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Autore: Domenico De Ferraro    24/02/2018    0 recensioni
Quale è la differenza tra l’essere vivente e il suo soggetto creatore ?
Niuna, la forma rispecchia l’originale calco la similitudine nell’identità parallela del dettaglio organico
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate
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LA FARSA  DELLA FELICITA’ 
DI DINO FERRARO
                         

                       

Alla vecchia osteria degli orrori  dalle porte sgangherate  pittate d’azzurro e di rosa , simili alle porte del cielo  situato nella  vecchia zona buia del porto  ove si radunano tutti i  clandestini e criminali di passaggio  sulle grandi navi mercantile dirette a New York o  Singapore. S’ incontra un sacco di  gente strana ,uomini e topi ,scarafaggi  ,robot di ultima generazioni  per scambiarsi esperienze  di viaggio, organizzare  festini e bacchetti ,  improvvisare   manifestazioni canore,alla faccia dei poveri cristi tartassati e vilipesi messi in prigione in gattabuia per un nulla  .
Il buio della notte inghiotte ogni cosa   ,le luci diventano  fioche,  illuminano  i vicoli  oscuri  ove s’avventurano   marinai   e  belle  bionde dagli occhi verdi  curve sotto il peso del rimmel . 
Si può incontrare  con sorpresa gente veramente stana  puoi vedere seduto fuori   ai tavolini  del locale  qualche vecchio  filosofo metà uomo metà robot gustarsi  in santa pace una granita di limone  corretta ad acido salicilico ,  leggere   il De Bello gallico o  la critica della ragion pura dei robot di prima generazione di Federico  Kantone parente alla lontana del famoso illustre  Professor Kant . 
C’è sempre un aria di festa nel club , con qualche ubriaco sbattuto fuori  a calci dal locale dal  mastodontico buttafuori John detto il mancino,  poiché tira di sinistro,  cazzotti alla velocità di centoventi all’ora che ti fanno ritrovare in una stanza di pronto soccorso con un occhio pesto e qualche costola rotta. 
Il padrone del club  è un amicone  Billy  tre gambe  con alle spalle una fortuna di venti milioni  di euro e trenta  matrimoni falliti e non so quanti figli messi al mondo sparsi per i cinque continenti. 
Sa preparare cocktail super fantastici  alla nitroglicerina che ti fanno fare il giro del mondo tutto a piedi  in poco ore. 
La sua clientela varia e nefanda  gli è molta affezionata ,l’anno scorso  hanno provato ad eleggere Billy  ai vertici di una associazione mondiale contro la fame del mondo . Arrivò terzo dietro   Smith  il sodomita,  primo classificato William  detto zampa di gallina  perché sapeva  correre sulla punta dei piedi alla  velocità  supersonica.    Per quella vittoria ci  fù una grande festa ,durò tre giorni interi , furono bevute  milleduecento  bottiglie di  vino prosecco,  annata  millenovecento ottanta e divorati  tre maiali arrostiti   due quintali di   paté d’oca e sessanta  anatre  fatte alla cacciatora. Parlare ad   un robot di filosofia è sempre  un po’ delicato    poiché capacissimo  di farti sedere al suo tavolino tenerti con il fiato sospeso ad ascoltare la sua opinione su  tutta la  storia filosofica del concetto del bello in estetica o la vita   degli uomini illustri dal  quindicesimo secolo al ventiquattresimo. Per poi passare alla cronologia  del sapere  nell’universo conosciuto  con parafrasi e commenti   atti a chiarire l’origine comune  del senso del sapere ,alla visione degli ultimi  chiarimenti topo gnostici .  
La mia  filosofia  và sempre  ripetendo  questo vecchio robot gigolò con lunghi anni  di gavetta passati nelle aule  dell’università del varietà è  di una semplicità estrema , conoscere  il senso logico del linguaggio  verbale e corporale per comprendere il significato del segno universale . Sunto della millenaria  letteratura del popolo delle caverne. 
V’ invito a decifrare  i segni dipinti sui i muri  delle grotte  neolitiche  per comprendere il senso segreto della lotta naturale dell’uomo primitivo e la grande creazione protozoica . 
Un mammut nell’atto di procreare. Un unicorno alato mentre attraversa nel cielo una città di pigmei nani  dell’africa centrale. Tutto ci fa dedurre  la volontà di voler sopravvivere   a stessi   attraverso questi dipinti  ,messaggio etico e sottolineo storico filosofico dell’essere primitivo . 
Il  lungo cammino spirituale per giungere a realizzare se stesso nella forma   forgiata con il  metallo  , frutto di  alchimia del verbo e della pietra .  
Quale  è la differenza tra l’essere vivente e il suo soggetto creatore ?  
