LA FARSA DELLA FELICITA’
DI DINO FERRARO
Alla vecchia osteria degli orrori dalle porte sgangherate pittate d’azzurro e di rosa , simili alle porte del cielo situato nella vecchia zona buia del porto ove si radunano tutti i clandestini e criminali di passaggio sulle grandi navi mercantile dirette a New York o Singapore. S’ incontra un sacco di gente strana ,uomini e topi ,scarafaggi ,robot di ultima generazioni per scambiarsi esperienze di viaggio, organizzare festini e bacchetti , improvvisare manifestazioni canore,alla faccia dei poveri cristi tartassati e vilipesi messi in prigione in gattabuia per un nulla .
Il buio della notte inghiotte ogni cosa ,le luci diventano fioche, illuminano i vicoli oscuri ove s’avventurano marinai e belle bionde dagli occhi verdi curve sotto il peso del rimmel .
Si può incontrare con sorpresa gente veramente stana puoi vedere seduto fuori ai tavolini del locale qualche vecchio filosofo metà uomo metà robot gustarsi in santa pace una granita di limone corretta ad acido salicilico , leggere il De Bello gallico o la critica della ragion pura dei robot di prima generazione di Federico Kantone parente alla lontana del famoso illustre Professor Kant .
C’è sempre un aria di festa nel club , con qualche ubriaco sbattuto fuori a calci dal locale dal mastodontico buttafuori John detto il mancino, poiché tira di sinistro, cazzotti alla velocità di centoventi all’ora che ti fanno ritrovare in una stanza di pronto soccorso con un occhio pesto e qualche costola rotta.
Il padrone del club è un amicone Billy tre gambe con alle spalle una fortuna di venti milioni di euro e trenta matrimoni falliti e non so quanti figli messi al mondo sparsi per i cinque continenti.
Sa preparare cocktail super fantastici alla nitroglicerina che ti fanno fare il giro del mondo tutto a piedi in poco ore.
La sua clientela varia e nefanda gli è molta affezionata ,l’anno scorso hanno provato ad eleggere Billy ai vertici di una associazione mondiale contro la fame del mondo . Arrivò terzo dietro Smith il sodomita, primo classificato William detto zampa di gallina perché sapeva correre sulla punta dei piedi alla velocità supersonica. Per quella vittoria ci fù una grande festa ,durò tre giorni interi , furono bevute milleduecento bottiglie di vino prosecco, annata millenovecento ottanta e divorati tre maiali arrostiti due quintali di paté d’oca e sessanta anatre fatte alla cacciatora. Parlare ad un robot di filosofia è sempre un po’ delicato poiché capacissimo di farti sedere al suo tavolino tenerti con il fiato sospeso ad ascoltare la sua opinione su tutta la storia filosofica del concetto del bello in estetica o la vita degli uomini illustri dal quindicesimo secolo al ventiquattresimo. Per poi passare alla cronologia del sapere nell’universo conosciuto con parafrasi e commenti atti a chiarire l’origine comune del senso del sapere ,alla visione degli ultimi chiarimenti topo gnostici .
La mia filosofia và sempre ripetendo questo vecchio robot gigolò con lunghi anni di gavetta passati nelle aule dell’università del varietà è di una semplicità estrema , conoscere il senso logico del linguaggio verbale e corporale per comprendere il significato del segno universale . Sunto della millenaria letteratura del popolo delle caverne.
V’ invito a decifrare i segni dipinti sui i muri delle grotte neolitiche per comprendere il senso segreto della lotta naturale dell’uomo primitivo e la grande creazione protozoica .
Un mammut nell’atto di procreare. Un unicorno alato mentre attraversa nel cielo una città di pigmei nani dell’africa centrale. Tutto ci fa dedurre la volontà di voler sopravvivere a stessi attraverso questi dipinti ,messaggio etico e sottolineo storico filosofico dell’essere primitivo .
Il lungo cammino spirituale per giungere a realizzare se stesso nella forma forgiata con il metallo , frutto di alchimia del verbo e della pietra .
Quale è la differenza tra l’essere vivente e il suo soggetto creatore ?
Niuna, la forma rispecchia l’originale calco la similitudine nell’identità parallela del dettaglio organico.
Ma voi professore siete convinto delle vostre teorie .
