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Autore: Orchidea_22    26/02/2018    1 recensioni
"Perché hai … iniziato a ballare?”
“Beh, a dire il vero non c’è chissà quale motivo dietro: a dirla tutta non credo di essere in grado di dire quando e perché ho iniziato a ballare. Forse è per il semplice fatto che è una cosa che ho sempre avuto dentro di me, che è parte del mio corpo e della mia anima, è parte del mio essere. È’ … nella mia natura, credo. Per me ballare è come … camminare. Le persone camminano sempre, no? Ecco, io voglio sempre ballare.”
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Key, Nuovo Personaggio, Quasi tutti, Taemin
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO 3



Perfetto, sono le 15:59, puntuale come un orologio svizzero!

Hee Rin passeggia avanti e indietro lungo il viale alberato del cortile dell’accademia: è già metà Marzo, la primavera è praticamente alle porte, gli alberi iniziano a ricoprirsi di foglie e i prati di fiori, mentre le giornate si allungano e i raggi solari cominciano a scaldarsi. La ragazza ripensa al biglietto di Key.

 
 “Domani ti aspetta in cortile alle 16:00”
 
 Che cavolo avrà mai da dirmi quello sbruffoncello? Aspetta Hee Rin, calmati … Taemin è un professore, non poi assolutamente mancargli di rispetto, altrimenti te la farà pagare cara. È così giovane però … come può già essere un insegnante alla sua età? Beh, per essere bravo è bravo, già dal modo in cui fa stretching si capisce che è assolutamente un fuoriclasse … ma perché se è così bravo non balla mai?
Di sicuro è un ragazzo interessante, non c’è che dire, e se vogliamo dirla tutta è anche abbastanza bello … ok, è molto bello, è bellissimo, ma questo non significa nulla, non cambia il fatto che sia …

“Stronzo!”.

L’ultima parola Hee Rin praticamente la urla, guardando l’orologio e rendendosi conto che lo sta aspettando da quasi un ora.

“Lo sapevo che quel piccolo delinquente mi avrebbe fregata. Domani ti aspetta in cortile alle 16:00 un corno! Scusa Key, so che mi hai chiesto di non ucciderlo, ma temo che sarò costretta a farlo! Professore delle mie calzamaglie! Come ho potuto anche solo per un attimo essere attratta da te?”

“Forse perché sono irresistibile?” domanda una voce all’improvviso.

Hee Rin salta per aria, sorpresa e colta in flagrante, cercando di capire da dove venga quella voce, fino a quando non si accorge di Taemin, appollaiato su di un acero lì vicino.

Che diamine ci fa arrampicato come una scimmia su quell’albero?

“Allora? Non mi rispondi?” chiede lui con un sorriso.

“A cosa? Al fatto che sei irresistibile? Io dico che tu sei più che resistibile. Oh già, non immagini nemmeno quanto resisto” risponde la ragazza alzando lo sguardo verso di lui.

“Resisti alla tentazione di baciarmi?” chiede Taemin improvvisamente, avvicinando il suo viso a quello della ragazza e sporgendosi dal ramo. Il suo viso è a pochi centimetri da quello della ragazza, e i suoi occhi neri fissano i suoi, intensi e magnetici. Un principio di brivido solletica la schiena di Hee Rin, ma la ragazza fa di tutto per reprimerlo.

“No. Resisto alla tentazione di ucciderti” risponde lei secca, cercando di mascherare l’imbarazzo. Taemin salta giù e le si avvicina serio.

“Non ci siamo Hee Rin-ssi … di questo passo ti beccherai una bella sospensione da scuola. Trattare così un professore … non ci siamo per nulla”.

Hee Rin si morde la lingua, per un attimo ha dimenticato che Taemin è un professore e lei solo un’allieva. E di certo una sospensione è l’ultima cosa che vuole in questo momento. Cerca di rimediare.

