiche.
Si erano incontrate al parco, avevano fato un giro e poi si erano scambiate velocemente i regali.
Si stava divertendo e nonostante tutto, aveva il cuore più leggero.
Parlare con sua madre le era stato d'aiuto. Aveva potuto sfogarsi e vedere le cose in prospettiva. Sapeva cosa doveva fare quella mattina.
Salutate le compagne di scuola, intorno a mezzogiorno, si era diretta a casa di Mark ed aveva suonato. Aveva aspettato che qualcuno le aprisse la porta, ma sospettava che il ragazzo non avrebbe voluto vederla e parlarle.
Come biasimarlo d'altronde?
Aveva così deciso di lasciargli il suo regalo di Natale nella cassetta della posta insieme ad un biglietto, in cui lei si scusava nuovamente per l'accaduto e gli chiedeva un'incontro prima della sua partenza.
Sperava davvero di sentirlo presto, le mancava, ma aveva anche preso la decisione di aspettare, nel caso in cui il ragazzo non si fosse fatto sentire nei giorni successivi. Non voleva fargli pressione e mettergli fretta.
Lei gli avrebbe dato il tempo che gli serviva.
Ormai aveva realizzato che non era solo a lui che serviva un po' di tempo per capire. Strawberry doveva fare luce sui suoi veri sentimenti per Ryan e su cosa doveva fare al riguardo.
Ryan. Altro tasto dolente. Doveva parlare al più presto anche con lui, ma non aveva idea di cosa dirgli.
Doveva confessargli di provare qualcosa per lui?
Oppurre avrebbe dovuto seguire il consiglio di Pam e chiedergli se avesse dei sentimenti per lei?
In un modo o nell altro, adesso non si poteva più tornare indietro o scappare.
Ichigo tornò a casa per un veloce pranzo, si preparò per andare a lavoro e passando per il parco, com' era suo solito, incontrò quel qualcuno che era sempre più spesso nei suoi pensieri.

<< Shirogane! Che ci fa qui? >> Chiese Ichigo , stupita, facendo girare l'interpellato che pensieroso com'era non si era accorto checi fosse qualcuno dietro di lui.
Il ragazzo stava ammirando l'orizzonte ed aveva, secodo la rossa, uno sguardo malinconico e cupo.. anche più di quello che indossava di solito.

<< Hei| Stavo facendo una passeggiata: >> Spiegò l'amico, guardandola.

<< Da solo? >> Domandò scettica la ragazza.

<< Perchè mi guardi così? Non ci credi? >> Chiese allora lui, vedendo lo sguardo dell'amica che a quel punto rispose sinceramente:

<< No è solo che.. non ti facevo tipo da passeggiate nel parco, tutto qui. >>

<< C'è molto che non sai di me ,Monomiya. >> Ribattè il biondo.
La giovane non potè che concordare. Ryan era sempre stato un mistero.

<< Non ho dubbi su questo! >> Esclamò a quel punto la rossa, rimembrando soprattutto le parole di Pam. Cosa che la fece arrossire leggermente.

"Quanto vorrei potermi far conoscere da te"  Pensò invece ,in quel momento il biondino.

<< Stavo solo riflettendo. Tu piuttosto! Perchè non sei a lavoro? Sei in ritardo di 10 minuti! >> Esclamò poi il ragazzo, guardandola di traverso, usando però un finto tono severo.

<< Ma come? Sono uscita presto da casa! >> Ribattè indignata la giovane, che mise il broncio, per poi aggiungere tristemente:

<< Mi ero riproposta di arrivare in orario almeno oggi. Uffa, non sono proprio capace, eh? >>

<< Non c'è niente da fare! Sei proprio un disastro, ma è anche per questo che ti vogliamo bene. >> Mormorò il biondo, dolcemente e a voce piuttosto bassa, facendosi scappare anche un sorriso sincero, che non passò inosservato.

<< Cosa? >> Chiese la rossa, vedendo il giovane sorridere e non essendo certa di ciò che aveva appena sentito uscire dalla bocca del biondo, che subito si rifece serio, dicendo:

<< Niente. Dai, andiamo. Stavolta ti perdono, ma solo perchè è Natale e io sono di buon umore. >>

<< Ryan! >> Lo chiamò a sorpresa la Monomiya facendolo fermare sul posto.

<< Che c'è? >> Domandò lui, un po' teso, incrociando lo sguardo serio della ragazza.

<< Ti chiedo scusa. >> Disse ,con tono serioso e sincero, Ichigo, mentre si torturava le mani, nervosamente e cercava di evitare il contatto visivo per la vergogna.

<< Questa è una novità. Per cosa? >> Fece lui, perplesso e sorpreso.

<< In questi ultimi giorni ti ho evitato e non avrei dovuto farlo. >> Spiegò, a quel punto, Strawberry.

<< Ah. In effetti, mi sono sentito un po' ignorato! Credevo fosse solo una mia impressione o che avessi combinato qualcosa senza accorgermene! >>  Esclamò Shirogane, cercando di alleggerire la tensione.
Si era accorto dello strano e particolare comportamento della giovane negli ultimi giorni, ma aveva deciso di non impicciarsi, soprattutto perchè aveva la sensazione che riguardasse ancora quell'idiota di Mark e quello non era proprio il suo argomento preferito.
Non voleva litigare con lei, così l'aveva lasciata cuocere nel suo brodo.
Doveva ammettere però che le era mancata la sua compagnia e questa cosa lo faceva infuriare,perchè si era ripromesso , dopo la perdita dei suoi genitori, che non si sarebbe più affezionato a nessuno , non avrebbe più dipeso da nessuno e invece Ichigo era entrata nella sua vita e gliel' aveva stravolta.
Ed ora si ritrovava a non volere più fare a meno di lei e questo era decisamente un male, secondo lui.

<< No, tu non c'entri niente, stavolta. è colpa mia. è che io e Mark ci siamo lasciati. Le cose non vanno affatto bene e da ragazzina immatura quale sono, me la sono presa con te, mentre la responsabilità è soltanto mia. >> Chiarì Strawberry, parlando con occhi lucidi.