Caro mio, il frutto di tali idee è il risultato di una lunga ricerca filosofica condotta da eminenti pensatori.
Matematici e fisici,scienziati dall’ingegno eletto ,studiosi di meccanismi logici che hanno permesso alla nostra civiltà di divenire ciò che oggi.
Lei mi deve scusare professore ,la mia ignoranza, ma non è stata la sua decantata filosofia a distruggere tre quarti di mondo attraverso guerre fratricidi e sanguinarie ?
Ma lasciate stare per una sera il pensiero filosofico è si goda lo spettacolo.
Questa sera è speciale ,vengono a ballare un gruppo di ballerine particolarmente belle.
Guardatevi in giro ,cosa dite, vedete come sono graziose ?
Donnine di tutte le specie ,di tutte le razze.
La donna è un dato di fatto oggetto di piacere e di contemplazione rappresentativa .
Vi ricordate quella infantile domanda chi è nato prima l’uovo o la gallina? Sapete darmi una risposta?
Chi io ,ci mancherebbe professò.
No per carità ve lo ripeto la mia ignoranza supera ogni sapienza prescritta.
Amico mio la donna è il principio matematico alla scienza della creazione.
Senza le donne , professò cosa mai saremmo?
E qui il punto amico mio , un tutto nel nulla, saremmo un nulla , nel nulla.
Professò non riesco capire tanto perciò a sentire voi mi confondo e intanto quelli al banco se ne approfittano .
Cosa prendete ?
il solito cocktail di tua invenzione.
Ve lo preparo immediatamente.
Intanto si rilassi professore ci vediamo più tardi ,voglio sentire il suo giudizio sullo spettacolo che a momenti sta per iniziare.
Mi scusi.
Prego.
Nathalì dove vai?
Si Direttore .
Quante volte te lo debbo ripetere ,che non voglio che tu salga in camera con più di due clienti.
Cosa ci fai ora con te due marsupiali e un homo gorilla ?
Ma signor direttore hanno pagato per avermi insieme tutti e tre .
Basta nel mio locale non voglio che succedano cose simili , ci sono delle regole e queste vanno rispettate. Chiaro?
Più di tre persone in camera compresa te è vietato entrare.
Quattro sono troppe.
Li pagano poi i tuoi clienti i letti fracassati?
Capisco, per me va bene , ma mi faccia il piacere signor direttore ci parli lei con quei tre . Io non mi assumo nessuna responsabilità al riguardo del rifiuto.
Ci penso io , tu incomincia a salire in camera.
Billy il direttore del locale s’avvicina al gruppo , gesticolando tira velocemente fuori un mini bazooka dalla tasca dei pantaloni , subito dopo un grosso pistolone laser chiede spiegazione perché tanta confusione nel suo locale.
I marsupiali sorridendo si scusano immediatamente del fastidio arrecato e si dirigono in fretta verso l’uscita. Mentre Homo Gorilla digrignando i denti si batte forte il petto e urla che rivuole indietro i suoi soldi . Il direttore gli lancia un casco di banane che lui afferra a volo . Il peggio sembra passato.
In poco tempo la pace, torna a regnare all’interno del locale. Il vecchio professore di filosofia ,seduto in un angolo ,si mangia con gli occhi le ballerine conigliette ,vestite con striminziti grembiulini e fiocchetti rosi legati alle orecchie .
Intanto una comitiva di turisti provenienti dal pianeta matto viene letteralmente scaricato all’ingresso del locale. Entrano uno alla volta. Ben vestiti con tanto di cravattino. Al botteghino vengono offerte dolci al viagra e pillole al peperoncino.
Il locale è illuminato come un vecchio saloon del Far West . Su un cartello appeso a una parete c’è scritto : Non sparate all’ autore.
Per il resto le cose sono sempre uguale ,c’è sempre un gran movimento di gambe ,lunghe , magre ,sensuali. Qualche botola segreta ove vengono calati i corpi senza vita di quelli che avevano bizzarre intenzioni . I drogati d’ogni tempo i contrabbandieri d’orologi e sigarette ,i menefreghisti, i perdenti, chi non aveva i soldi per pagare il conto.
Intanto il direttore con aria di satiro in calore, rubicondo , ruotando come una botte piena di vino , s’avvicina alla cameriera del banco. Gli chiede una birra bionda e schiumosa. Tirando fuori una lingua da iguana gli dice.: Come si và Maria, e da un po’ di tempo che non si stà più soli noi due?