Niuna, la forma  rispecchia l’originale calco  la similitudine  nell’identità parallela  del dettaglio organico. 
Ma voi professore siete convinto  delle vostre teorie . 
Caro mio,  il frutto di tali idee è il  risultato di una lunga ricerca filosofica condotta da eminenti pensatori. 
Matematici e fisici,scienziati dall’ingegno  eletto ,studiosi   di  meccanismi  logici che hanno permesso alla nostra civiltà  di divenire ciò che oggi. 
Lei mi deve scusare professore ,la mia ignoranza, ma non è stata la sua  decantata   filosofia a  distruggere tre quarti di  mondo attraverso guerre fratricidi  e  sanguinarie ?  
Ma lasciate stare per una  sera   il pensiero filosofico è si goda lo spettacolo. 
Questa sera è speciale ,vengono a ballare  un gruppo di ballerine  particolarmente  belle. 
Guardatevi in giro ,cosa dite, vedete come sono graziose ?
Donnine di tutte le specie ,di tutte le razze. 
La donna è un dato di fatto  oggetto  di piacere e di contemplazione rappresentativa .
Vi ricordate quella infantile  domanda chi è nato prima l’uovo o la gallina?  Sapete darmi una risposta? 
Chi io ,ci mancherebbe professò.
No per carità ve lo ripeto la mia ignoranza supera ogni sapienza prescritta.
Amico mio la donna è il principio  matematico alla scienza della creazione. 
Senza le donne , professò cosa mai saremmo? 
E qui il punto  amico  mio , un tutto nel  nulla, saremmo un  nulla , nel nulla.  
Professò non riesco capire tanto perciò  a sentire voi mi confondo e intanto quelli  al banco se ne approfittano . 
Cosa prendete ? 
il solito cocktail di tua invenzione. 
Ve lo preparo immediatamente. 
Intanto si rilassi professore ci vediamo più tardi ,voglio sentire  il suo giudizio   sullo spettacolo che a momenti sta  per iniziare. 
Mi scusi. 
Prego. 
Nathalì  dove vai?
Si Direttore . 
Quante volte te lo debbo ripetere ,che non voglio che tu salga in camera con più di due clienti. 
Cosa ci fai ora con te due marsupiali  e un homo  gorilla ?  
Ma signor direttore hanno pagato per avermi insieme tutti e tre . 
Basta nel mio locale  non voglio  che succedano cose simili , ci sono delle regole e queste vanno rispettate. Chiaro? 
Più di tre persone in camera compresa te è vietato entrare. 
Quattro sono troppe. 
Li pagano poi i tuoi clienti i letti  fracassati?   
Capisco, per me va bene , ma mi faccia il piacere signor direttore  ci parli lei con  quei tre . Io non mi assumo nessuna  responsabilità al riguardo del rifiuto. 
Ci penso io ,  tu incomincia a salire in camera. 
Billy il direttore del locale  s’avvicina  al gruppo , gesticolando tira velocemente fuori un mini bazooka dalla tasca  dei pantaloni , subito dopo   un grosso pistolone laser   chiede spiegazione perché tanta confusione nel suo locale. 
I marsupiali sorridendo si scusano immediatamente del fastidio arrecato e si dirigono in fretta verso l’uscita.  Mentre Homo Gorilla  digrignando i denti si  batte forte il petto e  urla che rivuole indietro i suoi soldi .  Il direttore gli lancia un casco di banane che lui afferra a volo .  Il peggio sembra passato.
In poco tempo la pace,  torna a regnare all’interno del locale.  Il vecchio professore di filosofia  ,seduto in un angolo ,si  mangia con gli occhi le ballerine  conigliette ,vestite  con striminziti grembiulini e fiocchetti rosi  legati alle orecchie . 
Intanto una comitiva di turisti provenienti dal pianeta  matto  viene  letteralmente scaricato all’ingresso del locale.  Entrano uno alla volta.  Ben vestiti con tanto di cravattino. Al botteghino  vengono offerte dolci al viagra  e pillole al peperoncino. 
Il locale  è illuminato  come un vecchio saloon del  Far West .  Su un  cartello appeso a una parete c’è  scritto :  Non sparate  all’ autore. 
Per il resto le cose sono sempre uguale ,c’è sempre  un gran movimento di gambe ,lunghe , magre ,sensuali.  Qualche botola segreta ove vengono calati i corpi senza vita  di quelli che avevano bizzarre intenzioni . I drogati  d’ogni tempo i contrabbandieri d’orologi e sigarette ,i menefreghisti, i perdenti,  chi non aveva i soldi per pagare il conto. 