<< Oh bhè,se è così sei perdonata. Mi fa piacere che le cose tra noi si siano risolte e chiarite, soprattutto perchè è una situazione alquanto imbarazzante, visto che lavoriamo insieme e poi stasera c'è anche la festa. >> Rispose allora lui, sorridendole cordialmente per farle capire che era tutto apposto fra loro.

<< Eh già! >> Esclamò poco dopo lei, leggermente in agitazione.

<< Per quel che vale, mi dispiace che fra te e Mark sia finita! L'ho sempre detto che è un'idiota. >> Disse Ryan, onestamente.

<<< Hei... Mark non è un'idiota, ma grazie! >> Rispose automaticamente lei, per poi sorridere e ringraziarlo, usando un tono dolce.

<< Deve esserlo per averti lasciato. Se fossi io il tuo ragazzo, non ti lascerei mai andare. >> Esclamò ancora e con tono sicuro, il biondino.

<< oh.. uhm...bhè, g-grazie, credo. >> Balbettò la giovane, senza sapere cosa dire.
C'era di nuovo quella calda sensazione, quel calore nel petto, mentre il suo cuore aveva preso a battere forte come un tamburo.

<< Ichigo, posso farti una domanda? >> Gli chiese Ryan, con sguardo serio.

<< Certo,dimmi. >> Rispose ,inumidendosi le labbra e schiarendo la voce, cercando di non sembrare troppo colpita dalla frase precedente.

<< Tu credi che fra voi sia proprio finita o questo è solo un periodo di riflessione... una specie di pausa? >> Domandò il ragazzo, interessato.

<< Sinceramente? Non lo so. è quello che vorrei sapere anch'io, ma non credo che potremo tornare indietro, non dopo le cose che ho detto. >> Rispose con tono incerto lei, sospirando.

"Per non parlare del fatto che non so nemmeno io ciò che voglio in questo momento." Pensò successivamente la rossa per poi scuotere la testa.
 
Nel momento in cui il biondo stette per parlare ancora, probabilmente per chiederle cosa fosse successo e cosa avesse rivelato di così grave tanto da comportare una rottura, Ichigo tagliò corto, camminando a passo svelto, gridando:
 
<< Shirogane, è tardi andiamo. Forza! >>

La rgazza non era mai stata così felice di andare a lavorare.
Se Ryan le avesse chiesto i motivi della rottura con Mark non avrebbe saputo cosa rispondergli. Non voleva mentire, ma non poteva raccontargli la verità..non tutta almeno.
Non era ancora pronta a rivelare i suoi sentimenti a se stessa, figuriamoci a lui. Ma soprattutto doveva essere sicura di ciò che voleva fare, prima di sbandierargli in faccia ciò che provava per lui.
Lui non era affatto una persona facile, trasparente. Qualcuno che esprime chiaramente le sue intenzioni e i suoi sentimenti.
Dopo le 4 e mezza, fra una corsa ad un tavolo e un'altra, dopo che le ultime due clienti se ne erano andate, le ragazze avevano deciso di prendersi una pausa visto il momento di calma.
Shirogane aveva concesso loro solo 5 minuti.
In quel momento però sentirono una forte scossa sismica ,accompagnata da un boato e delle urla, così si alzarono in piedi, guardandosi intorno allarmate, prima di uscire fuori dal locale.
Kyle arrivò dalla cucina e le avvisò di un nuovo attacco alieno.

<< Sto davvero iniziando a stancarmi di questi attacchi continui! >> Sbuffò Ichigo, prima di girarsi a guardare le compagne.

<< Andiamo! >> Disse alle amiche Pam, iniziando a correre.
Ryan decise di accompagnarle, quindi l'unico a restare nel locale fu Kyle.
Nel frattempo , Mark si era finalmente deciso di andare a parlare con Strawberry, ma quando ,avvicinandosi al cafè, la vide uscire insieme alle sue amiche e al biondino, si preoccupò.
Entrò nel locale per chiedere spiegazioni, ma Kyle, vedendolo, lo liquidò subito dicendogli che dovevano sbrigare delle commissioni, ma che sarebbero tornati a breve.
Secondo Mark però c'era qualcosa di più. Aveva perciò deciso di aspettare che la ragazza tornasse. Non sapeva quando avrebbe ritrovato il coraggio di parlarle ed inoltre mancava poco alla sua partenza per Londra.
Era consapevole che le cose fossero cambiate fra di loro.
Non era facile, quello era chiaro ; lo aveva ferito e questo non poteva dimenticarlo per quanto lui lo volesse, ma potevano andare avanti, se lei era d'accordo.
Improvvisamente, Mark non sapendo spiegarsi come potesse essere possibile una cosa del genere, potè sentire che la ragazza si trovava in pericolo. Sembrava come se lo stesse chiamando.
Non era la prima volta che aveva queste curiose e particolari sensazioni.
Non potè far altro che correre verso di lei. Una forza potente e invisibile lo stava guidando, come se sapesse esattamente dove andare a cercarla.
ll gruppo delle mew mew, impegnato a combattere, non si accorse di colui che ;qualche minuto dopo l'inizio della battaglia ; era arrivato sul posto, in soccorso delle ragazze, ma soprattutto di Mew Berry, che stava avendo la peggio nello scontro con gli alieni.
Fu Ryan il primo a notarlo, ma il biondo non fece in tempo ad urlare contro al moro di allontanarsi ,che successe qualcosa di inaspettato.
Una luce abbagliante era comparsa all'improvviso proprio in quel momento e pochi secondi dopo era sparita e Mark non c'era più.
Al suo posto, vi era il cavaliere blu che , sguainando la spada, disse :
"Il mio compito nella vita è proteggerti. Sono nato solamente per questo motivo" per poi correre subito in aiuto della rossa che stava per essere stritolata.

"Mark è il cavaliere blu?" Stava pensando in quell' istante, Ichigo, sotto shock ,mentre tentava di ribellarsi e scappare dalla morsa di un chimero.

<< Mark e il cavaliere blu sono la stessa persona? >> Domandò Lory, guardandosi intorno in cerca delle reazioni del gruppo e di risposte.