Billy gira a largo ho un mal di testa che tra poco mi scoppia la fronte , ho mille piccoli diavoli che mi ballano intorno alla testa al passo di valzer e mazurke Un diavolo nel cranio che si diverte ad urlarmi : vai a cagare.
Accidenti ?
Non stai per nulla bene stasera .
A me mi faceva piacere sapere come stai .
Adesso sei soddisfatto
No per niente
Vai al diavolo
Non dire cosi
Mi fai girare le palle
A me le mani
Ti prendo per il bavero
Non farlo mi romperei
Sei di cristallo?
Sono innamorata di te
Oh perbacco
E tutto qui
Lascia perdere
Si fa quello che si può.
Come vuoi che stia. Lavoro qui al banco a servizio dei tuoi clienti stralunati.
Billy fa un passo in avanti la sua pancia balza e rimbalza come una palla in un canestro .
Maria me lo faresti un favore?
lo sai non ti chiedo mai nulla.
Poiché conosco bene il tuo caratterino ,ma mi dovresti ricomprare quelle camicie extralarge che mi regalasti l’anno scorso al mio compleanno.
Ti ricordi quelle con le righe rosse e gialle .
Se mi lasci la tua carta di credito ,te ne compro quante ne vuoi.
Sei peggio di una pantegana .
Eccoti la mia carta di credito, di qui prelevi , di qui paghi. Con questa puoi comprarti tutto perfino un grattacielo , un collier di diamanti ,
una macchina nuova, penso che tu ne abbia bisogno.
Così la smetterai di chiamarmi brutto taccagno sadomaso e via dicendo.
Io chiamarti , così ti giuro non oserei mai farlo.
Che bugiarda sei ti ho sentito con queste orecchie dirlo alla tua collega di banco.
Billy sputa il rospo ,cosa vuoi in cambio per tanta galanteria.
Nulla non mi credi .
Voglio vederti felice perdutamente felice nel nostro vecchio ricordo d’amore.
Si baciano teneramente , i due cuori si fondono creano uno strano amplesso , intenso, passionevole che esplode all’interno del locale seminando morte per soffocamento, crisi asmatiche ,suicidi colletti.
Nel locale a notte fonda rimangono pochissimo clienti Il vecchio robot continua a bere il coktail fatti d’intrugli d’erbe misteriose e oli minerali , incantato guarda entusiasta le gambe delle ballerine conigliette che danzano il can can .
Verso l’alba un silenzio sepolcrale fa piombare il locale in una atmosfera da brividi.
Il fumo killer dei sigari cubani , uccide le mosche in pigiama pronte ad andarsi a coricare sopra qualche lampadario spento.
Da lontano in fondo al tetro vicolo appare una strana barcollante figura . Cerca da due ore un locale ove poter bere l’ultimo bicchiere della sera trascorsa nei pub e nelle osterie della città. La moglie infuriata dopo l’ennesima lite a causa d’un mancato pagamento di cambiali , lo ha buttato fuori di casa per l’ennesima volta. Vagabondando di bar in bar e giunto già ubriaco al vecchio club degli orrori. Barcolla come una barca a vela in un mare agitato
Vede doppio e continua a dire : Hic in ogni frase .
Entra scombussolato . Si siede di fronte al barman
Cercando di metterlo a fuoco, si mantiene ferma la testa poi strofinandosi gli occhi , alza un po’ la voce e grida: Barman
Hic un doppio brandy alla menta.
Subito Signore .
Non sono un Signore .
Sono un uomo distrutto dal dolore. Hic. Mia moglie mi vuole morto, mi ha buttato di nuovo fuori casa . Hic.
Si alza in piedi . Chi conosce mia moglie?
Una risatina sinistra ed ironica corre lungo i tavolini .
Si segga Signore .
Ti ho detto non chiamarmi Signore .
Mi chiamo Henry….Henry Saltalamacchia .
Ok piacere Henry eccoti il tuo doppio brandy alla mente e cerca di fare il buono.
Grazie Caro , sai trovo questo posto molto accogliente e tu mi sembri una bella pupa.
Henry io sono il Barman .
Oh scusami ti avevo scambiato per una ragazza pon pon .