“Ecco, io … ehm, mi scusi professor Lee, ho sbagliato, giuro che non succederà più” risponde lei facendosi piccola piccola ed inchinandosi in segno di scuse.
Resta così per una manciata di secondi, aspettando che da un momento all’altro il ragazzo le dica qualcosa, ma inizia a percepire solo dei rumori strani, fin quando non  sente Taemin scoppiare a ridere di gusto.
E prima che possa dire qualcosa, Hee Rin si rende conto che quella risata … la adora.
È assurdo, pazzo, impossibile, ma sente che è così. Non ha nulla di bello in realtà, anzi è una risata abbastanza stupida, ma Hee Rin non può fare a meno di sorridere sentendola. Lentamente si tira su, e alza lo sguardo verso Taemin, incrociando i suoi occhi: due iridi nere come la notte incorniciate da occhi a mandorla, con una doppia palpebra accennata, quasi socchiusi a causa degli zigomi pronunciati che gli inondano il viso sorridente.
E Hee Rin pensa seriamente che non possa esistere nulla di più bello e dolce al mondo.

“Scusami Hee Rin, non volevo proprio ridere ma è stato più forte di me! Avresti dovuto vedere la tua faccia quando ti ho detto della sospensione … Ahahah hai cambiato espressione in mezzo secondo”

Ma che fa? È bipolare per caso? Perché diamine adesso mi parla in modo confidenziale?

Come se le avesse letto nel pensiero, Taemin continua.

“Stavo scherzando Hee Rin! È vero che sono un professore, ma sono anche più giovane di te, quindi va bene parlare in modo informale … non credi?” chiede sorridendo, un sorriso questa volta tenero e sincero. Le fa segno di seguirlo, e insieme si incamminano lungo il grande viale alberato dell’accademia.

“Cos … sei più giovane di me? E come fai a sapere la mia età? Ad essere sincera è un po’ inquietante questa cosa”

“Dici? Ecco io … ho dato uno sguardo alla tua domanda di ammissione” confessa lui diventando timido tutto d’un tratto e abbassando lo sguardo.
La ragazza si dà una botta in testa.

“Oh giusto, sei un insegnante in fondo … e cos’altro hai scoperto guardando il mio fascicolo, sentiamo?” chiede lei scherzando.
Ovviamente non si aspetta nulla, ha chiesto solo per rompere  il ghiaccio e metterlo un pò in difficoltà, dato che da quel poco che ha visto ha capito che Taemin è tutto sommato un tipo timido.

“Che sei una ballerina formidabile” risponde subito lui senza battere ciglio.

Hee Rin arrossisce violentemente a quelle parole. Si sarebbe aspettata di tutto, qualunque cosa da lui, tranne che un complimento.
Abbassa lo sguardo e cerca in tutti i modi di calmare il battito del suo cuore, che da qualche secondo per chissà quale ragione ha iniziato a fare le capriole.

“Oh … beh non credo … ma grazie” risponde lei timidamente.

“Non credi? Beh fidati, è così. Sono sempre un insegnante, e so riconoscere un talento quando ne vedo uno. Anche se ancora non ti ho vista ballare …” dice lui lasciando la frase in sospeso. Per qualche assurdo motivo quella ragazza lo incuriosisce da matti.

“Non penso ci sia motivo che tu mi veda, visto che comunque studio in un altro dipartimento” risponde lei schiva.

“A proposito Hee Rin … perché hai scelto solo quel dipartimento? Voglio dire, sei una ballerina versatile, hai alle spalle anni di studio in ogni disciplina, potresti fare qualunque cosa … perché solo il dipartimento di danza contemporanea?”.
In realtà se lo chiedeva da qualche giorno, ma non voleva esporsi così tanto con lei … in quel momento però tutte le domande che aveva fatto a sé stesso erano venute fuori prima che potesse rimangiarsele. E ormai il danno era fatto.