Intanto il  direttore   con aria di satiro in calore, rubicondo  , ruotando come una botte piena di vino , s’avvicina alla cameriera del banco.  Gli chiede una birra   bionda e schiumosa.  Tirando fuori una lingua da iguana gli dice.: Come si và Maria, e da un po’ di tempo che non si stà più soli noi due? 
Billy gira a largo ho un mal di testa che tra poco mi  scoppia la fronte , ho mille piccoli diavoli  che mi ballano  intorno alla testa al passo  di valzer e mazurke  Un  diavolo  nel cranio che si diverte   ad urlarmi  : vai a cagare. 
Accidenti  ? 
Non stai per nulla bene stasera .
A me mi faceva  piacere sapere come stai . 
Adesso sei soddisfatto
No per niente
Vai al diavolo
Non dire cosi
Mi fai girare le palle
A me le mani
Ti prendo per il bavero
Non farlo mi romperei
Sei di cristallo?
Sono innamorata di te
Oh perbacco
 E tutto qui
Lascia perdere
Si fa quello che si  può.
Come vuoi che stia. Lavoro qui al banco  a servizio dei tuoi clienti  stralunati. 
Billy fa un passo in avanti la sua  pancia balza e rimbalza come una  palla  in un canestro . 
Maria me lo faresti un favore?
lo sai non  ti chiedo mai nulla. 
Poiché conosco bene il tuo caratterino ,ma  mi dovresti ricomprare quelle camicie extralarge che mi regalasti l’anno scorso al mio compleanno. 
Ti ricordi quelle con le righe  rosse e gialle . 
Se mi lasci la tua carta di credito ,te ne compro quante ne vuoi. 
Sei peggio di una pantegana . 
Eccoti la mia carta di credito, di qui prelevi , di qui paghi.  Con questa puoi comprarti tutto  perfino un grattacielo ,  un collier di diamanti ,
una macchina nuova, penso che tu ne abbia bisogno. 
Così la smetterai di chiamarmi  brutto  taccagno sadomaso  e via dicendo.
Io chiamarti , così  ti  giuro  non oserei  mai farlo.
Che bugiarda sei ti ho sentito con queste orecchie dirlo alla tua collega di banco. 
Billy sputa il rospo ,cosa vuoi in cambio per  tanta galanteria. 
Nulla non mi credi .
Voglio vederti felice  perdutamente felice  nel nostro vecchio  ricordo d’amore. 
Si baciano teneramente , i due cuori si fondono  creano uno strano amplesso , intenso, passionevole   che esplode   all’interno del locale seminando   morte per soffocamento, crisi asmatiche ,suicidi colletti. 
Nel locale  a notte fonda rimangono pochissimo clienti Il vecchio  robot continua a bere il coktail fatti d’intrugli d’erbe misteriose e oli minerali , incantato    guarda entusiasta  le gambe delle ballerine conigliette che danzano il can can . 
Verso l’alba un silenzio sepolcrale fa piombare il locale  in una atmosfera da brividi.
Il fumo killer dei sigari cubani , uccide    le mosche in pigiama pronte ad andarsi a coricare sopra qualche lampadario  spento. 
Da lontano in fondo al tetro vicolo   appare una strana barcollante figura . Cerca da due ore un locale ove poter bere l’ultimo bicchiere della sera  trascorsa  nei pub  e nelle  osterie della città.  La moglie infuriata dopo l’ennesima lite a causa  d’un mancato pagamento di cambiali , lo ha  buttato fuori di casa  per l’ennesima volta. Vagabondando di bar in  bar e giunto  già ubriaco  al  vecchio club degli orrori. Barcolla come una barca a vela in un mare agitato 
Vede doppio e continua a dire  :  Hic in  ogni frase . 
Entra  scombussolato . Si siede di fronte al barman 
Cercando di metterlo a fuoco,  si mantiene ferma la testa poi  strofinandosi gli occhi , alza un po’ la voce  e grida: Barman 
Hic un doppio brandy alla menta. 
Subito Signore . 
Non sono  un Signore . 
Sono un uomo distrutto dal dolore. Hic. Mia moglie  mi vuole morto,  mi ha buttato di nuovo fuori casa . Hic. 
Si alza in piedi . Chi conosce mia moglie? 
Una risatina  sinistra ed ironica corre lungo i tavolini . 
Si segga Signore . 
Ti ho detto non chiamarmi Signore . 
Mi chiamo Henry….Henry Saltalamacchia . 
Ok  piacere Henry eccoti il tuo doppio brandy alla mente e cerca di fare il buono. 
Grazie Caro , sai  trovo questo posto molto accogliente e tu mi sembri una bella pupa. 
Henry io sono il Barman . 
Oh scusami  ti avevo scambiato  per una ragazza pon pon .