<< Non capisco. >> Mormorò a quel punto Mina, ad alta voce, voltandosi esterefatta verso l'amica.

<< Non me lo sarei mai aspettato. >> Commentò poi a pochi metri di distanza Pam.

<< Wow! >> Esclamò Paddy, prima di lanciarsi nuovamente verso il chimero con cui stava combattendo.

Ichigo,dopo essere stata liberata, aver sconfitto il chimero con cui stava lottando ed aver raggiunto le compagne non aveva ancora aperto bocca.
Era rimasta come paralizzata. Era decisamente sconvolta.
Mai si sarebbe aspettata che il cavaliere blu fosse proprio il dolce e amato Mark.
Se non l'avesse visto trasformarsi davanti ai suoi occhi, non ci avrebbe assolutamente creduto anche perchè era così diverso, soprattutto nei tratti del viso.
Mark era il cavaliere che arrivava a salvarla ogni volta che era in difficoltà?
Era assurdo. Come poteva essere?
Sentì il suo cuore spezzarsi in due, più di quanto già non fosse.
Da una parte c'era la sconvolgente sorpresa che il cavaliere fosse il tranquillo ,l'indifeso e buono Mark, dall'altra la strana sensazione di delusione guardando Ryan a pochi passi da lei.
Perchè era turbata da quella rivelazione? Perchè non ne era felice?
Le sembrava di essere ferita e non riusciva ancora a capirne il perchè, ma sapeva che in qualche modo il motivo di questo suo scontento fosse il biondino ,che proprio in quel momento si stava dirigendo verso di lei con sguardo indecifrabile.
Shirogane d'altro canto non sembrava affatto sorpreso dalla rivelazione e sospirò sconfitto, prima di avvicinarsi alla ragazza che amava.
Il giovane infatti, sospettava già da tempo che Mark fosse il cavaliere blu, ma non aveva mai voluto aprire bocca al riguardo, perchè aveva paura.
Era invidioso ,ma soprattutto era egoista e geloso, perchè non capiva il motivo per cui non potesse essere lui a salvare Mew Berry e le altre quando ne avevano bisogno ed inoltre sapeva che una volta saputa la verità, il legame fra Ichigo e Mark si sarebbe intensificato ,le bugie sarebbero finite e lui non avrebbe più avuto alcuna chance con la ragazza.
Non che ci avesse mai provato seriamente. Non le aveva mai fatto intendere di provare qualcosa per lei , ed ignorante e cieca com'era la giovane sull'argomento, sicuramente non avrebbe capito le sue avances.
E poi lui non era mai stato bravo ad esprimere i suoi sentimenti.
Quando Mark tornò in se , si avvicinò anch' egli a Strawberry, dopo aver lanciato un'occhiataccia a Shirogane, che si era posizionato davanti ad Ichigo.
Nel frattempo, i 3 alieni, Pai e Tart e Kisshu erano tornati sulla loro dimensione e stavano colloquiando con Profondo Blu.
La sua rinascita era più vicina di quanto tutti credevano.

<< Ichigo ,credo che io te dovremmo parlare. >> Disse Mark, con tono serio.

<< Uhm...ecco io , ehm.. >> Borbottò la rossa, imbarazzata, evitando di guardare il ragazzo negli occhi.
Non sapeva cosa dire. Non si era mai sentita così tanto in imbarazzo in presenza del moro come in quel momento.
E poi c'era Ryan a pochi passi da loro..da lei , che la stava guardando così intensamente da farla quasi smettere di respirare.e questo complicava ulteriormente le cose.
La guerriera si trovava divisa in due.

<< Bhè, io torno al locale. >> Affermò Shirogane, sentendosi di troppo e lasciando spazio al rivale, non prima di averlo squadrato e guardato di traverso.

<< Vengo anch'io! Devo prendere le mie cose, prima di andare a casa. >> Sbottò inaspettatamente la rossa, che doveva davvero recuperare i suoi effetti personali ,prima di rientrare.

<< Ti accompagno. >> Rispose immediatamente il giovane accanto a lei, lasciandola sorpresa e a bocca aperta.

I 5 minuti successivi, passarono troppo lentamente.
Paddy era l'unica a blaterare sul cibo , sulla sua famiglia e a lamentarsi della lotta con gli alieni...come suo solito.
Gli altri, invece, erano contenti di essere finalmente arrivati al cafè.
Pam ,Mina e Lory avevano notato una certa tensione fra Ryan, Ichigo e Mark, che camminavano non lontano l'una dagli altri ,senza proferire parola.
Appena entrati , in meno di un minuto, tutti erano spariti, per un motivo o un altro ,lasciando così da soli i due piccioncini, come li chiamava Mina.

<< Ciao ragazzi! >> Esclamarono all'unisono Mint e Lory, sorridendo cordialmente.

<< è bello averti in squadra con noi Mark! >> Commentò Paddy, seguendole a ruota.

<< A più tardi. >> Si limitò invece col dire Pam, guardando prima intensamente la Monomiya ,per poi lanciare un'occhiata veloce al biondo, seduto vicino al bancone e dirigersi infine nello spogliatoio, dov'erano le altre.
Il tempo poi di prendere l'occorrente e di salutare velocemente i suoi capi e le sue amiche e Strawberry era tornata da Mark e i due erano usciti e si erano incamminati verso casa, passando per il parco.
Qualche minuto dopo, Shirogane era ancora fermo sullo stesso posto ,da quando era tornato e con lo sguardo fisso sulla porta.
La cosa fece preoccupare il pasticciere ,che domandò ad alta voce risvegliandolo dal suo stato di trans:

<< Che cos'hai Ryan? C'è qualcosa che non va? >>

<< No...niente! >> Ribattè il ragazzo, cambiando subito espressione e sfoggiando un sorriso ,che si vedeva da mille miglia quanto fosse falso.
C'era qualcosa che lo distrurbava e non era difficile da capire cosa fosse, almeno secondo la persona che entrò in sala in quel momento a disturbare i due amici.

<< So io che cos'ha che non va il bel biondino! >> Esclamò spuntando dalla cucina, la ragazza dai capelli viola, con sorriso divertito e braccia conserte.