Beve tutto d’un fiato il doppio brandy ,rutta spaventosamente ,cacciando in fine una nuvoletta di fumo dalla bocca.
Improvvisamente sente salire dal basso ventre uno strano gorgoglio .Si trattiene.
Il Barman gli indica la toilette . Lui corre.
Entra nel bagno e inizia a vomitare ogni cosa.
Espelle tutto d’un botto , tutti i suoi dolori.
Le urla della moglie, le botte che gli ha dato con il matterello.
La lettera di licenziamento dall’officina dove lavorava da vent’ anni come meccanico.
Il due in matematica che ebbe in quinta elementare.
La sua atavica debolezza di fronte alla vita.
Il peso di sentirsi eternamente ultimo.
I tre giorni in cella di sicurezza passati con un energumeno con una terribile faccia simile ad un culo. Le sconfitte che hanno segnato la sua esistenza. Le brutte parole ,i fallimenti pure quelli tanti ,le mortificazioni, le mazzate prese nel bar precedente ed eccetera eccetera.
Quando ebbe finito di vomitare ogni male e premuto il discarico. Un mulinello d’acqua rosea scivolò nel buco del water , andando a ricongiungersi al grande fiume umorale che attraversa la metropoli. Apre piano la porta del bagno si riavvicina al banco e torna a ordinare un doppio brandy alla menta.
Bar…m..a…acc..iden….la de…intiera mi è Ca…du…ta nel……
Sei proprio un pirla Henry
Ridendo il barman gli serve un triplo brandy alla menta.
Cosa che Henry butta giù tutto d’un fiato.
Ride senza denti , crollando con il capo sul banco circondato da cherubini che gli ballano intorno festosi e ridenti , cantando Alleluia, alleluia .
In un angolo il robot pensa tra sé:
Sono vecchio ma nel mio cuore c’è ancora tanto amore .
Da quando i miei occhi si sono posati su quella graziosa ballerina . Sento strani brividi elettrici ,piccoli corto circuiti nel mio corpo .
Adesso l’invito al mio tavolo.
Cameriere vuol farmi la cortesia d’invitare al mio tavolo quella signorina lì con quel grande fiocco rosso dietro la schiena.
Dopo una mezz’ora la soubrette si siede al tavolo del vecchio robot la donna è affascinante con due grandi occhi di cerbiatta e due esplosivi seni che traboccano dalla vertiginosa scollatura .
Prego s’accomodi signorina vengo subito al dunque
Ho una proposta allettante per lei .
Vorrei passare una notte con lei ,le darò tutto il denaro che vuole Cosa ne pensa?
Mi dica di si la prego.
Lei mi prende per la gola.
Non so dirle di No.
Ed una volta detto di si non torno mai indietro.
Provengo da una nota famiglia d’artisti sa.
Mamma è stata una famosa sciantosa ha interpretate numerose sceneggiate .
Mio padre musicista, posteggiatore all’occasione ,professore di violino ,trombetta e clavicembalo.
Mio fratello Gennaro noto poeta dialettale e pittore minimalista.
Mia sorella Brigida spogliarellista e pornostar in compagnie d’avanspettacolo, specializzata nella mossa a sedere stretto.
Accidenti se sono cosi bravi in famiglia lei di certo sarà un fenomeno a letto.
I miei parenti sono tutti dei veri fenomeni.
Avete mai lavorato tutti insieme.
L’ultima volta che l’abbiamo fatto, purtroppo abbiamo litigato,per due ore intere, mamma e finita all’ospedale con tre costole rotte.
Mio fratello Gennaro un giorno intero in cella di sicurezza, per lesioni e minacce.
Mio padre deportato in un campo d’accoglienza per immigrati con gli impacchi sulla fronte.
Parliamo di qualcos’altro cosa, beve?
Una coppa di spumante con tante bollicine blu.
Una bottiglia di spumante cameriere.
Si signore.
Si riavvicina il direttore .
Vedo che ha seguito il mio consiglio professore.
Oh signor direttore beh si chiacchiera .
Bene .
Il professore è un caro cliente molto generoso con le ballerine .
Mi fa piacere . Io invece sono bisbetica e dispettosa e se mi gira sono capace anche di mandarlo a quel paese . Debbo convenire d’essere un po’ come il frutto di questo amore narrato cosi in fretta un errore che adesso ti ruba il cuore , or ti ripaga d’ogni dolore.