Beve tutto d’un fiato il doppio brandy ,rutta spaventosamente ,cacciando in fine una nuvoletta di fumo dalla  bocca. 
Improvvisamente sente salire dal basso   ventre uno strano  gorgoglio .Si trattiene. 
Il Barman gli indica la toilette . Lui corre.
Entra nel bagno  e inizia a vomitare ogni cosa. 
Espelle tutto d’un botto  , tutti i suoi dolori.
Le urla della moglie, le botte che gli ha dato con il matterello.
La lettera di licenziamento dall’officina  dove lavorava  da vent’ anni come meccanico. 
Il due in matematica che ebbe in  quinta elementare. 
La sua atavica debolezza di fronte alla vita. 
Il peso di sentirsi eternamente ultimo. 
I tre giorni in cella di sicurezza  passati con un energumeno con una terribile  faccia simile ad un culo.  Le sconfitte che hanno  segnato la sua esistenza.  Le brutte parole  ,i fallimenti pure quelli tanti ,le mortificazioni,  le mazzate prese nel bar precedente ed eccetera eccetera. 
Quando ebbe finito  di vomitare ogni male e premuto il discarico.  Un mulinello d’acqua rosea scivolò nel buco del water , andando a ricongiungersi al grande fiume umorale che attraversa la metropoli. Apre piano la porta del bagno  si riavvicina al banco e torna a ordinare  un doppio brandy alla menta. 
Bar…m..a…acc..iden….la  de…intiera mi è  Ca…du…ta  nel……
Sei proprio un pirla  Henry 
Ridendo il barman gli serve un triplo brandy alla menta. 
Cosa che Henry butta giù tutto d’un fiato. 
Ride senza denti , crollando con il  capo sul banco circondato  da cherubini che gli ballano intorno  festosi e ridenti , cantando Alleluia, alleluia . 
In un angolo  il robot  pensa tra sé:
Sono vecchio ma nel mio cuore c’è ancora tanto amore .
Da quando i miei occhi   si sono posati su quella graziosa  ballerina . Sento strani brividi elettrici ,piccoli corto circuiti  nel mio corpo . 
Adesso l’invito al mio tavolo. 
Cameriere  vuol farmi la  cortesia d’invitare  al mio tavolo quella signorina lì con quel  grande  fiocco rosso dietro la schiena. 
 Dopo una mezz’ora la soubrette si siede al tavolo del  vecchio robot   la donna è  affascinante con due grandi occhi di cerbiatta e due esplosivi seni che traboccano dalla vertiginosa scollatura .
 Prego s’accomodi signorina vengo subito al dunque  
Ho una proposta  allettante per lei . 
Vorrei passare una notte con lei ,le darò tutto il denaro che vuole   Cosa ne pensa? 
Mi dica di si la prego. 
Lei mi prende per la gola.
Non so dirle di No. 
Ed una volta detto di si  non torno mai indietro. 
Provengo da una nota famiglia d’artisti sa.
Mamma è stata una famosa sciantosa ha  interpretate numerose  sceneggiate .
Mio padre musicista, posteggiatore  all’occasione ,professore di violino ,trombetta e clavicembalo. 
Mio fratello Gennaro noto poeta  dialettale e pittore minimalista.
Mia  sorella Brigida spogliarellista e pornostar in  compagnie  d’avanspettacolo, specializzata nella mossa  a sedere stretto. 
Accidenti se sono  cosi bravi  in famiglia lei di certo sarà un fenomeno a letto.
I miei parenti sono tutti  dei veri fenomeni. 
Avete mai lavorato tutti insieme. 
L’ultima volta che l’abbiamo fatto, purtroppo  abbiamo  litigato,per due ore  intere, mamma e finita all’ospedale con tre costole rotte.
Mio fratello Gennaro un giorno intero in cella di sicurezza, per lesioni e minacce. 
Mio padre deportato in un campo d’accoglienza per immigrati  con gli impacchi sulla fronte. 
Parliamo di qualcos’altro cosa,  beve? 
Una coppa di spumante con tante bollicine blu. 
Una bottiglia di spumante cameriere. 
Si signore.
Si riavvicina il direttore .
Vedo che  ha seguito il mio consiglio professore.  
Oh signor direttore beh si  chiacchiera . 
Bene . 
Il professore è un caro  cliente    molto generoso con le ballerine . 
Mi fa piacere . Io invece sono bisbetica e dispettosa e se mi gira sono capace anche di mandarlo  a quel paese . Debbo convenire d’essere  un po’  come il frutto di questo amore narrato cosi in fretta  un errore   che adesso ti ruba il cuore , or ti ripaga d’ogni dolore. 
 


  
   
   
 
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