<< Pam! >> Riuscì solo a dire Ryan, a mo di avvertimento, trafiggendola con lo sguardo.

<< Cosa? Per favore Shirogane. Ho imparato a conoscerti! So a che cosa stai pensando, o meglio a chi..dovrei dire.. giusto? >> Continuò allora la ragazza, prendendolo in giro.

Il biondo, non essendo in vena di risponderle per le rime, decise di ignonare l'amica e si diresse nel suo studio prima di tornare a casa.

<< Vacci piano con lui. >> Furono le parole del pasticciere, ancora preoccupato per il giovane.

<< è un'idiota! >> Disse poco dopo la modella, scuotendo la testa e sorridendo, guardando l'amico che facendo però un cenno col capo, non obiettò e mormorò prima di rintanarsi nuovamente in cucina:

<< Non posso darti torto. >>

Kyle si diede uno scappellotto. Era ovvio a chi stesse pensando il biondo. Pam aveva ragione. Ormai tutti, o quasi, erano a conoscenza dei sentimenti che provava per la rossa.
Più volte il pasticciere aveva provato a spronare l'amico, in un verso o nell altro, ma quello era testardo.

Il pensiero di Mark e Strawberry insieme , non lasciò andare Shirogane neanche per un secondo , ne mentre tornava a casa in moto, ne mezz'ora dopo mentre si stava occupando dei preparativi per la festa.
Mancavano poco meno di due ore all'inizio del party.
Sapeva che i due giovani avevano molto di cui discutere, ma sperava davvero che, nonostante l nuovi sviluppi,  la rossa e il moro non sarebbero tornati insieme. Non poteva sopportare di vedere Strawberry fare la smorfiosa con lui. Non più. E di certo, col cavolo che avrebbe permesso al ragazzo di lavorare al cafè, come invece gli aveva appena proposto Kyle.
Sapeva che da un punto di vista logico e pragmatico, avere il cavaliere blu al loro fianco, il più vicino possibile fosse una mossa intelligente, ma lui detestava con ogni fibra del suo essere quell'imbecille di Mark e non riusciva ancora a credere che potesse essere lui il famoso cavaliere di cui tanto parlavano le ragazze.
"Non si poteva dare questo compito a qualcun altro? Tutti tranne Mark." Continuava a ripetersi come un mantra, il biondino, mentre controllava che tutto fosse perfetto e sgridando i camerieri, sfogando così la sua frustrazione con loro o con chiunque altro avesse a tiro.

Nell altro capo della città invece, Strawberry, da quando aveva aperto la porta di casa e si stava preparando per la cena ,stava ripensando alla sua precedente conversazione con Mark.

<< Allora? Il gatto ti ha mangiato la lingua? >> Disse il moro, con tono giocoso, ma con lo sguardo serio.

<< Uhm? >> Fece lei, confusa.

<< Sono già due minuti che camminiamo e non mi hai ancora rivolto la parola , il che è strano, considerando che sei stata tu a pregarmi di vederci per parlare. >> Continuò allora il giovane, guardando la ragazza.

<< Non so davvero cosa dire Mark. Sono scioccata e sconvolta.
Io volevo solo provare a risolvere le cose fra noi. Non pensavo che avrei scoperto che tu sei il cavaliere blu! L'hai sempre saputo e non me l'hai mai detto? >> Chiese lei, quasi accusandolo di aver mentito su una cosa così importante.

<< No! All'inizio non me n'ero neanche accorto. Non ho memoria di ciò che accade quando sono lui e non avevo capito che tu fossi Mew Berry.
L'ho realizzato poco fa, come te. Non ti avrei mai mentito, altrimenti.
Non posso dire lo stesso di te, però. >> Ribattè poi acidamente il ragazzo.

<< Andiamo Mark. Cosa ti aspettavi che facessi? Che ti rivelassi tutto? Avrei voluto farlo, ma ho promesso di mantenere il segreto. Volevo proteggerti. >> Disse la rossa, cercando di spiegarsi e discolparsi.

<< Gli alieni, Shirogane! Mi hai mentito su tutto! Come posso fidarmi ancora di te? >> Gridò a quel punto,pieno di rabbia ,il moro, non dandole il tempo di finire di parlare.

Ichigo sobbalzò. Non l'aveva mai visto così alterato.

<< Non fare così, ti prego. Non possiamo metterci una pietra sopra? Ti ho chiesto scusa non so quante altre volte ,per la situazione di Ryan. Mi conosci. Sai che non volevo ferirti e che non ti avrei mai mentito. Sai quanto io stessi soffrendo? Hai la minima idea di quanto ti amassi? >> Continuò Strawberry, con gli occhi lucidi, mentre si posava una mano sul cuore e cercava con l'altra di prendere e stringere quella di Mark ,che però intuendo cosa volesse fare ,si allontanò e poi chiese:

<< Parli già al passato? >>

<< Cosa? No..  Io non ho smesso di amarti , davvero ,ma adesso è complicato. >> Mormorò la giovane, imbarazzata.

<< Per via di Ryan? >> Domandò scontento e ormai furioso il moro, ottenendo il silenzio come risposta.
Come si dice: "Chi tace acconsente", no? Pensò in quel momento lui.

<< Credimi Mark! Vorrei poter tornare indietro, ma non è possibile.
Mi dispiace tantissimo. Ho fatto quanto potevo per lasciarti sbollire la rabbia e cercare di elaborare il tutto. Ma sai anche tu che i nostri problemi andavano ben oltre la vicenda con Ryan. Non puoi negarlo. Eppure non hai fatto niente. Anzi ,mi hai fatto sentire come se fossi io la cattiva della situazione...e come se ti avessi tradito. Io non l'avevo nemmeno capito di provare qualcosa per quell'idiota e non ti sono mai stata infedele. MAI. Non ho fatto altro che amarti....nonostante tutti i nostri problemi, ma a volte l'amore non basta. Forse era destino che andasse a finire così. O forse abbiamo solo bisogno di altro tempo. Non lo so. Non so cosa fare e non so cosa vuoi fare tu ,visto che mi hai lasciato e mi hai detto che non potevi più stare con me. E per la cronaca nemmeno tu sei stato onesto nei miei confronti. >> Gli disse Ichigo, un po' confusa, parlando col cuore in mano, tentando ,forse invano, di fargli capire come si era sentita lei negli ultimi mesi.