DI DINO FERRARO
Alla vecchia osteria degli orrori dalle porte sgangherate pittate d’azzurro e di rosa , simili alle porte del cielo situato nella vecchia zona buia del porto ove si radunano tutti i clandestini e criminali di passaggio sulle grandi navi mercantile dirette a New York o Singapore. S’ incontra un sacco di gente strana ,uomini e topi ,scarafaggi ,robot di ultima generazioni per scambiarsi esperienze di viaggio, organizzare festini e bacchetti , improvvisare manifestazioni canore,alla faccia dei poveri cristi tartassati e vilipesi messi in prigione in gattabuia per un nulla .
Il buio della notte inghiotte ogni cosa ,le luci diventano fioche, illuminano i vicoli oscuri ove s’avventurano marinai e belle bionde dagli occhi verdi curve sotto il peso del rimmel .
Si può incontrare con sorpresa gente veramente stana puoi vedere seduto fuori ai tavolini del locale qualche vecchio filosofo metà uomo metà robot gustarsi in santa pace una granita di limone corretta ad acido salicilico , leggere il De Bello gallico o la critica della ragion pura dei robot di prima generazione di Federico Kantone parente alla lontana del famoso illustre Professor Kant .
C’è sempre un aria di festa nel club , con qualche ubriaco sbattuto fuori a calci dal locale dal mastodontico buttafuori John detto il mancino, poiché tira di sinistro, cazzotti alla velocità di centoventi all’ora che ti fanno ritrovare in una stanza di pronto soccorso con un occhio pesto e qualche costola rotta.
Il padrone del club è un amicone Billy tre gambe con alle spalle una fortuna di venti milioni di euro e trenta matrimoni falliti e non so quanti figli messi al mondo sparsi per i cinque continenti.
Sa preparare cocktail super fantastici alla nitroglicerina che ti fanno fare il giro del mondo tutto a piedi in poco ore.
La sua clientela varia e nefanda gli è molta affezionata ,l’anno scorso hanno provato ad eleggere Billy ai vertici di una associazione mondiale contro la fame del mondo . Arrivò terzo dietro Smith il sodomita, primo classificato William detto zampa di gallina perché sapeva correre sulla punta dei piedi alla velocità supersonica. Per quella vittoria ci fù una grande festa ,durò tre giorni interi , furono bevute milleduecento bottiglie di vino prosecco, annata millenovecento ottanta e divorati tre maiali arrostiti due quintali di paté d’oca e sessanta anatre fatte alla cacciatora. Parlare ad un robot di filosofia è sempre un po’ delicato poiché capacissimo di farti sedere al suo tavolino tenerti con il fiato sospeso ad ascoltare la sua opinione su tutta la storia filosofica del concetto del bello in estetica o la vita degli uomini illustri dal quindicesimo secolo al ventiquattresimo. Per poi passare alla cronologia del sapere nell’universo conosciuto con parafrasi e commenti atti a chiarire l’origine comune del senso del sapere ,alla visione degli ultimi chiarimenti topo gnostici .
La mia filosofia và sempre ripetendo questo vecchio robot gigolò con lunghi anni di gavetta passati nelle aule dell’università del varietà è di una semplicità estrema , conoscere il senso logico del linguaggio verbale e corporale per comprendere il significato del segno universale . Sunto della millenaria letteratura del popolo delle caverne.
V’ invito a decifrare i segni dipinti sui i muri delle grotte neolitiche per comprendere il senso segreto della lotta naturale dell’uomo primitivo e la grande creazione protozoica .
Un mammut nell’atto di procreare. Un unicorno alato mentre attraversa nel cielo una città di pigmei nani dell’africa centrale. Tutto ci fa dedurre la volontà di voler sopravvivere a stessi attraverso questi dipinti ,messaggio etico e sottolineo storico filosofico dell’essere primitivo .
Il lungo cammino spirituale per giungere a realizzare se stesso nella forma forgiata con il metallo , frutto di alchimia del verbo e della pietra .
Quale è la differenza tra l’essere vivente e il suo soggetto creatore ?
Niuna, la forma rispecchia l’originale calco la similitudine nell’identità parallela del dettaglio organico.
Ma voi professore siete convinto delle vostre teorie .
Caro mio, il frutto di tali idee è il risultato di una lunga ricerca filosofica condotta da eminenti pensatori.