“Io … preferisco di gran lunga il pavimento rispetto alle altre persone,ecco ” borbotta la ragazza abbassando lo sguardo.
Si pente subito di averlo detto: avrebbe potuto benissimo raccontare una balla qualunque a Taemin, così come ha fatto ai tanti altri che glie lo hanno chiesto prima di lui. Invece no, gli ha detto la verità. Beh, tecnicamente mezza verità.
Ogni neurone del suo cervello le urla di non fidarsi di quel ragazzo, così come di tutti gli altri uomini che ha incontrato da 8 anni a questa parte; ma per la prima volta dopo tanto tempo, qualcos’altro ha avuto la meglio sulla sua mente, spazzando via tutte le difese che si è creata negli anni: il suo cuore. E per chissà quale assurdo motivo,questa volta lo ha ascoltato.
A Taemin, dal canto suo, quella risposta è sembrata strana, decisamente troppo per i suoi gusti, e non ha fatto altro che aumentare ancora di più la sua curiosità.
Camminano così per un po’, in silenzio, ognuno perso nei suoi pensieri, fin quando non si fermano sotto l’ombra di un grande acero a riposare.
Si siedono entrambi lì, sull’erba,  e la ragazza decide di rompere nuovamente il ghiaccio.

“Posso … posso farti io una domanda?”
Taemin si volta a guardarla, leggermente stupito dalla sua richiesta, le sorride facendole un cenno di assenso e si distende sul prato, le braccia piegate sotto la testa, gli occhi chiusi e il sorriso ancora stampato in viso.

“Perché  tu … non … balli mai?”.
Hee Rin pone la domanda timidamente, nella maniera più educata possibile, consapevole del fatto che possa essere una domanda personale della quale lei non merita di conoscere la risposta.

La reazione di Taemin però arriva, ed è addirittura peggio di una risposta. A quelle parole infatti,il sorriso del ragazzo si spegne all’improvviso, come quando, durante una meravigliosa giornata di primavera, la luna eclissa il sole lasciando il mondo nelle tenebre. È questo ciò che pensa Hee Rin guardando il volto del ragazzo abbandonato dal sorriso di qualche secondo prima, e una stretta al cuore le toglie il respiro.

“Scusa, lascia stare, non devi dirmelo, ero solo curiosa perché gli altri insegnanti a volte ballano anche, ma tu non lo fai mai. Io … volevo solo vederti ballare”.
Taemin apre gli occhi e si tira su all’improvviso, avvicinandosi a lei con un mezzo sorriso.

“Vuoi vedermi ballare? Ti interesso così tanto?” chiede curioso.
Hee Rin si morde la lingua. Di nuovo.

“Si, mi interessi. Artisticamente mi interessi molto, a dire la verità” confessa lei accentuando la prima parola.
Taemin sbuffa gonfiando le guance, leggermente deluso, e la ragazza pensa di non aver mai visto qualcuno di più carino.

“Non sarò un’insegnante come te, ma non sono di certo stupida, e anche io riconosco il talento quando lo vedo. E so che tu ne hai da vendere, di talento. Si vede, anche se non balli. Penso sia una cosa innata, che hai dentro e che porti sempre con te”.
Taemin la ascolta attentamente, stupito del fatto che quella ragazza sia riuscita ad inquadrarlo così bene.  Prima di lei solo un’altra donna gli aveva detto esattamente la stessa cosa, tantissimi anni prima. Sua madre. La sua prima insegnante di danza.

“Beh, mi dispiace che non potrai mai vedermi ballare ma vedi …” prova a dire, ma lei lo interrompe.

“Lascia stare, sono stata io troppo indiscreta a chiederti una cosa così personale … cambio la mia domanda. Non penso sia un problema se ti chiedo questo. Perché hai … iniziato a ballare?”
Taemin sgrana gli occhi per la sorpresa: non si aspettava una domanda simile. Ora che ci riflette si rende conto che in realtà nessuno glie la aveva mai fatta prima d’ora. Tutti gli hanno sempre chiesto perché avesse smesso di ballare, dopo l’incidente, ma nessuno si era mai interessato a lui al punto da chiedergli perché avesse iniziato a ballare. Nessuno, tranne quella ragazza. Sorride timidamente prima di rispondere.

“Beh, a dire il vero non c’è chissà quale motivo dietro: a dirla tutta non credo di essere in grado di dire quando e perché ho iniziato a ballare. Forse è per il semplice fatto che è una cosa che ho sempre avuto dentro di me, che è parte del mio corpo e della mia anima, è parte del mio essere. È’ … nella mia natura, credo. Per me ballare è come … camminare. Le persone camminano sempre, no? Ecco, io voglio sempre ballare.”