<< Già. Bhè, a questo punto, direi che siamo in una posizione di stallo. >> Esclamò lui, con tono di voce abbattuto e sconfitto, stringendo con forza i pugni sulla ringhiera.

<< Da cui non possiamo tornare indietro. >> Affermò successivamente lei, tirando su col naso.

I due , non riuscendo pià a parlare e a mantenere il contatto visivo, rimasero in silenzio a guardare ,dinanzi a loro, la vista spettacolare della città.
Sembrava essere passato un secolo da quando avevano avuto il loro primo appuntamento proprio lì. Sembrava essere passata una vita intera da quel primo bellissimo e dolce bacio, a cui ne erano seguiti poi a centinaia.
In quell' istante, tutto sembrava così lontano da loro; tutti i loro momenti, la loro storia.
Da una parte però, entrambi avevano ancora la strana sensazione che tutto si potesse recuperare in qualche modo, ma forse era solo un'illusione, un bel sogno. Forse, semplicemente non potevano credere che fosse tutto finito.

<< No...purtroppo! E so che anch'io ho fatto i miei errori. Mi dispiace essere stato duro con te e non averti mai risposto, ma non puoi farmene una colpa. Per quanto riguarda la storia del cavaliere blu; non sono ancora riuscito a spiegarmi la faccenda. Non capisco come possa succedere. >> Disse successivamente il giovane, riprendendo il controllo delle sue emozioni e ripensando a tutta la storia della sua trasformazione.

<< Bhè, possiamo parlarne con Kyle e Ryan. Sicuro ne sapranno meglio di noi! >> Se ne uscì la Monomiya, causando una smorfia involontaria del ragazzo.

<< Non fare così. >> Esclamò a quella vista , la rossa, intuendo a cosa , o meglio a chi fosse dovuta, guardandolo come se lo stesse rimproverando.

<< Non ho detto niente. >> Affermò lui, con tono da finto innocente, per poi incrociare le braccia e sbuffare alle parole successive della ragazza, che disse:

<< Ma hai fatto una faccia! è la stessa che fa Shirogane quando parlo di te. Non c'è proprio verso che andiate d'accordo..eh? >>

<< E perchè dovremmo farlo? Comunque possiamo evitare di parlare ancora di lui? >> Domandò il moro, con sguardo duro.

<< Sì, certo! Scusa. >> Disse allora lei , per poi chiedere con tono interessato:

<< Sei ancora intenzionato a partire per Londra? >>

<< Non voglio perdere questa grande opportunità, ma quando mi trasformo nel cavaliere blu, non ho il controllo di me stesso, quindi non lo so.
Non voglio essere cattivo nel dire queste cose, ma questa storia degli alieni è una vostra battaglia, non la mia.
Il mio compito, anche se non ho ancora capito come e perchè, è quello di proteggere te a quanto pare, ma non so se tu hai davvero bisogno di me...ora come ora. E non so se posso restarti accanto nonostante la nostra situazione. Vorrei poterci passare sopra, credimi, ma è impossibile da dimenticare. Quindi devo riflettere, ma soprattutto devo pensare al mio futuro.
Londra non capita tutti i giorni.  >> Spiegò allora Mark.

<< Capisco e... non posso darti torto. Allora... Grazie, per avermi salvato.
Mi sono accorta di non avertelo ancora detto. >> Continuò dicendo la rossa, ancora a disagio.

<< Prego! >> Rispose immediatamente il ragazzo, sorridendole dolcemente.
Cosa che fece calmare, leggermente, la giovane.

<< Quindi per quanto riguarda noi due che facciamo? >> Domandò confusa lei.

<< Non c'è più nessun noi, mi pare. Oppure tutto ad un tratto, hai smesso di avere dei sentimenti per Ryan? >> Rispose duramente il moro, per poi aggiungere:

<< Appunto! >>

<< Mark, aspetta! >> Lo richiamò Ichigo , vedendolo incamminarsi nuovamente.

Parlare aveva fatto più male che bene.

<< Ichigo, so che sei dispiaciuta e non voglio farti star male, ma non ci faccio nulla con le tue scuse. Hai rovinato tutto. >> La fermò subito lui, per parlare.

<< Ma io non... >> Iniziò lei.

Come era suo solito fare, Mark le si avvicinò e prima che lei potesse fiatare, le aveva già piantato un bacio sulla fronte e se ne era andato salutandola. Stavolta però, per qualche strano motivo, quel bacio così tanto familiare, quel veloce saluto e quella scena da film strappalacrime avevano il sapore ,definitivo ,dell'addio.

<< Tesoro sbrigati. Hai solo un'ora. >> Urlò dal piano di sotto la signora Monomiya, risvegliando la ragazza.

Ichigo, a quel punto, sgranò gli occhi e tornò in sè, scattando fuori dai sui ricordi e pensieri ed uscì dalla doccia.
Successivamente indossò il costosissimo vestito regalatole da Shirogane e si mise le scarpe abbinate.
Si guardò allo specchio e le sembrò di non riconoscersi. Era bellissima, diversa, elegante, raggiante. Sembrava una principessa.
Shirogane aveva un'ottimo gusto, non poteva non riconoscergli quel merito.
Si diede poi un leggero trucco al viso, consistente in mascara, rossetto trasparente e fard rosa per le gote e infine si acconciò i capelli, legandoli e arricciandoli leggermente.
Era stranamente in orario con la tabella di marcia che la madre le aveva imposto quando era rientrata.
Dopo la giornatina che aveva avuto però, Strawberry tutto aveva tranne che la voglia di andare ad una stupida festa, ma era la vigilia di Natale e sapeva quanto Kyle ci tenesse alla presenza di tutte loro.
E poi il pasticciere , anzi lui e Ryan avevano invitato anche i suoi genitori.
Di certo non poteva fingersi malata e disertare.
Doveva solo fingere di divertirsi o quantomeno provare a farlo e dimenticare almeno per una sera tutti i suoi problemi, considerando anche che la battaglia finale della guerra con gli alieni era imminente.
Quando , rientrando a casa, aveva mandato un messaggio a Pam, per calmarla, la modella le aveva scritto , come ultimamente era solita fare, che non doveva pensarci e che un po' di svago le avrebbe fatto bene e doveva ammettere che aveva ragione.
Ma spegnere il suo cervello era tutto fuorchè facile, specie dopo la faccenda di Mark e del cavaliere blu.