Matematici e fisici,scienziati dall’ingegno eletto ,studiosi di meccanismi logici che hanno permesso alla nostra civiltà di divenire ciò che oggi.
Lei mi deve scusare professore ,la mia ignoranza, ma non è stata la sua decantata filosofia a distruggere tre quarti di mondo attraverso guerre fratricidi e sanguinarie ?
Ma lasciate stare per una sera il pensiero filosofico è si goda lo spettacolo.
Questa sera è speciale ,vengono a ballare un gruppo di ballerine particolarmente belle.
Guardatevi in giro ,cosa dite, vedete come sono graziose ?
Donnine di tutte le specie ,di tutte le razze.
La donna è un dato di fatto oggetto di piacere e di contemplazione rappresentativa .
Vi ricordate quella infantile domanda chi è nato prima l’uovo o la gallina? Sapete darmi una risposta?
Chi io ,ci mancherebbe professò.
No per carità ve lo ripeto la mia ignoranza supera ogni sapienza prescritta.
Amico mio la donna è il principio matematico alla scienza della creazione.
Senza le donne , professò cosa mai saremmo?
E qui il punto amico mio , un tutto nel nulla, saremmo un nulla , nel nulla.
Professò non riesco capire tanto perciò a sentire voi mi confondo e intanto quelli al banco se ne approfittano .
Cosa prendete ?
il solito cocktail di tua invenzione.
Ve lo preparo immediatamente.
Intanto si rilassi professore ci vediamo più tardi ,voglio sentire il suo giudizio sullo spettacolo che a momenti sta per iniziare.
Mi scusi.
Prego.
Nathalì dove vai?
Si Direttore .
Quante volte te lo debbo ripetere ,che non voglio che tu salga in camera con più di due clienti.
Cosa ci fai ora con te due marsupiali e un homo gorilla ?
Ma signor direttore hanno pagato per avermi insieme tutti e tre .
Basta nel mio locale non voglio che succedano cose simili , ci sono delle regole e queste vanno rispettate. Chiaro?
Più di tre persone in camera compresa te è vietato entrare.
Quattro sono troppe.
Li pagano poi i tuoi clienti i letti fracassati?
Capisco, per me va bene , ma mi faccia il piacere signor direttore ci parli lei con quei tre . Io non mi assumo nessuna responsabilità al riguardo del rifiuto.
Ci penso io , tu incomincia a salire in camera.
Billy il direttore del locale s’avvicina al gruppo , gesticolando tira velocemente fuori un mini bazooka dalla tasca dei pantaloni , subito dopo un grosso pistolone laser chiede spiegazione perché tanta confusione nel suo locale.
I marsupiali sorridendo si scusano immediatamente del fastidio arrecato e si dirigono in fretta verso l’uscita. Mentre Homo Gorilla digrignando i denti si batte forte il petto e urla che rivuole indietro i suoi soldi . Il direttore gli lancia un casco di banane che lui afferra a volo . Il peggio sembra passato.
In poco tempo la pace, torna a regnare all’interno del locale. Il vecchio professore di filosofia ,seduto in un angolo ,si mangia con gli occhi le ballerine conigliette ,vestite con striminziti grembiulini e fiocchetti rosi legati alle orecchie .
Intanto una comitiva di turisti provenienti dal pianeta matto viene letteralmente scaricato all’ingresso del locale. Entrano uno alla volta. Ben vestiti con tanto di cravattino. Al botteghino vengono offerte dolci al viagra e pillole al peperoncino.
Il locale è illuminato come un vecchio saloon del Far West . Su un cartello appeso a una parete c’è scritto : Non sparate all’ autore.
Per il resto le cose sono sempre uguale ,c’è sempre un gran movimento di gambe ,lunghe , magre ,sensuali. Qualche botola segreta ove vengono calati i corpi senza vita di quelli che avevano bizzarre intenzioni . I drogati d’ogni tempo i contrabbandieri d’orologi e sigarette ,i menefreghisti, i perdenti, chi non aveva i soldi per pagare il conto.
Intanto il direttore con aria di satiro in calore, rubicondo , ruotando come una botte piena di vino , s’avvicina alla cameriera del banco. Gli chiede una birra bionda e schiumosa. Tirando fuori una lingua da iguana gli dice.: Come si và Maria, e da un po’ di tempo che non si stà più soli noi due?