Hee Rin lo ascolta per tutto il tempo, e lo guarda  mentre un sottilissimo velo di lacrime cala sui suoi occhi. Mai come in questo momento si è sentita così vicina a qualcuno … si, perché in fondo quel ragazzo ha espresso a parole ciò che lei ha provato in tutti questi anni: anche se non ricorda il motivo per cui ha iniziato a ballare, da quando ha posato per la prima volta il piede sul parquet della sala di danza ha capito che non avrebbe mai più potuto smettere di ballare.
Gli sorride, mentre una minuscola lacrima evade dal suo occhio, trovando rifugio sulla sua guancia.

“E’ … bellissimo. Quello che hai detto. Quello che provi … lo sento anche io”.
Taemin ricambia il suo sorriso, con uno ancora più dolce e tenero, se questo è mai possibile, e lentamente allunga la mano verso la sua guancia. Improvvisamente la voglia di toccarla, di avere con lei un contatto più diretto e vicino possibile, ha preso il sopravvento, e l’unica cosa che riesce a fare è avvicinarsi a lei ancora di più.
Hee Rin arretra in maniera impercettibile, mente sente montare il solito attacco di panico, ma questa volta percepisce anche un’altra sensazione: qualcosa allo stomaco, che si contorce e fa andare sottovuoto le sue budella, insieme ad un brivido lungo la schiena. Taemin si fa sempre più vicino, e la ragazza si trova spaccata a metà tra l’impulso di andare in bagno a vomitare come sempre e la voglia di restare lì, a pochi centimetri dal viso di Taemin.
Non fa in tempo a chiedersi altro che il ragazzo urla all’improvviso, allontanandosi di scatto.

“AAAAAHHHHH”

“Cos … Taemin che succede?”

“Toglilo toglilo toglilo toglilo ti prego” piagnucola lui rannicchiandosi con la testa in mezzo alle spalle.

“Togli cosa, non capisco …” chiede Hee Rin guardandosi un po’ intorno.

“Togli quel mostro schifoso che pende dall’albero” risponde lui sull’orlo dell’esaurimento.

“Ah, questo  dici?” chiede lei indicando un ragnetto attaccato al filo di una ragnatela vicino a loro. Trattiene a stento una risata.

Lee Taemin, sei tanto bello quanto fifone … ma questo ti rende ancora più carino.

“Ecco fatto, mostro debellato. Stai tranquillo ora, puoi tornare ad assumere una postura umana, Taemin” scherza leggermente lei ridendo.

“Ah. Ah. Ah. Divertente, davvero divertente” risponde lui rilassandosi.

“Sai cos’altro è divertente?” chiede Hee Rin guardando l’orologio.

“Cosa? Che adori passare del tempo con me?” chiede di rimando lui.

Ecco, ha ricominciato a fare il cretino. Adesso ci penso io però.

“No. Che se non sarai in sala di danza tra 3 minuti, la nota per il ritardo te la beccherai tu, caro il mio professor Lee, invece di uno dei tuoi allievi”

“Oh merda. Merda merda merda. Key-hyung mi ammazzerà se ritardo” dice Taemin iniziando a correre verso la scuola. Si ferma solo un momento per voltarsi.

“Ci vediamo presto Hee Rin! Grazie per oggi … è stato bello.” Le dice sorridendo e agitando una mano in segno di saluto.
La ragazza si limita ad agitare la mano a sua volta e a sorridergli, mentre Taemin si allontana sempre di più fino a scomparire.

Anche per me, Taemin. Anche per me.


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Bene, eccomi qui. Di rispettare le scadenze a quanto pare non se ne parla, sono terribile in questo. Cercherò di fare del mio meglio, ma non sto avendo un periodo molto piacevole, quindi non riesco nemmeno a trovare l'ispirazione per scrvere, sono ferma non so da quanti giorni ormai, e mi scuso in anticipo per le prossime volte in cui posterò.
Spero comunque che il capitolo vi sia piaciuto, siamo ancora all'inizio e ho in mente un bel pò di cose, nella speranza di tirovare presto la forza per tornare a scrivere.
Vi abbrccio, Anime Danzanti
F.

 
   
 
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