<< Awww la mia bambina! Come sei bella tesoro. Sei diventata grande! >> Sentì dire, mentre lei scendeva dalle scale e vedeva suo padre avvicinarsi a lei per abbracciarla, con le lacrime agli occhi.

Il signor Monomiya era una persona molto emotiva.
Successivamente uscirono e si diressero a casa di Ryan.
Ichigo aveva le mani sudate e il cuore le batteva a mille.
Più si appropinquavano verso villa Shirogane, più la giovane si sentiva a disagio.
La madre, forse percependo lo stato d'animo dela figlia, si girò a guardarla, le regalò un bellissimo sorriso e le prese la mano ,strigendola per farle forza.
A quel punto la ragazza chiuse gli occhi e respirò lentamente ,cercando di calmarsi, non notando che la macchina aveva smesso di muoversi e si era fermata. Uscirono dall'auto e poi entrarono nella sontuosa villa.
Ryan stava conversando con Kyle e alcuni ospiti, quando girando lo sguardo aveva trovato la raggiante figura di Strawberry, all'entrata della sala.
In quel momento, il mondo sembrava essersi fermato.
Shirogane non stava sentendo più nulla, tutto era ovattato e non c'era nient altro che lei. Mentre si faceva largo tra la folla, accompagnata dai suoi genitori, lui non riusciva a staccarle gli occhi di dosso.
Strawberry era semplicemente meravigliosa. Ryan non aveva parole per esprimere cosa stesse provando di fronte a quella vista celestiale.
Il suo cuore stava facendo le capriole e lui aveva perso le parole.
Era incantato da cotanta bellezza. Ne era letteralmente rapito.
Fu l'amica dai capelli viola a farlo tornare coi piedi per terra.

<< Cerca di essere gentile almeno con i tuoi futuri suoceri! >> Gli disse Pam avvicinandosi ,di soppiatto, all'orecchio del ragazzo, facendolo sobbalzare, prima di dileguarsi chissà dove.
Il biondo per poco non si strozzò e sputò ciò che stava bevendo, nel sentire quelle parole.

Ichigo invece, appena entrata, aveva fatto di tutto per restare calma, ma non c'aveva messo molto a notare vicino ad una colonna, il biondo e pian piano capì che l'uomo che li stava scortando, li stava portando proprio da lui.
Anche Shirogane doveva averlo realizzato, visto che prese a camminare nella sua direzione, seguito da Kyle.
Era talmente divino, da mozzarle il fiato. Era davvero bellissimo, non poteva negarlo, ma quella sera aveva qualcosa di diverso.
Non sapeva cosa, ma le sembrava tutto ad un tratto irresistibile,come se fosse una calamita. Era davvero affascinante.
Poteva quasi azzardarsi a definirlo perfetto, se non fosse per quel suo carattere difficile, che d'altro canto però, lei trovava misterioso e interessante.
Le era bastato guardarlo per dimenticare tutti i suoi problemi.
Era forse questo l'amore? Dimenticarsi di ogni cosa?
Sentirsi più leggeri e stupidi? Se era così, allora prima non l'aveva davvero mai provato e ne era spaventata, quanto intrigata.
Si fece forza, mentre le gambe le tremavano.
Cercò di fare respiri profondi e provò a distogliere lo sguardo da Shirogane ,che si trovava proprio di fronte a lei, insieme al pasticciere, il quale fu il primo a parlare.

<> Disse l'uomo ,seguito dal padrone di casa, che fece il baciamano alla madre di Strawberry e strinse la mano del padre.

<< Buonasera ragazzi! >> Esclamò la rossa, con un sorriso timido e dolce.

<< Loro sono Kyle e - >> Aggiunse Ichigo, voltandosi verso i genitori per fare le presentazioni.

<< Ryan! L'avevo intuito tesoro. Hai una bellissima casa! >> La interruppe continuando la madre ,che sorrise affettuosamente ai due giovani.

<< Grazie mille ,signora Monomiya. è davvero bellissima, se posso dirlo! >> Se ne uscì a quel punto il biondino, sorprendendo tutti.

<< Oh! Ma che galante. Puoi chiamarmi Sakura! Anche tu Kyle ovviamente. >> Rispose la donna, un po' rossa per l'imbarazzo.

<< D'accordo. >> Dissero all'unisono i due giovani.

<< Grazie per l'invito. >> Si intromise dicendo il signor Monomiya.

<< è stato un piacere! Non potevamo certo escludervi. >> Commentò Kyle.

<< E noi non potevamo rifiutare l'invito. Ichigo parla così bene di voi due! >> Ribattè Sakura, sorridendo sorniona.

<< Davvero? Strano! >> Esclamò allora Ryan, confuso e scettico, alzando il sopracciglio destro.

<< Saresti sorpreso. >> Affermò la donna, attirando la curiosità del biondo.

<< Ci fa molto piacere! è davvero una bella persona e una grande lavoratrice ed è ovvio che parte di ciò che è diventata sia merito vostro, quindi... >> Disse il pasticcire, guardando prima la madre e poi la figlia, sorridendo.

<< Oh.. Ma che gentile. >> Fece la signora Monomiya, contenta e lusingata di sentire quelle parole.

<< Siamo molto fieri della nostra cara figliola. >> Aggiunse poco dopo il padre di Strawberry, la quale era sempre più rossa in viso.

<< Mamma , papà. Basta! Mi mettete in imbarazzo quando fate così. >> Esclamò a quel punto Ichigo, cercando di farli smettere.

