CAPITOLO 2
Ti stavo cercando.
Aveva attraversato mezzo mondo per venire da lei, infiltrandosi in una base nemica.
Solo per trovarla.
La presenza di Reyes aveva messo a rischio la sua vita, e lei non era riuscita a trattenersi.
Vederlo disteso a terra, ferito, le aveva stritolato il cuore in una morsa di angoscia.
Era intervenuta.
Non poteva perderlo.
Non dopo averlo ritrovato.
Distolse lo sguardo per un secondo dal mirino, e lo spostò sulla figura avvolta nella coperta che riposava nell’angolo.
Lei era l’unica al quale lui avesse mai permesso di vedere il suo lato normale, umano.
Con lei, non era più il Comandante, né il Soldato 76.
«No…Trovatela.» Lo vide agitarsi, ma era sicura che fosse addormentato.
D’altronde, anche lei aveva ancora incubi sul passato, a volte.
Lui si mosse di nuovo, e lei si chiese cosa stesse sognando che lo turbava così tanto.
«Trovatela…Ana…NO!» Agì un secondo prima che lui si svegliasse, avvicinandosi e inginocchiandosi di fronte a lui.
«Jack, sono qui.» Mormorò quando incrociò il suo sguardo, e vi lesse dentro lo stesso immenso sollievo che aveva provato lei a saperlo vivo.
Lui alzò una mano a sfiorarle il viso. «Ana…»
Gli sorrise, e appoggiò la guancia alla sua mano, sentendo quella sensazione di sicurezza che solo lui sapeva trasmetterle.
Non si oppose quando lui l’attirò a sé, e appoggiò la fronte sulla sua.
«Sei qui.»
«Va tutto bene. Siamo insieme, va tutto bene.»
Lui mugolò qualcosa che lei interpretò come un assenso, e sorrise.
Con lei, non era più il Comandante, né il Soldato 76.
Con lei, era solo Jack.
Il suo Jack.