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Autore: MonicaX1974    28/02/2018    0 recensioni
Raccolta di storie brevi che parlano d'amore ispirate ad una canzone.
Potete trovare la raccolta completa su Wattpad, intitolata Decibel
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Non avrei dovuto essere qui oggi, non avrei dovuto trovarmi a passare per questo parco, camminando su questo sentiero laterale dal quale non passo mai. È stato solo un caso. Avrei dovuto essere a casa, o a farmi una birra, o partire per la Luna, ma sono qui, e non sono più tanto sicuro che sia solo un caso.

La sto guardando da qualche minuto ormai, mentre è seduta sulla panchina di fronte alla quale mi sono seduto io, ma è talmente presa dalla lettura del libro che tiene saldamente tra le mani, che non si è minimamente accorta della mia presenza.

Non posso più restare solamente a guardarla, perché è talmente bella che non posso nemmeno immaginare di non rivederla più. Afferro la reflex che ho appesa al collo, la stessa con la quale ho appena portato a termine un servizio fotografico, la inquadro senza fretta e, anche attraverso l'obiettivo, riesco ad ammirarne ogni dettaglio.

I lineamenti del suo viso sono morbidi, i capelli corti e scuri, e mi dispiace non riuscire ancora a vedere i suoi occhi. Indossa un paio di pantaloncini e non posso non deliziarmi la vista osservando le sue gambe accavallate, assolutamente perfette.

Il mio dito indice preme sul pulsante dello scatto e, nonostante il rumore del click provocato dalla fotocamera, la sua attenzione è ancora tutta per le pagine del libro che ha davanti. Sposto la macchina fotografica, torno a guardarla e il mio sorriso diventa ancora più ampio. Riporto la reflex in posizione, e scatto ancora. Lei non si scompone, quindi ne scatto un'altra per poi tornare a guardarla senza più alcun filtro.

I suoi occhi scorrono veloci, avanti e indietro, divorando parola dopo parola ed è incredibile come io riesca a capire cosa le provoca ciò che legge. Il suo viso esprime ogni emozione che quelle pagine le trasmettono. Talvolta è seria, talvolta sorride soddisfatta, a volte ancora la sua espressione è decisamente arrabbiata, ma non in questo momento in cui il suo sorriso è incredibilmente raggiante.

Voglio guardarla negli occhi, decido quindi di attirare la sua attenzione. "Spero che in quel libro ci siano altre frasi come quella che hai appena letto...", le dico non riuscendo più a trattenermi.

Finalmente, lei alza lo sguardo e mi studia con attenzione, come se volesse imprimere ogni dettaglio nella sua mente. "Stai dicendo a me?", mi domanda guardandomi dritto negli occhi.

Non posso evitare di comportarmi da solito idiota quale sono, e quindi mi volto prima alla mia destra, guardando un punto indefinito, e la stessa cosa la faccio alla mia sinistra per poi tornare con i miei occhi nei suoi e sorriderle. "Mi sembra che solo tu stia leggendo da queste parti", le dico con il mio migliore tono da sbruffone.

La ragazza non si scompone, resta ad osservarmi con aria divertita. "Allora puoi ripetere quello che hai detto? Sai... nemmeno mi ero accorta che fossi qui..." Mi sta palesemente prendendo in giro, ma ben mi sta. Non sono abituato a questo atteggiamento da parte di una ragazza nei miei confronti. Solitamente mi basta molto meno per farle cadere ai miei piedi, ma a quanto pare con lei non funziona, e la cosa mi porta a volerne sapere di più di lei.

Sorrido alle sue parole, non riesco a farne a meno, come non riesco a fare a meno di restarle ancora così lontano, quindi mi alzo e mi avvicino alla panchina dove è seduta. "Posso sedermi qui?", le chiedo, ma non aspetto la sua risposta e mi siedo esattamente accanto a lei. "Stavo dicendo che spero che in quel libro ci siano altre frase come quella che hai appena letto."

"E per quale motivo hai questa speranza?", mi chiede guardandomi sempre negli occhi.

"Perché ti ho vista sorridere." Sono sicuro che le mie parole l'abbiano colpita.

"Non è poi una cosa così straordinaria sorridere", mi dice come a voler smorzare l'atmosfera che indiscutibilmente sta cambiando tra di noi.

"Beh, io un sorriso come il tuo non l'avevo mai visto, e mi piacerebbe poterlo rivedere." Sta pensando a qualcosa, glielo leggo negli occhi. Non so come, ma sono sicuro che sia così.

"Bene, allora dovresti tornare sulla panchina dove eri seduto poco fa e lasciarmi continuare a leggere." Le sue parole hanno un chiaro tono di sfida.

"Ok", le dico alzandomi e tornando sui miei passi, senza mai perdere il contatto visivo con i suoi occhi intensi.

"Fai seriamente? Voglio dire, resterai a guardarmi leggere finché non sorriderò di nuovo?", mi domanda con un tono di voce sorpreso.

"No... in realtà resterò a guardarti finché smetterai di leggere." La ragazza aggrotta le sopracciglia in una chiara espressione confusa.

"Sei una specie di stalker o qualcosa del genere?" Non è affatto intimorita da me e dal mio comportamento, quindi decido di essere ancora me stesso.

"Sono un fotografo. Il mio lavoro è osservare e immortalare il momento perfetto. E in questo momento mi piace osservare te." Non riesco a smettere di guardarla e sembra che anche per lei sia lo stesso.

Continuiamo poi a parlare con continui scambi di battute, ma sarei rimasto con lei per molto più tempo e non questi miseri dieci minuti, ma forse questo incontro ha scatenato qualcosa anche in lei perché se n'è andata decisamente troppo in fretta.

Questa ragazza ha davvero il sorriso più bello che io abbia mai visto, ed ogni cosa di lei, dal suo aspetto al suo modo di parlarmi, o di guardarmi, mi porta a credere che sia la ragazza che aspettavo da sempre.

L'unica relazione fissa che ho avuto in tutta la mia vita è stata con la mia macchina fotografica, dalla quale non mi separo quasi mai, ma ora che ho visto quel meraviglioso sorriso sulle sue labbra, sento che qualcosa di diverso è scattato in me, qualcosa di incredibilmente potente capace di riuscire a spazzare via ogni mia convinzione.

Mi sono innamorato? Probabilmente sì.

Certamente sì.

Ed è assolutamente sconvolgente.

 

   
 
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