<< Tesoro, non c'è niente di male nell'essere orgogliosi. Ti vogliamo bene e adoriamo quando qualcuno si complimenta con noi. >> Commentò però la madre, avvicinandosi a lei per abbracciarla velocemente.

La ragazza poteva capire il punto di vista dei suoi genitori, ma non poteva rivelare loro che il problema fosse un altro.
Ad ogni complimento che qualcuno le rivolgeva , diventava rossa per l'imbarazzo e la giovane aveva paura che la coda e le orecchie di gatto potessero fare capolino.
Per non parlare della presenza di Ryan, che la stava guardando intensamente, quasi squadrandola da quando era entrata e il suo cuore non ne voleva sapere di smettere di battere dannatamente forte.
Aveva paura che lui, o chiunque altro, avrebbe potuto sentirlo.
Dovette ammettere che quella sera il biondo era molto affascinante; più del solito....e questo non era affatto un bene.
Doveva trovare le ragazze e allontanarsi quanto più possibile da lui.

<< Godetevi la serata. >> Disse con tono genitle e cordiale il biondo, prima di congedarsi per andare a ricevere altri ospiti.

<< Grazie mille! >> Esclamarono in coro i signori Monomiya.

<< Prego seguitemi! Vi accompagno al vostro tavolo. >> Disse il pasticciere, iniziando a camminare.

<< Strawberry non vieni? >> Chiese Sakura, girandosi a guardare la figlia, ancora ferma sul posto.

<< Ehm, no! Vi raggiungo fra qualche minuto. Vado a cercare Pam e le altre. >> Rispose la ragazza.

<< Ok! >> Mormorò la madre, prima di continuare a camminare.

Non ci mise molto a trovare le sue colleghe di lavoro e amiche.

<< Hei! >> Disse la rossa , trovandosi di fronte la ragazza dai capelli viola che rispose immediatamente:

<< Hei Ichigo! Wow. Ma sei bellissima. >>

<< Grazie! Anche tu Pam. >> Ribattè, sorridendo timidamente Strawberry, per poi chiedere, guardandosi intorno:

<< Mina e le altre sono arrivate? >>

<< Sì, poco fa. Lei e Lory sono sedute al tavolo e stanno commentando i vestiti delle signore. Paddy invece è già davanti al buffet. >> Spiegò l'amica, indicandole la direzione da prendere.

Durante l'ora successiva, Ichigo era riuscita ad evitare il biondo e si era tranquillizzata, parlando del più e del meno con le sue amiche, ma poi per un motivo o per un altro, le 4 giovani l'avevano lasciata da sola.
In quel momento, in sottofondo, il cantante stava suonando il piano e stava
cantando una cover di "Dancing on my own" di Robyn.
Lei la trovava molto bella e triste.

<< Canzone appropriata! >> Bofonchiò Ryan dall'altra parte della sala, scuotendo la testa e chiudendo gli occhi per qualche secondo, prima di raggiungere la rossa, che era seduta al tavolo.
Era sola, quindi era il momento perfetto per parlarle.
Il ragazzo aveva la sensazione che la Monomiya avesse ripreso ad evitarlo, ma stavolta non aveva alcuna intenzione di lasciarla fare.
Non l'avrebbe ammesso neanche sotto tortura, ma era anche preoccupato per lei e poi era curioso, in un certo senso, di sapere cosa si fossero detti lei e Mark.

<< Non ti stai abbuffando, vero? >> Fece una voce alle spalle della giovane, che sussultò,portandosi una mano sul cuore.

<< Shirogane!  Che spavento! Ma come ti permetti? No che non mi sto abbuffando! >> Esclamò la giovane, irritata, guardandolo male , per poi cercare le amiche che sembravano essere sparite.
Il biondo le era arrivato alle spalle e lei non aveva avuto il tempo di scappare.
La ragazza si maledisse. E sì che aveva il dna del gatto selvatico in lei. Avrebbe dovuto percepirlo, invece l'aveva presa di soppiatto, non lasciandole scampo.

<< Stavo scherzando! Tutto bene? >> Le disse lui, sorridendole dolcemente.
Maledetto sorriso. Pensò a quel punto la ragazza. Era disarmante quanto raro.

<< Perchè me lo chiedi? >> Chiese lei, cercando di restare impassibile.

<< Sembri giù di morale....e dopo averti lasciata a chiacchierare con Mark, ho idea che tu stia pensando a lui adesso. E poi ti mordi sempre il labbro inferiore quando sei nervosa. >> Commentò Ryan.

<< Beccata! >> Esclamò la rossa, sorridendo.

<< Ti va di parlarne? >> Domandò Shirogane, con il tono di voce delicato e dolce che riservava solo a lei, seppur di rado.

<< Adesso no. >> Affermò la rossa, con sguardo triste, scuotendo la testa.

<< Mi concedi questo ballo? >> Chiese il biondo, poco dopo, colpito da un improvviso attacco di coraggio.

<< Sei sicuro? >> Domandò lei, con tono incerto, guardandosi intorno.
Ballare non era di certo il suo forte e non voleva fare brutte figure.

<< Non l'avrei chiesto altrimenti. >> Ripose lui, con tono serioso.
La ragazza dopo un momento di smarrimento e aver intravisto Pam farle l'occhiolino ed incoraggiarla, decide di accettare e strinse forte la mano ,calda, del giovane.
Si misero in posizione e il giovane la attirò a se, cercando però di non tenerla troppo vicina.

<< Sto avendo una specie di deja vu! >> Commentò lei, qualche istante dopo, chiudendo gli occhi per pochi secondi, sentendo la stretta e la mano sulla sua schiena, ripensando a qualche mese prima.

<< Bhè! Cerca di non pestarmi i piedi stavolta! >> Ribattè lui, sorridendo divertito.

<< Cretino! Se continui ad insultarmi, vado a sedermi. >> Rispose lei, gonfiando le guance in una smorfia per poi fargli la linguaccia e tirargli uno schiaffo sul braccio.

<< Nooo... ok! Basta prese in giro. Promesso. >> Esclamò allora lui, alzando le mani in segno di resa.