Billy gira a largo ho un mal di testa che tra poco mi scoppia la fronte , ho mille piccoli diavoli che mi ballano intorno alla testa al passo di valzer e mazurke Un diavolo nel cranio che si diverte ad urlarmi : vai a cagare.
Accidenti ?
Non stai per nulla bene stasera .
A me mi faceva piacere sapere come stai .
Adesso sei soddisfatto
No per niente
Vai al diavolo
Non dire cosi
Mi fai girare le palle
A me le mani
Ti prendo per il bavero
Non farlo mi romperei
Sei di cristallo?
Sono innamorata di te
Oh perbacco
E tutto qui
Lascia perdere
Si fa quello che si può.
Come vuoi che stia. Lavoro qui al banco a servizio dei tuoi clienti stralunati.
Billy fa un passo in avanti la sua pancia balza e rimbalza come una palla in un canestro .
Maria me lo faresti un favore?
lo sai non ti chiedo mai nulla.
Poiché conosco bene il tuo caratterino ,ma mi dovresti ricomprare quelle camicie extralarge che mi regalasti l’anno scorso al mio compleanno.
Ti ricordi quelle con le righe rosse e gialle .
Se mi lasci la tua carta di credito ,te ne compro quante ne vuoi.
Sei peggio di una pantegana .
Eccoti la mia carta di credito, di qui prelevi , di qui paghi. Con questa puoi comprarti tutto perfino un grattacielo , un collier di diamanti ,
una macchina nuova, penso che tu ne abbia bisogno.
Così la smetterai di chiamarmi brutto taccagno sadomaso e via dicendo.
Io chiamarti , così ti giuro non oserei mai farlo.
Che bugiarda sei ti ho sentito con queste orecchie dirlo alla tua collega di banco.
Billy sputa il rospo ,cosa vuoi in cambio per tanta galanteria.
Nulla non mi credi .
Voglio vederti felice perdutamente felice nel nostro vecchio ricordo d’amore.
Si baciano teneramente , i due cuori si fondono creano uno strano amplesso , intenso, passionevole che esplode all’interno del locale seminando morte per soffocamento, crisi asmatiche ,suicidi colletti.
Nel locale a notte fonda rimangono pochissimo clienti Il vecchio robot continua a bere il coktail fatti d’intrugli d’erbe misteriose e oli minerali , incantato guarda entusiasta le gambe delle ballerine conigliette che danzano il can can .
Verso l’alba un silenzio sepolcrale fa piombare il locale in una atmosfera da brividi.
Il fumo killer dei sigari cubani , uccide le mosche in pigiama pronte ad andarsi a coricare sopra qualche lampadario spento.
Da lontano in fondo al tetro vicolo appare una strana barcollante figura . Cerca da due ore un locale ove poter bere l’ultimo bicchiere della sera trascorsa nei pub e nelle osterie della città. La moglie infuriata dopo l’ennesima lite a causa d’un mancato pagamento di cambiali , lo ha buttato fuori di casa per l’ennesima volta. Vagabondando di bar in bar e giunto già ubriaco al vecchio club degli orrori. Barcolla come una barca a vela in un mare agitato
Vede doppio e continua a dire : Hic in ogni frase .
Entra scombussolato . Si siede di fronte al barman
Cercando di metterlo a fuoco, si mantiene ferma la testa poi strofinandosi gli occhi , alza un po’ la voce e grida: Barman
Hic un doppio brandy alla menta.
Subito Signore .
Non sono un Signore .
Sono un uomo distrutto dal dolore. Hic. Mia moglie mi vuole morto, mi ha buttato di nuovo fuori casa . Hic.
Si alza in piedi . Chi conosce mia moglie?
Una risatina sinistra ed ironica corre lungo i tavolini .
Si segga Signore .
Ti ho detto non chiamarmi Signore .
Mi chiamo Henry….Henry Saltalamacchia .
Ok piacere Henry eccoti il tuo doppio brandy alla mente e cerca di fare il buono.
Grazie Caro , sai trovo questo posto molto accogliente e tu mi sembri una bella pupa.
Henry io sono il Barman .
Oh scusami ti avevo scambiato per una ragazza pon pon .
Beve tutto d’un fiato il doppio brandy ,rutta spaventosamente ,cacciando in fine una nuvoletta di fumo dalla bocca.