<< Bene. >> Disse la ragazza, riavvicinandosi al giovane, con sguardo imbronciato per poi sorridergli caldamente.
Entrambi si accorsero in breve tempo che quell'atmosfera imbarazzante e quel disagio che c'erano stati durante il loro primo ballo, adesso era svanito. Come magia. Erano più confortevoli l'una nelle braccia dell altro.
Tra i due , c'era fiducia, affetto....e ,quasi sicuramente, amore.

<< Volevo solo vederti sorridere! Sei troppo silenziosa ed è quasi inquietante. >> Ammise il biondo,stringendo la presa su di lei.

<< Oggi è stata una giornata pesante. >> Affermò Ichigo, sospirando, per poi appoggiarsi sul torace del ragazzo, che rimase perplesso, seppur piacevolmente sorpreso.

<< Immagino. Se vuoi parlare, sono qui. >> Le bisbigliò lui all'orecchio, facendola rabbrividire.

<< Grazie , ma a dire il vero sono stanca di parlare. >> Rispose Strawberry, strigendosi ancora di più a lui, quasi a voler scomparire o come se volesse sentirsi protetta.

<< Allora balliamo! >> Esclamò il ragazzo, sorridendole sinceramente.

Passarono i due 2 minuti  successivi senza parlare, ignari della persona che era appena sopraggiunta alla villa.

"... I'm in the corner, watching you kiss him
And I'm right over here, why can't you see me
I'm giving it my all, but I'm not the guy you're taking home
And I keep dancing on my own"

Questa canzone calzava perfettamente i sentimenti di Ryan per Strawbarry.
Quante volte aveva dovuto vederla baciare il suo ragazzo o parlare di lui?
Quante volte lui avrebbe voluto gridarle: "Sono qui! Non mi vedi?", ma poi non aveva mai avuto il coraggio di avvicinarla, di parlarle seriamente e di cercare di farle capire tutto ciò che provava per lei.
Si era limitato a stare in un angolo ad osservarla, a guardarla ridere con le amiche, a combattere con fierezza e forza.
Quando non ce la faceva a starle lontano al massimo la stuzzicava e la faceva arrabbiare.
Ryan era fondamentalmente un gran codardo.
Più volte si era dato dell'idiota per non essersi dato una mossa, ma era davvero convinto di non avere chance con la rossa.
Come poteva lui ;  l'arrogante, cretino, imbecille, cupo , incasinato e rude Shirogane ; competere con il perfetto Mark?
Così c'aveva rinunciato e aveva provato a lasciarla andare e a dimenticarla, ma non era stato possibile.
Gli bastava uno sguardo ,una parola, un sorriso per ritrovarsi ancora una volta perso e le cose erano peggiorate quando i due erano diventati amici sul serio.
Non passava notte in cui non la sognasse. Non passava giorno, ora, in cui non avesse l'irrefenabile desiderio di attirarla a se e baciarla, abbracciarla o anche solo sentire il suo inebriante profumo o vederla sorridere.

<< Non credo di avertelo ancora detto, ma sei bellissima! >> Le disse poi Ryan, con tono di voce caldo e suadente, facendole battere il cuore all'impazzata.
Non era abituata ai complimenti, figuriamoci poi quando venivano dal principe di ghiaccio in persona e lei aveva una cotta assurda per lui.

<< Uhm..grazie, anche tu! Cioè, non che tu sia bellissimo...uhm.. no, voglio dire, non è che non tu lo sia ma.. oddio, mi sono accartocciata. >> Balbettò la ragazza, quasi gridando, senza trovare le parole giuste da dire.
Il suo cervello si era sconnesso ed era andato in vacanza subito dopo aver sentito le parole di Ryan.
La giovane non ci stava capendo più niente, si era impappinata e si stava rendendo ridicola , per di più proprio davanti a Shirogane, che invece la guardava con un tenero sorriso sulle labbra.

"Come ne esco adesso?" Aveva pensato Ichigo, diventando ancor più rossa del solito.

<< Tranquilla, ho capito! >> Aveva esclamato il biondino, salvandola e facendola smettere di agitarsi.

<< Ah, meno male! >> Disse poco dopo, sospirando.

Alzò lo sguardo e incrociò gli occhi color oceano di Ryan e per un'attimo smise di respirare.
In quell'istante ,Strawberry si sentì come se si trovasse all'interno di un'uragano e si stesse sollevando da terra, venendo trasportata via da forze superiori senza poter opporre resistenza e questo la spaventava a morte.
Le sembrava di essere sull'orlo di un precipizio e avesse solo due opzioni davanti a se: scappare lontano o tuffarcisi dentro.
Il problema era che all'improvviso, guardando negli occhi limpidi e chiari di Ryan, venendo cullata dal suo abbraccio, capì che non voleva affatto scappare. Non più.
La canzone stava per finire, ma nessuno dei due voleva lasciarsi andare.
In quel momento però, mentre i due erano troppo presi dagli intensi scambi di sguardi per notarlo, un moro di loro conoscenza aveva fatto la sua comparsa alla cena e aveva iniziato a dirigersi verso di loro, prima di fermarsi bruscamente sui suoi passi.

"... So far away, but still so near
The lights come up, the music dies
But you don't see me standing here
i just came to say goodbye"

Mark sentendo quelle parole, soprattutto l'ultima frase,pensò che fosse ironico. Non si sarebbe mai aspettato una fine del genere per lui e Ichigo, ma guardandola fra le braccia del suo rivale non potè non convenire sul fatto che in fondo sarebbe stata solo una questione di tempo prima che realizzasse da sola i suoi sentimenti.
Lui l'aveva costretta a guardarsi dentro e  a smettere di mentire a se stessa e agli altri.
Non potè fare a meno di pensare che probabilmente avesse ragione lei su loro due e la loro storia. Non era destino.
Quando vide i volti della sua amata e di Shirogane farsi sempre più vicini , sentì il cuore spezzarsi nuovamente.
Fu in quel momento che capì che l'aveva persa, per sempre.
L'unica cosa che gli restava da fare,a quel punto,era dire addio e andarsene.

 

   
 
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