Improvvisamente sente salire dal basso ventre uno strano gorgoglio .Si trattiene.
Il Barman gli indica la toilette . Lui corre.
Entra nel bagno e inizia a vomitare ogni cosa.
Espelle tutto d’un botto , tutti i suoi dolori.
Le urla della moglie, le botte che gli ha dato con il matterello.
La lettera di licenziamento dall’officina dove lavorava da vent’ anni come meccanico.
Il due in matematica che ebbe in quinta elementare.
La sua atavica debolezza di fronte alla vita.
Il peso di sentirsi eternamente ultimo.
I tre giorni in cella di sicurezza passati con un energumeno con una terribile faccia simile ad un culo. Le sconfitte che hanno segnato la sua esistenza. Le brutte parole ,i fallimenti pure quelli tanti ,le mortificazioni, le mazzate prese nel bar precedente ed eccetera eccetera.
Quando ebbe finito di vomitare ogni male e premuto il discarico. Un mulinello d’acqua rosea scivolò nel buco del water , andando a ricongiungersi al grande fiume umorale che attraversa la metropoli. Apre piano la porta del bagno si riavvicina al banco e torna a ordinare un doppio brandy alla menta.
Bar…m..a…acc..iden….la de…intiera mi è Ca…du…ta nel……
Sei proprio un pirla Henry
Ridendo il barman gli serve un triplo brandy alla menta.
Cosa che Henry butta giù tutto d’un fiato.
Ride senza denti , crollando con il capo sul banco circondato da cherubini che gli ballano intorno festosi e ridenti , cantando Alleluia, alleluia .
In un angolo il robot pensa tra sé:
Sono vecchio ma nel mio cuore c’è ancora tanto amore .
Da quando i miei occhi si sono posati su quella graziosa ballerina . Sento strani brividi elettrici ,piccoli corto circuiti nel mio corpo .
Adesso l’invito al mio tavolo.
Cameriere vuol farmi la cortesia d’invitare al mio tavolo quella signorina lì con quel grande fiocco rosso dietro la schiena.
Dopo una mezz’ora la soubrette si siede al tavolo del vecchio robot la donna è affascinante con due grandi occhi di cerbiatta e due esplosivi seni che traboccano dalla vertiginosa scollatura .
Prego s’accomodi signorina vengo subito al dunque
Ho una proposta allettante per lei .
Vorrei passare una notte con lei ,le darò tutto il denaro che vuole Cosa ne pensa?
Mi dica di si la prego.
Lei mi prende per la gola.
Non so dirle di No.
Ed una volta detto di si non torno mai indietro.
Provengo da una nota famiglia d’artisti sa.
Mamma è stata una famosa sciantosa ha interpretate numerose sceneggiate .
Mio padre musicista, posteggiatore all’occasione ,professore di violino ,trombetta e clavicembalo.
Mio fratello Gennaro noto poeta dialettale e pittore minimalista.
Mia sorella Brigida spogliarellista e pornostar in compagnie d’avanspettacolo, specializzata nella mossa a sedere stretto.
Accidenti se sono cosi bravi in famiglia lei di certo sarà un fenomeno a letto.
I miei parenti sono tutti dei veri fenomeni.
Avete mai lavorato tutti insieme.
L’ultima volta che l’abbiamo fatto, purtroppo abbiamo litigato,per due ore intere, mamma e finita all’ospedale con tre costole rotte.
Mio fratello Gennaro un giorno intero in cella di sicurezza, per lesioni e minacce.
Mio padre deportato in un campo d’accoglienza per immigrati con gli impacchi sulla fronte.
Parliamo di qualcos’altro cosa, beve?
Una coppa di spumante con tante bollicine blu.
Una bottiglia di spumante cameriere.
Si signore.
Si riavvicina il direttore .
Vedo che ha seguito il mio consiglio professore.
Oh signor direttore beh si chiacchiera .
Bene .
Il professore è un caro cliente molto generoso con le ballerine .
Mi fa piacere . Io invece sono bisbetica e dispettosa e se mi gira sono capace anche di mandarlo a quel paese . Debbo convenire d’essere un po’ come il frutto di questo amore narrato cosi in fretta un errore che adesso ti ruba il cuore , or ti ripaga d’ogni dolore.